La legge della L

…nel senso di Lince, Lente (a contatto) e LussuriaI cattolici parlamentari in buona fede che vogliono la soppressione dell’emendamento, come di tante altre libertà laiche, ritengono che se si cedesse su questi «valori non negoziabili» verrebbe a mancare qualunque punto di riferimento morale. Dicono che fuori dai valori cattolici (tanti cristiani, fortunatamente, non li condividono) non ci sia nessuna visione del mondo degna d’esser chiamata umana..

(tratto da un intervento del filosofo Gianni Vattimo pubblicato su La Stampa di mercoledì 2 gennaio 2008)

Anche nell’oscurità, la lince ha una visione sei volte maggiore di quella di un cattolico. Già, la lince, lo stesso animale che nell’Inferno di Dante (primo canto), come nei classici bestiari medievali, simboleggia la lussuria.

Se della lussuria del clero, oggigiorno, c’è di che aver paura… forse lo sbaglio sta all’origine: invece del preservativo dovrebbero mettere su una lente a contatto.

Fonte: Alteredo

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5 commenti

BX

Io ho sempre ammirato Gianni Vattimo proprio per l’applicazione del cosiddetto ‘pensiero debole’ alla fede religiosa, cosa che spesso l’ha portato e sostenere posizioni che molti sedicenti atei farebbero bene a fare proprie.
Ciò che però mi ha sempre lasciato perplesso è capire perché, su quali basi, si considera pur sempre un credente. ‘Credere di credere’ è un suo opuscoletto di alcuni anni fa, che, già nel titolo, sembra proprio sottintendere una sorta di cercato autoinganno.

Daniela

a me non piace vattimo, le sue posizioi sulla scienza sono discutibili e molto approssimative, e anche quelle sulla religione cristiana sono posizioni molto ambigue, sempre a parlare di come sia bella e di come sia rovinata dai papi e da certi vescovi.

BX

x Daniela.
Che le posizioni di Vattmo siano discutibili, essendo il teorico del cosiddetto ‘pensiero debole’, credo che sarebbe lui il primo a riconoscerlo. E anch’io, proprio in quanto ateo, trovo molte sue posizioni discutibili… ma se debbo confrontarmi con un credente preferisco di gran lunga lui a qualsiasi altro.

Senofane

non è strano il pensiero di vattimo, a molti gay piacciono quelli di destra oppure le divise, a molti le tonache. il pensiero debole può essere inteso come il provare piacere nel sottomettersi ad un tipo di persona caratterizzata nell’aspetto. nelle fantasie sessuali l’aspetto conta molto, ed il feticcio pure. invece che debole, io lo definirei, in un certo senso, pensiero femminino.

BX

X Senofane.
Povero Vattimo, vedere la propria filosofia ridotta a manifestazione delle sue tendenze sessuali!
Non nego che ci possa essere anche questa componente, e che possa giocare nel suo ‘volere’ ritenersi credente, ma più volte, in scritti e in dibattiti televisivi, ha sostenuto con forza che quella del sesso è un’ossessione della chiesa, non sua. Io a questo Vattimo ‘pensatore’ mi riferisco, e perciò continuo a vedere una contraddizione logica (credo che un omosessuale possa essere logico, no? o pensiamo ancora che, per esempio una donna, non possa filosofare!) tra ciò che sostiene e ciò che pratica.
Per come intendo io la filosofia, un filosofo, omo o etero che sia, non può essere credente, e il cosiddetto pensiero debole (che in realtà significa, per usare un ossimoro, ‘relativismo assoluto’) non può che avallare questa negazione.

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