CARO Direttore, non so, come ha scritto Miriam Mafai, se l’Italia odierna si possa definire meno laica rispetto a quella di quarant’anni fa. So che oggi vedo un Paese più moderno, dove i costumi e le relazioni tra le persone si informano a fondamentali principi di libertà, a un sostanziale rispetto dei diritti individuali e delle identità.
So che nella vita quotidiana i rapportitra gli individui, e non solo tra le giovani generazioni, non somigliano a quelli tipici della società italiana di quarant’anni fa, quando provincialismo, moralismo e anche una buona dose di bigottismo erano molto diffusi.
Allora cominciarono avanguardie e movimenti a introdurrenell’agenda politica temi e conquiste che si imposero poi nella società. Oggi, come nel caso delle coppie di fatto richiamato dall’articolo di Mafai, è la politica ad essere chiamata a dare risposte legislative adeguate e moderne, in linea con il costume, il sentire diffuso, i cambiamenti della società. La politica deve riuscire a far questo, e il Parlamento è il luogo naturale dove confrontare i diversi convincimenti, le diverse idee e sensibilità che attraversano il Paese. Nell’unico modo possibile e in grado di condurre ad una soluzione il più possibile condivisa: in un clima di autentico rispetto, di dialogo vero, di consapevolezza che su temi come questi, che riguardano anche i dettami della coscienza, si sgomberi davvero il terreno da integralismi e fondamentalismi, e si possa serenamente affermare il basilare principio della laicità. Laicità delle istituzioni repubblicane, laicità dei comportamenti e delle posizioni individuali, tanto più preziosa quando si affrontano i complessi nodi delle questioni eticamente sensibili. E c’è l’occasione del dibattito sui CUS, che ritengo siano un’ottima base su cui insieme riflettere.
A Roma, dove l’altro giorno il Consiglio Comunale non è riuscito ad approvare nessun atto sul tema delle “Unioni civili”, è successo il contrario. Ma ad essere sconfitto, vorrei dire a Miriam, non è stato il Partito democratico, che anzi, tutto insieme, ha cercato di offrire, attraverso un ordine del giorno coraggioso ed equilibrato, un terreno di confronto avanzato, serio e rispettoso di tutte le sensibilità. La sconfitta è stata un’altra. Vittima di integralismi e forzature di vario genere è stata la possibilità (reale) di far sì che la città di Roma chiedesse a voce alta al Parlamento di dare una risposta adeguata e moderna alle aspettative di tanta parte della società, impegnandosi, dal canto suo, a rafforzare tutti gli strumenti già esistenti (a legislazione vigente) contro le discriminazioni e per la tutela dei diritti delle persone, con il criterio della “famiglia anagrafica”. A Roma, in questi anni e senza proclami, i diritti sono stati tutelati e rafforzati (con strumenti come questo che le attuali leggi consentono ai Comuni) a favore di nuclei familiari di fatto su aspetti fondamentali nella vita delle persone: le domanda per alloggi popolari, le graduatorie per gli asili nido, alcuni servizi per anziani.
Sulle due delibere di iniziativa popolare e consiliare, la cui eventuale approvazione non avrebbe avuto nient’altro che un mero valore simbolico, senza poter migliorare di una virgola la condizione di vita delle coppie di fatto, non c’era una maggioranza sicura e comunque il loro contenuto era legittimo ma discutibile e non da tutti condiviso. Per questo il gruppo del Pd aveva presentato il suo ordine del giorno, che aveva esattamente lo scopo di non lasciare afasica su questo tema l’Aula Giulio Cesare. Non mi stupisce l’atteggiamento ostile della destra, che tranne alcune eccezioni ha dimostrato poca sensibilità su temi che riguardano la vita delle persone e la lotta ad ogni discriminazione. Comprendo meno, sinceramente, gli interventi letti sul settimanale allegato al quotidiano “Avvenire”, contrari alla presentazione dell’ordine del giorno. Rispetto le opinioni e le sensibilità di tutti, ritengo non solo legittimi mafecondi per la politicainterventi e pronunciamenti della Chiesa, ma l’autonomia e la laicità dello Stato e delle istituzioni non possono essere messi in discussione. E comprendoancora meno, con altrettanta sincerità, il comportamento dei gruppiconsiliaridella sinistra radicale, chefacendo mancare il loro voto favorevole, hanno impedito l’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal Partito democratico. O forse riesco a comprenderlo in un’ottica molto più piccola rispetto ai temi in discussione, alla luce di dichiarazioni di esponenti di questa areapiù legate a questioni di politica nazionale che al merito della cosa. La questione delle Unioni civili, insomma, come una bandiera da agitare, come un pretesto per obiettivi lontani dalle esigenze di civiltà affermate.
In questo senso dovrebbe far riflettere anche la scarsa partecipazione di cittadini alla manifestazione convocata dai promotori delle delibere.
Per questo dico che ad essere sconfitto nonè stato il Pd, che anzi in un passaggio così delicato ha dimostrato intelligente compattezza, senso di responsabilità e autentica laicità. Quella laicità che lacittà di Roma vuole tutelare. E che l’approvazione del documento proposto avrebbe appunto contribuito a tutelare, lungo la linea tracciata con chiarezza in questi anni. Non so se quarant’anni fa sarebbe stato possibile dedicare una via ad omosessuali vittime di violenza e pregiudizi omofobi o se un’Amministrazione Comunale si sarebbe costituita parte civile a favore di queste vittime. E non so se si sarebbero dati i patrocini dell’Assessorato alle pari opportunità all’annuale appuntamento di Piazza Farnese. Questo, a Roma, accade e continuerà ad accadere, senza bisogno di brandire le armi dell’intolleranza o dell’integralismo, procedendo con i soli strumenti possibili ed efficaci: quelli del libero ascolto, del civile dialogo, del laico confronto che nasce dal rispetto del ruolo delle istituzioni e dei convincimenti di tutti e di ciascuno.
Un capolavoro di veltronismo.
un ritorno ai roghi!
Mentre Veltroni chiacchiera Zapatero sorpassa
Topo Gigio parla troppo e non conclude mai nulla
buuuuuuuuuuuuuuuu
“è la politica ad essere chiamata a dare risposte legislative adeguate e moderne, in linea con il costume, il sentire diffuso, i cambiamenti della società.”
e allora fatele queste leggi sulle coppie di fatto, perché ormai un scco di persone, etero e omo, convivono anziché sposarsi; le coppie omosessuali sono largamente accettate; in chiesa ci vanno in pochi. e magari facciamo i divorzi semplificati come vorrebbero fare in Francia.
che Veltroni mostri un po’ di coraggio se no ci supara anche il Portogallo.
“…senso di responsabilità e autentica laicità.”
ma che paracu.o …….. sempre più convinto che il partito democratico non deve essere preso in considerazione da menti pensanti.
il problema è proprio quello: la politica dà risposte legislative in linea coi desiderata del Vatic-ano, al contrario di quel che dice Ma Anche Walter.
Spero che tutti gli elettori di sinistra VERAMENTE LAICI leggano questa accozzaglia di viscida ipocrisia, e se ne ricordino bene quando andranno a votare.
NON VOTATE PER IL PARTITO DEMOCRATICO !!!
La Spagna ha Zapatero e noi sto cinefilo parolaio da sagra della porchetta… piuttosto che il PD voterei perfino Forza Nuova.
Il gran vantaggio dell’Italia di 50 anni fa è che i “cattolici” erano più o meno concentrati in un solo partito e che questo partito, nonostante tutto, era più libero dall’influsso del vaticano di quanto non lo siano i tre quarti dei partiti dell’arco costituzionale attuale.
…. e il premio Faccia Tosta 2007 per la totale mancanza di dignità, la totale mancanza di coerenza, il completo ribaltamento della realtà va a…… Wally “JFK” Veltroni!!!! (applausi)
La mia colpevole ignoranza non mi consente di condividere appieno l’indignazione generalizzata.
Ignoro infatti il contenuto dell'”ordine del giorno coraggioso ed equilibrato” di cui parla Veltroni.
Ma deve essere davvero ripugnante se Forza Nuova può diventare un’alternativa più credibile, in termini di laicità, del PD.
Lunga vita a Marco.g!
Gli scritti veltroniani si distinguono per lo stile enciclopedico.
Mi correggo: enciclico 😉
ha ragione veltroni quando dice che la società si è evoluta, e che certi bigottismi, rispetto a 40 anni fa (ma piu indietro col tempo no eh?) sono in parte spariti. sono i politici che son rimasti a 40 anni fa, è questo il vero dramma caro walterino. e se speri di raccattare il mio voto, beh caschi male!
Mentre Veltroni chiacchiera, l’economia della Spagna supera la nostra. Il progresso economico in genere è legato al grado di cultura e civilizzazione di una nazione. Direi che la “deriva zapaterista” dovrebbe esser un esempio da seguire invece che da esorcizzare!
mi sembra di aver letto che molte coppie vanno in Spagna per la fecondazione assistita.
La Spagna ci ha superato con Zapatero, e noi abbiamo mortadella Prodi campione del tira a campare.
bravo marco g., la spagna ci sta surclassando su tutti i fronti, politico, culturale ed economico. Veltroni deve darsi una mossa, sta incominciando a diventare irritante oltre ogni limite con il suo chiacchericcio inconcludente.
Veltroni cambia spin doctor hai rotto con questo tuo kennedysmo cialtrone,ma anche ritirati.Non rappresenti la sinistra se i vecchi dirigenti del Pci vedessero come ti proni davanti al vaticano tiprenderebbero a calci nel sedere.
spero che dopo queste dichiarazioni si sia soffiato il naso con la carta igienica
Il buon Vater ha dimostrato di mancare di coraggio.
parla, parla e dice cose anche giuste, ma la conseguenza di quelle affermazioni sarebbe stato istituire il registro, non fare il solito documento del cavolo (nel puro stile DS che non vuol decidere).
il Comune di Roma ha già fatto molto in concreto per le coppie di fatto? bene. era ora che facesse anche un atto politico forte e visibile. l’atto politico più forte e visibile sarebbe stato l’istituzione del registro, non la proposizione del solito documento pedante.
e non preoccuparti del voto cattolico papalino, quello non lo avrai mai. gli altri cattolici, quelli che già ti votano, ti voterebbero lo stesso (e forse meglio) se avessi il coraggio di istituire i pacs, di mettere a posto la legge 40 ecc ecc.
Se non ricordo male, sia Veltroni che la sua vice erano assenti dall’aula durante la votazione. E’ questo il coraggio e la coerenza di cui parla? Furbo parlare di 40 anni fa, perchè non parla dei primi del secolo e dei movimenti operai, contadini, anarchici ecc.? perchè non parla del’68? l’unico vantaggio in tutto questo è che Veltroni non potrà più tanto agevolmente nascondersi con la sua furberia da parroco (mi è sempre, sempre sembrato un prete…), ora deve esporsi e dire la sua… constato con enorme tristezza che è proprio vero, almeno prima di partito cristiano ce n’era soltanto uno… e non si vergognava di esserlo, non si è mai nascosto dietro la facciata del progressista.
pensate un attimo a quello per cui stanno lavorando veltroni e berlusconi uniti alla bisogna: un parlamento composto dal pd e dal pdl(o come cavolo si chiama), tutto il resto fuori!!!!
NON VOTATE MAI PD
Questa situazione si risolverà quando si arriverà ad un referendum per la revoca del concordato. A questo punto incominceremo a contarci.
VELTRONI IO VOTAVO X L’ULIVO E SPERAVO IN UN ITALIA + GIUSTA
OGGI DOPO CHE HAI ABBRACCIATO IL CLERICALISMO DELLA CCAR ..IO MI SENTO MENO
LIBERO E MENO ULIVISTA…X IL PD COL CAVOLO CHE VI VOTO-……..
ABBASSO I PRETI ABBASSO IL VATICANO ,ABBASSO L’OPUS DEI W L’ITALIA DI GARIBALDI. W BOSELLI W TUTTI QUELLI CHE NON SI INGINOCCHIANO DAVANTI ALLE VESTI DEI FARAONI DEL 3 ° MILLENNIO…….
anche io sono contrario al bigottismo di Veltroni,e voto Boselli, pero’purtroppo devo
ammettere che ha ragione quando dice che la manifestazione ha avuto scarso seguito.
POSSIBILE CHE IN TUTTA ROMA CI FOSSERO SOLO 200 PERSONE CHE HANNO A CUORE QUESTI PROBLEMI????????
No, ma scusate, cosa vi aspettavate da veltroni… uno che è in politica da quando aveva le braghe corte e ora ha 50 anni
l’uomo nuovo… siamo seri… il tipico esempio di una persona cui la testa serve per tenere separate le orecchie… bah
@ zagorba
magari c’erano solo 200 persone che potevano andare…
un pistolotto così per poi non dire nulla di nuovo!
avete nominato zapatero; ma quello è un grande… ke se fossi religioso pregherei dio
di mandarcene uno simile; magari suo fratello! sarebbe sempre meglio del meglio ke abbiamo qui. tra non molto dovremo vergognarci di essere italiani; tanto male ci ha ridotti il dominio vaticano.
quando saremo relegati nel terzo mondo (come degnamente ci meritiamo di appartenere) sapremo ki dobbiamo ringraziare.
darik
@zagorba
purtroppo è l’indifferenza quella che impedisce all’italia di essere uno stato di diritto.
in realtà della chiesa gliene frega ben a pochi, ma essa riesce a comandare grazie al menefrghismo generalizzato ed alla sua longa mano sul potere politico. mettici, in più il vessillo della croce contro il terrore dell’invasore islamico e il gioco è fatto.
non esiste stato di diritto se la gente si muove solo quando in gioco ci sono i diritti personali.
Veltroni si è giustificato.
Perché Veltroni è un buono che viene da una nota famiglia e ai buoni che vengono da note famiglie dispiace dispiacere a qualcuno: perché questo dispiacere lo sentono come un togliergli qualcosa che fa già parte delle loro proprie cose.
Questo però mantiene i buoni nell’ordine delle cose prestabilite: portandoli ad essere deboli con i forti e forti con i deboli e, dunque, inadatti a sovvertire il medesimo “ordine delle cose prestabilite”.
Va bene, il comune di Roma riconosce già alcuni diritti ai conviventi, era una battaglia simbolica: lo prendo come un impegno di Veltroni a portare a termine la battaglia concreta, quella per il riconoscimento delle unioni civili a livello nazionale…
P.S. Miracolo! Veltroni che cita in un proprio intervento il problema delle unioni civili! A che dobbiamo tanto onore?