Caro Direttore,
va riconosciuto al Suo giornale il merito di prestare una particolare attenzione al tema dei diritti civili e di promuovere sull’argomento un confronto non rituale tra opinioni diverse.
In particolare, nei giorni scorsi, ha suscitato scalpore la riproposizione, da parte della senatrice Binetti, della tesi che considera l’omosessualità come una malattia, in quanto tale meritevole solo di essere curata. Si tratta, a mio modo di vedere, di una tesi sbagliata e pericolosa. È una tesi sbagliata perché l’omosessualità è una condizione umana, che non ha senso alcuno ridurre a una patologia e che deve essere rispettata in quanto tale. Ma è anche una tesi pericolosa, perché induce, o almeno asseconda, il misconoscimento dei diritti delle persone omosessuali di condurre una vita normale, senza subire discriminazioni sociali o addirittura, come purtroppo capita ancora con preoccupante frequenza, soprattutto nei riguardi dei più giovani, atti di persecuzione e di violenza, fisica e psicologica.
Nella campagna elettorale per l’elezione diretta del segretario del Pd ho preso pubblicamente un impegno che intendo onorare. Ho detto che il Partito democratico lavorerà, in Parlamento e nel Paese, per contrastare, con la legge, con le buone pratiche amministrative, con l’impegno culturale e civile, ogni forma di intolleranza e discriminazione, tanto più se violenta, correlata con l’orientamento sessuale delle persone. Il primo impegno è il sostegno in Parlamento al disegno di legge del governo contro la violenza sessuale, nel testo di larga convergenza approvato dalla Commissione Giustizia della Camera.
Allo stesso modo, il Partito democratico lavorerà per dare seguito al preciso impegno assunto nel 2006 da tutta l’Unione davanti agli elettori: il riconoscimento con legge nazionale dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. In Senato sono all’esame della Commissione Giustizia numerose proposte. I senatori del Pd sono impegnati a costruire il consenso più ampio possibile attorno a un testo che segni un deciso passo in avanti. Penso infatti che il Paese possa e debba unirsi e non dividersi su temi così decisivi per la nostra convivenza civile e che in quanto tali non possono andare soggetti al variare delle maggioranze di governo.
ma lo ha scritto Verltroni? siamo proprio sicuri? bene!
Vogliamo essere uomini,
ma anche donne,
ma anche altro,
ma anche…no,
scherzi a parte, se a queste parole seguiranno fatti me ne rallegrerò,
Kull.
Promesse di marinaio!
Se Veltroni vuole veramente lavorare per un ricoscimento alla ari tra omosessuali ed eterosessuali allora deve isolare se non espellere gente come la Binetti
vedrete che domani Veltroni scriverà anche all’Osservatore Romano o a Avvenire………..
Caro Direttore,
va riconosciuto al Suo giornale il merito di prestare una particolare attenzione al tema della famiglia e di promuovere sull’argomento un confronto non rituale tra opinioni diverse.
In particolare, nei giorni scorsi, ha suscitato scalpore nel mondo cattolico la mia proposta di non considerare più l’omosessualità come una malattia, in quanto tale meritevole solo di essere curata e di promuovere il riconoscimento con legge nazionale dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
E’ vero che ho scritto queste cose MA ANCHE ho un profondo rispetto per la tradizione cattolica degli italiani ed ammiro il sentimento religioso che ispira uomini e donne di questo Paese.
Ho detto e scritto che la tesi della Binetti è una tesi sbagliata perché l’omosessualità è una condizione umana, che non ha senso alcuno ridurre a una patologia e che deve essere rispettata in quanto tale. Infatti possiamo offrire soltanto il nostro rispetto ad esseri umani ai quali la sorte ha purtroppo assegnato questa infelice condizione: sbaglierebbe chi intendesse curarla, poichè non vi è cura.
Così anche questi omosessuali hanno il diritto di condurre una vita normale, senza subire discriminazioni sociali o addirittura, come purtroppo capita ancora con preoccupante frequenza, soprattutto nei riguardi dei più giovani, atti di persecuzione e di violenza, fisica e psicologica. E’ proprio per questo che il PD si impegnerà a fondo affinchè possano essere realizzate delle aree protette diffuse su tutto il territorio nazionale, a dovuta distanza dalle scuole elementari e da luoghi di culto.
Allo stesso modo confermo che il Partito democratico lavorerà per dare seguito al preciso impegno assunto nel 2006 da tutta l’Unione davanti agli elettori: il riconoscimento con legge nazionale dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Dobbiamo essere uniti: l’ho scritto e lo ripeto, e proprio a questo scopo la proposta che sarà sostenuta dal PD prevederà che TUTTE le coppie di fatto, anche se non sposate in Comune, ed anche omosessuali avranno per legge gli stessi identici diritti delle coppie sposate, e senza che ci siano atti formali da parte di pubblici ufficiali dello Stato italiano. Sarà sufficiente che i conviventi dimostrino di essersi sposati con rito religioso in qualunque parrocchia italiana, indiepndentemente dalla loro residenza.
Penso infatti che il Paese possa e debba unirsi e non dividersi su temi così decisivi per la nostra convivenza civile e che in quanto tali non possono andare soggetti al variare delle maggioranze di governo.
Uolter
Stavo per scrivere esattamente quello che ha scritto Davide.
Ma siamo sicuri che non è Crozza che scrive imitando Veltroni!Comunque non è da espellere solo l’orrida Binetti ma anche chi ne ha proposto la candidatura,nome e cognome:Francesco “Cicciobello” Rutelli!se fossi in Veltroni,quello vero, tra i punti del Pd scriverei a carattere cubitali il rispetto del principio di ugualianza!
Un appello per la Binetti:senatrice articolo 3 della Costituzione del paese di cui lei è rappresentate e dipendente; e poi una letturina della dichiarazione dei diritti dell’uomo, non firmata dal suo amato Vaticano, sarebbe utile per evitare di dire altre cavolate!
e’ un gioco che gia’ conosciamo. Promesse che non saranno mantenute, pero’ se e’ vero che non crediamo a tante altre favolette non facciamo l’errore di votarlo.
[…] temi così decisivi per la nostra convivenza civile e che in quanto tali non possono andare soggetti al variare delle maggioranze di governo.
Variare? qui non ci si muove proprio….
Infatti, avesse fatto approvare le unioni civili a Roma, si sarebbe risparmiato automaticamente qualche litro d’inchiostro per l’epistolario.
“legge del governo contro la violenza sessuale”
chissà se vale per tutti, clero compreso. ammesso che alla fine si faccia…
parole parole… ma dov’era quando c’era da votare per le unioni civili a Roma?
Di questi tempi, anche una presa di posizione come questa, che dovrebbe essere scontata, ed è scontata in qualunque paese civile, sembra quasi una buona notizia.
Peccato che i fatti vadano nella direzione opposta.
se W:V. si comporta come ha fatto per il “libro delle unioni civili” al Comune di Roma….
non date retta, è il solito lupo che perde il pelo ma non il vizio.
Din don dan, Veltroni che prende una posizione (quasi) netta su un argomento!
Bene, con ciò gli posso concedere una “dilazione del pagamento del debito”, prima di iniziare a fischiarlo fragorosamente, ma non troppo lunga: che i senatori del PD si diano una mossa a “costruire il consenso più ampio possibile”, e approvino presto una legge che tuteli le unioni civili, visto che questa paziente “mediazione” va già avanti da 19 mesi…
caro walter, non ti credo più, e ripeto ciò che dissi qualche gg fa, se pensi di raccattare il mio voto, hai sbagliato indirizzo… per quanto mi riguarda, sei politicamente morto, addio!
Le parole sono importanti, specie se a parlare è un politico: l’omosessualità non è una condinzione ma è un comportamento.
Crozza direbbe: ” lo dico serenamente… pacatamente…sì alle coppie di fatto ..ma anche sì alla lapidazione degli omosessuali…”
ipocrita che non sei altro, walter, e allora cosa aspetti a cacciar via quella pazza della Binetti?
il solito veltroni, parole parole e parole, niente fatti… il festival del volemose bene
Ma perché Veltroni, invece di scrivere lettere, non espelle dal PD la Binetti(e quella minoranza di suoi simili) o prende altre misure politiche idonee a neutralizzarla, visto che la sua impostazione ideologica ha veramente ben poco di democratico? Un vero leader non tollera questi corpi estranei nel suo partito.
Veltroni non espelle la Binetti perché la Binetti è il “pegno” del patto omertoso tra il PD e il vaticano. Domandiamoci: perché un’isterica assolutamente incapace di fare politica, del tutto inattendibile sul piano professionale (sic!), e impresentabile sul piano etico e dialettico, DEVE stare in un partito? Perché tale partito, democraticamente, non accoglie solo individui capaci di essere utili al paese, e invece accoglie un’asociale pericolosa che si richiama alla volontà di dio per l’iter procedurale del lavoro parlamentare? Perché tale Binetti, per quanto imbecille, è IMPOSTA da chi PRETENDE di avere voce in capitolo all’interno del PD.
Se mai l’avessi considerato (il che non è) l’onorevole (?) Walter Veltroni e il suo pseudopartito con questa lettera si sono giocati il mio voto.
Cosa vuol dire che quella dell’omosessualità come malattia “è una tesi pericolosa perché induce […] il misconoscimento dei diritti delle persone omosessuali di condurre una vita normale, senza subire discriminazioni o addirittura […] atti di persecuzione e violenza“?
È molto sconfortante evincere a contrario che nei confronti dei malati (quelli veri) per Veltroni sarebbero leciti: 1) misconoscimento dei diritti a condurre una vita normale, 2) discriminazioni sociali; 3) atti di persecuzione e violenza.
Minimizzabile lapsus? Nossignori, la lingua italiana non è un accessorio per un giornalista, quale si diceva essere un tempo Veltroni, e le parole hanno un significato preciso.
Facciamo mente locale: che genere di malattia sarebbe, secondo quei balordi di teocon, l’omosessualità? Ovvio, una malattia psichica. Bene: premesso che l’omosessuale non è un malato, né fisicamente né psichicamente, esiste ancora in Italia, caro Veltroni, una categoria di veri malati a rischio di gravi pregiudizi: quelli psichiatrici. La prossima volta che desidera lisciare il pelo a qualcuno, stia almeno attento a non accozzare le parole a caso.
la binetti sbaglia su tutto ;miga deve fare la senatrice una come lei deve andare il convento
si ma di clausura.ho cosa centra lei col parlamento???une’ miga una congrega di suore,
e’ un luogo x fare leggi x il popolo laico e libero .
Veltroni può dire o scrivere quello che vuole e a chi vuole ma sono i fatti che contano.
La bocciatura delle unioni civili a Roma (di cui è sindaco) è un fatto
La Binetti nel PD (di cui è leader) è un fatto.
Spiace ma il mio voto non l’avrà mai.
VEDIAMO QUANTI CI CASCANO E PER QUESTA LETTERA DI WALTERINO DECIDONO DI VOTARE IL Partitus Dei.. E’ IMPRESSIONANTE QUANTO POCO CI VOGLIA PER CONVINCERE LA GENTE.. i comunisti non sono mai stati interessati alla laicità.. anzi.. e non lo diventeranno di certo ora grazie a walterino..
VEDIAMO QUANTI CI CASCANO E PER QUESTA LETTERA DI WALTERINO DECIDONO DI VOTARE IL Partitus Dei.. E’ IMPRESSIONANTE QUANTO POCO CI VOGLIA PER CONVINCERE LA GENTE.. i comunisti non sono mai stati interessati alla laicità.. anzi.. e non lo diventeranno di certo ora grazie a walterino….
Spero con poca fiducia.
quoto Giuliano l’Apostata
Di conseguenza la Binetti viene esclusa dal gruppo al senato del PD.
O forse non ho capito bene ?
Serenamente, pacatamente, Walter, non ci crede nessuno. Smetti di cercare di prendere in giro i gay come avete fatto anche durante l’ultima campagna elettorale. Spero che se Prodi deve cadere comunque, lo faccia con onore cercando di fare una legge sulle unioni civili.
Una nota fuori tema ma in qualche modo pertinente.
Ieri sera Piero Angela parlando della Francia di Luigi XV ha detto che a quei tempi l’aristocrazia e la chiesa non pagavano le tasse. E’ cambiato qualcosa? Agli aristocratici si è sostituita la casta oligarchica di cui parla Stella ma il resto è UGUALISSIMO.
E voi sareste i relativisti tolleranti e rispettosi? ANNAMO BENE!!! Veltroni non caccia via la Binetti perché innanzi tutto il PD non è il suo, ma soprattutto perché un partito DEMOCRATICO ha al suo interno voci diverse, a volte anche contrapposte. Andatevi a leggere Voltaire prima di riempirvi la bocca di superficialità e faciloneria.
Il documento dei 160 intellettuali per il PD è stato firmato anche da Margherita Hack, ma possibile che il PD sia solo la Binetti? E poi, alla fine, anch’io faccio parte del PD, e nessuna Binetti, o nessun Rutelli mi porterà mai a diventare devoto. Se un giorno inizierò a credere l’avrò deciso io, non la Binetti. E che voi lo vogliate o no, quel partito è già il punto di riferimento dell’area (più o meno) laica del Parlamento: la Sinistra. Allora, invece di criticare e fare i simpaticoni sarcastici, cercate di fare ciò che faccio io, cioè rendere quell’importantissimo partito sempre più laico. Se saremo in tanti ce la potremo fare, ma se rimarrete sulla torre d’avorio a prendere in giro Uolter, Cicciobello ecc… senza sporcarvi le mani, beh… allora mi dispiace, ma fate parte di quella schiera di opportunisti che critica e non propone, e che fondamentalmente preferisce l’oscurantismo clericale per poter continuare ad urlare e inveire contro i preti.
Se tali sono le intenzioni e le premesse, Veltroni dovrebbe dare un chiarissimo segnale a questo paese. Sbattere Paola Binetti fuori dal PD e senza alcun ripensamento. Affermare che l’omosessualita’ sia una malattia da curare non ha alcuna base scientifica e non e’ altro che becera propaganda ideologica.
Chiunque promuova l’idea che le convinzioni religiose vadano anteposte ai propri doveri professionali (ricordo che la persona in questione e’ una psichiatra, concetto che, da medico, mi fa rabbrividire) e alla propria missione di rappresentante del popolo, NON PUO’ trovare spazio in un partito che si autodefinisca DEMOCRATICO.
Per quanto mi riguarda, la Binetti puo’ anche avere un crocifisso in sala da pranzo e farcisi appendere nei giorni dispari. Finche’ queste convinzioni rimangono personali e non interferiscono con il suo mandato, non trovo niente di particolarmente grave nei suoi pensieri e azioni (se non un danno d’immagine per la Nazione che rappresenta). Ma se tali idee si riflettono sul suo operato professionale, chi di dovere (l’Ordine dei Medici e la direzione del Partito Democratico, rispettivamente) dovrebbe prendere provvedimenti seri e non limitarsi a spedire lettere che hanno solo sapore di cerchiobottismo.
A Cecco:
Certo che Veltroni non puo’ fisicamente buttare fuori Paola Binetti dal PD, ma puo’ senz’altro fare pressioni pesanti affinche’ questo avvenga. Quanto alla questione delle “voci diverse, a volte anche contrapposte”, si tratta di un ragionamento intollerabile. L’affermazione che l’omosessualita’ sia una malattia psichica, soprattutto da persona che dovrebbe competente nel settore, NON E’ EQUIVALENTE ad una semplice opinione. E’ invece un’inammissibile presa di posizione ideologica priva di alcuna fondatezza, equivalente a discorsi di superiorita’ razziale o all’antisemitismo. Se la Binetti avesse detto che gli Ebrei o i Neri sono inferiori ai Caucasici, a quest’ora si starebbe probabilmente dando un’altro giretto di cilicio in qualche igloo della Groenlandia.
Chissa’ come mai il grande spirito laico e’ sempre qualcosa che si deve percepire come potenziale futuro, ma non come atto presente. Tutti i principali nomi del PD sono pronti quasi a scusarsi per non avere il dono della fede, a denigrare istituzioni come il matrimonio per persone dello stesso sesso. Peraltro, ho sentito ben poche voci del PD (viene in mente solo Odifreddi) contro le costanti interferenze del Vaticano nella politica italiana. Il PD non sembra altro che il solito vecchio pastrocchio all’Italiana con nuovi slogan e vecchie facce, e pronto ad inginocchiarsi al sacerdote di turno. Dove sono i NON POSSUMUS dei laici del PD? Come mai sono tutti pronti a sacrificare anche i piu’ ovvi principi di civilta’ per una sedia?
Ogni giorno che passa, sembra che l’Italia stia regredendo ai livelli di Polonia o Lituania, dove l’unica scelta elettorale consentita sembra essere tra fascisti clericali e capitalisti clericali.
Saro’ pure simpaticone e sarcastico, ma piuttosto che vedere il mio voto sprecato di fronte all’ennesimo veto dei teodem , spero proprio che il PD capitoli disgraziatamente (anche a costo -e rabbrividisco pensandoci- di riavere un governo Berlusconi per la prossima legislatura) in modo che finalmente i politici italiani laici si riapproprino pienamente della propria dignita’ e terminino quest’insopportabile inciucio col Vaticano. Una volta per tutte.
una formazione politica composta da ex membri dell’Udc e Margherita (ceppo comune: la DC…) non potrà MAI essere autonoma dalla ingerenza ecclesiastica…
OT: e cmq non riuscirò mai a capire (lo dico da Cristiano ostile alla CCAR…) come mai tutti gli insegnamenti evangelici (anzi, l’unico vero insegnamento) sull’accettazione del diverso, del povero, etc. non vengano mai fatti propri da qeusti sedicenti cattolici, l’unico messaggio che lanciano è: escludiamo chi non è/non la pensa come noi…contenti loro…
a Cecco
in uno stato DEMOCRATICO e in un partito DEMOCRATICO non si può dire che l’omosessualità è una malattia quando questo non ha alcun fondamento logico ne scientifico…è pura discriminazione che in uno stato democratico non dovrebbe esserci…bisogna essere tolleranti anche con i razzisti? perche allora condannare chi dice che i neri sono una razza inferiore? siamo in uno stato democratico…ognuno puo dire la sua opinione!!!!!!!! ma fammi il piacere…
x ema concordo.mi sorge un dubbio.chissà se anche le coppie eterosessuali sadomaso sposate o conviventi che siano sarebbero riconusciute o verrebbere anche esse considerate una devianza.
Finalmente Veltroni si è rinsavito!
Ma le parole non bastano… ci vogliono i CUS!