ROMA – L’umanità è così «occupata con se stessa, ha bisogno di tutto lo spazio e di tutto il tempo in modo così esigente per le proprie cose, che non rimane nulla per l’altro, per il prossimo, per il povero, per Dio».
RICHIAMO – È questo l’allarme che Papa Benedetto XVI ha lanciato al mondo intero durante l’omelia pronunciata in occasione della tradizionale messa di Mezzanotte per la solennità del Santo Natale. «È arrivato il momento che l’Angelo aveva preannunciato a Nazaret», dice Benedetto XVI. «È arrivato il momento che Israele aveva atteso da tanti secoli, durante tante ore buie; il momento – prosegue Ratzinger – in qualche modo atteso da tutta l’umanità in figure ancora confuse: che Dio si prendesse cura di noi, che uscisse dal suo nascondimento, che il mondo diventasse sano e che Egli rinnovasse tutto». Ma poi, avverte il Papa teologo, «nell’albergo non c’è posto. In qualche modo l’umanità attende Dio, la sua vicinanza. Ma quando arriva il momento – osserva il Pontefice – non ha posto per Lui. È tanto occupata con se stessa, ha bisogno di tutto lo spazio e di tutto il tempo in modo così esigente per le proprie cose, che non rimane nulla per l’altro, per il prossimo, per il povero, per Dio. E quanto più gli uomini diventano ricchi – conclude Benedetto XVI – tanto più riempiono tutto con se stessi. Tanto meno può entrare l’altro».
MESSA – A mezzanotte in punto il Papa ha dato inizio alla solenne celebrazione di Natale in una Basilica di San Pietro gremita. L’annuncio della nascita storica di Cristo è dato con le parole dell’antico testo della Kalenda. Successivamente, il Pontefice ha intonato il Gloria quale inno di glorificazione a Dio. Durante il canto, alcuni bambini hanno presentato un omaggio floreale all’immagine di Gesù Bambino collocata davanti alla Confessione. Le campane hanno suonato in segno di festa.
A BETLEMME – Quasi in contemporanea il Patriarca latino di Gerusalemme, Michel Sabbah, ha lanciato a mezzanotte un appello per la pace in Medio Oriente nel suo sermone pronunciato in arabo davanti ai fedeli durante la messa di Natale a Betlemme, la città di Gesù dove per la prima volta dall’inizio della seconda intifada sono tornati, a migliaia, anche i turisti, in un’atmosfera finalmente festosa. «Questo paese appartiene a Dio. Non può essere per alcuni un paese di vita e per altri un paese di occupazione e una prigione politica» ha detto il Patriarca nella basilica della Natività, nella città della Cisgiordania dove il Nuovo Testamento colloca la nascita di Gesù Cristo.
Sillogismo a catena di Ratzinger: altro-prossimo-povero-Dio. Quindi per essere buono e solidale, per avere un rapporto profondo con il resto dell’umanità, dovrò necessariamente credere in Dio. Il sofisma è servito. Poi la sparata sulla ricchezza e sulla povertà, in quanto capo di una delle istituzioni economicamente più potenti del mondo, se lo poteva risparmiare – almeno per decenza. Ma sono le classiche favolette di Natale, appunto.
L’umanità è così “occupata con se stessa, ha bisogno di tutto lo spazio e di tutto il tempo in modo così esigente per le proprie cose, che non rimane nulla per l’altro, per il prossimo, per il povero, per Dio”
A parte la perla del “non rimane nulla (…) per il povero”, il quale povero pertanto diventa costitutivo del paesaggio umano, deve per forza esserci… cosa dovrebbe rimanere ‘per Dio’?
O non c’è, e allora pensiamo ad altro, oppure c’è e, date le sue caratteristiche, si prende tutto lui! Il realtà pensa di avere il diritto di ‘prendersi tutto’, la vita e il senso della vita di tutti, chi si arroga il diritto di essere il suo rappresentante in terra.
Va bene nonna questo Natale inviterò anche dio al cenone, basta non beva troppo come l’anno scorso…
L’uomo ha abbastanza da fare anche senza doversi preoccupare dell’amico immaginario di Ratzinger!
Trovo che il sano rifiuto dell’ipocrisia sia il più notevole segnale di salute mentale.
“Nascondimento”??!?!?
sarebbe una gran cosa se l’umanità si occupasse di se stessa invece di seguire vecchi signori dal buffo abbigliamento che con una mano indicano il cielo e con l’altra fanno indegni traffici (non sappia la destra cosa fa la sinistra), mentre indicano dio fanno lucrosi affari molto molto terreni
viva l’umanità che si occupa di se stessa!
che vadano a spasso da soli i pifferai, si divertano tra loro, se ci riescono
qualsiasi sistema di valori assoluto quando prende il potere crea un sistema di forti e deboli. è quindi assurdo che il capo di questo parli di poveri (non solo economiucamente ma anche chi non gode di certi diritti elementari quali la possibilità di scegliere autonomamente della propria vita)
Sbalorditivo notizia dell’ultimora!
E’ stato costituito il comitato per l’abolizione del Natale, primo firmatario Herr Joseph Ratzinger!
Non ci credete vero?
Ma il comitato si può fare ugualmente.
Qualquno ci sta?
“…l’altro, per il prossimo, per il povero…”
Evidentemente non fanno parte dell’umanità! Sono forse alieni? mah…
Basta Peppino, basta! Non se ne può più.
Ogni anno le stesse cose, ogni anno le stesse prediche trite e ritrite, riciclate all’infinito.
La povertà, il prossimo, Dio bla bla bla…
Sgancia un assegno da 100 milioni e passa di € e pensaci tu a risolvere la fame nel mondo… e prima di parlarci di povertà, tògliti quelle scarpette rosso-Prada chè non sei credibile.
antonio sei un grande!!
Se l’umanità non ha tempo per dio, figuriamoci dio…
L’ ho sempre detto che l’umanità è troppo presa da sè stessa: è ora di finirla di lamentarci del lavoro precario, del global warming, delle guerre per il petrolio, dei traffici di esseri umani. è ora che ci preoccupiamo del povero Dio, e che diamine!
L’umanità si può anche suddividere in cattolici e non cattolici, compresi i non credenti. Se il papa non riscontra nessuna differenza tra le due classi (altrimenti l’avrebbe sottolineato) significa che, da un punto di vista pratico, i cattolici non sono meglio degli altri, dopo oltre mille anni di attività della sua chiesa: o i suoi impiegati sono scarsi oppure l’umanità non può fare di meglio, con o senza religione.
Noi potremmo tranquillamente affermare che lui, B16, è troppo preso dalla sua creatura immaginaria per preoccuparsi dell’uomo, se non trovare il tempo di torturarlo e succhiargli la gioia di vivere sempre in nome di questa creatura immaginaria
Quel che non capisco di voi, sono tre mesi che vi seguo ,mi sembra il fatto che come i dogmatici cattolici non avete mai un dubbio: da ateo mi vergogno.
piu’ che un allarme mi sembra una buona notizia : si hanno cose piu’ serie a cui pensare, e’ ora che lo capisca anche il vicedio vestito a meta’ tra Otelma e Babbo Natale.
@ paolo dianzini
Se invece di giudicare gli interventi altrui ne fai uno sul merito della notizia, tutti apprezzeranno.
sono d’accordo con antonio se il venerabile Joseph rinunciasse alle scarpette griffate prada, ai vestiti di sartoria e a qualche milioncino di soldi pubblici che “regala”alla Binetti,a Pezzotta per le loro prediche integraliste forse si riuscirebbe a placare almeno per qualche mese la fame nel mondo!
Quel che non capisco di voi, sono tre mesi che vi seguo ,mi sembra il fatto che come i dogmatici cattolici non avete mai un dubbio: da ateo mi vergogno. (dianzini)
Tanto ateo non mi sembri, altrimenti non ti augureresti dei dubbi, senza dire su che cosa né perché. Se uno si proclama ateo lo fa a ragion veduta, se ha dei dubbi, prefrisce chiamarsi agnostico e non professa vergogne senza senso.
per il povero?
l’ho visto al TG e mi pareva otelma oggi…
Pensate veramente che l’uomo centrato solo su se stesso risolva la propria vita?
Mi risulta che perfino molte correnti di psicologia incoraggino ad uscire da se attraverso degli obbiettivi da raggiungere, dei compiti, dei fini.
Rimanere esposti solo a se stessi senza aprirsi agli altri, atteggiamento peraltro criticato perfino dalla cultura tipicamente laica, risulta antisociale e perciò anti umano.Perchè escludere per principio quella domanda di fondo che può cambiare la vita?
giuseppe, parafrasando luttazzi dire che “se la risposta è dio, la domanda è sbagliata”, ma anche se la domanda fosse giusta, se davvero ci fosse un esigenza di uscire da se stessi (e secondo me c’è), la risposta non è dio. per me dio è una fuga da tutto, ma io sono un ateaccio cattivo…
Commento solo il titolo… Beh, non tutti vivono cantando messa, c’è anche chi deve darsi da fare…
Se il bove muggisce, l’asinelli che fa?
Mi basta che sia accolta questa esigenza, niente più, dopo uno ne fa cosa vuole o può, nessuno deve pretendere di ridurre l’altro a se, cioè non ti voglio far credente se è questo che pensi e che temi, lo capisco, ma pretendo solo che si riconosca quest’anelito perchè, secondo me, da lì germoglia “l’umano” e questo fa fare grandi cose,atei o credenti si sia.
Avete tutti i motivi per criticare…
Concordo con Ratzy: dovremmo essere tutti come quale tizio che un po di tempo fa stavo nudo alla fermata dell’auto ad aspettare Dio….. :p
Caro “giuseppe”, gli atei no estorcono denaro ai cristiani – i cristiani si;
gli atei non suonano campane di giorno e di notte disturbando il sonno dei cristiani – i cristiani si;
gli atei non si intromettono nella legiferazione dell repubblica italiana causando danni micidiali – i cristiani sì;
La ricerca della spiritualità può essere individuale o collettiva ma non può essere imposta in questo modo.
Fate quello che volete ma senza imporre la vostra fede a chi non vuole.
Mettetevelo in testa, ci mettete a disagio e noi vi combattiamo.
Giuseppe. Ecco un altro credente che entra nel blog, per la verità in modo più subdolo, gesuitico, di altri credenti dimostrando (o fingendo di dimostrare) apertura mentale…
Caro Giuseppe, come già ti è stato fatto notare, tra le altre cose, è inutile che ti dichiari soddisfatto che “sia accolta questa esigenza, niente più (…)” (in sostanza che l’uomo sia consapevole dei propri limiti), perché dicendo questo ad un ateo sfondi una porta aperta, mentre tu questi limiti in realtà non li vivi affatto per quello che sono dal momento che ritieni di superarli andando ‘aldilà’.
Con tutta la buona volontà, o del tuo ‘credere’ ne fai una questione puramente soggettiva senza riferirti ad alcuna religione positiva, quale che sia, oppure ogni tuo intervento sarà sempre inficiato da una forma di proselitismo non dichiarato ma proprio per questo ancora più irritante.
già, questo pensare che non si può essere buoni e altruisti senza un dio è quanto di più assolutistico ci possa essere. anche perché poi uno tira la riga e da una parte mette i buoni credenti e dall’altra mette i cattivi non credenti
Conoscerai bene tutta la discussione sul rapporto tra biologia ed etica da una parte e dall’altra sulla morale naturale insita nell’uomo, questo ci faccia riflettere sulla questione della bontà o meno che è frutto di una serie di elementi naturali, di geni, ma anche di un confronto con la propria coscienza.Sarebbe un lungo discorso.
Certo che si può essere buoni da cristiani e da atei,non sta a me dirlo, la storia ci dice tante cose in proposito,in negativo ed in positico.Nel passato abbiamo avuto esempi dall’una e dall’altra parte cominciando dall’ateo Siddarta Gautama ecc. semmai il problema, o la diversità, è verso quali orizzonti tendere da una parte, dall’altra come garantire quel pò di libertà che ci rende uomini.Inutile negare che le nostre posizioni si diversificano. Nell’essere tra noi diversi vedo però una ricchezza che in futuro potrebbe diventare stimolo reciproco ad essere ancora migliori. E sai quanto noi cattolici ne abbiamo bisogno di una sana critica.
La fede non va mai imposta e hai ragione, semmai proposta, mi scuso per chi non l’abbia ancora capito, ma il problema a volte è reciproco ed è di crescita.
Per quanto riguarda Graziano mi scuso di non poter rispondere, già sono ospite, non vorrei esasperare la vostra pazienza occupando lo spazio che è di altri: spero ci siano occasioni nel futuro.
penoso essere umano senza dignità pastore tedesco di genti senza dignità: dio non c’entra più perché le genti SANNO intimamente della sua NON-esistenza. però the show must go on: recitare fa meno male che vivere
Ho sempre detestato i predicatori ipocriti
forse dio e’ passato di qua’ tanto tempo fa’ e dopo aver visto i danni fatti ;
da quelli che si ritengono suoi servi, a preso il primo razzo x la prossima galassia.
che sia sempre in viaggio????
L’umanità è così «occupata con se stessa, ha bisogno di tutto lo spazio e di tutto il tempo in modo così esigente per le proprie cose, che non rimane nulla per l’altro, per il prossimo, per il povero, per Dio».
Mi domando quante volte Dio si sia mai occupato dell’uomo. Fortunato Ratzy, cha ha il tempo di guardare il cielo a naso per aria, poichè in qualità di Papa troverà sempre qualche fesso pronto a versare l’8×1000 per farlo campare di rendita…
@giuseppe
Già usi lo spazio ed il denaro degli altri quale affiliato della setta cristiana.
Infatti, ho letto solo le prime quattro righe dell’articolo, ho di meglio da fare che perdere tempo a leggere i proclami del papa, ipocriti, inutili, sempre conditi di disprezzo per chi non si prostra ai suoi piedi e lo venera come un dio.