MILANO – «Nessuno può impedire all’uomo di aspirare al divino. Dio è in ogni luogo, nel volto degli uomini, nel sorriso di un bambino, anche in una canzone ben eseguita». Lo dice oggi Lucio Dalla. Pochi mesi ai sessantacinque anni, alle spalle una storia di note e parole diventate immortali, l’artista bolognese racconta la sua anima di oggi, che abbraccia fede, religione e Dio. E che disconosce quella sinistra che, volente o nolente, per anni lo ha considerato una delle sue voci. Anche se lui non la pensa così, pur avendo più volte confermato di aver «sempre votato Pci, poi Ulivo».
«Non sono mai stato né marxista né comunista» ha sottolineato in un’intervista al quotidiano cattolico online Petrus. Anzi «sfatiamo questa leggenda, se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica». Non solo. Dalla rivela di essere anche un devoto di Josemaría Escrivá de Balaguer, il fondatore dell’Opus Dei. Si sente vicino al santo spagnolo per la sua logica del lavoro, spiega: «Io credo nella ricerca del bello, nella santità e nella mistica del lavoro, che poi vuol dire santificarsi per mezzo della propria professione», e anche Escrivá de Balaguer «non faceva del lavoro un idolo, ma affermava che qualsiasi attività dovesse essere eseguita con scrupolo, professionalità e dedizione. Così ci si santifica nel lavoro e si santifica il lavoro»: quello che la voce di «Henna», «Caruso», «Disperato Erotico Stomp» cerca di fare ogni giorno della sua esistenza, «anche attraverso la mia affiliazione all’Opus Dei», contrastando «ogni forma di ateismo e di secolarismo, fenomeni che mortificano purtroppo i nostri tempi».
Professione di fede inaspettata da un personaggio come lui, sempre un po’ controcorrente. Ma Lucio Dalla è un profondo credente. Va a messa, rifiuta l’aborto («La vita va difesa sempre e comunque »), cerca Dio («La ricerca del divino e della trascendenza fanno parte della natura umana»). Lo scorso settembre cantava a Loreto davanti ai giovani e a Benedetto XVI, ama papa Ratzinger, «un grande e grande e fine intellettuale », di cui ha apprezzato l’enciclica sulla Speranza, «il livello della sua catechesi è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l’insulto». Ma in fondo, a suo modo, Lucio Dalla la sua fede la cantava anche ieri. Nel 1971, sull’ingessato palco di Sanremo «4/3/1943» dove fu costretto a censurare il suo Gesù Bambino messo tra i «ladri e le puttane». Oppure anni dopo, quando in «Se io fossi un angelo» parlava con Dio chiedendogli: «I potenti che mascalzoni/ e tu cosa fai li perdoni?». Fino al 2007, quando nel suo ultimo, mistico, disco, scrive «I.N.R.I.» («La dedicherei al Papa») e si rivolge al crocefisso: «Io non ho dubbi Tu/ esisti/ e splendi con quel viso da ragazzo con la barba senza età… di cercarti io non smetterò/ abbiamo tutti voglia di/ parlarti mi senti/ mi senti…». Pochi anni prima, in «Il Duemila, il gatto e un re» faceva cenare insieme Karl e Jesus: «tutti e due coi blue-jeans e un giacchettone dicono che nessuno ha più ragione/ concludono che religione e ideologia saranno mescolate nei problemi/ precise come l’orario per i treni».
Ecco, manco a farlo apposta… lo spostamento della cultura italiana verso il tradizionalismo…
personalmente non me ne importa niente di quello che crede o non crede lucio dalla.padronissimo di credere a tutto quello che vuole.basta che non imponga le sue credenze e la sua morale a chi non la pensa come lui e vuole decidere con la sua testa.
Niente di nuovo sotto il sole: il solito peccatore che, arrivato alle soglie della vecchiaia, si spaventa della morte e, pentendosi con atti di contrizione, spera di guadagnarsi, se non il paradiso, la commiserazione di chi (secondo la sua logica) può intercedere per lui. Purtroppo Lucio Dalla ripaga così, con la pena patetica che attualmente suscita, quella decina di ottime canzoni che furono la sua gloria passata. D’altra parte, la stagione virulenta dell’AIDS non è passata senza danni; probabilmente, veder morire intorno a sé gli amici e gli amanti di un tempo deve averlo sconvolto (e magari c’è da capirlo). Che dire? Auguri; magari io preferivo il Dalla ironico e iconoclasta di un tempo…
Eccone un altro che si sputtana una vita di lavoro (e di amori bisessuali, ricordiamolo) e si inginocchia per ottenere chissà quale vantaggio. Che tristezza; ma si sa, di questi tempi va di moda.
Ad ogni modo, chi impedisce a chicchessia di aspirare al divino? Fino a prova contraria, non esiste una singola legge che impedisca ai fedeli di qualunque religione di praticare il loro credo. E’ a noi che viene impedito di fare le famiglie che vogliamo, con chi vogliamo, e perfino di morire come vogliamo. Io non perdo occasione di ricordarlo ai cattolici che incontro.
Finalmente si rivelano per quel che sono veramente tanti di questi modelli di anticonformismo a milioni di euro per concerto! Per associazione ho sempre davanti agli occhi lo spettacolo offerto da tanti di questi contestatori istituzionali con chitarra e luci psichedeliche che, in occasione di una qualche ricorrenza che riguardava la regina lisabettadinghilterra, si inchinavano reverenti e deferenti a omaggiare suamaestà, noto esempio di anticonformismo.
Sì, lo so, la mia è quasi sicuramente una idiosincrasia patologica, una sindrome da anarchismo acuto, e mi scuso senz’altro con quanti hanno saputo cogliere ciò che io non ho colto… ma non credo faccia poi male sapere che c’è anche chi la pensa in questo modo.
Io in ogni caso approfitto della notizia per sfogarmi.
Ma quanti convertiti sulla via di Damasco ultimamente.Sarà che fiutano l’era oscurantista in arrivo?
Il Signor Dalla è liberissimo di aderire a qualsivoglia religione o organizzazione cattolica, ma sono curioso di sapere con quali mezzi e perchè vuole contrastare “ogni forma di ateismo e di secolarismo”.
Chi non è credente non si sogna minimanente di contrastare la fede altrui.
Non capisco perchè loro vogliono invece contrastare noi ed il nostro essere atei e secolarizzati.
Si sentono forse in dovere di farlo ?!
Anche dalla è impazzito, ma giustamente può fare quello che vuole.
Dalla
ora si farà cambiare il cognome in “dalla dopo il matrimonio”
«E’ a noi che viene impedito di fare le famiglie che vogliamo, con chi vogliamo, e perfino di morire come vogliamo.»
«Chi non è credente non si sogna minimanente di contrastare la fede altrui.»
Chi crede fermamente in qualcosa, come un vero cristiano, non può ammettere un’altra visione del mondo, non può tollerarla. Mi sembra anche logico: la presenza di un’altra credenza o visione del mondo che relativizza la sua è per lui inammissibile.
Qui e altrove si rivendica il diritto di vivere come meglio si crede e di non dover subire le vessazioni dei credenti fanatici. Si dice per esempio: per i cattolici il matrimonio è un sacramento e indissolubile? Benissimo, affari loro, non divorzino; ma per noi è un contratto rescindibile e vogliamo vivere come ci piace.
Ma le cose non stanno così. Ai non cattolici può essere indifferente che i cattolici non divorzino, ma per i cattolici il divorzio è un oggettivamente un disordine morale che va represso. Ammetterlo o anche solo tollerarlo significherebbe minare uno dei cardini del cattolicesimo, appunto l’indissolubilità del matrimonio.
Con ciò voglio dire che non possiamo farci troppe illusioni sullo spirito di tolleranza dei credenti.
Debbo poi aggiungere che io, come non credente, cerco di contrastare la fede in cose assurde che possono essere oggettivamente pericolose. Anche questa mi sembra una cosa logica.
Si possono tollerare solo culti e religioni che non minino la pacifica coesistenza, che riconoscano cioè certi valori comuni, questi sì non negoziabili (come la costituzione e le leggi).
Adesso con la chiesa si lavora molto di più che con le feste dell’Unità. Queste “conversioni” dimostrano solamente dove stanno oggi i soldi. La chiesa possiede comunque uno dei più grandi sistemi di distribuzione a livello mondiale. Tenersi buono il vaticano, per un intellettuale o uomo di spettacolo, può essere una garanzia di successo.
Battuta in un film del ‘Monnezza’ che dice ad una ragazza: “te piace Dalla?”; e lei risponde: “solo il cantante”.
Pensavo che con le dichiarazioni di d’Alema (“Sento anch’io il fascino della fede”, “Non si possono offendere i sentimenti religiosi di milioni di persone”) si fosse toccato il fondo del fondo (dell’ipocrisia, dell’opportunismo) e che bisognasse ormai rassegnarsi alla logica del potere e non meravigliarsi più di niente. Che mancasse ormai solo la notizia della conversione di Pannella per completare il quadro.
Invece confesso di essermi ancora meravigliato – e persino indignato – nell’apprendere che Dalla sia dell’Opus Dei e voglia contrastare l’ateismo con ogni mezzo (sperabilmente lecito).
Semplicemente pazzesco. Non ho più parole. Ma non ci si può nemmeno arrendere.
Troppo comodo convertirsi ora dopo che ci si è fatto i soldi negli anni 70 durante la tournee con De Gregori.
guarda caso quando si parla di chiesa & religione si finisce (o si parte) con parlare di denaro.
«sfatiamo questa leggenda, se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica»
strano comunque, io credevo che le idee valessero più del vile danaro… mi domando a tal punto quanto costi la sua dignità, cioè quanti soldi abbia incassato per accantonare le proprie idee per un tempo pari alla durata di un concerto.
“se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato.”
Ecco riassunta la sua morale cattolica, finchè pagano, gli atei senzadio sono i migliori, se, viceversa, vogliono farci pagare l’ICI sono la causa di tutti gli orrori della storia.
“Mentre l’angelo di Dio bestemmiava, facendo sforzi di petto…”
ci siamo persi anche lucio, mi sa che si e’ bevuto il cervello
Luigi
Alè, via anche un altro: dagli all’ateo, picchia sodo!
Sapesse quanto mortifica il nostro tempo (e anche quelli passati) il fideismo irrazionale.
(Almeno ha resistito fino ai 64 anni, Giovanni Lindo Ferretti ha fatto prima…)
il fatto che dalla dichiari di amare profondamente un ciarlatano, va molto a sfavore dell associazione stessa a cui il ciarlatano in questione fa riferimento, secondo me…
ricordo di avere visto una sua foto da giovane a torso nudo, la quantità indescrivibile di peli che ricoprivano il torace e l’addome faceva rimanere senza fiato ! Credo che dentro di sè abbia cercato di trovare una soluzione altra rispetto alla diretta discendenza dai primati, una scappatoia, qualcosa come” anch’io… anch’io… sono stato creato dal disegno divino ! dio mi ha fatto a sua immagine “! poverino bisogna capirlo !
Per un credente può suonare blasfemo dire che dio è in ogni luogo: penso alla spazzatura di Napoli, e mi dico che per fortuna sono non credente, perché il volto di dio là non mi piacerebbe. Una volta quelli che ti spiegavano dove è dio rischiavano il manicomio, oggi li consideriamo solo un po’ superbiotti, si sono solo montati la testa. Dicano le loro preghierine in silenzio, prima di andare a letto, e buon pro gli faccia.
La fede…qualcosa che dev’essere avvertita e sentita, forse Dalla ha avuto questa esperienza? Mi piacerebbe sapere qual’è stata la causa di tale conversione. Per quanto mi riguarda, potrebbe non esserci stata alcuna conversione, in quanto per me è stato sempre e solo un’opportunista, non sono mai riuscito ad attribuirgli una chiara connotazione ideologica. Evidentemente, ha avuto bisogno di una vita per acquisire una sua identità.
Ma, c’è un’altra possibilità, ovvero, quella che questa decisione, dopo aver considerato l’attuale potere papale, rappresenti quella coerenza di opportunismo e ipocrisia che l’ha sempre contraddistinto.
a me tutti questi convertiti dell’ultima ora mi puzzano di intrigo…che ci sia qualche mazzetta sottobanco…? secondo me li paga il vaticano…se no stento a credere a tutte queste fulminazioni….a difesa dell’opus dei, poi… è il colmo…sembra una barzelletta peccato che è la realtà..
come se la fede poi fosse indirizzata a senso unico verso la religione cattolica. ..come fosse l’unico cristianesimo…Dalla lo sa che anche il protestantesimo (e anzi sopratutto quello) ha dato dignità al lavoro? Mentre la chiesa cattolica dava dignità solo all’occupazione clericale, ai fini della santificazione? Lo sa Dalla? Mi pare proprio di no…
Lui ha il diritto di fare ciò che gli pare.
Esattamente come me, che ho appena preso tutti i suoi CD, li ho fatti a pezzi e li ho buttati nelle immondizie.
Addio Dalla.
Dalla visto che sei un credente ti dico qual’è il 12° comandamento: NON SPUTARE NEL PIATTO DOVE HAI MANGIATO!
La sinistra sprecava i suoi soldi per farti esibire nei suoi festival, coloro che votavano a sinistra correvano a comprare i tuoi dischi; intanto la chiesa conservatrice additava a simbolo positivo per la società Albano & Romina, sposati in chiesa, una marea di figli, amenità del tipo ‘un bicchiere di vino con un panino’.
Anticlericale
potevi venderli su ebay! ‘mazza che tollerante che sei, però! che differenza c’è con il rogo dei libri all’Indice?
Oddio, ci siamo giocati anche Lucio Dalla.
Ma, tra l’altro, non era pure omosessuale (o bisessuale, come si dice in Italia)? Io sono gay e sicuramente bruciero’ tra le fiamme eterne… pero’, a pensarci bene, aderire alla piu’ vasta associazione gay del mondo, cioe’ la Chiesa Cattolica, sembrerebbe del tutto coerente. Quasi quasi mi iscrivo all’Opus Ghei pure io…
L’adesione di Lucio Dalla all’Opus Dei e il suo scagliarsi contro l’ateismo è una di quelle notizie che fanno un po’ cadere le braccia, perché vengono da un personaggio che ha speso una vita intera secondo determinati canoni e modelli e ora con un bel giro a 180° li rinnega in modo totale. Dalla, insomma, con questa professione di fede riesce ad andare oltre la conversione cattolica di Renato Zero, e non era semplice. Parliamo non solo di uno di quei personaggi pubblici per i quali le associazioni glbt italiane dovrebbero fare outing, ma anche di un cantautore “dada” che in passato ha scritto testi che son potuti circolare solo grazie alla cultura laica. Dubito fortemente che se l’Opus Dei avesse governato l’Italia ai tempi di “Disperato erotico stomp” questa canzone sarebbe stata resa pubblica come lo fu, divenendo uno dei cavalli di battaglia dell’artista bolognese.
Disperato erotico stomp (Lucio Dalla, 1977)
Ti hanno vista bere a una fontana che non ero io
ti hanno vista spogliata la mattina, birichina biricò.
Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte,
ed eran botte, Dio, che botte
ti hanno visto alzare la sottana, la sottana fino al pelo. Che nero!
Poi mi hai detto “poveretto, il tuo sesso dallo al gabinetto”
te ne sei andata via con la tua amica, quella alta, grande fica.
Tutte e due a far qualcosa di importante, di unico e di grande
io sto sempre a casa, esco poco, penso solo e sto in mutande.
Penso a delusioni a grandi imprese a una Tailandese
ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.
Quindi, normalmente, sono uscito dopo una settimana
non era tanto freddo, e normalmente ho incontrato una puttana.
A parte il vestito, i capelli, la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri, e non ragionava male.
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra,
non abbiamo fatto niente, ma son rimasto solo, solo come un deficiente.
Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto
gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino
mi guarda con la faccia un pò stravolta e mi dice “sono di Berlino”.
Berlino, ci son stato con Bonetti, era un pò triste e molto grande
però mi sono rotto, torno a casa e mi rimetterò in mutande.
Prima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella
sono molto preoccupato, il silenzio m’ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi, e con dolcezza è partita la mia mano.
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E’ proprio vero che ci sono molti modi di invecchiare, ma il più triste è quello di rinnegare se stessi e iscriversi al carro dei vincitori ideologici.
Per Calvino:
Forse c’è un po’ di confusione: all’indice c’erano i libri che non piacevano alla chiesa. Chi voleva bruciare i propri libri, fatti suoi!
«Nessuno può impedire all’uomo di aspirare al divino.
—Ma l’Opus Dei non aspira al divino, aspira a vedere realizzate politiche sociali e legislative regressive e repressive,comprendenti tra l’altro la sepoltura dei materiali abortivi(es. Lombardia)…
A me non è mai piaciuto nè come cantante nè come personaggio; lui come tutta una serie di personaggi del modo dello spettacolo che ieri come oggi si avvolgono nelle bandiere rosse e fatturano miliardi. Loro sono furbi, ma se, ieri come oggi non ci fossero in giro dei gaggi ( a proposito del Maresciallo Nico Giraldi ) che basta che uno attacca berlusconi x comprargli dei dischi, oggi CD e DVD; dovrebbero andare a lavorare. Nell’ambito della musica commerciale e di consumo, trovavo moralmente + onesto un personaggio come Lucio Battisti, che almeno non si è mai avvolto nelle bandiere rosse e non ha mai dato sole ideologiche. Mediti chi ancora oggi va dietro a canzonettari, cinematografari, buffoni e guitti vari, pennivendoli che si avvolgono nelle bandiere rosse, attaccano Berlusconi, il Papa, stanno con i precari e varie; ma se si guarda il loro conto in banca sono stramiliardari, ed non si alzano davvero alle 5 per andare in fabbrica. Uno dopo l’altro si convertiranno ed inginocchieranno davanti a chi, come il Vaticano, può garantire loro ancora, direttamente o indirettamente, lauti guadagni e fare la bella vita.
L’ Opus Dei vuole riportare la società e la legislazione italiana allo stato in cui si trovava negli anni del regime fascista o anche peggio.
Guardate che Dalla andava da padre Pio già molto tempo fa.
Niente di nuovo.
Il Lucio perde il pelo ma non il ‘vizietto’?
Io sono convinto che è uno scherzo.Dalla no!Aveva pure scritto una canzone “comunista” che irritò non poco il mondo cattolico.Tra un po’ ci dice che scherzava.Altrimenti NON HO PROPRIO PIù PAROLE.
I convertiti in punto di morte.
Mi piacerebbe sapere che pensa l’Opus Dei delle sue dragate ai cruising, ma probabilmente in fatto di hot sex si è trovato un’ottimo gruppo.
Questo qui parla di santificarsi con il lavoro? Ma ha mai lavorato uno così? Equiparare il lavoro (quello vero), alle sue canzoni tediose mi sembra francamente troppo… E poi “Dio è dappertutto anche in una canzone scritta bene…” un po’ presuntuoso, no? 😉
Quella era la “matita di dio”, questo qui cos’è… “il clavicembalo del signore”?!
@Mifepristin
più che alla legislazione del ventennio direi di più al regime del papa re…
mamma mia ora vi racconto di come un uomo tema la morte;
addirittura iscritto alla opus dei????e tutti gli uomini del porto lo chiamavano gesu’ bambino??
io preferivo quello che beveva.
Si dice che ai tempi abbia avuto un rapporto con il cantante Ron,altro credente di tutto il miracolistico che c’è in circolazione.Forse è il senso di colpa per i “peccati” commessi.Io comunque continuerò ad ascoltare le loro canzoni soprattutto quelle vecchie,anche se con una punta di delusione.
Cattocomunisti (o cattofascisti, che è la stessa cosa): il peggio del peggio
che cosa volete pretendere da uno che s’è fatto mettere una vasca a idromassaggio dietro un porche cayenne?
Il più grosso Mistero della Fede cattolica??? Il denaro!! ecco come si fa a convertirsi al cattolicesimo…altro che devoto cattolico, caro Lucio, gli atei non ti danno più la grana e adesso ti fai venire le visioni per scucire denari ai cattolici che correranno a comprare il tuo cd coi lucciconi agli occhi!! avresti fatto meglio a morire giovane, come De Andrè, o ritirarti quando era l’ora, come Battisti, avresti fatto una figura più dignitosa…cmq dimostra di essersi conformato subito alla mentalità repressiva che tira in Italia; come penserà di fare per combattere gli atei, si farà scrivere i testi delle canzoni da Socci e ce manderà a casa in allegato con i libri del Berlusca??
NESSUNO PUO’ IMPEDIRE AGLI UOMINI SE NON VOGLIONO CREDERE A DIO
DI NON ESSERE LIBERI DI NON CREDERE.ALMENO CHE NON FACCIANO COME LA SANTA INQUISIZIONE; ATTUANDO TORTURE E MUTILAZIONI XCHE’ L’UOMO E LA DONNA
SI SOTTOMETTANO ALLA RELIGIONE. ANCHE LA LIBERA SCELTA DI ATEISMO A UN SENSO .
@ Calvino.
> che differenza c’è con il rogo dei libri all’Indice?
Io dei MIEI cd ci faccio quello che mi pare (e difatti quelli di Dalla ora sono a pezzi nelle immondizie) e non devo renderne conto a nessuno.
NON ho mai preteso che gli altri buttassero i propri !
E’ questa al differenza !
Povero Dalla….
Come tutti sta diventando vecchio… e con la vecchiaia non arriva la saggezza, ma solo la paura della morte… e allora si ritorna alla religione, per convincersi dell’esistenza di un paradiso/Dio che ti permetterà di proseguire la tua vita anche dopo la morte…
Un paese di vecchi come è diventata l’italia è soprattutto un paese con una gran paura di morire ed un bisogno spasmodico di convincersi dell’esistenza di Dio e di conquistare la vita dopo la morte… a scapito dei giovani che invece vorrebbero vivere con leggi fatte per il bene della nazione e non fatte solo per soddisfare le paure dei vecchi….
pardon, senza punto ?
un altro che si è fatto il bidet con l’acquasanta.
io ho letto tante cose e anche dei libri sull esoterismo.certamente il problemo della morte mi affascina e mi angoscia nello stesso tempo.io non ho certezze assolute come tanti cosidetti religiosi illuminati e intransigenti in morale ma a prescindere da questo potrei parlare con qualcuno ed argomentare con lui sulla questione ma non mi sognerei mai di imporgli le mie credenze.tutto qui
scusate scusate il post precedente, adesso ne posto uno serio:
Lucio Dalla ha scritto una di quelle che secondo me è una delle canzoni più belle della storia della musica italiana: Com’è profondo il mare.
specialmente il passo dove dice:
E intanto i pesci, dai quali discendiamo tutti….
Ma si rende conto che ha scritto un’eresia darwiniana? Che se lo becca la Binetti lo strangola col cilicio?
A me , Dalla, non è mai piaciuto, nè come musicista e cantante, nè, tantomeno, come icona di una certa cultura della sinistra-paninara degli anni 80.
Ora fa il paio con Benigni, altro fervente devoto……scommettiamo che Emilio Fede farà un panegirico anche per il Lucio?
Se Dalla è un fervente cattolico è un problema suo, mica mio…
ROTFLOL!
http://www.ccsg.it/F80.htm
MILANO – «Nessuno può impedire all’uomo di aspirare al divino. Dio è in ogni luogo, nel volto degli uomini, nel sorriso di un bambino,
…anche in una canzone ben eseguita».
Allora non è vero che è credente.
Dalla ha fatto canzoni bellissime, poi ha perso la vena creativa e lentamente si è buttato fra le braccia della grande istituzione.
uno può ben diventare credente e dire mille preghiere al giorno, può anche far canzoni e guadagnare un sacco di soldi, ma perchè irridere il piatto in cui ha mangiato?
che senso ha, poi, lanciare una crociata ideale contro l’ateismo?
ancor peggio, trovo inquietante l’affiliazione al pus dei ed il panegirico di papa matzinger.
che orribile senso ha tutto cio?
lasciamo perdere, voglio ricordarlo ai bei tempi, quando cantava:
Oh…! Brutto uccello
ti ha mai detto nessuno che un dio
dovrebbe essere più bello
e poi non ho capito l’ultima riga
non sarà che a stare sempre nello spazio
hai imparato a portar sfiga.
Oh…! Brutta specie di aereoplano
ma non ti accorgi che stando in alto
vedi il mondo da lontano
e per che cosa mi dovrei pentire
di giocare con la vita e di prenderla per la coda,
tanto un giorno dovrà finire
e poi, all’eterno ci ho già pensato
è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto
dalla gente che ho amato.
Nessuno può impedire all’uomo di aspirare al divino? E chi mai lo ha impedito? Piuttosto è da notare come gli “aspiranti” cerchino in tutti i modi di impedire agli altri di non aspirare…
Per quanto riguarda Lucio Dalla, secondo me non si è mai occupato di arte ma di artigianato, come la maggiorparte degli italiani, questa notizia non è altro che alcool sulla mia personale pira per lui.
Opus Dei? Ma svegliati, Lucio Dalla.
dalla torna a bere un po di lambrusco che è meglio
bravo Dalla, hai toccato il fondo, ora comincia a scavare.
ha appena rilascito un’intervista a Mollica per dire che ha solo citato Escrivà in proposito di una sua frase sul lavoro, ma che non sa nemmeno cosa sia l’Opus Dei.
ha un po’ cercato di edulcorare le sue dichiarazioni.
secondo me le sta provando tutte per ritornare alla ribalta, l’anno scorso mi è persino capitato di intravederlo in quel programma porno per donne, quello che si chiama “amici della defilippi”.
a me che è piaciuto il Dalla ironico e buffone un po’ dispiace vedere oggi che fa solo il buffone.
in effetti se e’ credente e’ libero di farlo, come del resto noi lo siamo di essere atei o agnostici, ma quando dice che vuole combattere l’ateismo e il secolarismo in ogni modo,
dimostra quanto rispetta la liberta’ di pensiero di chi non la pensa come lui.
(questa cosa mi sa che deve essere contagiosa tra i credenti, sempre a sbraitare quando qualcuno osa dire qualcosa contro di loro, e poi non fanno altro che parlare male degli atei,
che vanno combattuti, perche’sono la causa dei mali del nostro tempo, e ovviamente non c’e’ mai qualche politico che dice: anche gli atei hanno diritto al rispetto come ne avete diritto voi!!!! Perche’ dovreste combattere l’ateismo? NON hanno il diritto di pensarla come vogliono? SOLO VOI LO AVETE?)
non credo ci sara’ mai un politico che ci difenda alla luce del sole
sono troppo impegnati a difendere la SANTA CHIESA , poverina cosi’ debole…..
il prossimo è veltroni…..è già diacono AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!
ma mai uno ricco e famoso che dica sono diventato ateo,venga riportata sui giornali e che si dica a RAIVATICANA
E’ solo un snob che cammina sospeso…sul nulla.E non lo sa!
Ma che cosa sa, Dalla, dell’ Opus dei?
Fortuna che non mi è mai piaciuto e non ho alcuno dei suoi dischi.
Quanto ai contenuti delle sue canzoni, li trovo repellenti, stupidamente scurrili.
Dopo un album con De gregori e uno con Morandi, a quando anche uno con Povia?
In definitiva: poveraccio! Mi fa quasi pena…
Semplicemente un cantante finito che cerca di ritornare in auge con l’aiuto del vero potere e del denaro. E un’altro omosessuale (pardon “bisex”) che rinnega se stesso, un pò come il signor Zero. Amen
mollica: “lucio, ma sei matto? hai detto che sei dell’opus dei”
dalla: “no, ho detto arci gay”
mollica: “guarda che hanno capito tutti opus dei”
dalla. “sciubudubudam, sciubudubudam, fammi un’intervista che rettifico”
non capisco cosa ci interessa cosa crede lucio dalla…bha…
Povero Lucio, come sei caduto in basso! La prossima tua mèta sarà senza dubbio il Ku Klux Klan, ammesso che ti accettino…
Mi ripeto (inutilmente, d’accordo): a me l’opportunismo ha sempre fatto schifo.
X ric.
Interessa, interessa, altroché se interessa! Sai quanti l’hanno eletto – lui come quasi tutti i radunatori di ‘concertanti’ – a modello di vita? Va da sè che, a me personalmente, fa piacere siano rimasti delusi. E’ una delusione che non può fare loro che bene.
Dalla non mi é mai piaciuto come cantante. Ma é giusto che sprima liberamente le sue legittime opinioni. Mi pare strana comunque la considerazione fatta sul marxismo, dal momento che era un “idolo” della sinistra giovanile degli anni ’70 ed esibiva atteggiamenti chiaramente sinistrorsi. Ma tant’é, é giusto così. Ovviamente, non condivido una sola parola di Dalla.
beh non credo che qualcuno contesti la libertà di esprimere il pensiero di dalla (poi autosmentitosi), però si può sicuramente criticarne l’incoerenza, l’ipocrisia, l’opportunismo, l’intolleranza (vero l’ateismo che va combattuto).
Adesso sappiamo chi riempirà il vuoto lasciato da Padre Cionfoli.
Alla buon’ora!