Islanda: leggi più dure sull’assunzione di stupratori

Settimana scorsa in Islanda è stata approvata una nuova legge che proibisce di assumere stupratori in asili e scuole elementari.
Proposta dal Ministro dell’Educazione, Thorgerdur Gunnarsdottir, la legge segue una legislazione approvata a Marzo che proibisce agli stupratori di lavorare in associazioni di giovani con bambini minori di 18 anni.
Ora i candidati per posti di lavoro alle scuole elementari e negli asili dovranno mostrare la propria fedina penale. I sospetti di crimini di questo genere che già sono impiegati saranno sospesi immediatamente.
L’assistente del Ministro dell’Educazione dice che ci saranno modifiche in futuro, che applicheranno la legge anche alle scuole superiori.

Fonte: il blog Al Nord del Mondo

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12 commenti

Barbara Monea

In Italia invece i bambini non solo vengono affidati tranquillamente a stupratori pedofili, ma questi vengono anche difesi in caso venissero accusati.

Archeologo

Riflettendo su questa notizia (che non ha niente a che vedere con le religioni di per sé), mi sembra che comunque ci sia qualcosa di sbagliato. Intanto “stupratori” è diverso da “pedofili”, e come seconda cosa: una volta scontata la pena e quindi quando si ha pagato per il proprio errore e lo si è capito, una legge del genere discrimina solo delle persone che hanno fatto nel passato qualcosa di sbagliato, anche se sono cambiate. La pena estingue il reato, ma in questo caso no, e gli effetti continuano… e il fatto che sia una legge retroattiva è scandaloso.
Mah… mi sembra una proposta esagerata; gli estremismi sono tutti uguali, e chi ha fatto questa legge (evidentemente senza pensare) si prenderà i soliti applausi facili-facili, ma dimostra che non ne capisce niente di diritto….

Barbara Monea

Beh, se una persona è capace di stuprare una volta, ci sono più probabilità che possa reiterare il crimine stuprando altre persone.

Laura

Sono d’accordo con Barbara.
E’vero che la pena estingue il reato, ma credo che in certi casi, come questo, sia giusto cercare di prevenire che il reato venga nuovamebnte compiuto e quindi ritengo che non sia una cattiva idea tenere lontani gli stupratori da determinati ambienti
Anche se non è detto che chi ha stuprato una volta per forza stuprerà di nuovo, una persona capace di compiere un atto del genere comunque non è equilibrata e dubito che venga recuperata semplicemente facendola stare in carcere.

paolino

@Archeologo
Sulla retroattività hai ragione.
“Nessuno può essere punito se non in forza di una legge entrata in vigore prima del fatto commesso” (25 II comma Cost.).
In Italia una legge simile non sarebbe permessa (o sarebbe dichiarata incostituzionale) nella sua parte in cui prevede debba applicarsi a persone già condannate, e persino a persone che abbiano commesso il reato prima dell’entrata in vigore della legge.
@Laura:
Il settore di misure di prevenzione ante delictum è un argomento molto delicato. In Italia ci sono e sono criticate da politici, giuristi e operatori sociali perchè per loro stessa natura se sono troppo “lasche” rischiano di far ricadere mezza popolazione sotto il loro ambito, se sono troppo indirizzate possono essere discriminatorie.
Se uno non è equilibrato e non può essere recuperato stando in carcere, si possono applicare altre misure.
Per questo dico spesso che il nostro sistema giuridico è buono nell’impostazione; è pessimo nella GESTIONE, e non sono la stessa cosa!

Ema

Chi ha già scontato la pena(o cmq è in via di giudizio), a mio parere non dovrebbe essere sottoposto a questa legge, chi però ancora non ha commesso il reato…beh…sa esattamente a cosa va incontro…quindi mi sembra una legge giusta se applicata in modo corretto a tutti coloro che commetteranno in futuro questo orribile reato: questa legge, senza retroattività mi sembra ottima

Nikky

Concordo con Archeologo.

Nei Paesi civili la pena scontata dovrebbe avere un fine riabilitativo, quindi dopo averla scontata si presuppone che si torni ad essere persone libere.
Alle persone libere non dovrebbe essere precluso l’accesso a una professione, altrimenti mi sa tanto di marchio indelebile.

Dire frasi che suonano tanto come il lupo perde il pelo ma non il vizio, significa non riconoscere che l’individuo in questione possa tornare ad essere un membro produttivo della società.

‘Sta legge sembra fatta da Grillo e da Di Pietro…

Silvia

Pongo una domanda alle persone che hanno asserito che la pena una volta scontata non deve essere tenuta in considerazione.
Se aveste una bambina di 4 anni, e veniste a sapere che il nuovo maestro che hanno assunto al suo asilo ha precedenti di violenza, come reagireste? Rispondete sinceramente.

Asatan

Tutte belle parole sulla riabilitazione, peccato che nei fatti le categorie di criminali che sono praticamente sempre recidivanti sono serial killer, pedofili e stupratori.
Per un pedofilo o uno stupratore un paio di anni di carcere (se poi li fanno) sono un ben misero prezzo da pagare per il loro divertimento.

Quanto ad altro: si pretende giustamente che gli appartenenti alle forze dell’ordine siano integerrimi quanto a condanne, mi sembra altrettanto giusto pretendere tale condizione sine qua non anche per chi si occupa di un compito perfino più delicato: l’educazione di bambini e ragazzi.

Ema

La pena che si da non ha solo fine rieducativo ma anche punitivo e precauzionale, altrimenti non avrebbero senso pene che facciano scontare molti anni in prigione…(anche se effettivamente in Italia quanit scontano realmente tutta la pena?)

Bruna Tadolini

La teoria dei giochi dice che per costruire una società sono necessarie delle regole: quella di base è occhio per occhio, dente per dente cioè essere buoni con i buoni e cattivi con i cattivi. Solo in questo modo si impedisce agli approfittatori di approfittare della bontà e generosità altrui.
La società umana è basata su questa semplice regola che viene applicata utilizzando strumenti evolutivi genetico-culturali quali i sentimenti di stima e di biasimo, ad esempio. Ma per poterla applicare è necessario che si conoscono le azioni compiute dalle persone e non per nulla il linguaggio ed il pettegolezzo sono due formidabili strumenti di socialità.

La legislazione che tutela l’individuo (privacy, rieducazione ecc…) non sembra tenere minimamente conto di questa pietra fondante della società umana. Penso che bisognerà trovare un nuovo giusto equilibrio se non si vuole consegnare la società ai suoi elementi peggiori!!!!

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