…se anche un grande intellettuale come Eugenio Scalfari non si accorge del mutare dei tempi…Un manifesto della laicità che configuri un partito che vuole identificarsi con la democrazia non può avere altro punto di riferimento se non la democrazia stessa nella sua essenza costituzionale. Non può quindi essere né clericale né anticlericale, né prescrivere una laicità buona o una laicità cattiva; deve fare a meno di ogni aggettivazione qualitativa che dettasse regole esteriori alla democrazia e ai cittadini democratici.
La laicità senza aggettivi riposa esclusivamente sul principio di non imporre ai cittadini altro vincolo all´infuori di quello che vieta a ciascuno di limitare la libertà altrui e di violare il principio di eguaglianza di tutti di fronte alla legge. Questo e non altro è il fondamento della democrazia di cui la laicità non è che il sinonimo..
(tratto da un editoriale di Eugenio Scalfari pubblicato su Repubblica di domenica 16 dicembre 2007, a pagina 29)
Ma questo, caro Scalfari, mi permetta, oggi come oggi significa essere anticlericali.
Il mondo è cambiato, e in peggio. L’Italia è cambiata, molto in peggio. Solo lei, egregio Scalfari, continua a pensare, a ragionare e a scrivere come se dall’altra parte del fiume, sulla sponda clericale, avessimo ancora degli autentici democratici.
Invece, come giustamente dice Aldo Busi, siamo arrivati ad punto tale che essere democratici è diventato sinonimo di essere anticlericali.
Cordialmente.
Un vecchio suo ammiratore.
Alcuni sono dell’opinione che la verità turbata da una balla possa essere ristabilita solo da un’altra balla, uguale e contraria. Non è l’opinione di Scalfari, né la mia.
Non sono d’accordo che il mondo è cambiato e in peggio, e non sono d’accordo che l’italia è cambiata e in peggio.
Sono invece convinto del contrario, l’uomo si migliora sempre, anno per anno, la tendenza è a diventare sempre più intelligente, sempre più tecnologico, e sempre più razionale in tutti i campi.
Certo si può dire che l’italia post costituzionale fosse migliore di quella attuale, ma erano un clima ed una situazione unici, che difficilmente si potranno riprodurre essendo che era un periodo post bellico dove i valori di umanità e democrazia erano più sentiti e venivano condivisi a priori da tutti i partiti di qualunque fazione fossero, l’interesse era unico e la popolazione non chiedeva altro che ordine, indipendenza, eguaglianza, e affermazione dei diritti dell’uomo.
Per me l’Italia sta cambiando, ed in meglio, trovo molti riscontri positivi in termini di laicismo e desiderio di vederlo affermato non solo in questo sito, ma anche nella vita di ogni giorno.
Molte persone si sbattezzano affermando implicitamente di volere uno stato laico.
La politica di laico ha poco e niente, questo è vero, ma se paragoniamo l’Italia del boom economico a quella attuale possiamo vedere come un senso di laicismo è più sentito fra i cittadini, che sono più istruiti più colti e più informati.
E i politici stessi per interessi elettorali non possono essere anticlericali o non prostarsi alla chiesa, andrebbero contro i loro piani e le loro mire di potere, ma anche loro se paragonati al politico medio dell’Italia degli anni scorsi, credo che siano dei politici più razionali.
Le battaglie di scrocefissione, lo sbattezzo, siti come questo, proteste per visite pastorali, tutto questo che a me risulti fino ad un decennio fa non esisteva. Questo a dimostrazione che qualcosa nella società si muove, e si muove con la tendenza a migliorare, a migliorare il modo di vivere e il grado di civiltà e di democrazia del nostro paese che ahimè è fra gli ultimi in europa, ma l’importante è che inizi un’inversione di tendenza, il resto verrà da sè.
Il mondo poi non mi pare proprio che sia cambiato in peggio; Esistono ancora mostruosità e ingiustizie impunite in ogni parte del mondo…ma guardando bene bisogna anche dire che le grandi dittature sono tutte cadute, in europa si respira la pace da un cinquantennio anche se le sfide di civiltà e diritti umani si sono spostate in altri campi come quello lavorativo e quello che riguarda la globalizzazione.
Ma nessuno mi pare che possa negare che l’uomo attuale viva meglio e in un clima più sereno di quello che vigeva negli anni e nei secoli scorsi, che nessuno si augura tornino mai.
Possiamo dire di tutto, la qualità della vita non è molto alta magari, ma in Italia vige il benessere, certo possiamo ancora migliorare, sperando che i nostri politici facciano rispettare la costituzione ad iniziare dal principio di laicità, che di questo si sta appunto parlando nell’articolo.
Il tasso di civiltà di una nazione si misura anche dal suo grado di laicismo, finchè la politica sarà asservita al potere ecclesiastico per uno scambio di interessi questo non si potrà realizzare…ma torno a dire che mi pare che sia iniziata un’inversione di tendenza, e spero e mi auguro che nei prossimi decenni il principio di laicità si affermi decisamente e nettamente, perchè di guadagneremmo tutti.
La chiesa cattolica ha sempre ostacolato il progresso, lo sviluppo del vivere civilmente, basta fare un’analisi storica (senza perarltro risalire troppo indietro nel tempo) per rendersene conto.
Ho detto altre volte mi pare, che tutto è nelle nostre mani, la politica assorbe i sentimenti dei cittadini e li trasforma in interessi elettorali: se il corpo elettorale si dimostra laico e nell’ipotesi più estrema anticlericale, i politici saranno pronti pur di farsi votare a diventare anch’essi laici, mandando a quel paese gli ecclesiastici e quanti si arrogano il diritto di interferire nella legiferazione statale.
Quindi ci si augura che l’Italia diventi razionale, diventi laica, che sempre più gente si sbattezzi e che anzi non sia battezzata affatto, che i nostri figli non vadano più al catechismo e non ricevano più degli insulsi sacramenti: solo così l’Italia potrà liberarsi dal virus vaticano che fa presa ovunque, dalle scuole alla politica al potere legislativo e giudiziario (vedi sentenza sui crocifissi e sulle visite pastorali).
Il progresso umano e civile è sempre passato attraverso la ragione la scienza e la razionalità, le idee condivise e libere. Quando la maggioranza della popolazione è razionale e non ha niente di fanatico, la giustizia e la democrazia fioriscono spontaneamente.
Rimangono ovviamente gli interessi economici a minare tutto questi idillio…ma anche se razionali siamo pur sempre umani…e questo la storia non potrà mai cancellarlo.
Intanto, il mondo cambia…
In Uruguay si avvicina l’approvazione della “legge sulla salute sessuale e riproduttiva”, che depenalizza l’aborto.
Sarebbe il primo paese, oltre a Cuba, a rendere legale l’interruzione della gravidanza in un continente dove 200 milioni di donne non possono abortire legalmente e rischiano il carcere…
(il resto potete leggerlo qui: http://www.gennarocarotenuto.it/1547-a-ciascuno-la-sua-binetti)
E’ da una vita che lotto contro il fondamentalismo religioso, non seguirò certo le sirene di turno di quello laicista. W. Scalfari.
Fondamentalismo laicista?
Giuseppe, vuoi spiegarti argomentando?
Così come l’hai messa, la tua frase è quasi priva di significato, salvo una certa dose di offensività nei confornti del laicismo, e di conseguenza dei laicisti.
Attendo chiarimenti.
“[…] Invece, come giustamente dice Aldo Busi, siamo arrivati ad punto tale che essere democratici è diventato sinonimo di essere anticlericali.”
Non si può che sottoscrivere. I tempi sono cambiati, una volta essere democratici di sicuro non implicava necessariamente anche l’essere anticlericali. Oggi non é più così.
Io, invece, rifiuto l’appellativo affibiatoci dai clericali di “laicisti”.
Il “Laicismo” non esiste se non nella loro concezione manichea e affabulatoria delle cose: esiste la “laicità” che dovrebbe essere una qualità fondante dello Stato moderno, qualità che lo Stato Italiano si e alienata con il Concordato che assegna alla chiesa Cattolica un ruolo pubblico in assoluto contrasto con l’assunto costituzionale.
mi trovo d’accordo con Scalfari…purtroppo non con lei…poiche non bisogna essere “anticlericali” non bisogna essere “anti” qualcosa, ma “per” qualcosa…per i diritti civili, per la libertà, per l’uguaglianza, per la democrazia…questo vuol dire essere laici.
Il laicismo esiste ed è cosa buona e giusta.
Evitiamo di avvalorare il falso significato che i clericali gli attribuiscono.
Ogni volta che qualcuno attribuisce al laicismo un significato denigrante va chiarito subito quanto è in errore (o più spesso in malafede a vedere gli interventi di molti cattolici da queste parti).
Ecco la definizione dal Battaglia; usatela e diffondetela:
Laicismo
Complesso di atteggiamenti e di concezioni caratterizzati dalla rivendicazione della dignità intrinseca ed eminente e della completa autonomia dei valori temporali e profani rispetto a quelli religiosi (specie quali sono proposti dalle religioni positive); cioè, sul piano filosofico-culturale, dalla negazione di verità divine rivelale (o comunque dal disinteresse per esse); dal rifiuto di istituzioni autoritariamente competenti a proporle, a interpretarle e a imporle dalla rivendicazione della ragione e del suo libero esercizio critico (o comunque dello facoltà umane naturali) come unica fonte (o, in ogni caso, come mezzo privilegiato e superiore) di conoscenza; sul piano politico-ideologico, dal rifiuto del modello medievale di società civile confessionale e, in genere, di ogni ingerenza da parte della religione e delle sue istituzioni (in particolare da parte della Chiesa cattolica) nella vita politica, sociale o culturale, o dalla concezione dello Stato come comunità che persegue propri fini autonomi e immanenti, dotata di un ordinamento aconfessionale, di istituzioni separate da quelle ecclesiastiche e di un potere politico sovrano o del tutto indipendente rispetto alla Chiesa. — Anche: il complesso di movimenti politico-sociali, ideologici e culturali che si ispirano a tali atteggiamenti e concezioni e li promuovono (e tali movimenti sono rappresentati soprattutto dall’illuminismo del secolo XVIII, dal liberalismo politico e dal positivismo scientifico del secolo XIX). — In senso generico e privo di implicazioni o connotazioni polemiche: laicalità, laicità, aconfessionalismo.
@maxalber
Ti ringrazio per l’esaustiva citazione che apprezzo ed approvo.
Ovviamente, come penso hai compreso, mi riferivo al termine “laicismo” utilizzato in maniera spregiativa dai cattolici, in particolare negli ultimi tempi, quasi a voler definire una sorta d’intolleranza integralista (pensa un pò) nei loro confronti……la solita strategia , insomma.
Purtroppo i termini, così come i concetti, quando vengono ripetuti a lungo nell’accezione sbagliata ed amplificati significativamente dai mass media, finiscono per assumere i significati che si intende fare assumere…. il più delle volte molto lontani dalla realtà.
@maxalber
Ottima definizione; ma io onestamente credevo che fosse quella di “laicità” e non di “laicismo”.
Infatti Leo.
Proprio perchè LORO distorcono i significati a loro uso e consumo, piegando perfino la lingua italiana ai loro diktat, noi dobbiamo evitare di cedere al loro gioco adattandoci ad attribuire falsi significati alle parole.
Dobbiamo andare orgogliosi del nostro laicismo e sbatter loro in faccia la definizione corretta ogni volta che cercano di affibbiarci un’etichetta di spregio.