Veltroni “sconfessa” le unioni civili

Ricordiamo che oggi si terrà una manifestazione laica, cui aderiranno partiti e associazioni (tra cui l’UAAR), a Roma, in piazza del Campidoglio alle ore 16.

Intanto postiamo un articolo di Massiliano Smeriglio, deputatoPrc-Se, segretario della federazione romana, da Liberazione di ieri (pg. 7).

Chissà  se Walter Veltroni ha letto la “Cronica” sulla vita di Cola di Rienzo, eroe popolare che si tramutò da Tribuno del popolo a Vicario del Papa Innocenzo VI. In fondo nella vita di Cola vi è la metafora inesorabile del rapporto tra politica nostrana e potere della Chiesa di Roma. La tentazione e il fascino del cattolicesimo secolare che tutto attrae e tutti trasforma. Appunto da Cola a Crispi, da Mussolini a Rutelli fino al conflitto in atto: Walter contro Veltroni. Ovviamente l’esito appare drammaticamente scontato.
Eppure poco più di un anno fa la storia sembrava diversa. Il tema è quello del registro delle unioni civili, sul programma 2006 per il governo di Roma Veltroni assumeva con chiarezza la possibilità di riconoscere il vincolo affettivo tra le coppie di fatto.
Non solo, ma soltanto pochi mesi fa il sindaco dava incarico alla vice sindaca, la cattolicissima Maria Pia Garavaglia, di produrre una mediazione con la Sinistra circa la delibera da portare in Consiglio comunale.
Così è stato, si è composto un testo ragionevole, in linea con quanto succede in tante città italiane ed europee, un testo in grado di definire diritti e doveri delle coppie di fatto.
Sarà  stato un caso, ma dopo il colloquio tra il cardinal Bertone e il sindaco e dopo l’editoriale dell’Avvenire, la storia è cambiata. Niente più testo Garavaglia, niente più spazio per ulteriori mediazioni, nessun rispetto per il Programma presentato agli elettori. Fine della discussione e, in barba al più elementare principio di realtà, è scattata la campagna mediatica sulla “evidente strumentalità della battaglia ideologica della sinistra radicale”. Copione scontato. Oscar per la disinformazione alla cronaca romana de La Repubblica , vero e proprio bollettino dei buoni propositi di Walter Veltroni.
E’ difficile fare politica, dentro lo schema dell’alleanza competitiva, nella città  laboratorio del PD; è difficile spiegare e far vivere un punto di vista autonomo, per nulla ideologico e tutto proteso a moltiplicare i diritti esigibili di tutti in una città  dove tutte le cronache locali che contano hanno un rapporto privilegiato con il Gabinetto del sindaco.
Noi, con un po’ di sana imprudenza, abbiamo deciso di sfidare, sui contenuti e i valori, il leader del PD; vogliamo andare a vedere le carte, guardare in faccia tanti protagonisti delle battaglie per i diritti civili mentre votano contro il registro delle unioni civili, vogliamo ascoltare le motivazioni di Veltroni che, mentre dirà che siamo ideologici, offenderà tanti sindaci del PD e il suo amico Zanonato che quella delibera l’hanno già votata. Vogliamo vedere se avranno il coraggio di piegare la testa di fronte al pressing delle gerarchie ecclesiastiche rinunciando all’autonomia della politica e alla sua legittima aspirazione di governare e trasformare le cose degli uomini.
Vogliamo vedere se, ancora una volta, il Campidoglio verrà  umiliato dalla riva destra del Tevere. Per chiarezza: niente contro la Chiesa di Roma che fa il suo mestiere, la partita riguarda la politica e le sue ipocrisie, i politici e la loro morale a geometria variabile.
Per questi motivi domani pomeriggio [cioè oggi, n.d.r.], mentre il Consiglio discuterà la delibera sulle unioni civili, saremo in piazza del Campidoglio. Ci sarà la Sinistra, ci saranno i socialisti, ci saranno Andrea Rivera e Nando Citarella, ci sarà tutto il movimento glbtq, ci saranno soprattutto le associazioni e i cittadini che hanno a cuore la laicità  e la esigibilità  dei diritti civili.
A Cola di Rienzo, la perfetta dominazione dei codici simbolici e degli strumenti della comunicazione, non bastò: dopo aver scelto il Papa al posto del Popolo, la sua parabola fu repentina e drammatica. Ma questa, certamente, È un’altra storia.
 Fonte: Liberazione

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7 commenti

zatarra

A parole caro Smeriglio si può far tutto.
Siete solo dei doppiogiochisti. A quando un semplice gesto di coerenza e farla finita con questa amministrazione e questo governo di neodemocristiani?
con la scusa dello spauracchio berlusconiano avete fatto passare di tutto e di più di quanto c’è di liberticita e di appoggio ai poteri forti, laici o ecclesiastici che siano….
non basta andare alle belle sfilate di protesta quando poi, per non far cadere questo governo, ci si trasforma in lacchè della chiesa e dei padroni!

auguri, non vi seguirò.

Daniela

il pd deve dimostrare con i fatti che è un partito laico, ora basta.

Marco.g

Se il PD facesse una politica in grado di riscuotere il consenso dei cittadini, non avrebbe bisogno di andarne a mendicare in vaticano. E’ questo il problema, più che quello delle coppie di fatto, che comunque non si vede come/perché la sinistra potrebbe/dovrebbe riuscire a fare rispetto a tutte le altre che NON ha fatto. Zapatero ha fatto di più per fare contenti tutti gli spagnoli, e per questo, passata la buriana, in Spagna i matrimoni omosessuali sono diventati un dato di fatto di cui nessuno parla più.

marzioRM

Condivido con tutti voi, amici laici! Mi rallegro per il vostro legittimo sdegno di fronte ad una politica becera e prona ai desiderata delle gerarchie cattoliche… Sono entusiasta che l’UAAR abbia colto nella battaglia degli omosessuali un momento di riscatto importante per le libertà civili e, ad un tempo, un tallone di achille per dimostrare l’illiberalità e l’oscurantismo evidente della CHiesa Cattolica… Provate a immaginare, amici, cosa possa provare un “laico omosaessuale” di 50 anni ,che da 25 vive con un compagno, quando viene a conoscenza che per i cattolici “l’omofobia deve essere lecita”… Provate a guardare il mondo con gli occhi di questi uomini con la loro storia di adolescenti prima e di adulti poi, con le discriminazioni subìte e ogni sorta di insulti dei parenti come degli amici… provate a immginare…. Poi magari qualcuno vi dirà che sono solo una lobbie potente e che trama contro le famiglie..

paniscus

Ah, a proposito: negli ultimi tre giorni, in Italia, un totale di sei donne e tre bambini massacrati dai propri familiari. E mo’ chi glielo spiega, a quelli convinti che fossero i rumeni a minacciare la nostra sicurezza, e che fossero le coppie gay ad attentare all’integrità della famiglia?

LIsa

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