E’ quanto emerge dalla decima edizione del rapporto annuale su “Gli italiani e lo Stato”, diretto da Ilvo Diamanti, i cui risultati sono stati parzialmente pubblicati oggi sul “Venerdì di Repubblica”. Solo il 53,6%, poco più della maggioranza della popolazione, ha risposto di ‘provare fiducia’ nei confronti della Chiesa cattolica: lo scorso anno era il 58,7%. La ‘non fiducia’ è già maggioranza tra gli elettori di centrosinistra (56,7%: diteglielo a Veltroni e Prodi, please), ma non è certo scarsa nemmeno tra gli elettori di centrodestra (43,5%: diteglielo a Berlusconi e Fini, please).
Certo, il 76,3% della popolazione esprime ancora un sentimento positivo correlato alla parola ‘Chiesa cattolica’, ma ciò dimostra solo che le gerarchie ecclesiastiche stanno dilapidando quell’autentico patrimonio di consensi che la fede cattolica continua ancora in qualche modo a riscuotere. Tant’è che crescono anche coloro che, sempre di fronte alla parola ‘Chiesa cattolica’, esprimono un sentimento negativo: sono ora il 20,7%, circa dieci milioni di adulti (ed elettori)…
Probabilmente Veltroni leggerà questi dati come “ben il 43% degli elettori del PD ha fiducia nella Ccar”…
Come direbbe Stephen Colbert: “C’è ancora acqua nel bicchiere. Ma io non la bevo.”
Se il 20,7% della popolazione prova un sentimento negativo di fronte alle parole “Chiesa Cattolica” com’è possibile che, secondo altre indagini, 85-90% degli italiani si dichiari cattolico? Dobbiamo dedurne che un 5-10% della popolazione è masochista?
Mi sembra che i bigotti abbiano più seggiole che culi.
Perché?
Detto alla fiorentina: “mi sembra che i baciapile abbiano più seggiole che uli”.
@mangiapreti
certo che no, evidentemente però l’italiano medio ha un vocabolario limitato e non è capace di comprendere le differenze che passano tra “credente” generico, “cristiano”, “cattolico”, “politeista” (cosa che sono la maggior parte degli italiani) e via dicendo.
Nell’epoca del disincanto si continua ad aver fiducia in qualcosa?
Questo sembra il problema di tutti, credenti e atei, uomini e donne, politici e non, questa la sfida del domani, l’identità non è più ri-conosciuta.
Il problema non è per i cattolici soli, ma per le società intere.
L’ospite inquietante prende dimora presso di noi.
Certo, la notizia è ottima e c’è da metterci la firma, però temo che la perdita di consensi della Chiesa cattolica in questo periodo sia molto legata alla figura di B16 che sinceramente è impresentabile ed è un corpo totalmente estraneo in questa società moderna, e non alla perdita di fede in generale del popolino che è sempre lì, dormiente e pronta ad essere risvegliata.
Forse mi sbaglio, ma credo che basterebbe un altro papa-attore alla Woitila per fare recuperare facilmente consenso alla Chiesa.
Voi che ne pensate? Questa secolarizzazione secondo voi è un trend irreversibile, o no? Su fatemi coraggio 🙂
@ Gianni b.
credo che tu abbia ragione…un papa carismatico e che si sappia travestire da “uno di noi” può fare molto presa in una realtà come quella italiana, e di conseguenza farebbe alzare il livello di gradimento e di tolleranza di cui gode la chiesa cattolica nella società.
Questo papa attuale vuole ritornare un pò alle tradizioni mi pare, non usa argomenti di facile presa come “gioventù”, “viaggi apostolici”, “sviluppo”, che fanno sembrare la chiesa quasi come una società commerciale che contribuisce a fabbricare felicità umana, quando invece non fa altro che creare disordine,oscurantismo, arretratezza, e immoralità.
E soprattutto non fa spettacolini da mandare in televisione, come fece Wojtyla, avvolgendo ad esempio un bambino con il mantello, facendo roteare bastoni alla discesa da un aereo, e cosa fondamentale NON SCIA sulla neve ehehehehehe. Un papa sportivo sembra più umano, più filantropo, più attento ai valori umani per così dire.
Wojtyla destava simpatia nella gente, fin dall’habemus papa con quel ” se sbaglio mi corrigerete” che fece sorridere e ridere parecchi…lo avevano preso in simpatia…anche perchè fu eletto papa giovanissimo rispetto alla media dei precedenti pontefici, infatti si dice che per questo motivo Ratzinger sia un papa di transizione…ma anche in una semplice transizione si può perdere terreno, dicendo frasi ed emanando encicliche non al passo con i tempi moderni, che fanno vedere la chiesa come qualcosa di retrogrado anche agli occhi di un credente cattolico che vive la società tecnologica quotidianamente (e mai visione fu più giusta).
Sì, è irreversibile, ma ci vorranno altre 2-3 generazioni per assistere ad un vero declino e soprattutto molta istruzione.
purtroppo fin oggi nella storia del mondo nessuna religione e caduta da sola, ma semplicemente e stata sostituita da una piu “moderna”. Credo che la religione cattolica non farà eccezione :-((
SE COSI FOSSE FINALMENTE VUOLE DIRE CHE LE PERSONE DI QUESTO IMPOVERITO E MARTORIATO PAESE HANNO COMINCIATO A CAPIRE CHI E’ UNO DEI MALI D’ITALIA ,,,(IL VATICANO )…BENE NON E’ MAI TROPPO TARDI X DISFARSI DELLE CATTO IDEE……
E FINALMENTE TUTTI QUE VECCHI FARAONI ANDRANNO DOVE DOVREBBERO ESSERE
NEL DIMENTICATOIO DELLA STORIA…
SAPETE COSA HA DETTO IL PAPA???ANCHE I NON CREDENTI POTRANNO SALVARSI TRAMITE LA GRAZIA…….MAGARI SALVARSI SI MA DA QUELLI COME LUI.E DALLA BINETTI CHI CI SALVA??’ E DA VOLONTE E BUTTIGLIONE ??DA TUTTI I SUOI CARDINALI?? CHI CI SALVA E DALLE BALLE RELIGIOSE ??CHI CI SALVA???E DA CODESTA GRAZIA??CHI SAREBBE LA SALVATRICE ?? GRAZIA???SPERIAMO ALMENO CHE SIA BONA STA GRAZIA,,,,,
forse dovremmo scrivere meno lagne e più inviti a fare qualcosa;
ovviamente seguiti dalle auspicabili conseguenti azioni;
è di questi giorni l’articolo ke prevede per l’italia un degrado
sempre più accentuato fino al punto irreversibile del non ritorno.
allora, quali santi ci salveranno dalla catastrofe ;-?
darik
il degrado dell’italia è connesso al degrado della chiesa cattolica, entrambi tesi a difendere i privilegi a discapito della competizione e del merito.
non sapersi rinnovare comporta il declino.
a me kiesa kattolika fa senso il solo nome
come ai tempi della demokrazia kristiana
è proprio il suono, fastidioso, irritante
come un gesso che stride sulla lavagna
come un digrignar di denti da fare uscire il sangue
Io sono propenso a pensare che il trend di secolarizzazione sia ormai irreversibile ma che non comporti necessariamente una scomparsa della chiesa cattolica ma piuttosto una trasformazione, almeno non in tempi brevi. In 2000 anni di storia cattolica c’è stato uno sviluppo, un acme, e ora il declino è sotto gli occhi di tutti da almeno 2 secoli. E’ un declino lento, molto lento, ma costante. Tutto rema contro la chiesa: le scoperte scientifiche, le tecnologie, la coscienza diffusa dell’importanza della libertà individuale, addirittura forse anche l’alfabetizzazione… Tutte cose che provocavano e provocano tutt’ora allergie ai cattolici. Ormai l’umanità vive in un mondo dove il messaggio cristiano-cattolico dice pochissimo e saranno sempre meno le persone disposte ad accettare come esaustive le favolette bibliche ed evangeliche.
Se così in fin di vita perchè tanto disprezzo e tanta paura?
@ bardhi:
forse hai ragione, la tua è una buona osservazione: ma se così fosse, mi chiedo quale potrebbe essere la prossima religione. E questo mi preoccupa, e se fosse l’islamismo?
O quali altri orrori ci riserva il futuro?
Io credo che internet amplifichi le informazioni in maniera esponenziale e quindi aumenterà il processo disgregativo della chiesa, basteranno 30 anni.
Avremo una tendenza positiva, ma come valori assoluti li trovo ancora deprimenti.