La maglia dell’Inter finisce sotto accusa. Non la tradizionale casacca a strisce nere e blu, ma quella bianca con la croce rossa sul davanti, adottata in occasione del centenario della società. E che si ispira il simbolo della città di Milano. A sentirsi offeso da quello che definisce “un attentato all’Islam” è un avvocato turco, Barsia Kaska, che ha chiesto alla Uefa di multare la società di Moratti che ha indossato la maglia biancorossa in occasione della partita di Champions contro il Fenerbahce a San Siro lo scorso 27 novembre. “Ricorda il simbolo dei Templari” tuona Kaska.
Una campagna a cui si sono accodati diversi mezzi di informazione turchi che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini del monaci soldati. Un ordine nato dopo la prima crociata del 1096, che arrivò a Gerusalemme e cacciò i musulmani.
“Quella croce ricorda giorni sanguinosi” dice Kaska che ha chiesto alla Uefa e alla Fifa di revocare i tre punti conquistati dall’Inter contro il Fenerbahce, perché avrebbe manifestato “una forma esplicita di superiorità razzista di una religione”. Dei sentimenti suscitati dalla maglia interista è testimonianza un editoriale di Mehemt Y.Yilmaz, famoso commentatore turco, dal titolo netto: “Perché lo Uefa lo ha permesso?”. Riferendosi appunto alla casacca con la croce.
Per chiarire meglio la questione, però, vale la pena di tornare indietro di qualche anno. Precisamente al 1928 quando l’Fc Internazionale si fuse con l’Unione Sportiva Milanese. La maglia era bianca rossocrociata, e marchiata da un fascio littorio. Una divisa che venne sostituita poco dopo da quella a strisce nerazzurre. In occasione del centenario, l’Inter ha deciso di riproporla. E mai il club di Moratti avrebbe pensato di scatenare un caso calcistico-religioso.
La Turchia contro l’Inter: “Indossa una maglia razzista, ricorda il simbolo dei Templari”
33 commenti
Commenti chiusi.
è una mia impressione, ho l’intelligenza media nell’ambiente musulmano sta decrescendo esponenzialmente nel tempo?
È il simbolo di Milano. Il prode avvocato turco che fa, se vede un’Alfa Romeo, grida all’auto dei Templari? O chiude un occhio, per vedere solo la metà destra dello stemma, quella con il Biscione?
A questo punto anche il più convinto anti-militarista obiettore di coscienza non può fare altro che sostenere il laico esercito turco.
Questo veramente non ha niente a cui pensare. Fatti una vita Kaska.
Mi sa che è tifoso del Fenerbace e vuole i tre punti… va là!!!
Forza Inter!!!
CIao
secondo me è solo un tifoso del fenerbahce deluso, se invece parla seriamente allora povero lui è proprio un ignorante ed è ora che si svegli e si renda conto che i tempi dei templari qui non se li ricorda nessuno !!!!!…………..a kaska………mavaffancuore !
Beh, ma allora intingere il croissant nel capuccino è un insulto all’islam 🙂
Che noia questi integralismi.
Assioma di Cole
La somma dell’intelligenza sulla Terra e’ costante; la popolazione e’ in aumento.
in molti comuni, lo stemma contiene la croce. è ovvio, siamo in Italia, il cristianesimo ha lasciato qualche segno. lo stemma di Milano deriva dai Visconti e forse anche dall’esperienza delle crociate. alcune maglie sportive riprendono queste simbologie. ma da qui a tirarne fuori un caso istituzionale ci vuole una testa faziosa e malata.
ben altra condotta, nobile ed austera, quella dei vecchi comunisti delle mie parti, che non tifavano la squadra del Parma perchè aveva la casacca crociata, la loro era una scelta privata.
Questo aggrapparsi ai simboli è tipico di chi non ha contenuti da proporre o ne ha e li vuole proporre in modo subdolamente trasversale (anche questa frase è subdolamente trasversale, qualsiasi cosa ciò possa significare).
C’è poi il fatto che lo stesso simbolo può avere significati addirittura contraddittori. Si veda, ad esempio, la voce “svastica” su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Svastica .
La Matematica è un’offesa ai musulmani in quanto contiene il simbolo della croce (addizione)! Aboliamo la Matematica in segno di rispetto alle idee religiose! Al rogo la Matematica!
(ci resta ormai solo da sperare nell’aiuto di qualche civiltà extraterrestre)…
é anche vero che non è proprio un bello spettacolo vedere uno spazio pubblico (quello della trasmissione televisiva della partita) saturato da simboli religiosi.
Io mi sono stancato.
Crediamo che Moratti abbia recuperato quella maglia per caso? ma per chi l’avete preso, per Gaucci?
Più che richiamare il presunto fondamentalismo religioso turco mi sembra che questo caso richiami la nostra indifferenza alla presenza e all’ostentazione del crocifisso.
Forse a qualcuno sembrerà una fortuna a me sembra solo complicità.
Beh, non è che il mondo cristiano, in quanto a farneticazioni, si possa considerare secondo a nessuno… rileggete le affermazioni dell’esimio giornalista della stampa di due notizie prima…
Conclusione: non è il tipo di religione, ma la religione in sè a far sragionare i più…
… e comunque, concordo con jacopo… niente è per caso.
Per Jacopo e Sunrise:
L’Inter fu fondata nel maggio 1908. Si è fatta una maglia da trasferta nuova per celebrare il centenario che richiama quella del debutto (così si è detto, io non c’ero! 🙂 ).
Tradizione e merchandising.
Anzi, mi correggo: merchandising e tradizione.
Cerchiamo di non renderci ridicoli anche noi.
I templari erano gli unici coi quali dialogavano (oltre che a scannarsi), quel avvocato è ignorante, i crociati presi in maniera generale si che erano sanguinari è cannibali , lui parla dei templari non dei crociati è comunque la croce rossa in campo bianco usata dal Inter e dal comune di Milano è la croce usata dalla Lega lombarda ( di parte guelfa) contro l’imperatore di Germania Federico il Barbarossa i suoi alleati (di parte ghibellina) nella battaglia di Legnano ( 1176 )
questo vessillo era il vessillo del vescovo di Milano Ariberto da Intimiano che aveva l’appoggio del fondatore della lega il papa Papa Alessandro III, alla qui morte seguirà Papa Benedetto IX di parte ghibellina che scomunicherà Ariberto da Intimiano il quale per togliersi la scomunica arriverà ad accordi con l’imperatore Enrico III e di conseguenza sarà cacciato da Milano
Alla battaglia di campaldino ( 1289 ) il capitano dei ghibellini il vescovo Guglielmino degli Ubertini usasse in battaglia l’aquila nera su fondo giallo (salvo poi cambiare lo scudo con un altro cavalliere)
O il nostro avvocato non sarà mica papista?! o è solo una persona molto ignorante? farà causa anche agli inglesi?
@ jacopo
Penso ci si stia rendendo conto che la presenza di crocifissi nello spazio pubblico è secondaria rispetto ai diritti (vedi spagna con crocifissi in tribunali e scuole, matrimonio gay avanti con staminali e 33% di donne in parlamento, francia invece senza crocifisso senza matrimonio gay, indietro con staminali e 18% di donne in parlamento). Poi se voi volete vedere sempre complotti dappertutto e dare in ogni caso qualsiasi cosa succeda la colpa al cristianesimo fate puro. A me non offende la mezzaluna nella bandiera turca come non mi offende la croce nella bandiera svedese. Se i Turchi vogliono entrare in Europa devono abituarsi ad un po’ più di tolleranza:
http://www.ansa.it/balcani/grecia/20071206175234528225.html
jacopo scrive:
11 Dicembre 2007 alle 10:05
………é anche vero che non è proprio un bello spettacolo vedere uno spazio pubblico (quello della trasmissione televisiva della partita) saturato da simboli religiosi.
Io mi sono stancato.
jacopo non ha tutti i torti ; pare ke da noi ci sia in giro un’ostentazione non casuale
di simboli religiosi.
il divertente assioma sottoriportato la dice lunga in proposito….
# Alieno scrive:
11 Dicembre 2007 alle 09:11
Assioma di Cole
La somma dell’intelligenza sulla Terra e’ costante; la popolazione e’ in aumento.
darik
Non so io non ci faccio caso sinceramente la tv non la guardo molto e comunque generalmente non noto chi porta la croce o meno, poi portare la croce sulla scollatura potrebbe essere anche una provacazione. L’unica volta che l’ho notata è stata in una biblioteca un impiegato con una crociazza gigantesca da farti venire la gobba. Ecco in quel caso sarei per il divieto di grandi croci per mantenere la neutralità del servizio pubblico. Anche se ripeto non sono queste le priorità.
Bhà…..non è più possibile nemmeno ritirar fuori una maglia?
e allora non si faccia più la somma e non si passi più da incroci perpendicolari……
ma va la….vuoi i tre punti? avevi a vincere….
A me offende il kebab. Chiedero’ di vietare il kebab. Non chiedetemi perche’ mi offenda: mi offende e bastaaaaaaaaaaaa!!! La mia religione vieta il kebab!!!!!!!!!!!!!!!!!Uaaaaaarghhh grlllllll! (bava alla bocca…). Guai a voi se continuate a mangiare il kebab: chiedero’ all’ Onu di vietarlo! (Onu che non e’ nemmeno capace di chiedere la firma del trattato sui diritti dell’ uomo a tutti gli stati membri…quelli ufficialmente musulmani seguono il trattato sui diritti islamici dell’ uomo… sadness!!)
L’Europa chiede alla turchia più democrazia per entrare, con conseguente arretramento del potere dell’esercito, custode della laicità dello stato dai tempi di Ataturk, quindi gli islamici ne approfittano facendo sentire la loro voce.
Economicamente la Turchia va veloce ma socialmente non è ancora pronta all’ingresso in Europa. Hanno ancora bisogno della longa manus dell’esercito per tutelare la laicità, quindi per una democrazia totale era meglio aspettare ancora un pochino.
L’attuale governo filoislamico si dice rispettoso della laicità dettata dalla costituzione ma, ogni giorno, in mille piccole cose lascia fare e dire a gente come l’avvocato Kaskia, con il suo seguito di popolo ovviamente.
Detto questo, bisogna dire che da noi non si scherza ad ostentazione religiosa nei campi da calcio: fate caso, ad ogni gol, ad ogni trepidante rigore quasi sempre il giocatore si fa il segno della croce, oppure la tira fuori dalla maglietta e la bacia.
I giocatori di paesi cristiano-protestanti o islamici non fanno nessuna ostentazione durante le partite.
Tanta dedizione fa pensare che i nostri calciatori lo facciano per scaramanzia (non potendosele toccare in diretta tv).
Spero che il Torino non vada mai in Champions League visto che ha sulla maglia lo sponsor di una ditta di salumi. A parte gli scherzi, ari turchi, i 3 punti ve li dovete conquistare giocando, e comunque questa è l’EUROPA, anche cristiana, ma soprattutto LAICA E LIBERALE; se ci volete entrare vi dovete adattare ai nostri usi, altrimenti nessuno rimpiangerà la vostra mancanza
I mussulmani sono intolleranti, mentre la nostra civiltà è fondata sulla tolleranza, non ci si deve piegare alle scemenze che pretendono, invece, sotto pressioni islamiche è stato cambiato simbolo alla crocerossa, che non era simbolo “crociato” ma rappresentava la bandiera svizzera con i colori invertiti (croce rossa sfondo bianco) dato che la svizzera era per scelta (lodevole) neutrale. Questo mi fa pensare che l’inter cambierà maglia. Potremmo sfotterli, però, sfotterli come si fa con gli scemotti arroganti, chiedergli di riconoscerci i diritti circa il loro simbolo, la mezzaluna, che è il simbolo pagano della Dea Selene.
Alla prima squadra araba o turca con maglia verde si potrebbe gridare allo sdoganamento della jihad, giusto per rendere pan per focaccia :). Non se ne puo’ piu’ di queste sciocchezze, mi sembra che la politica internazionale si stia riducendo a un grande talk show diretto da Ferrara.
Quando i simboli religiosi saturano esageratamente gli ambienti è un brutto segno per i significati che essi trasmettono e per le religioni:non dicono più niente perchè cercano di dire tutto! Il segno non può dire tutto.
Appropriato l’assioma di Cole…
E forza Inter!
Se è un buffo tentativo di agguantare la qualificazione in modo illecito, perchè in modo lecito ancora il Fenerbahce ce la può fare allora mi posso fare una risata e compatirlo perchè noi italiani siamo abituati anche a cose peggiori. Se si sente veramente offeso o impaurito dalla croce sulla maglia dell’Inter consideri quanta paura abbiamo vissuto e viviamo quando si sale su un aereo perchè c’è qualche imbecille (non uso termini più volgari e più pregnanti perchè altrimenti non mi pubblicano il commento n.d.r) che si vuole far saltare in aria perchè sa che nel suo “paradiso” lo aspettano 100 vergini e miele in abbondanza se diventa un “martire in guerra santa”. Signor Kaska-azzeccagarbugli si occupi delle sue cause se ha la fortuna di lavorare. Il bello della democrazia è che ogni deficiente può dire quello che vuole. Noi limitiamoci a ridere. “Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza”
Vi saluto
certo che anche in turchia il livello dei commentatori è davvero scadente, questa notizia è stata ripresa da molti importanti quotidiani turchi, ma davvero credono che la loro battaglia “santa” possa portare a qualcosa? Così si stanno rendendo solo ridicoli.
Tutto quello che penso sento e sono offende l’islam. Però ametto che hanno un senso dell’umorismo davvero straordinario, altro che l’yddish. Ci terranno allegri tuti quanti in Europa per kissà quanti anni… poi ci metteremo d’accordo,umoristicamnete parlando.
Non so se toccherà a noi o ai ns figli ma ci sarà da ridere con le lacrime agli occhi.
Non sono ridicoli, hanno il “sense of humour”.
Sono grandi, e avranno il loro califfato. e noi, “le scimmie e i porci”, diremo di sì a tutto.
E lo sanno loro e lo sappiamo noi.
Good by to all that.
Godetevi l’intervallo. Perchè nel secondo tempo ci aspettano le sorprese.
Ne ho sentite di minxxxate per riacchiappare i 3 punti persi sul campo, ma questa le supera tutte…
non mi piace il calcio più
non lo seguo da tempo più
moratti mi sta sul cavolo
però
un’altra prova che i turchi devono restare dove sono
in arretrolandia