Barcellona, via la croce in nome dell’Islam

Via la croce rossa in campo bianco dall’emblema del Barça: per farsi accettare in Arabia Saudita e in altri paesi islamici, come l’Algeria, maglie, bandiere e gagliardetti della squadra di calcio di Ronaldiñho sono state ritoccate per non «urtare la sensibilità religiosa» dei non pochi tifosi mediorientali. La croce di Sant Jordi, il San Giorgio catalano, protettore degli innamorati, risulta insopportabilmente odiosa agli occhi musulmani, che la ricordano sul petto dei cavalieri crociati dell’inizio del secondo millennio. Intenzionati a diffondere semplicemente la fede blu-granata, i sostenitori del Barcellona football club hanno studiato la questione e pensato che in fondo sarebbe bastato cancellare la trave orizzontale della croce, lasciando un’inoffensiva, per quanto insignificante barra rossa verticale. Lo stemma risulta così diviso tra i colori della squadra, in basso, quelli giallorossi della Catalogna, in alto a destra e un palo rosso in campo bianco, in alto a sinistra.
Il quotidiano di Barcellona, La Vanguardia, ha interpellato i connazionali temporaneamente residenti a Riad e verificato che il sacrificio della croce di San Giorgio, da oltre cent’anni sulle maglie del club, era dolorosamente necessario: “Qui non sono ammesse croci, né quella del Barça, né altre – testimonia Carlos, uno spagnolo che abita in Arabia Saudita -, c’è molto entusiasmo per il calcio e per la Liga Spagnola, e nei negozi sono in vendita maglie ufficiali del Barcellona, con una banda rossa verticale al posto della croce”. […]

Fonte: Corriere

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43 commenti

fra Pallino

Io inveCe toglierei la “C” Come lettera dell’alfabeto: mi riCorda troppo la mezzaluna mussulmana, e ora Che Ci penso anChe la falCe e il martello….

strangerinworld

sempre la stessa solfa

e si ha ancora il coraggio di dialogare con questa gentaglia, con questi ‘stati’, coi palestinesi, con l’iran e accozzaglia cantando

bisogna liberarsene

sviluppiamo le energie alternative

ritorniamo al nucleare

rinunciamo al petrolio ma toglialmoci dalle scatole queste barbacce medioevali

Leo55

Che dire…… hanno fatto una cosa molto giusta, anche se per un motivo sbagliato, come dice Don Zauker, comunque se per arginare l’invadenza cattolica nelle cose della vita si deve fare appello alla sensibilità dei mussulmani, allora, ben venga anche questa.
Alla faccia di fra pallino.

Ema

mah….io qui ci vedo una semplice operazione di marketing….e se funziona… vuol dire che è corretta….

Senofane

meglio così, sarà un rimedio stupido ma è pur sempre una croce in meno.
facciamo anche qualche film su maometto, visto che su frati, reti e maghi già ci sono, perché negarlo al profeta pederasta?

Paolo P.

Questa è paranoia! Però, c’ è ancora chi ricorda le Crociate. E che memoria!

lugachov

sono d’accordo con Ema

se non ci fossero stati motivi di vendita del merchandising, credete che il Barcellona avrebbe cambiato il suo secolare simbolo?

personalmente sono d’accordo a rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici (anzi mi sembra un sopruso che siano ancora al loro posto), ma per quanto riguarda gli stemmi cittadini, bandiere e altri simboli, bisogna riconoscere che volenti o nolenti sono ormai parte della storia culturale dell’Europa

ignazio

per Ema
Non vorrei cadere nella volgarità e tanto meno offendere qualcuno/a, ma la prima operazione di marketing della storia è evidentemente tuttora valida e consnete floride attività, tuttavia non è stata mai molto stimata e apprezzata (leggi “mestiere più vecchio del mondo”)
Pure io sono per l’abolizione delle croci, ovunque si trovino, ma altrettanto sono contrario alla loro sostituzione con i minareti.

fra Pallino

“abolizione delle croci dovunque si trovino”??? proprio come in arabia saudita e nel ex-albania il primo stato integralmente ateo del mondo…

ok per i luoghi pubblici, ma per il resto non fate gli “atei integralisti” per carità, di Albania ne è bastata una… (e tra l’altro adesso sono i missionari a rimboccarsi le maniche e ad aiutare la gente, non certo l’uaar)

maxalber

fra Pallino scrive:
(e tra l’altro adesso sono i missionari a rimboccarsi le maniche e ad aiutare la gente, non certo l’uaar)
*********************
Oh, grazie signor religioso di averci ricordato che noi siamo poveri e i pochi soldi che abbiamo dobbiamo devolverli a pagare la multa decretata dal catto-integralista TAR veneto per aver chiesto di rispettare la legge italiana.
Invece i missionari ricevono euro a palate per fare proseliti e propagandare le vostre fantasie.
Complimenti per lo stile.
Non capisco se abbiamo davanti ingenuità o malafede.
Ma venendo le osservazioni da un prelato propendo per la seconda.

mariano

Salve! Certo che trovo assurdo come bisogna sempre sacrificare i nostri valori invece che quelli degli altri quando addirittura sono inoffensivi! Se non piace lo stemma allora non ci andassero allo stadio, se pensano sempre che ogni cosa possa offenderli e allora che rimangano a casa propria! Poi sacrificare una semplice croce in nome di interessi commerciali non sarà una grande cosa, qualche volta forse la il valore di una maglia sta nella fedeltà o nella sua immodificabilità a quella o quell’altro interesse economico di turno!
Sera..

Alessandro Bruzzone

Una croce in meno per gli islamici non è una vittoria.

Magar

Sinceramente, che arabi e turchi protestino perché una croce sulle maglie di una squadra di calcio europea ricorda loro le Crociate, mi pare una fesseria, tanto quanto mi parrebbe una fesseria che europei protestassero perché una mezzaluna ricorda loro le invasioni arabe dell’VIII-IX secolo, o quelle turche del ‘600. In entrambi i casi parlerei di revanscismo, e di uso strumentale, ideologico, della storia.
Se il Barcellona vuole piegarsi a simili richieste faccia pure, i soldi sono suoi.

Ignazio, ogni privato cittadino deve essere libero di indossare tutte le croci, mezzelune, stelle di David, etc. che vuole: quale parte di “lo stato deve essere LAICO” non ti è chiara?

Pallino, la frase sulla UAAR che non aiuta la gente te la potevi decisamente risparmiare: sai, sui locali che usa, l’UAAR deve pagare l’ICI, e non ha nemmeno la possibilità di ricordare le proprie ristrettezze economiche ai vecchietti soli in punto di morte…
(Né ha accumulato patrimoni faraonici in 2000 anni di storia, né ha lo IOR a disposizione.)

Sol Invictus

“…agli occhi musulmani, che la ricordano sul petto dei cavalieri crociati dell’inizio del secondo millennio…”

urca, quanto son longevi, ‘sti musulmani!

Sol Invictus

Però… gli abitanti del meridione della penisola, non si ricordano i pirati saraceni con tanto di mezzaluna, quando sacceggiavano le coste e portavano via bambini e donne per farne i loro giocattoli sessuali?

Soqquadro

Sbagliatissimo. La maglia di una squadra di calcio è la maglia di una squadra di calcio, e dovrà essere il management del Barcellona a decidere di cambiarla, (qualora non piacesse piu’), non i tifosi avversari dell’Arabia Saudita-

charlYmingus

Di che sensibilità parlano quella delle schiene di donne e uomini frustati per reati che nel mondo di diritto non esistono

charlYmingus

che le croci con senso religioso dovrebbero andarsene e ok, ma nel mondo di oggi sembra che solo i mussulmani diano senso alle croci altrimenti nessuno se le fila sulla maglietta dato che il simbolo viene allontanato e svuotato dal suo significato dal supporto cioè la maglietta di una squadra di calcio che ripresenta ben altre passioni tra qui anche i soldi e la vita nel jet-set belle macchine donne ecc ecc

Andrea

L’ennesimo episodio che dimostra quanto ancora certi paesi sono immersi in un clima culturale arretrato e ben lontano da qualsiasi processo di secolarizzazione.

Speriamo che il petrolio finisca presto.

jacopo

Sinceramente?
1) Io una maglia di una squadra di calcio o di qualsiasi altro sport con un simbolo religioso sopra non la compro.
2) avete notato che si sta ricostruendo una cultura storica antimusulmana? come mai nessuno vende libri sulla storia dell’invasione e dell’eferatezza cristiana durante le crociate? mi sembra una strategia un po’lurida di delegittimazione.

lik

@ jacopo
Ma nessuno ti sta obbligando a comprarla, il tuo è integralismo laico anzi anticlericale. Se è per questo si vendono pochi libri sullo schiavismo praticato dai musulmani su bianchi e neri cristiani, sul fatto che i primi ad avere iniziato con la conquista in Europa sono i musulmani (lo dice uno storico marxista Maxime Rodinson, non Oriana Fallaci). L’islam si sta delegittimando da solo, a me non da fastidio né una mezzaluna né una croce su di una maglia. A te la mezzaluna invece piace?

@ Don Zauker
“comunque se per arginare l’invadenza cattolica nelle cose della vita si deve fare appello alla sensibilità dei mussulmani, allora, ben venga anche questa.”

Ti sembra che in Italia l’iniziativa di Adel Smith sia servita? Secondo me ha prodotto l’effetto contrario. Poi se una croce su di una maglietta viene considerata come una “invadenza cattolica nelle cose della vita” allora a questo punto rimango basito. La Svezia è meno laica dell’Italia perché nella sua bandiera c’è la croce?
Sinceramente pur essendo contrario ai crocifissi nelle scuole e negli spazi pubblici, noto che certi utenti condividono lo stesso integralismo anticlericale con l’islam.

lik

@ charlYmingus
Ma infatti, sono d’accordo con te, io non voglio certo vedere sparire il Cristo Redentore di Rio de Janeiro o il Cristo degli Abissi. Cosa facciamo laicizziamo pure i nomi delle città dedicati ai santi o alle sante? Poi un’altra cosa inquietante è che se da una parte c’è una tendenza a voler scrivere la storia con i cristiani tutti buoni e i musulmani tutti cattivi, dall’altra cè anche chi come jacopo vuole il contrario. Noi ci dovremmo piuttosto preoccupare dei tentativi cristiani e musulmani di scrivere la storia in senso anti-illuministico.

Vico

Premessa: far togliere la croce dalla maglia è una stupidaggine, in quanto, in quel contesto non è un simbolo religioso, a meno che non si ritenga che il tifo sia una fede…
Riflessione: non era mai successo che a qualche musulmano fosse venuto in mente di far togliere croci da maglie e bandiere per centinaia d’anni. Perchè sta succedendo questo? Forse perchè i media e il potere stanno a tutti i costi cercando di rendere irreversibile una guerra tra religioni che non ha più nessuna ragion d’essere. Cui prodest, a chi giova? A chi vende petrolio, a chi deve giustificare la povertà del proprio paese, sia Bush che il premier iraniano, a chi vuole un mondo da poter controllare con la scusa del rischio terrorismo.
Conclusione:Il sistema funziona, anche in questo tread che dovrebbe essere laico e superiore a questi giochetti si innescano generalizzazioni cariche di livore contro l’intero mondo arabo, compresi i palestinesi che fino a poco tempo fa erano i più laici tra i medioorientali, e questo effetto muro contro muro si manifesta ovviamente anche nell’islam.
Bisogna spezzare questo meccanismo, non si deve mai generalizzare.

P.S. Che gli Islamici si ricordino delle crociate mi sembra scontato, per 10 volte i cristiani hanno invaso, ucciso e stuprato in nome della loro religione . Noi ricordiamo ancora gli assedi di Vienna da parte dei turchi ogni mattino, quando mangiamo un croissant mangiamo la mezzaluna dell’islam.

Asatan

Io le croci le voglio vedere sparire dagli apparati statali, in quanto lo stato deve rappresentare e tutelare laicamente tutti i cittadini.

Che poi i privati cittadini, compagnie o associazioni decidano di addobbarsi con simboli religiosi e cosa che non mi tocca. Sono privati col diritto di avere la loro fede, punto.

Quanto allanotizia in questione: mi fà cascare le braccia. Se trovo ingiuto che i cristiani possano insultare quotidianamente gli atei sbatendosene del male che fanno, trovo altrattanto aberrante che gli islamici abbiano l’insulto libero verso gli altri e i cristiani debbano farsi piccini picciò.

Sono idealista… mi piacerebbe tanto che ste menate finissero.

@Frapallino: certo, certo è la chiesa che salva il mondo. Peccato poi che a ottenere risultati socialmente rilevanti siano associazioni laiche come amref, medici senza forntiere, emergency, ecc… che sia perchè per voi la filosofia è se ti converti ti aiuto se no razzi tuoi? Ho visto coi miei occhi quanto valgono le missioni…. disgusto rama.

fra Pallino

@asatan

Generalizzare come fai tu non credo serva molto al dialogo. La mia era solo una parentesi di un altro discorso ben più importante: l’invito a non combattere ciò che si ritiene integralismo con altri integralismi. In questo almeno lik ho visto che è d’accordo con me.

Non ho affatto detto che è la chiesa che salva il mondo, nè ho denigrato alcuna ong laica che si dà da fare nel terzo mondo.
E non mi piace che mi si facciano dire cose che non dico, suvvia leggete nel pensiero con qualche dote paranormale o volete stare alle cose scritte?

In tutte le missioni che conosco io la filosofia non è “se ti converti ti aiuto se no no” ma “ti aiuto” e stop. Mi dispiace se hai visto esempi negativi, ma io non idealizzo la missione in sè.
Mi riferivo a realtà concrete che conosco in albania, dove la gente è stata materialmente e mentalmente stuprata da un governo che si è proclamato con orgoglio “ateo”.

Daniela

per fra pallino,
la jugoslavia non era e non è atea, e mi sembra che di stragi e sterminei li abbia fatti in abbondanza, così come la croazia, con i suoi cari vescovi a benedire macelli. Per quanto riguarda i regimi comunisti, essi hanno sostituito la religione (cattoliche, cristiane, mussulmane) con un altra religione con il medesimo dogmatismo e gli stessi meccanismi di santificazione, con dei in terra invece che nel regno dei cieli, perciò di ateo non avevano e non hanno proprio niente.

Daniela

la serbia non è atea e ne ha fatti di crimini contro l’umanità, così come la croazia con i vescovi a benedir macelli, per quanto riguarda i regimi comunisti, loro non hanno fatto altro che sostituire una religione con la propria, con i propri dei in terra invece che in cielo, i loro santi, le loro esequie, e riti. Di ateo non hanno mai avuto niente.

Daniela

a proposito, l’opera di evangelizzazione è sempre presente nelle opere missionarie, ed è il papa che lo dice, perciò i missionari non fanno nulla di disinteressato.

Gianni B.

@Fra Pallino
Noi atei non ce l’abbiamo con nessuno, nè cattolico, nè musulmano… se qualcuno crede nell’esistenza del Grande Vecchio con la Barba Bianca che dall’alto dei cieli divide l’umanità in Buoni e Cattivi, è liberissimo di farlo!
NOI non ci crediamo, punto: questo vuol dire essere ateo (o agnostico) e razionalista.
Purtroppo un vasto sottoinsieme di credenti, da sempre, tenta di convertire la gente a forza eliminando le voci di dissenso. E’ lì che l’ateo si incazza!!!
Nella storia, ci sono stati innumerevoli esempi di dittature, monarchie, imperi, ecc. che dividevano il potere con il clero, diventato Religione di Stato.
Nella Storia, il clero è sempre lì, a fianco di dittature e assolutismi, a spartirsi il potere con loro.
Ammetterai che finora la storia della Chiesa si può racchiudere in una sola parola: POTERE, e non Amore e Pace, Gesù e Maria, San Francesco e boy scouts, fringuelli e uccellini, ecc. ecc., che B16 e voi vorreste fare passare!

fra Pallino

@daniela

mettetivi d’accordo allora su cosa vuol dire ateo… per molti è chiaro che è un’altra forma di credenza…

fra Pallino

@daniela

è vero: l’interesse dei missionari doc (e ne conosco tanti) è annunciare una buona notizia. COn le parole, ma soprattutto con i fatti (il servizio). E se poi questo non diventa accoglienza esplicita del vangelo, non per questo se ne vanno.
La presenza di silenziiosi missionari in terre islamiche (povere), dove se apri bocca ti fanno fuori è segno di questa gratuità. Non conta fare cristiani, conta obbedire al mandato di annunciare il dono che si è ricevuto.

Daniela

per fra pallino,
per chi è una forma di credenza? Per i cattolici, per le persone religiose, di solito questa è una cosa trita e ritrita che tirano fuori, ma non ha nessun fondament perchè è di una facilità disarmante smontarla. L’ateismo non ha idoli, non ha preti da seguire, ne riti ne dogmi. Mentre il comunismo è una forma di religione , lo so è comodo confondere le due cose soprattutto per chi non ha argomenti.

fra Pallino

è la tua risposta che è trita, dato che basta applicare in forma analogica ai concetti quali “idoli”, “presti”, “riti”, “dogmi” altri concetti. Ne hai appena dato uno splendido esempio dicendo che il comunismo è una forma di religione.

Se avessi provato stalin, pol pot o il governo ateo dell’albania a dirgli che la loro era una forma di religione ti avrebbero tagliato la lingua disgustati…

non mi prendere per un fesso, non confondo le cose.

Asatan

Venerzione di un leder carismatico con doti taumturche, concetti surreali sulla realtà, dogmi da rispettare, comportamenti assurdi da tenere per appartenere al gregge\popolo, ecc…

Pallino tu proprio non ci arrivi vero? Il comunismo è una religione che sostituito i nomi cristiani con altri e spostato la venerazione da dio al leader di turno. I mecanismi psicologici e fideistici alla base sono identici. Propio per questo ci avreero tagliato la lingua, per no ammettere la verità.

@Daniela: devono annunciare la “buona novella”, ergo hanno un secondo fine. A casa mia si chiama carità pelosa. Il fatto che ilguadagno al posto di denaro sia fatto da delirii di martirio o salvezza non cambia la cosa. Lapriorità è sempre comunque data al diffonder la propria mitologia, non alle persone che hanno di fronte. In effetti quando no c’è “l’acoglienza esplicita del vangelo” i missionari non se ne vanno, si limitano a sbattere fuori chi non ha “accolto”. Ovvero se credi ti dò la pappa (rendentoti dipendete da me) se no ti sbatto inmezzo a una strada.
Ricordiamoci anche fior di dichiarazioi papali in stile “aiutate di meno e converitite di più”.

fra Pallino

@asatan

se non comprendi il linguaggio analogico lascio perdere, non ho secondi fini nè tempo da perdere. Come se per gli atei non ci fossero dogmi, preti, encicliche, ecc… suvvia, non faccio esempi per non offendervi, dovreste arrivarci da soli

Spero anche tu abbia un fine nella vita. Il primo fine dei missionari è proprio servire le persone in carne ed ossa, materialmente e spiritualmente. Il guadagno è far der bene a persone concrete. Ovviamente ognuno ha il suo concetto di bene, e certo il tuo non coincide al 100 per 100 con quello i miei amici missionari che hanno lasciato tutto proprio per accendere qualche sorriso in più nel mondo. Chiamala pure carità pelosa, ma non offendere i miei confratelli che ti assicuro non sbattono fuori nessuno di chi del vangelo se ne frega.

Se non puoi andare in africa o albania, o altrove basta che vai a roma nella comunità di sant’egidio in trastevere.. prova a fare lì un po’ di volontariato e guarda se fanno come dici tu. Non c’è nemmeno una croce nella grande sala dove ogni giorno danno da mangiare a centinaia di poveracci di tutte le razza e religioni, che pure fanno i gradassi e pretendono di essere serviti a puntino… vacci, fai un favore a te stesso…e forse lascerai qualche pregiudizio..

Daniela

allora cercherò di spiegarmi meglio: il significato di dogma, rito, capo spirituale è sempre lo stesso, solo che ogni religioni ha i propri dogmi, riti e capi spirituali. L’islam non ha gli stessi riti della religione cattolica, non ha gli stessi dogmi, ha altre favole da venerare, ma sempre favole sono. Ogni religione ha il prorpio libro dove sono state inventate le storie più improbabli della nascita della terra e della comporsa degli uomini, ma sono tutte storie inventate e favole.

Daniela

e quali sarebbero i nostri dogmi, i nostri preti, le nostre encicliche, i nostri dogmi? Non sai che cosa dire tutto qui.
Per quanto riguarda le croci, la prima cosa che fa la tv quando visitano le missione sono inquadrare grandi chiese con croci gigantesche, portare la parola di cristo, evangelizzare. Questo è ciò che dicono i missionari.

Don Zauker

@ lik:

Ci sei o ci fai?
Mi attribuisci una citazione che non è mia. Io ho scritto: “Buffo: la cosa giusta per la ragione sbagliata”.
Della sensibilità dei musulmani (o di chiunque altro) non mi interessa niente: le persone devono essere rispettate *nei diritti*, non nella sensibilità.
Te l’ho già detto e te lo ripeto: stante il nostro reciproco disprezzo, ignoriamoci che è meglio.

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