La EHF (European Humanist Federation), organizzazione sovranazionale che riunisce associazioni di non credenti e che ha tra i propri rappresentanti Vera Pegna, in vista del Seminario Mediterraneo 2007 organizzato dall’OSCE a Tel Aviv – tra il 18 e il 19 dicembre – ha diffuso il seguente comunicato. In esso si intende porre l’attenzione, in particolare, sul fatto che la lotta contro le discriminazioni e l’intolleranza passa anche attraverso il rispetto e il trattamento equo della componente non credente della società. Messaggio che in Italia, a nostro modesto parere, ancora non è stato recepito…
RACCOMANDAZIONE DELLA FEDERAZIONE UMANISTA EUROPEA AL SEMINARIO MEDITERRANEO 2007
La Federazione Umanista Europea richiama l’attenzione dei partecipanti del Seminario Mediterraneo 2007 sul fatto che la promozione del rispetto e della comprensione reciproci riguarda il principio di legalità, cui tutti gli stati membri dell’OSCE sono vincolati. Comunque, il passaggio dalle parole ai fatti concreti spesso lascia molto a desiderare e viene ostacolato dal possibile effetto sui privilegi consolidati, oltre che da un punto di vista sociale che tende ad escludere, o – nella migliore delle ipotesi – ad ignorare quella parte di popolazione che si rispecchia e mette in pratica valori differenti rispetto a quelli promossi dalla religione prevalente. Premesso che uno dei principi della missione OSCE è sostenere il principio di legalità, la Federazione Umanista Europea ricorda che nel 1990, a Copenhagen, gli stati membri dichiararono:
“Gli stati partecipanti sono determinati a supportare e promuovere questi principi di giustizia che formano la base del principio di legge. Ritengono che il principio di legalità non significhi semplicemente una legalità formale che assicura regolarità e coerenza nel conseguimento e nell’applicazione di un ordine democratico, ma significhi una forma di giustizia basata sul riconoscimento e sulla piena accettazione del valore supremo della personalità umana, garantita da istituzioni che predispongono una struttura di base per la sua espressione più piena.
Dichiarano solennemente che tra gli elementi di giustizia che sono essenziali per la piena espressione della concreta dignità e dell’equo trattamento, e i diritti inalienabili di tutti gli esseri umani, vi siano i seguenti:
…
Tutte le persone sono uguali di fronte alla legge e hanno il diritto, senza alcuna discriminazione, ad una protezione equa ed efficace contro le discriminazioni, in ogni campo”.
Alla luce della dichiarazione appena citata, la Federazione Umanista Europea raccomanda con forza che l’OSCE incoraggi gli stati partecipanti ad onorare gli impegni citati, in particolare verificando che la radio e la televisione pubbliche non discrimino i cittadini e le associazioni della società civile che non fanno riferimento ad alcuna religione, o che fanno riferimento ad una religione differente da quella preminente.
la vdo dura, molto dura, comunque bisogna lottare sempre, ne va dei nostri diritti