Luxuria: On. Pera, la pluralità dei generi non è lo zoo

Finora non si era spinto oltre, l’ex presidente del Senato, il senatore Marcello Pera. Nel suo manifesto in difesa della razza del febbraio dello scorso anno si era limitato a ribadire alcuni concetti soft: l’Occidente è in crisi signora mia per colpa dell’Islam, bisogna sostenere il diritto alla vita dal concepimento (magari già abbonando l’embrione a Mediaset Premium) e anche il diritto a una vitaccia per le coppie sterili o per una donna che è criminale se abortisce, o almeno criminale quanto uno stupratore nel Darfur o un attivista di Amnesty che la aiuta ad abortire in condizioni igieniche un po’ più dignitose. Nel manifesto si legge anche: «Le nostre tradizioni sono messe in discussione. Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l’uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regole l’integrazione degli immigrati». Finora secondo Pera l’identikit dell’occidentale perfetto era il cristiano consapevole della superiorità di una religione (la sua) e che al limite gli altri per integrarsi devono essere “guidati”, quello che fu definito “scontro di civiltà” e che non solo ricordava le crociate medievali contro i musulmani ma anche le stragi all’interno delle stesse radici cristiane europee: dalla Guerra dei Trenta Anni del XVII sec. tra cattolici e protestanti a quelle più recenti nel nord dell’Irlanda.
Domenica il senatore completa l’identikit dell’essere supremo e perfettissimo, ovvero etero-cristiano, con un editoriale sul prestigioso quotidiano La Stampa in merito alla discussione in Commissione Giustizia sull’estensione della legge Mancino del 1993 (che a sua volta estende la legge Reale del 1975 che traduceva in legge la ratifica della convenzione di New York del 1966 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale); si discute, cioè, di aggiungere alla Mancino oltre che punire con il carcere da un anno e sei mesi o una multa fino a seimila euro chi compie «atti di violenza o incitamento alla violenza» per discriminazione razziale, etnica, nazionale o religiosa, anche la discriminazione per orientamento sessuale (di tipo omo-bi-eterosessuale) o per identità di genere. La discussione non è avvenuta né nottetempo, né di nascosto, insomma le cose non si sono fatte segretamente come gli accordi secretati tra Berlusconi e Bush per la nuova base militare a Vicenza, ma alla luce del sole, con articoli apparsi sui maggiori quotidiani che, evidentemente, il senatore non avrà avuto tempo di leggere in questo periodo. Il senatore teme che chi si opporrà alle unioni omosessuali in virtù di tale estensione sarà penalmente perseguibile, insomma teme il reato di opinione; ricordiamo che Pisapia di Rifondazione fu uno dei sostenitori dell’abrogazione di tale reato dal codice Rocco nel gennaio 2006 insieme alla Lega e che l’estensione riguarda solo gli «atti di violenza o che incitano alla violenza», insomma un Gentilini che invoca «pulizia etnica per i culattoni» avrebbe da pensarci prima di dire certe cose che più che dimostrare l’indipendenza della Padania dal nord dimostrano l’indipendenza tra bocca e cervello. Ognuno potrà (senza insultare possibilmente) esprimere la sua sulle unioni civili in nome del diritto al pluralismo del pensiero; tra l’altro poiché per orientamento sessuale si indica anche la eterosessualità sarebbe come condannare al carcere anche chi esprime critiche al familismo.
Ma il meglio di sé l’editoriale lo dà nella critica alla identità di genere: «Per sapere chi sono e cosa fanno maschio e femmina, non occorre leggere la Bibbia, basta andare allo zoo». L’identità di genere non mette in discussione i generi altrui ma contempla l’esistenza dei e delle transgender, ovvero persone che non si identificano, totalmente o parzialmente, con il sesso anagrafico, persone per cui non conta solo quello che si ha in mezzo alle gambe ma l’idea che hanno di sé nella testa e nel cuore. L’essere umano non è solo natura ma è un interagire continuo e non sempre separabile tra natura e cultura, se dovessimo obbedire solo alle leggi di Madre Natura non esisterebbero le religioni (come auspicava John Lennon), non esisterebbero le arti (come auspicherebbe Borghezio perché non ci arriva), non esisterebbe la medicina (come auspicherebbe chi vorrebbe far fuori qualche senatore a vita), non esisterebbero le stesse leggi (come auspicherebbe Riina). Non mi piace lo zoo perché sono animalista e non mi piace imprigionare la bellezza, preferisco gli studi di etologia di Konrad Lorenz, Katsuji Tsuneki e di Piero Angela, tutti coloro che hanno studiato nel loro habitat naturale l’ambivalenza sessuale negli animali: l’omosessualità della iena macchiata, dello scimpanzè nano, dello struzzo, degli uccelli padda, dei leoni; l’ermafroditismo delle chiocciole o la transessualità di polpi (esseri intelligentissimi!) e delle orate. Invece degli zoo cercate di vivere nel mondo e conoscere meglio le persone transgender che chiedono semplicemente, anche attraverso una legge, di non essere discriminate, insultate, picchiate o ammazzate, in fondo il diritto alla vita e al rispetto.
Fonte: Liberazione

32 commenti

Emilio Gargiulo

Pera dovrebbe essere rinchiuso in uno zoo, ma ho pietà per i poveri animali che sarebbero costretti a sopportarlo vicino.

dysphoria_noctis

enrico, a quando tu dirai una cosa intelligente? Mai, credo…

enrico

Chiedo solo “perchè no?” Se Luxuria volesse rispondermi lo leggerei con piacere…

Kaworu

in effetti se si va allo zoo, si vedono molti comportamenti omosessuali tra gli animali.

enrico vabbè, ribadisco che spunta fuori solo quando si parla di omosessualità e che probabilmente è semplicemente un povero gay represso con una forte omofobia interiorizzata, va capito…

Kaworu

comunque enrico, c’è la necrofilia eterosessuale…

quindi anche omosessuale.

cos’è, credi che gli etero abbiano l’esclusiva?

ribadisco tesoro… perchè scrivi solo nei thread dove si parla di omosessualità? è curiosa come cosa. o forse anche oggi sei tornato da un viaggio e casualmente hai letto solo questo thread?

eh beh…

e poi c’era la marmotta (eterosessuale, ma anche quella omosessuale) che confezionava la cioccolata…

mascalzone latino

Enrichetto ci siamo già “la necrofilia è una parafilia caratterizzata dall’attrazione verso cadaveri”, sei mai stato in una delle tante cattedrali in cui si venerano ossa e resti umani?

mascalzone latino

Mi permetto di rispondere al posto di Luxuria.
Fare sesso con un cadavere è considerato ovviamente uno stupro come tutti i casi in cui non c’è consenso.

mascalzone latino

Detto per inciso non spetta a nessuno avvallare i comportamenti sessuali presenti tra i nostri fratelli animali, ci limitiamo ad osservarli. è invece nostro compito permettere comportamenti sessuali che non comportano una violenza nei confronti di soggetti deboli o non consezienti e che perciò vanno protetti .

Kaworu

enrico, non sai più come difendere le tue idee palesemente idiote?

mi sembra abbastanza ovvio che un cadavere non sia consenziente.

e il testamento biologico se non sai a cosa serve, forse faresti meglio a non citarlo alla ‘azzo di ‘ane.

ribadisco che trovo quantomeno sospetto il fatto che tu intervenga solo nei post dove si parla di omosessualità.
mi dispiace, ti compatisco sinceramente, non deve essere facile non riuscire ad accettarsi.

enrico

a Mascalzone latino

coraggio….. quindi: si o no al sesso con cadavere di consenziente (ed eventuale cena, sempre se c’è la precedente ammissione di volontà)? Vorrei anche un’argomentazione alla risposta (sia positiva che negativa) di tipo sociologico, etico o come ti pare. Basta che riesci a non limitarti a un “secondo me”….se vogliamo eliminare la norma di “vilipendio di cadavere” (ove il povero Rotemburg avesse degli emuli italiani) dobbiamo saperlo spiegare razionalmente…

Kaworu

però magari rimanere IT e commentare l’articolo non sarebbe una brutta cosa.

Kaworu

@enrico

se riesci a fare dire si o no a un cadavere, possiamo parlarne.

hai anche doti di ventriloquo?

chiederei agli admin di cancellare gli interventi ot…

qui non si sta parlando di vilipendio di cadavere e altre cose simili.

c’è un bel forum dell’uaar enrico, potresti venire a scrivere lì.

enrico

kaworu

e se fossi tu un’eterosessuale repressa? 😉 Che sei antipatica e provocante lo so e mi limito a ridere…Prova a essere seria e rispondi a tono invece di sfottere! Chissà che perle di saggezza potresti produrre, se solo tenessi a bada il tuo caratteraccio! ;p
Nel testamento biologico puoi scrivere quello che ti pare, se fai una legge ad hoc: perchè limitare la fantasia sessuale di qualcuno? Se da morta volessi donare il tuo corpo alla scienza sei libera di farlo? E allora perchè non donarlo a necrofili e/o cannibali? Facci un pensierino…potresti dare uno scopo alla tua (lontana, ti auguro) morte. Folco Quilicii aveva pensato di”donarsi” agli avvoltoi degli agnelli che rischiano l’estinzione ma i necrofili – poracci – fanno pena anche loro!

mascalzone latino

Il testamento biologico non può legalmente prevedere un consenso che tecnicamente è indisponibile.

enrico

x Kaworu e admin

Si parlava di zoo o sbaglio? Non credo di essere tanto OT citando papere omosessuali E necrofile…dopo le iene e gli scimpanzè di Vladimir(o)!!
La sfida l’avete lanciata voi: abbiate il coraggio di proseguire il confronto!

enrico

kaworu

Sì, che esiste lo so ma è vietata (anche quella etero e per me – dato che mi piace fare l’amore con il mio coniuge di sesso opposto al mio e ben vivo – non fa differenza): TU sei d’accordo o no a fare uscire dalla clandestinità questi oppressi? Limitati a rispondere (davvero) se riesci: finora mi hai solo insultato e non hai detto una parola ragionevolmente a favore di nessuna tesi!

dadaLito

@enrico

credo che, se è possibile lasciare il proprio corpo alla scienza, per poi farlo tagliuzzare e affettare una volta morto, potrebbe anche essere lecito che uno, PREVIO consenso (e qui, ovviamente, si aprirebbe una discussione sulla veridicità dello stesso), ceda il proprio corpo ai necrofili (o a uno in particolare). Come è possibile donare gli organi (che rimane, in fondo, una violenza al corpo senza vita).
Ognuno dovrebbe essere libero di amministrare la propria vita e il proprio corpo, fintanto che non lede i diritti di qualcun’altro. (stando attenti all’eventuale circonvenzione d’incapace, che resta sempre un reato).

rick-iun

ogni volta che leggo i pensieri psicotici di sto tipo, mi vergogno di essere toscano!

paolo di palma

Concordo con dadaLito. Negare una inclinazione che esiste nell’uomo, quando la stessa non comporta alcun danno verso un’altro essere umano, (non credo che un defunto possa essere ancora considerato un essere umano) la ritengo un’idiozia e per quando ributtante non avrei nessuna remora a far venire alla luce un simile comportamento, fatto salvo il rispetto che un simile gesto può comportare nel prossimo.

enrico

Oh, finalmente una risposta.
Vogliamo lanciare una campagna per la liberazione di Meiwes in nome della liberà individuale di fare del proprio corpo quello che ci pare (e di pemettere che ci venga fatto quello che ci pare)? In fin dei conti è una minoranza non piccolissima : sempre secondo l’articolo del Corriere linkato sopra”10mila tra cannibali e potenziali vittime che cercano di mettersi in contatto tra loro online “…

Kaworu

@enrico

enrico… ma hai una vaga idea della differenza che passa tra un necrofilo e un cannibale?

per natale fatti regalare l’edizione aggiornata del de mauro, potrebbe esserti utile

Daniele Gallesio

…mhhh… potrei donare il mio cadavere alla necrofilia, in effetti.

Una volta asportati gli organi utili al trapianto (sempre che muoia giovane, cosa che spero di evitare) cosa ne fanno degli scarti non mi frega proprio nulla. In tutta sincerità e senza ironia.

Io mi farei compostare fosse possibile.
Visto che non lo è, mi farò cremare e buttar via le ceneri, perché non voglio occupare inutilmente spazio da morto.

L’unico motivo per cui dire di no alla necrofilia è per rispetto del necrofilo, non certo per rispetto del mio putribondo cadavere. Non sono feticista delle spoglie mortali, io.
Un cadavere non è una persona.

paolo marani

Io chiedo a Luxuria identità politica prima che sessuale. Quando si vota in parlamento si deve essere coerenti con le “chiacchiere” laiche blaterate prima e dopo, è in parlamento che bisogna dire no al vaticano, non su Liberazione. Di preti che predicano bene e razzolano male ne abbiamo fin troppi, è proprio di loro che dobbiamo liberarci.

Fausto Sanna

Prima che scada ulteriormente, meglio chiudere qui la discussione.

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