Private, in Italia le peggiori d’Europa.

LA scuola privata italiana è la peggiore d’Europa. Ma non solo. E’ anche una delle ultime al mondo. In Italia, sulle scuole non statali, da alcuni anni a questa parte si confrontano due opposte idee (pro e contro il finanziamento pubblico). I favorevoli ritengono che il ruolo (e il conseguente trasferimento di fondi pubblici) delle scuole private sia indispensabile per fare crescere l’intero sistema scolastico nazionale. I contrari pensano sostengono che il trasferimento diretto di risorse pubbliche alle scuole non statali sia incostituzionale. Ma intanto arriva l’impietoso giudizio dell’indagine Ocse-Pisa (Programme for international student assessment) 2007, che boccia gli istituti privati senza appello.Il report internazionale sulle competenze dei quindicenni nelle cosiddette literacy relative alla Lettura, alle competenze in Matematica e scientifiche certifica, in Italia, la maggiore qualità del pubblico sul privato. In poche parole, il pur deludente quadro emerso dalla comparazione internazionale dei quindicenni italiani con i coetanei di altri 56 stati sparsi nei 5 continenti, pubblicato appena una settimana fa, si accentua se si prendono in considerazione i risultati delle sole scuole private.

L’Italia è uno dei pochi paesi occidentali e industrializzati dove gli adolescenti della scuola pubblica risultano “più” attrezzati dei compagni delle private. I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a troppi dubbi. Degli oltre 21 mila quindicenni presi in considerazione nel Belpaese il 4 per cento, al momento dell’indagine, era iscritto in istituti privati. Il divario emerso nella literacy Matematica è pari a 11 punti: 462 per gli adolescenti delle scuole statali e 451 per i compagni iscritti nelle classi delle scuole private. Distanza che diventa ancora più imbarazzante se si prende in considerazione la literacy scientifica: 476 contro 462. Solo in quella riguardante la Lettura (comprensione e produzione di testi scritti) il divario è minimo (appena 3 punti), pur sempre a favore degli studenti che affollano le scuole pubbliche.

Ma è il confronto internazionale a fare emergere una realtà ancora poco conosciuta e soprattutto, misurata. Tra le 48 nazioni di cui l’Ocse ha pubblicato i risultati disaggregati (pubblico/privato), in Matematica, l’Italia viene sopravanzata da nazioni come Uruguay e Israele che nella classifica complessiva la seguono e precede di appena un punto il Cile. Facendo sempre riferimento ai risultati dei soli alunni che frequentano le scuole private il nostro paese si colloca fra gli ultimissimi posti anche per le competenze in Lettura e nella literacy scientifica dove paesi come l’Azerbaijan e la Giordania, a giudicare dai risultati dei propri alunni, mostrano scuole private più competitive della blasonata Italia.

E se nella maggior parte dei paesi del mondo nel complesso le scuole private innalzano la qualità dell’intero sistema scolastico lo stesso non può dirsi per il nostro paese dove quel 4 per cento di studenti, sulle conoscenze scientifiche ad esempio, contribuisce ad abbassare il livello italiano già di per sé preoccupante. Solo a titolo di esempio, in Germania gli studenti delle private ottengono in Matematica quasi 40 punti in più dei compagni delle statali. Stesso discorso per il Regno Unito dove il distacco passa addirittura a 75 punti o in Spagna: più 25 punti a favore degli alunni delle private.

Fonte: La Repubblica

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18 commenti

Kaworu

sai che scoperta, in italia se paghi sei promosso e recuperi 10 anni in uno uscendo magari con 100 dalla maturità.

Antonio

Molte delle cose che ho appreso le devo a me stesso, alla mia voglia sfrenata di conoscere, di capire, di emozionarmi.
Alla scuola privata che ho frequentato ( un liceo linguistico con un prete come preside ) devo poco molto poco.
A distanza di anni , se guardo indietro, credo di aver frequentato una delle scuole più ” sgarrupate ” d’Italia e non soltanto da un punto di vista strutturale.

dadaLito

bisogna distinguere tra scuole private in mano ai privati e scuole private in mano ad altri enti (tipo le provincie)… le prime sono spesso diplomifici, le seconde sono spesso (e lo dico per esperienza diretta) luoghi d’eccellenza.

Kaworu

mah, io ho frequentato una scuola elementare privata che era praticamente un’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione (ci facevano pagare le matite che ci davano loro per forza qualcosa come tremila lire l’una… tanto per dire).

di fatto non mi ha dato niente di più e niente di meno di un’elementare pubblica.

vicino a me c’è un “liceo” dove si recuperano anni e anni in uno e chissà come mai chi se ne va da altre scuole dove (giustamente) ha i voti da capra che si merita, lì diventa un genio.
una mia cugina ci andava e vi dico solo che entrava ogni tanto (ogni tanto perchè gli altri giorni era a casa a dormire direttamente) alle nove e mezza – dieci, così, senza problemi.

l’ideale prosecuzione di quel liceo è un’università privata che si trova nella stessa città (castellanza), per ovvi motivi.

la mia ex pure, gran geniaccio (in senso ironico) si è fatta sei mesi in un liceo milanese (studium, non so se conoscete) dove già se si presentava in classe, aveva praticamente l’8 assicurato.

poi è andata al carducci e le hanno segato le gambe 😆 (poi ha pensato bene di andare di nuovo in un liceo sgarrupatissimo dove può evitare di studiare e far quel che le pare)

diffido delle scuole private, sinceramente…

e anche delle università private.

Carlo

Si sa. Guarda caso quasi tutti questi esamifici sono cattolici.

Purtroppo si continua ad abbassare il livello della scuola pubblica, a mio parere anche per non far sfigurare troppo la privata. Anche io conosco varie persone che alla pubblica erano delle capre e che sono diventati improvvisamente dei geni frequentando scuole a pagamento.

Io mi chiedo dove sono gli ispettori ministeriali, bisognerebbe sguinzagliarli un giorno si e l’altro anche in tutti questi istituti-fuffa. Altro che contributi alle private. Se uno non ha voglia di studiare vada a fare il manovale, anche se e’ figlio di papa’.

BX

La scuola privata italiana fa schifo: come qui è già stato giustamente rilevato, non si tratta certo di una novità. Chiunque ha avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con la scuola tutto ciò lo sapeva senza bisogno di avere il conforto di una indagine esplorativa.
Piuttosto, ciò che mi lascia perplesso è il criterio con cui vengono stilate queste classifiche, quali i parametri adottati. Non li conosco, ma dubito che possa esserci uno standard applicabile globalmente. Non siamo un pò tutti succubi del dovere a tutti i costi stilare delle graduatorie? E, anche per le più scientificamente ricavate, non si corre sempre il rischio della ‘media aritmetica’… per cui, ad esempio per la scuola italiana in generale, il giudizio viene abbassato proprio per l’inadeguatezza della scuola privata?

enrico matacena

Preciso : le scuole delle province e dei comuni non sono private, ma sono pubbliche non statali, e in genere sono parificate alle statali . E’ vero che spesso sono scuole di ottimo livello e non vanno confuse con i diplomici privati speso cattolici .
In questo , con tuttoi lo schifo che c’è anche da noi sono quasi orgoglioso di essere insegnante dela scuola statale.

Vash

Dopo una notizia del genere, in un paese normale i fondi pubblici a queste scuole verrebbero immediatamente sopsesi, ma siccome siamo in Italia dove fare bestialità è una norma (fatevi un giro al sito dell’ADUC), sarebbero capascissimi addirittura di aumentare gli stanziamenti per le private!

J.C. Denton

@Vash
Verissimo purtroppo. Non capisco come mai si ponga il discorso: l’articolo trentaqualcosa delle costituzione dice chiaramente che le scuole pubbliche hanno diritto d’essere ma “senza oneri per lo Stato”. E poi la Scuola Pubblica soffre solo ed esclusivamente per mancanza di fondi (sul piano teorico io reputo che sia eccellente, tolta l’esistenza dell’IRC), risolviamo il problema immediatamente. Discutere su questo è criminoso.

Massimo

L’applicazione della Costituzione e una buona scuola pubblica per tutti (gratuita) richiede la rottura e la fine della catena mai terminata di ministri cattolici.
Che, per favorire “le scuole private” (le scuole confessionali) e una cultura prostrata alla religione cattolica, hanno privato intere generazioni di una preparazione civica, umanistica e scientifica di qualità.

Flavio

Quante sono le scuole cattoliche? Il 90% di quelle private? E dobbiamo pure finanziarle…

nas

la scuola italiana e in uno stao di degrado totale, quella pubblica e’ leggermente meglio di quella privata ma complessivamente (a parte qualche luogo di eccellenza dovuto alla professionalita’ di presidi e insegnanti, prevalentemente al nord) siamo ai peggiori livelli europei.

Carlo

@BX:
sono d’accordo che in generale bisogna essere sempre scettici sulle statistiche e su quello che dicono.
Pero’, in questo caso, penso siano abbastanza indicative: specie sulle materie scientifiche e soprattutto in matematica, i giovani italiani sono oggettivamente piuttosto ignoranti e ragionano in maniera sbagliata. L’ho constatato piu’ volte facendo ripetizioni: quello che mancava non era l’intelligenza del ragazzo o la quantita’ di nozioni, piuttosto l’incapacita’ di collegare logicamente e coerentemente il tutto. Bisogna secondo me riflettere molto su questo, e’ inutile continuare a credere che il modello educativo italiano sia il migliore del mondo….

watchdogs

ah ma se facevano domande sulla bibbia, i nostri delle private erano i migliori 😀
preti + diplomifici, ma davvero ci aspettavamo qualcosa di meglio?

Ernesto

E’ una bellissima notizia. Le scuole private dovrebbero essere abolite dappertutto.

BX

X Carlo.
Mai detto che il modello educativo italiano sia il migliore del mondo, tanto più che non credo nei ‘modelli’ intesi come criteri prestabiliti e codificati da applicare più o meno pedestremente. Però, per esempio, vivo in una città (Reggio Emilia) dove da tutto il mondo sono convenuti pedagogisti per ‘visitare la scuola pubblica per infanzia migliore del mondo’ e per prenderla a modello…

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