«Molti desiderano che ci sia e da parte mia non c’è nessuna preclusione, ma non ho alcuna certezza sui tempi. Pongo solo una condizione, che sia finito il restauro della cappella»: così il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, ha risposto alla domanda se sia ipotizzabile una ostensione straordinaria della Sindone.
«Non ho difficoltà, alla prima occasione utile, a chiedere al Santo Padre che si faccia – ha aggiunto il prelato che è il «custode» del sacro lino donato dai Savoia al Papa -, ma non nel 2011 (per i 150 anni dell’ unità d’ Italia, ndr.) perchè non è il caso che si sovrappongano eventi religiosi e civili. Una volta avevo detto nel 2025, ma mi hanno fatto notare che 25 anni sono troppi. Sono d’accordo a modificare questo orientamento, ma non sono io che decido e l’organizzazione non è semplice e va fatta con la collaborazione degli enti locali». […]
Sindone, Poletto favorevole all’ostensione dopo il 2011
18 commenti
Commenti chiusi.
anche no, volendo!!!
Certamente si tratta di un gran bel problema… una ostensione troppo affrettata… però che fortuna che ci abbiamo noi in Italia… non ci facciamo mancare niente…
basta con questo falso medioevale, al pari del finto sangue di san gennaro e delle altre balle che ci propinano…
Luigi
Stendetela pure, ma dopo averla lavata !
Indubbiamente un pezzo di stoffa di gran valore, quasi come uno straccio per i pavimenti!
e certo è molto più importante la sindone che l’unità d’Italia, propongo di issare per ogni casa una tricolore.
W L’ITALIA
Il cardinale Severino Poletto lo sa che quello straccio è del XIV secolo?
Il 2011, anniversario dell’unità d’Italia, non va bene. Potrebbe aspettare al 2020, centocinquantesimo anniversario di Porta Pia.
“… ’organizzazione non è semplice e va fatta con la collaborazione degli enti locali.”
—
Certo senza i soldi dello Stato non fanno nulla
Io spero, invece, che venga esposta al più presto possibile questa cavolo di Sindone.
I turisti accoreranno a frotte e porteranno tanti bei soldini nella spendida città di Torino, per la gioia di commercianti, proprietari di bar , ristoranti , hotel, pizzerie, discoteche, etc…
invece che esporre la sindone occupatevi di tutti quei operai che fanno lavori pericolosi per poco più di 1000 euro al mese e che rischiano la vita ogni giorno. i loro abiti e le loro tute sono sudari e sindoni…esponiamoli in vaticano
Onore agli Operai della tissen di TORINO e a tutti quelli che come loro hanno lasciato la vita sul lavoro.
ma non si era stabilito che la sindone è una bufala? hanno proprio una bella fantasia…
basta! festeggiamo il XX settembre!
@basta! festeggiamo il XX settembre!
appoggio in pieno l’iniziativa
Circa 30 anni fu stabilito che trattasi di falso, seppur ben confezionato, le prove di laboratorio non lasciarono dubbi.
Mi ricordo perfettamente l’ammissione di un prelato durante la conferanza stampa in tv.
Poi lasciano passare il tempo, non si parla più di quei test, nascono nuove generazioni, et voilà, lo show riprende come prima!
E poi ci offendiamo se all’estero ci considerano ne più ne meno che dei magliari…
@Onore agli Operai della tissen di TORINO e a tutti quelli che come loro hanno lasciato la vita sul lavoro.
Grande Claudio!
un bel chissenefrega della sindone, da quando e’ stata inventata la carta igienica ha perso la sua utilita’
come fanno a definire “sacra” l’oggetto utilizzato per compiere un reato; visto ke la truffa è considerata tale?
ah già!? quelle panzane ke da secoli ci propina la c.c. non sono inscritte
dal codice penale.
persino il cicap, benemerita istituzione volta a smaskerare i ciarlatani: maghi, cartomanti, oroscopari etc, si ferma (per ora) davanti al sommo imbroglio della religione.
quanto dovremo aspettare?
darik
Effettivamente questa presa di posizione anzi questa non-presa di posizione del cicap nei confronti del “sommo imbroglio della religione” mi ha sempre fatto storcere il naso. Mi sembra da furbetti, loro dicono di reputare la fede un fatto privato, se così fosse allora, per coerenza, non dovrebbero scagliarsi neanche contro maghi e presunti tali visto che anche in questo caso si tratta della scelta personale di quanti vogliono crederci. Troppo comodo, se vorranno continuare a difendere l’approccio scientifico e razionalista non potranno ancora a lungo preservare una certa credibilità senza pestare i calletti a Santa Romana Chiesa. Io nel frattempo non ho rinnovato la sottoscrizione.