Ci sono martiri cristiani torturati ancora oggi nel mondo a causa della loro fede. È stato il richiamo del Papa all’Angelus nel giorno di Santo Stefano, che celebra il primo martire della storia della cristianità. Seguire l’esempio dei martiri cristiani, la cui caratteristica «è esclusivamente un atto di amore, verso Dio e verso gli uomini, compresi i persecutori», è stato l’invito di Benedetto XVI ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
Quanti figli e figlie della Chiesa nel corso dei secoli hanno seguito questo esempio», ha detto Joseph Ratzinger. «Dalla prima persecuzione a Gerusalemme a quelle degli imperatori romani, fino alle schiere dei martiri dei nostri tempi. Non di rado, infatti, anche oggi giungono notizie da varie parti del mondo di missionari, sacerdoti, vescovi, religiosi, religiose e fedeli laici perseguitati, imprigionati, torturati, privati della libertà o impediti nell’esercitarla perché discepoli di Cristo e apostoli del Vangelo; a volte si soffre e si muore anche per la comunione con la Chiesa universale e la fedeltà al Papa», ha aggiunto il pontefice, che ha invitato a pregare «il Signore perché ci insegni ad amare anche i nostri nemici».
Il Papa: «I cristiani torturati anche oggi»
36 commenti
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Questa notizia fa il paio con l’altra proveniente dall’India: le religioni, per legittimare la loro presenza nella storia, hanno continuamente bisogno di morti!
Non si capisce però di cosa si lamentano dal momento che questi morti saranno assunti per l’eternità nella gloria dei cieli (scusate il cinismo, ma bisogna pur sopravvivere a tanta barbarie spacciata per testimonianza di vita).
Può anche essere che ci siano cristiani torturati in qualche luogo del mondo, ma ci sono anche islamici torturati nei paesi occidentali, buddisti torturati in Cina o in Myanmar ed atei torturati un po’ da tutte le parti a cominciare dall’Italia visto che per il papa siamo l’origine dei mali del mondo!
Che faccia! In realtà la maggior parte dei “martiri cristiani” sono il risultato dell’uso che i cristiani hanno dimostrato di massacrarsi tra di loro. Persino nelle prime persecuzioni erano molto di più le vittime causate dalle lotte tra sette che non le vittime delle persecuzioni “romane”. Quando la chiesa ha vinto, si è appropriata di tutti i morti facendoli passare per “martiri cristiani” visto che i morti non potevano smentire. Spesso i “martiri cristiani” erano ebrei messianisti che venivano arrestati in quanto rivoltosi. E’ assai curioso che si pensi che a Roma esistesse un nutrito numero di “cristiani” (ad esempio al tempo di Nerone) quando in Palestina si andava ancora discutendo se Gesù fosse risorto o no.
a vash
Qualcuno aveva detto che la parola libertà religiosa in bocca ai religiosi significa solo la ropria di libertà religiosa. Nulla di più vero
e perche’ noi poveri atei che siamo costretti a spengere il televisore , pena assitere x giorni
e notti a riti cattolici ?? se non e’ una tortura questa.
riti e sermoni dove il biancaneve riccamente vestito assistito da nani e ballerine
cantilena su una nascita mai storicamente avvenuta,e mai accertata.
e tutti a cantare a cenare a farsi in 4 x dare da mangiare a poveri e closciard…come se negli altri giorni queste persone sfortunate vivessero da ricchi e nababbi.
se non’e’ torturare questo???far credere a povera gente che sono fratelli x un giorno e poi ????
concordo con ciceracchio al 100%
io no
sinceramente mi sembra forzato vedere una tortura in quello che ha detto cice, e poi negli altri giorni non c’è beneficenza? Inoltre mi piacerebbe sapere se queste persone pensano di essere torturate.
Oppure parlavi di un caso meno generale? Perchè se è così non ho afferrato
Ciceracchio ha ragione. La beneficenza sostituisce la fratellanza… Anzi, è la condizione perché al mondo esista sempre qualche beneficiando in grado di mettere in pace certe coscienze.
La ‘tortura’ dei beneficiati? L’umiliazione!
Beh, è vero, in alcuni posti nel mondo i cristiani sono minoranze discriminate, a volte perseguitate: e siccome le persecuzioni religiose sono sempre ingiustificate e criminali, quei cristiani lì hanno il massimo della mia solidarietà.
B16 rifletta sulla condizione delle minoranze religiose, già che c’è. O crede che sia sufficiente non torturarle?
E le torture della Santa Inquisizione (Congregazione della Dottrina della Fede della quale il papa attuale ha fatto parte) se le dimenticano?
Ah, già, per quelle hanno chiesto scusa… Peccato che il povero Giordano Bruno lo abbiano ucciso prima…
I gay sono torturati, e in molti paesi del mondo per loro è prevista la pena di morte.. molti di loro si suicidano perchè da bambini e adolescenti vengono derisi, ma ovviamente queste morti, non essendo DIRETTAMENTE IMPUTABILI a qualcuno o qualcosa, non vengono praticamente considerate.. ma chi getta il seme della discordia in questo paese, al di là delle persone ignoranti, si sa chi è!
La tortura, come la pena di morte, va abolita ovunque e contro chiunque avvenga, non solo sulla base della fede religiosa delle loro vittime.
A proposito di questo, il solito vittimismo a senso unico della Chiesa cattolica fa il paio con i suoi silenzi riguardo a quanti sono stati e sono vittime delle sue torture e delle torture di quanti ad essa vicini.
Per questo (purtroppo) le parole del Papa non sono credibili e perdono di significato.
ma quali persecuzioni.. Ci stanno solo restituendo le cortesie dei secoli precedenti.
Quando in un qualsiasi paese dei cristiani sono perseguitati, sicuramente altre categorie di persone, appartenenti a una religione o meno, sono private della loro libertà, perciò bisogna semplicemente sottolineare che quello è un paese dove democrazia e istituzioni liberali non sono di casa, non è di casa nessuna libertà , quindi nemmeno la libertà religiosa, perciò fare del vittimismo solo per la propria “famiglia” significa sottovalutare il problema più ampio che riguarda tutti.
Dovrebbe essere ovvio e scontato, ma a quanto pare non lo è, e infatti il liberalismo è uno dei nemici della Chiesa cattolica istituzionale, anche in un paese democratico: questo è il motivo per cui non viviamo in un paese compiutamente laico, ahimè 🙁
@ Paco
senza andare indietro nel tempo: Pio Laghi, Sodano, Christian von Wernich…
Ehi Paco spiegami bene, vuoi dire che la Santa Inquisizione è la Congregazione della Dottrina della Fede?
invece a BX, non ho capito cosa intendi con umiliazione
gente travestita che in giro per il mondo a dire agli altri che stanno sbagliando tutto quello che fanno. l’unica cosa giusta da fare è quella che un mezzo africano, si dice, abbia detto 2 mila anni fa.
ma quando mai la religione ha portato la pace?
la pace è un luogo comune?
Si, se sei rimasto nel 1500:)
e non so chi te l’abbia detto ma Gesù era ebreo. Se poi con mezzo-africano intendevi fare una battuta triste oltre che un’ offesa mi dispiace che la discriminazione sia ancora così presente
@ Ciceracchio: hai ragione.
E temo che anche quei clochards abbiano avuto bisogno di una raccomandazione per una serata di abbondanza.
Non credo prendano chiunque.
Concordo con Matteo. E’ triste che in un paese occidentale ed europeo come ancora siamo o dovremmo essere, venga ancora concesso impunemente a qualcuno di aizzare all’odio verso i gay. A milioni di persone in Italia, il dieci per cento della popolazione, viene rovinata la vita e tutto è accettato con una indifferenza sconcertante.
X jc.
Umiliazione: “atto di sottomissione che implica ossequio o talvolta avvilimento” (Devoto Ovi).
L’aiuto di uno che lo fa per ottemperare ad un dovere religioso in circostanze prestabilite – al di là della sua personale disposizione d’animo – non sarà mai l’aiuto di un fratello, ma di un estraneo nei confronti del quale mi sentirò in debito perdendo una parte della mia libertà.
@jc
l’unica cosa triste è chi vuol fraintendere apposta quel che legge, o fa finta di leggere.
Nessuno ricorda al papa che in tempi recentissimi due italiani sono stati torturati in nome della fede cattolica, ovvero Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli? Non ha niente da dire al riguardo, PD?
Sanguis martyrum semen christianorum
(sangue dei martiri seme di cristiani).
Suvvia, qualcuno di voi è più papista del papa. Se prendete alla lettera ciò che egli dice, fate esattamente quel che fanno gli esegeti fideisti: una interpretazione letteralista. Il povero papa fa il suo sporco mestiere, che è quello di onorare ritualmente, ciclicamente, la liturgia. Il 26 dicembre si celebra Stefano, primo martire, e lui attacca la manfrina sui martiri cristiani di ieri e di oggi. Che ce ne siano o ce ne siano stati, ça va sans dire, lui parte con la giagulatoria. E’ il suo mestiere. Ovviamente, di uomini torturati per le loro (plurali) idee ce ne sono a dozzine (di milioni), ma lui deve fare il pistolotto per la sua tribù, tanto poi tutto finisce in salmi. Oggi il menù liturgico questo prevede, magari domani si parlerà di aragoste in salmì. Immaginatevi che noia, al suo posto. Non lo si può prendere alla lettera, e non gli si può attribuire un’importanza maggiore di quella che davvero possiede: il suo ruolo istituzionale, è appunto quello di traslare, banalmente, sul piano dell’attualità il linguaggio del simbolico. E dato che la sua visione teleologica è ontica, la sua attualizzazione non può che essere pedestremente ovvia, e faziosa. Diversamente pericoloso è il papa, quando in modo del tutto arbitrario abbandona la stanca ritualità della liturgia e interviene politicamente negli affari che non lo riguardano. Il punto dolente è questo: il papa e gli altri guru religiosi, da sempre, hanno giocato ambiguamente sul discrimine sottile tra ciò che è liturgico, e pertinente, e ciò che liturgico non è, ed è quindi impertinente. Il linguaggio religioso stesso si alimenta di questa ambiguità di fondo: è, di fatto, un linguaggio borderline, che identifica, nevroticamente, il reale col simbolico. Perciò, è nostro dovere di atei criticare aspramente il papa e i suoi accoliti, ma bisogna fare attenzione a non cadere nei tranelli del suo linguaggio isterico.
X Acturus.
Non condivido fino in fondo ciò che dici sul papa. Tutto vero sullo scadenzario liturgico che lo obbliga, convinto o no che sia (io credo che lo sia), a parlare per confortare la tribù che lo ha eletto capobranco… ma è proprio della tribù che mi preoccupo. Il papa fa il papa, Bush fa Bush, Berlusconi fa Berlusconi e così via, e certamente non ha molto senso insegnare loro a fare quel mestiere per il quale sono stati eletti a capotribù, ma i miti bisogna smitizzarli non per se stessi, ma presso coloro che li vivono come tali. E se costoro sono plagiati attraverso le liturgie, insistere nell’evidenziarne tutto l’assurdo e tutto il vuoto può servire.
Certo non è chi frequenta questo blog il vero destinatario… ma non è detto. Infatti ciò che dici sul linguaggio (che approvo in pieno) ne è un sintomo.
Poveri Cristiani del 2008, perseguitati “a causa della loro fede”. Il cacciatore è diventato preda, alla fine…
La Chiesa conosce benissimo il concetto di tortura. Durante l’Inquisizione quando dopo aver inflitto i più svariati e atroci tormenti a tutti quei liberi pensatori che venivano considerati degli eretici, coloro che fra questi confessavano le colpe che non avevano commesso, si conquistavano una morte rapida, alcuni finivano sì al rogo ma dopo essere stati impiccati. Quelli che invece non confessavano andavano incontro a terrificanti esecuzioni, nel 500 uno è stato immerso vivo in un calderone pieno di pece ed olio bollente, è stato fritto come una patatina da Mc Donald.
@ BX
perfetto, quindi sarebbe meglio abolire questi aiuti? Io non credo che i beneficiati sarebbero tanto d’accordo, e nemmeno penso facciano caso allo stato d’animo di chi beneficia. Oppure mi sbaglio
@ Senofane
si ho frainteso. Spero davvero di aver frainteso. Perchè ora dimmi che non hai usato mezzo-africano come dispregiativo
X jc.
Sia io che te abbiamo cercate di interpretare lo stato d’animo di chi dipende da una qualche ‘Caritas’, io in un modo tu in un altro. Legittimi entrambi, perchè gli stati d’animo non possono certo essere ‘fotografati’.
Penso comunque che anche tu sarai d’accordo nel ritenere che la cosa migliore sarebbe che nessuno dovesse aver bisogno di beneficenza (che, ripeto, è tutt’altra cosa dalla fratellanza). Ebbene, io ritengo che degli enti STATUTARIAMENTE ISTITUITI per fare beneficenza non facciano altro che legittimare la presenza dei beneficiandi, costituire l’ALIBI per non provvedere in altro modo.
Quando poi ci si mette la chiesa ad aiutare i poveri, considerati come ineliminabili dal paesaggio umano (hai letto il discorso di Natale del papa?)…
@jc
veramente pensavo alle radici cristiane dell’europa e cavolate varie, per questa ragione ho caratterizzato geograficamente il romanzato messaggero. se hai qualche problema personale non risolto con la mia geografia volutamente approssimativa sfogati pure, finché non ti cestinano puoi farlo. per chiarezza ti ribadisco che mezzo-africano era riferito all’espressione Medio-Oriente, riferito al significato etimologico, che ritengo ugualmente insensata ma formalmente accettata.
tra parentesi, chissenefrega di quello che fraintendi, sarai tu a doverti scusare di essere paranoico e accusare gli altri ingiustamente e senza motivo.
@ BX
sarebbe bello che non ci fosse più bisogno dei beneficiandi. Puoi dirmi cosa intendi per “provvedere in altro modo”? (ti prego di non prenderla come una provocazione dato che non lo è, mi piace sentire le opinioni degli altri, che magari hanno soluzioni che io non vedo)
@ Senofane
Quello che mi interessava sapere era se avevi usato mezzo-africano come un’offesa, mi dispiace di aver usato un tono così duro ma non c’è bisogno di scaldarsi:)
@jc
ok, tutto è bene quel che finisce bene. se posso permettermi, la prossima volta prendi il buono di un messaggio e rielaboralo, se la gente facesse così con tutto, anche la religione, forse la realtà sarebbe accettabilmente divina e non claustrofobicamente umana.
🙁 =:-| 🙂
Un altro patetico feroce messaggio subliminale:
Discriminati e torturati saranno martiri e santi;
come dire sacrificatevi voi per il nostro bene!!!
Quel che leggo tra le righe di questi efferrati proclami spirituali è una cosa sola:
istigazione al suicidio verso le minoranze.
Questo è il trend delle prediche del Credo moderno secondo Maledetto XVI
x jc.
Come ‘provvederere in altro modo’? Figurati se lo so. Volevo solo affermare che la presenza di una beneficenza istituzionalizzata (che, ripeto – eravamo pertiti da qui, no? – a mio avviso è ‘umiliante’) deresponsabilizza la società dal cercare altri modi, che devono essere elaborati dalla politica intesa come ‘polis’, come cittadinanza partecipata e condivisa.
Naturalmente si tratta poi soprattutto di cultura, di mentalità: chi si dedica alla beneficenza può farlo, e credo che in genere lo faccia con la migliore disponibilità d’animo, ma è la ‘beneficenza come tale’ che impedisce l’affermarsi della fratellanza, che è condivisione sempre in atto, che non ha bisogno di istutuzionalizzarsi.
“Sì, ma intanto?” – dirai tu. Chi è nel bisogno non sta certo a guardare queste cose. Vero, ma non mi va in alcun modo di dare il mio assenso ad una ‘carità’ che può in ogni momento diventare – come spesso diventa – ‘carità pelosa’: sia moralmente che economicamente.