Non solo i gay dunque (Ultimissima di due settimane fa): anche le donne che non si coprono i capelli devono essere messe a morte. La deriva ierocratica iraniana è purtroppo senza fine…
“Sia le donne che non rispettano l’hijab che i loro mariti meritano la morte”. È questa la sentenza dell’hojatolislam Gholam Reza Hassani, guida della preghiera di venerdì della città di Urumieh, nell’Azerbaijan iraniano. “Non riesco a capire – ha tuonato Hassani – come mai queste donne che non rispettano l’hijab, 28 anni dopo la nascita della Repubblica Islamica, siano ancora vive. Queste donne, e i loro mariti e i loro padri devono morire”, ha aggiunto Hassani. Le parole del rappresentante dell’ayatollah Seyyed Ali Khamenei nell’Azerbaijan orientale assumono un rilievo molto particolare, dato che proprio in questo periodo alcune femministe vengono accusate dall’autorità giudiziaria di appartenenza a banda armata e di attività sovversive contro la sicurezza dello Stato. Potrebbero, infatti, provocare una vera caccia alle donne che non rispettano alla lettera il codice d’abbigliamento islamico.