Gli scarafaggi sono molto più «antichi» di quanto si pensasse. Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science data la loro comparsa sulla Terra a circa 300 milioni di annui, cioè ben 70 milioni di anni prima del tirannosauro. Il che non fa poca differenza perchè significa che gli insetti in questione sono riusciti a sopravvivere agli eventi che hanno determinato l’estinzione dei grandi rettili preistorici. Finora si pensava che gli scarafaggi fossero comparsi sul pianeta 140 milioni di anni fa. Ad arrivare alla nuova datazione sono stati entomologi dell’Imperial College e del Natural Hystory Museum di Londra, confrontando il Dna di 1880 specie di scarafaggi viventi con resti fossili che risalivano fino a 256 milioni di anni fa.
I motivi all’origine della straordinaria capacità di adattamento sono tuttora oggetto di studio e di grande curiosità da parte degli esperti, perchè potrebbero rappresentare una chiave fondamentale per svelare diversi aspetti generali dell’evoluzione.Attualmente sono presenti sulla Terra 350mila specie conosciute di scarafaggi, ma si ritiene che ce ne siano milioni non ancora scoperte. Il che significa che questi insetti rappresentano più di un quarto di tutte le forme di vita conosciute.
Gli scarafaggi sono più antichi dei dinosauri
13 commenti
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A me risultava che fosse già noto da tempo che gli scarafaggi rappresentassero uno degli ordini di insetti più antichi: la loro presenza nel Carbonifero (intorno a 350 milioni di anni fa) era già accertata, mentre gli scarafaggi alla fine del Permiano e all’alba del Triassico, più di 220 milioni di anni fa, erano insetti di anche 30 centimetri di lunghezza.
Beh, certi scarafaggioni neri sono anche dei veri e propri dinosauri…
😀
Oh dei !
Odio gli scarafaggi !
>> Il che non fa poca differenza perchè significa che gli insetti in questione sono riusciti a sopravvivere agli eventi che hanno determinato l’estinzione dei grandi rettili preistorici. Finora si pensava che gli scarafaggi fossero comparsi sul pianeta 140 milioni di anni fa. <<
Anche se gli scarafaggi fossero comparsi “solo” 140 milioni di anni fa avrebbero comunque attraversato gli eventi catastrofici che determinarono l’estinzione dei dinosauri, avvenuti, per l’appunto, 65 milioni di anni fa.
Non è vero gli scarafaggi e i dinosauri sono stati creati da Dio lo stesso giorno
alla stessa ora,
minuto piu minuto meno
🙂
A me, da profano, sembra un po’ la scoperta dell’acqua calda: si vede abbastanza che lo scarafaggio è “meno evoluto” del dinosauro e che risale ad un periodo precedente, o sbaglio?
Poi i giornali, data la grandissima vicinanza che ha la cultura italiana con la scienza, tendono a riciclare queste notizie ormai cotte solo quando devono coprire qualche buco, presentandole come rivoluzionarie, o simili.
Sul tg di Rai 2 un giorno ho sentito che tra le scoperte scientifiche di quest’anno ci sarebbe quella del dinosauro “volante”, che “metterebbe in dubbio la teoria dell’evoluzione” (solo nella loro testa). Questo per far capire qual è l’approccio dei media su certi temi.
I giornalisti che capiscono qualcosa di scienza sono ben pochi. Non penso lavorino per Corriere o Repubblica… per fortuna a volte scienziati capaci di divulgare scrivono articoli (e ce ne sono tra i presidenti onorari dell’Uaar!).
Ma come? Ma il mondo non è stato creato circa 6000 anni fa? Non capisco certi scienziati che si ostinano a non considerare ciò che c’è scritto nelle sacre scritture! :-)))
“# MaTTiA scrive:
27 Dicembre 2007 alle 16:25
Non è vero gli scarafaggi e i dinosauri sono stati creati da Dio lo stesso giorno
alla stessa ora,
minuto piu minuto meno
🙂 ”
Il che mi potrebbe anche andare bene, ma almeno Dio dovrebbe spiegarmi i motivi della creazione degli scarafaggi…
e quand’anche riuscisse a convincermi della loro necessaria esistenza, non riuscirebbe a giustificarsi sulle zanzare! :))
Sono vecchi come lo squalo?
A voler essere pignoli il Tyrannosaurus risale alla fine del Cretaceo, quindi a circa 67 milioni di anni fa. Al max gli scarafaggi sarebbero comparsi 70-80 milioni di anni prima dei primi dinosauri (Eoraptor, Herrerasaurus, Eocursor, ecc…).
Poi vorrei far notare a Valentino Salvatore che non è vero che gli scarafaggi siano “meno evoluti” dei dinosauri (e te lo dice uno che con quei bei rettiloni mesozoici è un fissato 🙂 ). Anche ammettendo un ipotetico “grado d’evoluzione” inteso come “adattamento all’ambiente” gli insetti sono l’apice del (teorico e non da me condivisibile) albero della vita tra gli invertebrati, almeno alla pari dei mammiferi (che però sono inferiori in numero di specie e quantità rispetto agli insetti).
Parlo di ipotetico “grado di evoluzione” perchè io sposo, almeno attualmente, l’idea (Gouldiana) di un rifiuto della visione di “evoluzione” come ascesa di una scala evolutiva. Per me l’evoluzione è “semplicemente” una “discendenza con modificazioni” su cui agisce una pressione selettiva. E credo che questa sia anche una idea che si avvicini molto all’interpretazione di evoluzione data da Darwin.
Ps: che è ‘sta storia del dinosauro volante che metterebbe in crisi l’idea dell’evoluzione? Se si riferisce a bestie tipo Microraptor e Sinosauropteryx, sempre ammesso che effettivamente abbiano volato, non vedo come possano andare contro la teoria evolutiva, anzi… non possono che rafforzarla, mostrando una transizione da un ambiente terrestre ad uno aereo. Se la notizia di cui parli non si riferisce ai dinosauri piumati mi è completamente sfuggita e sarei curiosissimo di colmare questo lacuna.
Ah, le notizie scientifiche riportate dai TG o dai giornali non specializzati… in qual modo avrebbero confrontato il DNA di scarafaggi moderni con quello (!) di scarafaggi fossili di 256 mya?
Per Alberto Majorana e Valentino Salvatore:
Anche non condividendo le teorie di Gould, uno scarafaggio non può essere “meno evoluto” di un gatto, di un lombrico o di una sequoia, semplicemente perché questo attributo non ha realmente senso, essendo tutti gli esseri viventi odierni il risultato di 3,8 mld di anni di evoluzione. Tutti gli esseri viventi di oggi sono “alla pari” evolutivamente, perché situati sulla cima del rispettivo ramo.
Il paragone tra lo scarafaggio odierno e Tyrannosaurus, o tra quest’ultimo e lo scarafaggio del Carbonifero devono tenere conto che questi esseri viventi sono separati da decine di milioni di anni di evoluzione.