Garton Ash sulle elezioni Usa: il candidato mormone e gli atei

“Repubblica” di oggi ha pubblicato un bell’articolo di Timothy Garton Ash sul candidato repubblicano alle presidenziali USA Mitt Romney, di religione mormone (l’originale, in inglese, è sul sito del Guardian). Romney, per ingraziarsi il voto dei fondamentalisti cristiani, ha pensato bene (è un politico) di individuare un bersaglio comune: gli atei. Scrive Garton Ash:

Quindi non conta quale cre­denza irrazionale si abbia, purché se ne abbia una. L’u­nica discriminante che im­pedisce a un individuo di far parte a tutti gli effetti della comunità nazionale è soste­nere quello che la ragione fondata sulla scienza indica con un grado di probabilità al limite della certezza, ovvero che non esiste l’Onnipoten­te. Il motto di Romney è «tut­ti, esclusi gli atei».
Questa formula gli consen­tirà di non perdere molti voti repubblicani, ma come ricet­ta per un paese libero è inaccettabile. Come minimo i po­litici religiosi dei paesi liberi devono trovare un linguag­gio che metta sullo stesso piano nella sfera pubblica gli appartenenti a tutte le fedi e chi non ne ha nessuna. An­che in Gran Bretagna ci si im­batte in tentativi di indicare che la “fede” ha una qualche superiorità intrinseca rispet­to all’assenza di un credo re­ligioso. Poco prima di Natale l’ex ministro dell’interno bri­tannico Charles Clarke mi ha mandato per e-mail il testo di una conferenza che ha tenu­to su questo tema. La sua ar­gomentazione chiave era che «la fede è in primo luogo e an­zitutto una forza per il bene».
Sia sotto il profilo storico che nella realtà attuale è una tesi che non regge. Dato che per gran parte della storia gli uomini e le donne hanno avuto in gran parte un qual­che credo religioso e persino nel mondo odierno i più con­tinuano ad averlo, pressoché tutte le azioni compiute dagli esseri umani nei confronti di altri esseri umani o della na­tura hanno trovato giustifi­cazione in una qualche fede: molto di buono e molto di cattivo. E’ antistorico negare che le persone hanno fatto il bene per come lo intendia­mo noi liberali laici spinte da motivazioni giudicate religiose tanto quanto negare che si sono compiute azioni terribili sulla base di motiva­zioni giudicate religiose. La mia posizione a riguar­do è empirica: “Dai loro frutti li riconoscerete”.
[…] Il mio problema nei con­fronti di Romney mormone non nasce dal fatto che il mormonismo sia una fede (il problema dell’ateo) né che non sia senza ambiguità una fede cristiana (problema del cristiano), è che mi sembra una raccolta stravagante di assurdità moroniche a opera dell’uomo. E mi chiedo: an­che se Romney è di natura conservatore, anche se il mormonismo è, a suo dire, «la fede dei miei padri», tra cui il padre più recente, ido­latrato, come può un uomo istruito che aspira a guidare la nazione più potente e mo­derna del mondo credere davvero a certe cose? Strana la gente!

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18 commenti

BX

Questo Mitt Romney forse non lo sa, ma usa quasi alla lettera gli stessi argomenti che John Locke, padre del pensiero liberale, usava nella sua ‘Epistula de tolerantia’ nel ‘600. Potrebbe usarlo come cavallo di battaglia contro i suoi avversari liberali… I quali naturalmemte da allora hanno cambiato idea nei confronti degli atei, ma sono forse ancora un po’ troppo fiduciosi circa la ‘bontà dei frutti’ del pensiero religioso.

Pelizza Simone

L’ateismo fa paura perchè non si basa su dubbie rivelazioni letterarie, bensì sull’analisi razionale della realtà. L’evidenza pratica è sempre più potente di qualsiasi fantasia.
Spero proprio che trombino Romney alle primarie…

Silesio

Il fatto che l’ateismo sia diventato un obiettivo significa che è diventato visibile. Questo è un dato importante perché significa che il numero dei non credenti è crescente. Tra l’altro il miglior credente attualmente in vista è Bin Laden e questo ovviamente gioca a favore della diffusione dell’ateismo.

Marco

Il paese in cui davvero le religoni sono fiorite e si sono sviluppate in regime di pluralismo e tolleranza sono gli USA, e questo grazie al pluralismo stesso, che accetta anche le posizioni degli atei. L’ intolleranza oltre ad essere paradossalmente parte di un apparato ideologico che fa riferimento al messaggio cristiano è una minaccia per la convivenza civile in un paese che ha un numero sconfinato di confessioni e credenti, ma anche un nutrito numero di persone atee o agnostiche. Spero che Romney faccia il fanalino di coda alle primarie. E PLURIBUS UNUM, nessuno escluso.

Daniela

ho la netta impressione (e speranza) che a vincere le primarie repubblicane sarà giuliani che sui diritti civili e sulla religione ha posizioni un pò meno fanatiche, almeno da quello che ho potuto leggere di lui.
Comunque garton ash ha scritto un bell’articolo tranne nell’ultima parte, il mio problema di atea è che la fede è caratterizzata da una serie di credenze irrazionali senza senso, quindi fede e credenze irrazionali inventate di sana pianta sono collegate e non disgiunte, il mio problema è che gente così pretende di legiferare seguedo le loro credenze irrazionali.

davide

è forse un nuovo Bush. Spero tanto che il mondo non possa mai essere retto da uno così, perchè a confronto Bush è un agnellino

Giuseppe Murante

..gli Stati Uniti non “accettano” la posizione degli atei. La tollerano, e a mala pena.
Si veda in proposito la nutritissima pubblicistica di parte liberal (Gore Vidal, Chomski.. Al Gore recentissimo, anche se lui e’ di religione ambientalista) conservatrice (Kevin Phillips) e razionalista (Sam Harris, Richard Dawkins, Cristopher Hitchens, Daniel Dennet, et cetera…)

“Una religione qualsiasi, purche’ se ne abbia una” potrebbe benissimo essere stampato sulle banconote assieme a “In God We Trust”.

Asatan

Gli stati uniti tolleranti? Dipende da qual stato in paritcolare.
Ad ogni modo sono tolleranti con le religini di stampo totalitario (cristiani, scientology, ecc)… porvate a guardare le persecuzioni passate dalla wicca o dal tempio di set. Con tanto di accuse di pedofilia e omicidi completamente inventate e dopo anni smontate dall’FBI.

Molto interessante il rapporto di Kenneth Lanning (FBI – unità di scienza comportamentale- quantico virginia) sul Satanic Ritual Abuse, la più grande bufala inventata dai cristiani per aumentarsi l’audience.

Se masticate l’inglese..

http://www.stopbadtherapy.com/myths/sra.shtml

http://www.religioustolerance.org/ra_rep03.htm

Ricordiamoci anche che in motli stati USA per essere psicoterapisti basta appendersi una targa in casa et voilà, per cui si vede in giro ogni ben di dio. Da prete che-psicologo che ti sistema a colpi d’esorcismo all’auditing scn alle “terapie” più folli.

Simone

se tutte le religione sono ammesse ma necessarie, contro chi muoveranno guerro gli USA?
Forse contro il Nord Europa? Difficle, hanno giò troppa democrazia e non abbastanza petrolio.
Consoliamoci, perchè un vero patriota repubblicano non può vivere senza guerra… e i pacifisti che potrebbero votare Romney, in america sono pochi..

darik

# cartman666 scrive:
2 Gennaio 2008 alle 20:16

Spero che Romney sia trombato da Giuliani, che e’ meno fanatico.
spero ke a trombarlo, oltre a giuliani, sia un nerboruto senegalese
ke gli faccia uscire gli okki dalle orbite…..;-)
darik

IlFustigatoreDiGalliate

cmq notate come anche repubblica non abbia il coraggio di pubblicare il cappelletto introduttivo, un sottile critica a questa religione ( dove per criticarla basta spiegarne le origini)

n this season of goodwill, I have been trying to think of a kinder adjective to describe “of or pertaining to the revelation of the angel Moroni”. Moronish? Moronical? The angel Moroni allegedly appeared in the 1820s to a young American treasure hunter called Joseph Smith, and led him to some golden plates buried on a hillside near his home in western New York. Allegedly written in an otherwise unknown language called Reformed Egyptian, and deciphered with the aid of two stones called Urim and Thummim, these texts became the Book of Mormon, regarded by Mormons as divine revelation alongside the Bible. “Mormon”, Smith explained in a letter to a newspaper, derives from the Reformed Egyptian word mon, meaning good, “hence with the addition of more, or the contraction mor, we have the word Mormon; which means, literally, more good”.

Daniela

per il fustigatore,
credo che repubblica abbia pubblicato l’articolo nella sua interezza, solo che forse per qualche questione giuridica l’uaar non l’ha postato tutto. Di solito quando la repubblica pubblica articoli tradotti li pubblicano nella loro interezza.

Flavio

PS. Kennedy fece quel discorso da candidato, cattolico, per ribadire che la fede del presidente non avrebbe dovuto determinare le sue scelte. Altri tempi e forse solo parole da campagna elettorale, però…

Paguro

Tutta questa storia mi ricorda una scena del film “prendi i soldi e scappa” di woody allen, ossia quella dove l’agente dell’FBI daniel miller parla del protagonista “mister hover credeva che questo criminale fosse sospetto come capo di attività sovversive, insomma di un complotto, essendo un noto ateo ed extraparlamentare, aveva lo scopo di sovvertire la nostra società”

Raffaele Carcano

@ Il Fustigatore e Daniela:
colpa mia, di solito preciso che sto citando alcuni passaggi, ma qui me ne sono proprio dimenticato.

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