Secondo il giornale norvegese Aftenposten, in Norvegia il picco di partecipazione alle messe è la vigilia di Natale. Nel 2006 sono stati 627.000 i partecipanti [su 4.700.000 abitanti, N.d.R.], e la percentuale cresce ogni anno: 13,5% nel 2006 quando nel 2005 era il 12,8%, cioè 35.000 visitatori in più.
Tuttavia il resto dell’anno la religione non è la priorità nella vita dei norvegesi: nel 2006 hanno visitato una chiesa 1,4 volte a testa, compresi battesimi, matrimoni e funerali.
I più giovani sono i meno interessati alla religione: un sondaggio della NSD ha mostrato che il 50% delle persone con meno di 30 anni dicono di non andare mai in chiesa.
Norvegia: ricordarsi della religione solo a Natale
7 commenti
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a questo punto rimane da kiedersi:
non potrebbero fare a meno di andarci pure a natale?
darik
è la tradizione che per le persone di una certa età ha ancora un valore di tipo sentimentale e malinconico.
Una volta nella cattedrale di Bergamo la notte di natale eseguivano gli oratori di Bach, autentica delizia per le orecchie. E io ci andavo. Basta Bach, basta messa di natale
e poi tanta gente non si perderebbe la sfilata di natale per nulla al mondo!
@ Daniela
Non fidarti dei vecchi: (guarda Nazingher) danno cattivi consigli perché non sono più in grado di fare cattive azioni.
Perchè parlare di religione in generale quando questa specie di sondaggio tratta solo del cristianesimo?
Che notizia scontata! È ovvio che a natale ci va più gente a messa…
Mi stupiscono solo le percentuali…