Firenze, il dialogo possibile

Uno spunto per un dialogo tra esperti e giovanissimi all’11mo meeting della Regione Toscana ‘Fai la cosa giusta’, dedicato quest’anno alla liberta’ religiosa e al rapporto tra credenti e non credenti. L’appuntamento era al Mandela forum. Tre ore in cui alcuni rappresentanti delle religioni monoteiste, studiosi e testimoni si sono succeduti sul palco. Tutti, il rabbino capo di Firenze, Joseph Levi, monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo di Monepulciano, e Izzedin Elzir, imam di Firenze, hanno sottolineato dal palco, moderati dal giornalista Gad Lerner, l’importanza del dialogo interreligioso. Gli esperti di diritto hanno ricordato lo sviluppo della religione di Stato e i principi di liberta’ religiosa nella Costituzione sottolineando che il lavoro per una convivenza religiosa e’ ancora tanto da fare, e in giro c’e’ una grandissima voglia di odio. Presente anche Baldo Conti, rappresentante degli atei italiani. Ai presenti e’ stato distribuito un dossier a cura delle ong Ucodep, Mani tese e Cospe che affronta il tema della liberta’ religiosa dal punto di vista del diritto, della cultura, del pluralismo e della scuola. Tra gli approfondimenti, anche alcuni focus su ebraismo, islamismo, induismo, buddismo, e sulla moschea in costruzione a Colle val d’Elsa.

Fonte: Toscana TV

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3 commenti

Baldo Conti

Dobiamo tutti ringraziare Sergio Staino che con grande lucidita’ e chiarezza ha fatto la sua brava e dignitosa parte di presidente “onorario” dell’UAAR, anzi direi che e’ andato oltre, ma non solo, sia lui sia Gad Lerner hanno pronunciato in dettaglio il significato della nostra sigla in modo “perfetto”. L’amico Sergio con i suoi tre strip proiettati su schermi giganti e con le risposte date ai rappresentanti delle religioni, presenti con lui sul palco, ha riscosso i piu’ scroscianti applausi dai circa 8.000 studenti presenti al Mandela Forum. Per la mia esperienza in ambito UAAR, questa e’ stata la nostra piu’ grande manifestazione pubblica e ne va riconosciuto il merito anche alle istituzioni regionali e cittadine che l’hanno promossa.

Su ToscanaTV (l’emittente piu’ sensibile alle nostre problematiche) ieri sera, c’e’ stato un berve servizio sul meeting e, nell’intervista che mi e’ stata fatta e che e’ andata in onda, nonostante i consueti tagli, ho potuto esprimere il nostro punto di vista relativamente alla laicita’ delle nostre istituzioni e alla “intolleranza” delle religioni nei confronti della liberta’ e dell’uguaglianza di tutti i cittadini. E forse e’ anche questa la ragione per la quale – personalmente – riconosco una sola ricorrenza da festeggiare annualmente: quella del 14 Juillet.

Umberto

Per la cronaca: il TGR Toscana nel resoconto ha intervistato i rappresentanti religiosi (cattolico, musulmano, ebreo) ma si è ben guardato di intervistare il rappresentante UAAR. Come volevasi dimostrare.

Red Passion

Dialogo fra religioni? Doveroso, ma fatica sprecata. Ogni religione pretende di rappresentare essa stesso il Vero, mentre considera le altre come poveri tentativi di avvicinarsi ma commettendo l’errore di credere nel Dio sbagliato.
Il dialogo fra aderenti a diverse fedi o non-fedi, invece è necessario. Ergo, parliamo fra uomini (e donne naturalmente) di buona volontà e lasciamo fuori dalla porta i sacerdoti di ogni culto.

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