Scalfari: Non nominate il nome di Dio invano

MI HANNO molto colpito i pensieri e le parole scritte nei giorni Scorsi dalla senatrice Paola Binetti e da lei affidate in una lettera al “Foglio” che, a quanto lei stessa scrive, è ormai il suo giornale di elezione. Il testo di quella lettera è stato poi integralmente ripubblicato dal “Corriere della Sera”. E di nuovo la senatrice ha ripetuto e ancor più estesamente formulato i suoi pensieri in un dialogo sulla “Stampa” con Piergiorgio Odifreddi.  Il tema di questi interventi è singolare. Viene affrontato per la prima volta nel mondo e per la prima volta nella Chiesa cattolica da parte d’un cattolico militante che si riconosce in un partito ed ha un seggio nel Senato della Repubblica. Si tratta dell’intervento di Dio nella formulazione delle leggi, sollecitato dalle preghiere della senatrice devota. Ricordo il caso per completezza di informazione. Si votò pochi giorni fa in Senato la conversione in legge del decreto sulla sicurezza. Tra Le varie norme ce n’era una che configurava come reato di razzismo la discriminazione nei confronti degli omosessuali effettuata con atti o parole di istigazione a discriminare. La Chiesa si allarmò per timore che la sua predicazione che considera l’amore tra omosessuali una devianza contro natura venisse giudicata reato penalmente perseguibile. Reclamò la cancellazione di quella norma e invitò esplicitamente i parlamentari cattolici a votare contro di essa. Si trattava con tutta evidenza d’un intervento e d’una interferenza che violavano in modo grave le disposizioni concordatarie. Talmente scoperta – quell’interferenza – da richiedere una protesta formale del governo nei confronti della Santa Sede. Protesta che invece e purtroppo non c’è stata. Il governo però, a sua volta allarmato dai possibili effetti di quell’interferenza clericale, pose la fiducia sul decreto e sui singoli articoli. I molti parlamentari cattolici che fanno parte della maggioranza votarono la fiducia pur con qualche disagio di coscienza. La Binetti, anch’essa con qualche disagio di segno opposto, votò invece contro la fiducia, cioè contro il suo partito e il suo governo, in obbedienza al dettame della gerarchia ccclesiastica romana. Il Partito democratico nel quale la senatrice milita decise di mostrare comprensione per il suo voto di dissenso e di non applicare nei suoi confronti alcuna censura politica. Quanto alla norma concernente l’omofobia, essa fu approvata per un solo voto. Quello contrario della Binetti (e l’altro egualmente contrario del senatore a vita Giulio Andreotti) furono infatti compensati da altri voti. Forse ispirati, questi ultimi, dal demonio. Non si sa e non si saprà mai.

Fin qui il caso Binetti. Niente di speciale: un caso di coscienza che avrebbe potuto far cadere il governo il quale riuscì tuttavia ad ottenere la fiducia e passare ancora una volta indenne in mezzo a tante traversie. Trasferitosi l’esame della legge alla Camera, dove il governo dispone d’una più solida maggioranza, si scoprì però che proprio quell’articolo sull’omofobia era affetto da un errore di redazione. Si menzionava infatti come punto di riferimento della norma una direttiva dell’Unione Europea contenuta in un trattato che risultò non essere quello citato ma un altro. Insomma una citazione sbagliata, un errore di sbaglio come si dice in casi analoghi con qualche ironia. Per evitare che l’emendamento dovesse nuovamente implicare un voto del Senato, il governo decise alla fine di far cadere l’articolo in questione per poi ripresentarlo in altro modo e con altro strumento legislativo. Normale gestione d’una situazione parlamentare complicata.

Ma ecco a questo punto insorgere un secondo caso Binetti. Ben più clamoroso del precedente, anche se per fortuna senza effetti parlamentari immediati. E sono appunto le lettere al “Foglio” e il dibattito sulla “Stampa” dove la senatrice sostiene la tesi del Miracolo. L’errore di sbaglio, la citazione incomprensibilmente sbagliata non si può attribuire, secondo la Binetti, ad una trascuratezza umana. Quella trascuratezza c’è indubbiamente stata, ma non è né dolosa né colposa. E’ talmente macroscopica e impensabile che non può che essere stata effetto d’un “intervento dall’Alto” – così testualmente scrive la Binetti – stimolato dalle sue preghiere. La senatrice enumera altri casi di leggi e norme da lei ritenute indispensabili per il bene della comunità e della morale, che sono State approvate in Parlamento e da lei attribuite ad altri “interventi dall’Alto”, anch’essi stimolati dalle sue Preghiere. Altre norme da lei desiderate e altre preghiere da lei elevate al cielo non hanno invece trovato ascolto (è sempre la senatrice che Parla) ma ella non dispera che lo troveranno in un prossimo futuro.   Siamo di fronte ad un caso che, come ho prima accennato, non ha riscontro nella storia né parlamentare né religiosa di nessun Paese. Leggi e norme sull’approvazione delle quali si sarebbero verificati interventi di Dio in accoglienza di preghiere di parlamentari. Come giudicare simili affermazioni? Una presunzione inaudita? Un disturbo mentale? Una fede capace di muovere le montagne e quindi nel caso specifico di ottenere risultati parlamentari altrimenti inspiegabili? Una forma di fondamentalismo ideologico che può suscitare un anti-fondamentalismo di analoga natura ma di segno diverso?

Mi permetto di segnalare alla senatrice Binetti che il tipo di preghiere da lei elevate a Dio affinché intervenga nella legislazione italiana sono decisamente in contrasto con la costante dottrina della religione da lei professata. E’ curioso che la senatrice non se ne renda conto. È ancor più curioso che sia io a segnalarglielo. Ciò crea una situazione a dir poco comica. Divertente. Paradossale. La dottrina cattolica infatti ha costantemente incoraggiato la preghiera dei suoi fedeli. La preghiera privata ma soprattutto quella liturgica, tanto meglio se effettuata pubblicamente e coralmente nelle chiese o in qualsiasi sede appropriata. Ha anche indicato – la dottrina – quale debba essere l’oggetto della preghiera. Non già invocare Dio a compiere miracoli su casi concreti come la guarigione da una malattia o, peggio, un beneficio immediato, una promozione, una vincita alla lotteria, l’ottenimento d’un posto di lavoro e simili. L’approvazione di un articolo o di un comma o la vittoria d’un quesito referendario non sono state mai contemplate in questa casistica, ma ritengo che possano logicamente rientrarvi. Impegnare il nome e l’intervento di Dio in questi “ex voto” avrebbe piuttosto l’aria d’una provocazione e sfiorerebbe la blasfemia violando il comandamento mosaico che fa divieto di “nominare il nome di Dio invano”. L’oggetto della preghiera deve essere solo quello di chiedere a Dio che la sua grazia discenda sull’orante, che lo aiuti a sopportare il dolore e la sofferenza, che non lo induca in tentazioni, che lo liberi dal Male (cioè dal peccato), che fortifichi il suo amore per il prossimo. Perciò lei fa benissimo, senatrice Binetti, a pregare affinché la grazia discenda su Giuliano Ferrara (nella sua lettera al “Foglio” c’è scritto anche questo) volendo, potrebbe anche cimentarsi a chiedere che la grazia divina scenda su di me. Non me ne offenderei affatto e sarebbe carino da parte sua. Ma coinvolgere Dio nella discussione parlamentare, questo, gentile senatrice, è una bestemmia di cui forse lei dovrebbe confessarsi. Però da un sacerdote scelto a caso. Se va da sua eminenza Ruini sarebbe sicuramente assolta in terra. In cielo non so.

Post scriptum. “Il giusto modo di pregare è un processo di purificazione interiore. Nella preghiera l’uomo deve imparare che cosa egli possa veramente chiedere a Dio, che cosa sia degno di Dio. Deve imparare che non può pregare contro l’altro. Deve imparare che non può chiedere le cose superficiali e comode che desidera al momento, la piccola speranza sbagliata che lo conduce lontano da Dio. Deve purificare i suoi desideri e le sue speranze”.   Queste parole si leggono nell’enciclica “Spe Salvi” di Benedetto XVI, a pagina 64 nell’edizione dell'”Osservatore Romano”. Le rilegga, senatrice, e cerchi di capirne bene il senso. Soprattutto non si autogiustifichi: il Papa, nella pagina seguente, ne fa espresso divieto.

Il pezzo è di ieri, ma rimane sempre attuale e intelligente. Un ringraziamento a Stefano Grassino per la segnalazione della notizia e a Carlo Ristori per il testo (che mi sono permesso di “scippare” dalla mailing list, non trovandolo sul sito).

Fonte: La Repubblica

17 commenti

Lucy Van Pelt

Riuscirà la binetti a replicare a questa lucidissima accusa, o non le resta che stringere di tre buchi il cilicio e aggiungere qualche fustigazione? e magari non farsi più vedere e sentire..

BX

Essendomi goduto tutto il pezzo, dissento però da Scalfari su un punto: ma perché si è presa la briga di redarguire la Binetti sulla base di una sua scorretta interpretazione della preghiera? Si tratta di un artificio retorico a suo modo efficace, d’accordo (“ti dimostro che tu per primo non sei coerente con ciò che affermi”), ma si tratta anche di una tentazione tipica dei laici che, generalizzata potrebbe suonare così: insegnare al papa come si fa il papa!
Io vi intravedo un desiderio inconscio di dimostrare una superiore conoscenza di temi teologici che, come tali, ad un non credente non dovrebbero interessare. E non credo che interessino nemmeno a Scalfari, tanto è vero che parla di situazione comica, grottesca, surreale, ecc… ma forse non ha soltanto saputo resistere alla tentazione.
E anche il titolo di questo post (“Non nominate il nome di Dio invano”… o è il titolo dell’articolo di Scalfari?), guarda caso, sia pure in modo ironico, richiama uno dei 10 Comandamenti.

faidate

Una leggenda metropolitana, quasi certamente destituita di ogni attendibilità, riporta come la senatrice Binetti venga regolarmente perquisita all’ingresso del senato per il sospetto che, in linea con analoghi fondamentalisti, nasconda un giubbotto carico di esplosivo per farsi esplodere in caso di unavotazione che dio non sia riuscito a controllare.

Lucy Van Pelt

@BX
E’ il titolo originale dell’articolo di Scalfari: io ho inteso come ironico il riferimento al 2° comandamento (ripassino su Google..)

Senofane

articolo godibile, complimenti.
l’ironia d’insegnare a pregare ad una fervente credente e il tentativo di arginare l’introduzione di un fondamentalismo cattolico in salsa americana mi sembra encomiabile.
rimane l’infantilità dell’atteggiamento della politica di destra e delle sue infiltrazioni nella sinistra, che non è santa, ma prima di tutto non dovrebbe essere di destra.

mp

Sinceramente, della binetti bisognerebbe guardarsi le spalle. Sono i fondamentalisti come lei il pericolo per la società contemporanea. E’ molto grave che una persona con le sue idee sia in parlamento e abbia un potere di questo tipo. Ma si sa, siamo in italia.

Massimo

A proposito di antipolitica: se le leggi le fanno i miracoli, cosa ce ne facciamo di un Parlamento democraticamente eletto?

Bigluc

è incredibile che Ruini non ci avesse già pensato, adesso si darà da fare per creare una nuova costituzione teocratica, ehehehehehehehehe|

paolo di palma

Ho ascoltato quanto segnalato da RazioCigno. Dissento, a radio maria non hanno risposto hanno solo sproloquiato con una serie di frasi senza senso e senza sostegno logico. Non hanno nemmeno sforato le motivazioni di Scalfari.
Credo comunque che RazioCigno intendesse ironizzare con questa segnalazione.
Per me Scalfari ha fatto bene a dare alla binetti una lezione teologica sul suo campo di gioco, anche per dimostrare che un laico non credente non è un disinformato nè lo è per disinformazione, ma è non credente per raziocinio.
Di più conoscere e far riferimento ai dieci comandamenti attuali, che sono in gran parte la falsa riga di quelli dettati dal dio Horus parecchio prima di quelli ricevuti da Mosè, non è a mio avviso un cedimento nei confronti della fede. I comandamenti, escluso il preambolo ed i primi tre se non sbaglio, danno delle regole di vita accettabili da chiunque, compreso il sesto che in origine sconsigliava l’accoppiamento tra specie diverse.
Escluderei anche il nono, in quanto inapplicabile, come diceva Enzo Biagi “E’ difficile non desiderare la donna d’altri dal momente che la donna di nessuno è il più delle volte assai poco attraente”.

Felix

Se si decidono ad eliminare quell’ obbrobrio della legge sulla
fecondazione assistita, sacrificherò un gallo ad Esculapio.

Bruna Tadolini

Cito un brano dal libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile da http://www.geocities.com/biochimicaditutti

“….Prima di proseguire nell’ipotizzare la possibile evoluzione dell’idea di Dio, è necessario mettere in evidenza, se mai vi fosse sfuggito, come l’antichissimo spiritualismo di cui abbiamo parlato sia eminentemente animale ed utilitaristico: l’uomo utilizza gli spiriti come strumenti per ottenere cose concrete. In questa ottica non sorprende che i circuiti nervosi che lo sostengono si siano geneticamente fissati nel cervello…”

Insomma, i circuiti nervosi della binetti usano dio per ottenere ciò che desiderano!

Anticlericale

Ricordo che la binetti è anche una amante del cilicio, della sofferenza autoinflitta come dono a dio.

Ma ci rendiamo conto di che razza di gente abbiamo al parlamento ???

Inoltre ricordo che la binetti fa parte del partito democratico, NON VOTATELO !

maxalber

Ma poi qualcuno ci crede sul serio al cilicio della Binetti?
Questa congrega è formata da tali ipocriti e mentitori che sarei più meravigliato se il cilicio ci fosse sul serio. Mi ricorda la verginità di Formigoni: chi ci crede?

dinuzzo 56

mi associo ad anticlericale a non votare e far campagna contro il PD finchè ospiterà certi personaggi che al solo nominarli mi parte la peristalsi intestinale!
guardate poi il video you tube segnalato da RazioCigno ,ma soprattutto guardate il secondo brevissimo pezzo che lo segue dove il delirante e zagaiante conduttore spiega perchè hitler
ha sterminato tanti ebrei:beh, non ci crederete,ma è perchè odiava gesù che era ebreo!!!
allora la chiesa che gli ebrei li ha ghettizzati, battezzati con la violenza, bruciati vivi,diseredati e diffamati per ogni dove ,chi odia? BABBO NATALE.
Perchè babbo natale era ebreo,non lo sapevate…..ah,ah,ah,ah……

Toptone

Questa è la peggiore invasata che circola in Italia.

Ma come mai le sue letterine sono regolarmente pubblicate e quelle dei suoi interlocutori regolarmente cestinate?

E questa vecchiarda rimbambita è pure “neuropsichiatra”!! Ma la laurea l’ha presa con i punti Esso o con quelli Miralanza?

All’estero sarebbe stata svergognata, derisa e poi dimenticata. Qui in Italia, una star al pari delle veline di Berlusca.

Rick

“Una star al pari delle veline di Berlusca” Beh! Io preferisco senz’altro le veline alla Binetti, comunque dal momento che qualcuno giustamente vuole che le offese contro i gay siano perseguite daqlla legge, allora visto che qualche ateo(Calogero Martorana per esempio) considera dignitoso il lavoro delle prostitute, se poi dovesse essere sanzionata penalmente anche l’offesa contro le prostitute si dovrebbe punire anche chi offende le veline(di Berlusconi o meno) chiamandole “puttane” o robe simili. Io parlo in generale e non mi riferisco a quello che ha detto Toptone quì sopra che tra l’altro le veline le ha nominate solo di sfuggita. Io dico questo solo perchè ho l’impressione che chissà perchè anche molti atei di sinistra(oltre a molti credenti) detestino le veline come se facessero chissà che cosa di male.

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