Le strisce di Bobo commuovono gli studenti del PalaMandela

Sono le lacrime disegnate da Staino negli occhi dei suoi personaggi e le note di Virgilio Savona e Francesco Guccini a commuovere, a dire più delle parole. Tre strisce delle avventure di Bobo e della sua famiglia, tre momenti in cui le pareti del Mandela Forum scompaiono e nel silenzio improvviso dei 9.000 ragazzi presenti all’XI Meeting ‘Fai la cosa giusta’ rivivono drammi presenti e del recente passato, voglia di riscatto, timide prospettive di un futuro che potrà essere migliore se il dialogo saprà trionfare su dogmatismi di ogni sorta. Sergio Staino, rappresentante del comitato onorario dell’Unione atei e agnostici, attraverso i suoi disegni affronta due divinità ‘pagane’, il mercato e la paura, ma anche un conflitto nato dalla religione, la questione israelo-palestinese. «L’ateismo è una scelta che nasce dalla impossibilità a credere al di là di ciò che si vede e si tocca – ha spiegato Staino, intervenuto insieme alla teologa musulmana iraniana Shahrazad Houshmand e alla giornalista israeliana Manuela Dviri nella sezione dedicata al dialogo tra credenti e non credenti – ma ho profondo rispetto per chi ha un credo religioso e soprattutto per chi fa di questo la base per scelte etiche come la solidarietà e la lotta per i diritti umani. Il rischio di credere è quello che ci sia qualcuno che usa dio per giustificare le sue azioni. Da ateo so che la responsabilità di ciò che faccio è solo mia». […]

Fonte: Regione Toscana

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2 commenti

Daniela

la responsablità delle nostre azioni è solo nostra, chi utilizza l’illusione di dio è solo un vigliacco.

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