Una firma e il divorzio è fatto. La Francia lancia la “separazione light”

Dopo i Pacs, la Francia rompe un’altra tradizione nell’ambito del matrimonio: nasce il divorzio lampo. In caso di consenso di entrambi i coniugi, una nuova legge allo studio permetterà di sancire la separazione con una firma dal notaio, senza passaggi in tribunale. “Per le coppie sarà una procedura più semplice, rapida e meno traumatica”, spiega Eric Woerth, il ministro dell’Economia che sta negoziando la riforma con i notai.
I casi di divorzio consensuale sono circa la metà dei 140mila divorzi consumati ogni anno. I promotori della legge, che verrà esaminata a gennaio, fanno notare che la possibilità di rinunciare all’avvocato comporterà un grosso risparmio (le parcelle possono arrivare fino a 4mila euro). E anche il ministro della Giustizia, la battagliera Rachida Dati, è a favore della misura, che solleverebbe un grosso carico di lavoro per i tribunali civili, dove i divorzi rappresentano il 13% delle cause.

Gli avvocati hanno già dichiarato battaglia alla riforma. Secondo i rappresentanti del foro, la nuova procedura è una minaccia per il rispetto dei diritti civili. “Nelle separazioni c’è sempre una parte forte e una debole”, ha spiegato Violette Gorny, specialista del diritto di famiglia intervistata da Libération. “Il magistrato serve proprio a verificare che l’accordo è veramente alla pari”. Anche quando c’è il consenso sulla separazione, possono rimanere controversi molti punti, dai beni in comune all’affidamento dei figli.
“Il divorzio che si conclude felicemente per entrambi in coniugi è una rarità – conclude Gorny – per questo servono figure di mediazione e garanzia”. Inoltre, fanno notare gli avvocati – che già hanno indetto uno sciopero per mercoledì – il risparmio sul fronte legale sarà probabilmente bilanciato dall’onorario dovuto al notaio.

Il “divorzio light”, scrive oggi Libération in prima pagina, è la conseguenza di un paese che non crede più al matrimonio: il tasso delle unioni civili secondo la vecchia promessa suggellata davanti al sindaco è tra i più bassi d’Europa (4,5 ogni mille abitanti, contro 4,8 di Spagna, e 6,7 della Danimarca) e quasi la metà delle coppie prima o poi si separano. D’altro canto, il matrimonio “light”, ovvero i Pacs inventati dal governo socialista nel 1999, e che prevedono proprio un unico passaggio davanti al notaio, stanno crescendo di anno in anno. Dai 6mila patti firmati nel ’99, la Francia è arrivata ai 75mila del 2006. E contrariamente a quello che molti pensano, i Pacs non sono stati inventati per gli omossessuali, almeno non unicamente. Oggi più del 90% dei Pacs suggellano convivenze tra eterossessuali.

Fonte: Repubblica

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9 commenti

giuseppe

“..il tasso delle unioni civili secondo la vecchia promessa suggellata davanti al sindaco è tra i più bassi d’Europa (4,5 ogni mille abitanti, contro 4,8 di Spagna, e 6,7 della Danimarca) e quasi la metà delle coppie prima o poi si separano. ”
L’incapacità di vivere relazioni dovrebbe far riflettere tutti,non è solo il fatto del divorzio o meno, ma di una crisi in cui l’Europa ormai da alcuni anni si sta dibattendo.

darik

come ho già scritto altrove; visti i precedenti, sarkosy sarà il maggior utilizzatore di questa legge..

😉 darik

cartman666

Anche in italia la lobby degli avvocati assieme a quella vaticana ha dato il de profundis ad una proposta simile.

Daniela

è un’ottima cosa, la separazione deve essere più indolore possibile, quelle che si trascinano provocano dolori e sofferenze a tutti i componenti di una famiglia

paolo gelmo

In Giappone il divorzio consensuale si risolve con una semplice comunicazione al comune di residenza. I coniugi richiedono i rispettivi certificati al loro comune di nascita (una specie del nostro Stato di Famiglia) . Viene quindi compilato il modulo per il divorzio e consegnato al comune di residenza e la coppia è regolarmente divorziata. Tutto si risolve in pochi giorni con un costo pari a zero! Nemmeno una marca da bollo! Lo stesso procedimento si segue per il matrimonio.
La Francia sta facendo passi avanti ma per “desacralizzare” il matrimonio ancora ce ne vuole. Che cosa centrano avvocati e notai? Il matrimonio e’ un accordo tra due parti e lo stato e il comune non devono far altro che registrare questo accordo quando inizia e quando si conclude.

Kris

magari Sarkò ha fortemente voluto questa legge per accelerare il suo di divorzio…

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