Il New Jersey abolisce la pena di morte

Il New Jersey ha abolito la pena di morte diventando il primo stato americano che ha soppresso la pena capitale per legge da quando venne ripristinata nel 1976 dalla Corte Suprema.
La maggioranza democratica dell’Assemblea locale ha votato a favore del provvedimento che è passato con 44 sì e solo 36 voti contrari. Perché il bando diventi effettivo manca ancora la ratifica del governatore democratico Jon Corzine, un abolizionsita convinto che ha già detto che la firmerà.
Lunedì la messa al bando del boia era stata approvata dal Senato. Il voto di oggi è simbolico: il New Jersey non metteva a morte nessuno dal 1963. Lo stato diventa così il 14esimo negli Usa che non ha la pena capitale in un momento in cui anche in America è in atto un ripensamento sulla ‘morte di stato’. Anche negli altri stati che la prevedono – 37 – da settembre vige un regime di moratoria di fatto delle esecuzioni, da quando la Corte Suprema ha certificato l’incostituzionalità del sistema dell’iniezione letale, l’unico ormai in vigore tranne che in Nebraska.

L’effetto di quella che è una giornata storica per gli oppositori della pena di morte è quello di dare ancora più dinamismo al movimento che si batte negli Stati Uniti per ottenere l’eliminazione totale del boia.
La Corte Suprema ascolterà il mese prossimo le due parti nella vertenza legale che potrebbe portare ad una sentenza ancora più importante, dovendo decidere sulla legalità delle iniezioni letali.
E la prossima settimana sarà l’Assemblea Generale dell’Onu a votare, il 18 dicembre, sulla proposta di moratoria sulla pena di morte promossa dall’Italia e giunta adesso al traguardo finale.

Tutti segnali che mostrano come il partito degli avversari della pena di morte stia diventando ormai maggioritario sia a livello internazionale sia in un paese come gli Stati Uniti dove solo 13 stati non avevano finora le pena di morte nei loro ordinamenti.
La moratoria di fatto sulle esecuzioni negli Usa ha bloccato a 42 il numero delle vittime del boia quest’anno negli Stati Uniti. E in New Jersey, gli otto detenuti nel braccio della morte vedranno ora trasformata la loro pena in ergastolo.

Fonte: La Repubblica

6 commenti

Kris

Ottima, ottimissima n otizia…speriamo che anche altri stati prendano esempio

Magar

Evviva!!!

Ma non diciamolo troppo forte, altrimenti potrebbero ripensarci…

Vash

Meno male! Anche se era moltissimo tempo che non veniva applicata in quello stato, sarebbe stato assurdo e pericoloso continuare a mantenerla nell’ordinamwento giuridico. Senza contare che in genere il sistema processuale americano è quanto di più farraginoso ci possa essere e spessissimo vengono condannati innocenti, di colore, poveri, ma soprattutto poveri di colore.
Se qualcuno pensa che anche da noi la situazione sia la stessa gli dico che ha ragione ma ci sono fondamentali differenze, infatti il sistema giudiziario americano è molto “libero” e si basa non solo sulle prove ma sul giudizio popolare della giuria, quindi eventuali bigottismi possono condizionare non poco le sentenze.
Qui da noi invece tutto è regolato dalla legge e se tali leggi fossero applicate tutto funzionerebbe come si deve, ma tra i codici e la realtà c’è un abisso, i giudici fanno un po’ come gli pare e talvolta emettono sentenze contrarie alla legge. C’è anche chi dovrebbe punire certi comportamenti (CSM) ma non si attivano mai ed in ogni casio i tempi procedurali sono infiniti.
Quindi alla fine del discorso siamo messi peggio noi perchè se il sistema americano è “ingenuo” il nostro è proprio str…..!!!!!!!
Quand’è che noi aboliamo i nostri politici???

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