Desmond Morris: “I gay sono bimbi mai cresciuti, conservano creatività e fantasia”

I gay sono eterni bambini. O meglio, adulti non del tutto cresciuti, che hanno conservato “da grandi” la fantasia, la spontaneità e la meravigliosa ingenuità dei più piccini. A formulare questa inedita teoria è Desmond Morris, il celebre etologo e zoologo inglese, in un nuovo libro pubblicato in questi giorni in Gran Bretagna, dal titolo “The naked man” (L’uomo nudo), e subito fonte di discussioni e polemiche. È un completo ribaltamento delle idee in materia che lo studioso aveva espresso nelle sue opere e lezioni precedenti.
Il professor Morris aveva creduto a lungo, infatti, che le tendenze omosessuali fossero dovute soprattutto alla mancanza di una forte figura paterna in famiglia, insomma a un padre debole. Ma adesso ha cambiato opinione, sostenendo che a rendere gay le persone è la neotonia, un termine usato in zoologia per identificare il momento in cui lo sviluppo di una determinata specie si arresta prima del tempo e l’animale conserva allora in età adulta alcuni tratti infantili, adolescenziali, giovanili.
Da sempre scettico sulla possibilità che l’omosessualità abbia una qualche base genetica, nel nuovo libro Morris sottolinea il fatto che i gay sono in genere “più inventivi e creativi degli eterosessuali, proprio perché posseggono l’agilità mentale e la giocosità dell’infanzia”. […]
Stavolta lo scienziato trova la sua dimostrazione nel mondo dell’arte e dell’intelletto umano. “In generale i gay hanno contribuito alla vita culturale e all’arte in modo proporzionatamente molto maggiore degli eterosessuali. Conservare in età adulta la giocosità dell’infanzia è un fattore molto positivo per chi opera in settori creativi”.
L’autore del best seller “La scimmia nuda” (ossia l’uomo, inteso come una scimmia che ha perso il pelo), il best-seller del 1967 che lo rese famoso in tutto il mondo, cita nel suo libro ad esempio della maggiore creatività dei gay personaggi come Socrate, Leonardo da Vinci, Ciakowskij, Oscar Wilde, Lawrence d’Arabia: ma a parte che non tutti i biografi concordano con l’omosessualiutà di tutti i personaggi citati, Morris tralascia di considerare il gran numero di artisti eterosessuali, a cominciare da donnaioli impenitenti come Picasso e Norman Mailer, per citarne solo un paio frai tanti.
I gruppi e le associazioni omosessuali in Gran Bretagna non hanno comunque reagito alla tesi che li descrive come eterni fanciulli, forse perché, dimostrabile o meno che sia, l’autore attribuisce comunque un attestato di grande creatività ai gay di ogni tempo, dall’antichità ai giorni nostri, osserva il Sunday Times, che ha pubblicato ieri un’anticipazione del libro di Morris. […]

Fonte: Repubblica 

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44 commenti

Lady Godiva

Grazie tante, mica solo loro però.
Anche i play boy, io stessa 😯

🙂

Kaworu

ma tra quant’è che ci considereranno persone normalissime, con pregi e difetti individuali come tutti li hanno?

-_-

che palle…

Rudy

Ma che bello, che creativo, che tenero.
Se vivrà abbastanza potrà cambiare idea e trovare la causa nella molecola di sbrindoleonculufurene.
O forse approfondirà il discorso scoprendo che la quasi totalità dei bambini non espongono al Moma.
Mi sento molto uno scimpanzè nudo.
Qualcuno vuole approfittare?

oz

Probabilmente nessuno gli ha ancora detto che per riacquistare popolarità ora si usa andare all’isola dei famosi. A parte che non c’è da fidarsi troppo delle interpretazioni dei giornalisti di Repubblica…

Lady Godiva

Queste classifiche andrebbero davvero ignorate.
Un mese fa i neri risultavano essere meno intelligenti,
ora i gay risultano essere più creativi.

Nomi famosi che sparano certe stupidaggini, forse perché
a loro è cominciata a mancare la creatività.

rick-iun

@Kaworu
MAI, perchè vedono in noi la loro immagine distorta… e finchè continueranno a vederci così, non ci considereranno mai per quello che si vale, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, come essere umani 🙁

Genea

Più che altro a me non piace questo categorizzare le persone, come dice Kaworu ognuno ha i suoi pregi e difetti come individuo e basta.

chiericoperduto

@rick-iun
siete come gli etero, ma una marcia creativa in più, questo è assodato.
Ci si può anche chiedere da cosa derivi, ma seriamente, senza tirar fuori teorie-baggianate.

Kaworu

@chiericoperduto

io non credo… perchè dici questo?

se alcune persone che sono emerse per le qualità artistiche erano/sono anche omosessuali, non credo che questo sia da imputare all’omosessualità.

così come che ne so, (me la invento di sana pianta) il fatto che i chirurghi vascolari abbiano una media più alta di soggetti che adorano i libri gialli, non fa dei lettori di gialli dei potenziali chirurghi vascolari.

(e le lesbiche in tutte ‘ste statistiche che fine fanno? non ditemi che abbiamo doti di meccanica spiccate per via dello stereotipo “lesbica – camionista” perchè io quando ho preso la patente non ho neanche letto la parte sul motore e tutt’ora so giusto cambiar la candela alla moto)

Daniela

concordo con te kaworu,
questo era lo stesso che diceva che si diventava gay per mancanza di una figura paterna, ora ha cambiato idea, ovviamente tutte le sue tesi non sono supportate da uno straccio di prova scientifica, cosa che la comunità scientifica ha fatto subito notare.
Evidentemete quest’etologo ha preferito cambiare mestiere e piuttosto che fare lo scienziato preferisce fare qualcos’altro.

Carlo

Desmond tu quoque?
Dopo Watson, un altro mito che mi cade… Sigh 🙁

Ma non vi pare che da un po’ di tempo a questa parte le affermazioni gratuite si moltiplichino esponenzialmente? Il mondo si sta berlusconizzando?? Aiuto!!

Silesio

Boh, comunque oggi più uno inventa e spara… più vende libri, va in tv, fa notizia. Domani uscirà qualcuno con una teoria sui pinguini gay, un altro dirà di aver scoperto che una certa categoria di formiche si mette il tovagliolo per pranzare ecc.

Kaworu

@balzarov

no non è certo un’offesa, figurati.

semplicemente, è una cosa che a ben guardare non corrisponde a verità e che sostanzialmente corrisponde al dialogare sull’aria fritta.

voglio dire…

una persona ha le sue caratteristiche che la rendon tizio piuttosto che caio, e tra queste c’è anche l’omosessualità.

non credo che questo porti ad essere più “artistici” di altri.

un discorso diverso sarebbe che ne so “i gay son più introversi (o estroversi) degli etero”. questo ci potrebbe stare perchè il fatto di esser omosessuale, volente o nolente in certe fasi della vita ti condiziona di solito.

un po’ come (passatemi l’esempio, ma essendo pure questo, mi è venuto in mente) uno studio che afferma che i bambini atopici sono più timidi mediamente dei loro coetanei sani.
non è che ci voglia una scienza per capire che se un bambino da piccolo è scherzato o emarginato per via dell’aspetto della sua pelle, di sicuro non diventerà estroversissimo.

uhm… si è capito il mio discorso?

giordana

Se l’ipotesi di Morris è biunivoca quelli con il complesso di Peter Pan son gay.

Flavio

Potrebbe anche essere quello che dice Morris, ma deve presentare delle ricerche, delle prove!
In campo psicologico chiunque ha una sua teoria su ogni cosa. Come fa a citare dei personaggi famosi e non una statistica?! Come scienziato ha perso punti.

ciceracchio 2la vendetta

CERTO QUESTI CERVELLONI INVECE CRESCONO ECCOME SE CRESCONO..
E PROLIFERANO SONO COME I FUNGHI ,,,DOPO LA PIOGGIA ..
CHE TESTE CHE PENSATORI ????????

Luana

Sono dell’idea che ognuno debba fare il suo lavoro.

Non vedo perchè un etologo/zoologo venga preso sul serio quando parla di omosessualità….

Il medico cura le persone.

Il veterinario etologo cura gli animali.

lo zoologo studia gli animali.

Non prenderei mai sul serio un medico che mi da un farmaco per il gatto o un veterinario che mi da l’antibiotico per il mio mal di gola, no?!

Alessandro Bruzzone

Nulla esclude che Morris possa aver ceffato in pieno, ma visto che qui abbondano gli apologeti della “scienza seria”: aspettare di leggere il libro, o almeno una recensione più completa ed esaustiva, no eh?

@Luana: l’etologo in genere studia il comportamento degli animali, non vedo molti legami con la professione veterinaria. Il percorso di ricerca di Morris è senz’altro da prendere con le pinze, ma allargare l’etologia al comportamento umano riconoscendo in quest’ultimo un animale, per quanto particolare, non mi è mai parsa un’intuizione malvagia.
E cmq non capisco dove tu voglia parare con simili discorsi, che non c’entrano proprio niente.

Flavio

Tra l’altro mi viene in mente… ma le lesbiche col loro talento per lo sport, il lavoro manuale, il vestire grunge… a che stadio dello sviluppo si sono fermate prof. Morris? 😉

Perché qualcuno mi deve pur montare gli stipetti di design che ho scelto per la cucina dove preparo le cene per i miei colleghi artisti! 😀

Luana

Si che c’entrano.

L’etologo generalmente è un veterinario.L’etologia è la scienza che studia il comportamento animale e cura anche eventuali disfunzioni comportamentali.Spesso l’etologo prescrive farmaci, ecco perchè è necessario abbia anche una laurea in medicina. Penso di saperlo visto che sono una laureanda in medicina veterinaria.

Voglio dire quello che ho detto, non mi sembra così difficile da capire; cioè che uno zoologo o etologo si dovrebbe occupare di comportamento animale e no umano.

I TUTTOLOGI non hai mai concluso niente.

Kaworu

@flavio

posso considerarmi una lesbica atipica allora 😆

non so aiutarti, con la mia scarsa manualità potrei montarti gli stipetti al contrario (ma forse diventerebbero ancora più fashion) 😉

Alessandro Bruzzone

Non si tratta di essere tuttologi, si tratta di metter in discussione gli schemi mentali mai assoluti di tante scienze.
La ricerca etologica pura poco a che fare con la veterinaria in generale: io non andrei da un psichiatra a farmi curare il mal di pancia. Riducendo il discorso a parentele tra lauree e relative specializzazioni dimostri proprio lo schematismo di cui parlavi, dramma di molti scienziati nostrani.

Alessandro Bruzzone

Qui sopra mi rivolgevo a Luana ovviamente (ho dimenticato di indicarlo).

Stefano P.

Finalmente ho capito: sono eterosessuale quindi un nero (di scarsa intelligenza) gay (creativo e fantasioso).
… o forse non ho ben capito?

davide

sempre dire che sono una categoria a se o in positivo o in negativo, sempre suscitare quest’ottica del gay diverso, la quale sucita sempre discriminazione (questa volta solo in negativo): basti pensare al rifiuto del sindaco di un paese del Piemonte di intitolare un parco a Pasolini

Alessandro Bruzzone

Anch’io credo, a livello etico-politico, nell’individualismo, e difendo la libertà e le scelte del singolo. Ma nelle ricerca scientifica, soprattutto nel caso di un approccio sperimentale (e senz’altro non privo di lacune) quale è quello di Morris, un certo grado di generalizzazione è inevitabile.
In sintesi: non mi sembra proprio che quello di Morris sia un discorso omofobico. Semmai è la notizia che, isolando una sua affermarzione, la fa capziosamente APPARIRE come omofobica.

Daniela

per alessandro bruzzone,
gli scienziati hanno letto il suo lavoro e si sono posti la domanda: dove sono le prove a sostegno di ciò? Nel suo precedente libro, morris sosteneva che si diventava gay per mancanza di una figura paterna, in quello lui non faceva altro che elencare una serie di sue supposizioni senza alcuna prova scientifica e dalle reazione della comunità scientifica a questo libro, mi sa che le cose non sono molto cambiate.

sexandwine

per me due Grandi nel campo del cinema e del Pensiero erano Pasolini e kubrick.eppure uno era un tormentato sessuale e l altro un eterosessuale rispettabile con moglie e figlie.dico questo senza nessun commento.comunque preferisco un omosessuale o un masochista creativo e pacifista che un etero normale casa chiesa guerre sante e allegre donnine all occorrenza.

Carlo

Il punto e’ che quelli di Desmond Morris sembrano tanto discorsi da pub spacciati per verita’ scientifiche, sfruttando l’immagine di divulgatore scientifico serio. E’ una notizia che mi mette molta tristezza, non capisco perche’ Morris non si accontenti della sua fama, invece di inventarsi chissa’ quali teorie fantasiose sull’origine dell’omosessualita’.
Peraltro, la sua affermazione non e’ affatto omofobica (o almeno non mi pare), soltanto scientificamente non fondata.

Kaworu

carlo e daniela hanno espresso bene quel che penso.

nessuno comunque ha detto che sono affermazioni omofobiche. o almeno, io non l’ho detto.

Federico

Embé??

e tutti gli artisti non-gay? esistono e sono famosi
e tutti i ragionieri gay? esistono ma non sono famosi

Flavio

Non sono affermazioni in sè omofobiche quelle di Morris, però se pensiamo che stiamo chiedendo diritti uguali a quelli degli etero (matrimonio, adozione, ecc.), da questa teoria dello ‘sviluppo mancato’ si potrebbe dedurre che i gay sono meno maturi, meno affidabili degli etero (il che è ridicolo), e di conseguenza non meritano pari diritti.
Forse è stiracchiata ma gli omofobi non aspettano altro.
In sè comunque non è originale, è da un pezzo che la psicanalisi ne parla, e mi risulta sia anche ritenuta superata.

vittorio

e la finokkia fruttivendola del mio paese, che non riesce a mettere creatività neanche negli addobbi natalizi della vetrina del suo negozio?

AIUTO!

Kaworu

a me ‘ste sparate sanno di “prendiamo un po’ di luoghi comuni e frulliamoli con un’aura di scientificità, magari cambiando qualche termine in modo da far sembrare il tutto un grande studio scientifico”.

poi boh sarà una mia impressione…

aspetto che morris si accorga delle lesbiche e magari dica che abbiamo migliori qualità meccaniche e pratiche e quindi siamo, se i gay sono bambini, di mezza età.

(per la cronaca, io non so a momenti stringere una vite. nè tantomeno far lavori creativi. però so cucinare 😆 )

Kaworu

a me ‘ste sparate sanno di “prendiamo un po’ di luoghi comuni e frulliamoli con un’aura di scientificità, magari cambiando qualche termine in modo da far sembrare il tutto un grande studio scientifico”.

poi boh sarà una mia impressione…

aspetto che morris si accorga delle lesbiche e magari dica che abbiamo migliori qualità meccaniche e pratiche e quindi siamo, se i gay sono bambini, di mezza età.

(per la cronaca, io non so a momenti stringere una vite. nè tantomeno far lavori creativi. però so cucinare 😆 )

lik

@ Kaworu
Anche io so cucinare bene, non so prendere in mano una vite, disegno malissimo, altro che creatività. Non saranno discorsi omofobici, ma mi sono comunque stufato di fare la parte dell’aniamale da zoo per questi personaggi.

Kaworu

@lik

è precisamente questo: omofobici o meno, certi discorsi ci fan fare quella figura.

oltretutto quegli “studi” hanno praticamente la stessa valenza delle chiacchiere da bar. dicasi “psicologia ingenua”.

Carlo

@Kaworu: ti correggo sono chiacchere da pub, essendo D. Morris inglese 🙂 Magari dopo un paio di pinte hanno anche senso 😀

Gianni B.

Secondo me Desmond Morris ha finito i soldi e deve urgentemente rimpinguare il suo conto in banca… non si spiega infatti perchè si sia sentito in dovere di inventarsi una simile teoria, che “a fiuto” pare abbastanza strampalata.

Che vuol dire che i gay sono più creativi e fantasiosi? Al di là dei loro gusti sessuali (che io rispetto al 101%), avranno i loro alti e bassi come tutti, no?

E poi, adesso, sono gli zoologi che discettano sulla sessualità degli esseri umani? E’ come se Crepet scrivesse un libro sulle psicosi notturne del cocker spaniel… che ci azzecca?

Mi leggerò il libro, sono proprio curioso.

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