Potrebbe essere uno dei tanti pianeti esterni al Sistema Solare scoperti finora, se non ci fosse un particolare a renderlo unico: è neonato. Ad annunciare la scoperta su Nature del primo pianeta appena nato mai individuato é un gruppo di ricerca tedesco coordinato da Johny Setiawan dell’Istituto di astronomia Max Planck.
La scoperta, secondo gli autori, potrebbe aiutare a chiarire la nascita dei sistemi planetari e fornisce la prima prova concreta alla teoria secondo cui i pianeti si formano dai dischi di gas e polveri che circondano le stelle dove ‘grumi’ di polveri cominciano a scontrarsi e crescono di collisione in collisione fino a diventare pianeti.
A dare valore aggiunto alla scoperta é inoltre l’età della stella madre, Tw Hydrae, che con i suoi dieci milioni di anni è la più giovane ‘mamma’ mai individuata, il Sole in confronto ha cinque miliardi di anni e i pianeti extrasolari, finora, erano stati scoperti solo intorno a stelle di circa 100 milioni di anni e oltre. Questo dato, sottolinea lo studio, dimostrerebbe che i pianeti cominciano a formarsi molto presto. La stella, grande all’incirca come il Sole, è una nostra vicina, si trova infatti nella costellazione dell’Idra, a ‘soli’ 182 anni luce. Già era noto il disco proto-planetario che circonda Tw Hydrae.
Ora, grazie a nuove informazioni acquisite con il telescopio La Silla dell’European Southern Observatory (Eso) e dell’Istituto Max Planck, i ricercatori hanno determinato con molta precisione le variazioni della velocità radiale della stella, ovvero la velocità di una stella nella direzione della linea di vista. Una tecnica utilizzata spesso per cercare pianeti extrasolari e che in questo caso indicherebbe la presenza di un pianeta gigante, fino a nove volte la massa di Giove, immerso ancora nelle polveri che cingono la stella e che ruoterebbe in soli 3,5 intorno alla sua ‘mamma’ dalla quale disterebbe pochissimo, soli tre milioni di chilometri (in confronto la Terra dista dal Sole circa 146 milioni di chilometri).
incredibile, davvero incredibile, un altro tassello da aggiungere ad una sempre maggiore e completa conoscenza dell’universo.
Ma come, si è appena formato? Ma l’universo non era stato creato tutto da Dio? :)))
Parlando seriamente, è senza dubbio una scoperta molto importante.
perchè trovo affascinanti queste notizie e non le fantasie mitologiche su dio?
Codesto pianeta ruoterebbe intorno alla sua stella in soli 3,5 che cosa? Minuti? Giorni? Ore? Anni?
Ovviamente giorni, considerata la distanza dalla stella. Minuti sarebbe assurdo, ore è femminile (c’è scritto “in soli”), e anni non può nemmeno essere. Se la Terra a 149 milioni di chilometri ci mette un anno per la rivoluzione intorno al sole, questo neopianeta ci metterà sicuramente meno. Certo che tre giorni e mezzo sono davvero pochi, ma penso che un rapido calcolo (che non ho voglia di fare) confermerebbe questa ipotesi.
Devo però dire che io non condivido l’entusiasmo di Daniela per questa scoperta. Sì, d’accordo, interessante. Ma sono anche stufo di sentire ad ogni scoperta, grande o piccola, che essa ci permetterà di capire meglio l’origine dell’universo, del sistema solare e di non so che altro. Ogni volta, è proprio un ritornello.
Intanto siamo sempre alle prese con ridicoli problemini terreni che non riusciamo a risolvere (per esempio, come liberarci dai tentacoli della Piovra (vaticana), come sostituire il petrolio, dove attingere acqua per i nostri bisogni (un problema gravissimo) ecc.).
Per carità, l’astronomia è una gran bella scienza (lo dico da ignorante che vorrebbe saperne di più). Era la passione di Leopardi.
per sergio,
è un ritornello ma sostanzialmente è vero, ogni volta si aggiunge un piccolo tassello per capire come si è formato l’universo, come è fatto, e con l’incremento delle missioni spaziali, dei satelliti e delle sonde inviate, presumibilmente, saranno sempre di più le notizie e le scoperte che ci aspetteranno, la scienza è fatta anche di piccoli passi, l’importante che la conoscenza aumenti. Per quanto riguarda i problemi da te citati, bè gli ultimi due, ci sono fior di scienziati che se ne stanno occupando, ma le cose non si risolvono da un giorno all’altro ed inoltre ci sono anche delle decisioni politiche e economiche da fare e queste sicuramente non dipendono dagli scienziati.
Beh, almeno possiamo dimostrare che i pianeti possono formarsi anche senza schiocchi di dita divine e interventi spiritual-religiosi, ma in maniera naturale. Ti pare poco…
Voglio i viaggi intergalattici per tutti!
bella trovata quella di strillare al neonato, fa subito notizia, anche da tra gli ateacci 😉
Sì..è davvero eccezionale..ma temo che i grandi strumenti per la cognizione di massa taceranno brutalmente la notizia di tale scoperta (e suoi futuri sviluppi) e così, alla fine, la favoletta del dio creatore rimarrà lì, intatta, con tutti i suoi grandi e piccoli imperi di rendita. Come fare affinchè tali notizie sputtanino pubblicamente i capi druidici creazionisti?
Pianeta neonato: che cosmica tenerezza!
@lucy van pelt:
🙂
pero’ i pianeti appena nati sono bruttissimi posti…
il primo eone del nostro, la sua infanzia, si chiamaadeano” (da Ade), e non a caso
Detto cio’: d’accordissimo su quanto detto da tutti sul ritornello, e’ stucchevole
Altroché, oggi mi sono visto il dvd “l’universo elegante”, e a sentire certe teorie così affascinanti non capisco come si faccia a credere a certe panzane che propina la chiesa…
per Sergio,
che siano 3,5 giorni, forse è l’ipotesi più probabile ma, ciò non implica che sia necessariamente quella esatta. Considera che il giornalista usa il condizionale sia nel descrivere la distanza del pianeta dalla stella madre, che il suo probabile tempo di rivoluzione intorno alla medesima. Il pianeta, inoltre, ha una massa 9 volte più grande di Giove, mentre Tw Hydrae ha la grandezza (circa) del nostro sole, ciò vuol dire che il pianeta in questione offre una maggiore resistenza gravitazionale alla sua stella, rallentando perciò il suo periodo di rivoluzione, ergo potrebbero essere anche 3,5 mesi. Certamente per avere notizie maggiormente dettagliate bisognerà attendere. Permettimi di aggiungere un’ultima cosa, ogni scoperta della scienza, piccola o grande che sia, ci consente di conoscere meglio i meccanismi che regolano l’universo, di capire com’è nata la vita sulla terra, come sconfiggere le malattie e via dicendo, maggiore è la nostra conoscenza, meno potere l’irrazionale ha nei nostri confronti, più noi saremo liberi di decidere della nostra vita, e del nostro futuro con maggiore consapevolezza e, si spera, serenità.
Lieta di aver dialogato con te.
@ Zaffiro
Interessanti osservazioni. Che quel neonato abbia poi una massa pari 9 volte a quella di Giove è impressionante.
Non condivido invece, come già detto a Daniela, tutto questo entusiasmo. Comunque ho anch’io dato un’occhiata a questa notizia, si vede che almeno un certo interesse per la scoperta c’era. Intanto notizie di questo genere però si accavallano e finiranno per stufare. Ormai di pianeti al di fuori del nostro sistema solare ne sono stati avvistati parecchi, ed è probabile che se ne scopriranno tanti altri col tempo. Ma cosa cambierà per noi sulla Terra? Certo la conoscenza in sé è un valore e io saluto con favore queste scoperte, ma … resto un po’ scettico sul loro valore pratico per noi.
A volte poi mi sembra che si galoppi troppo con la fantasia. In un suo libro la Hack (Dio, che non esiste, ce la conservi ancora a lungo) parla della possibile e forse un giorno necessaria colonizzazione di Marte per l’umanità in continua espansione demografica. Francamente mi sembra un’idea assurda che il surplus demografico del pianeta Terra possa trovare una nuova patria in quel pianeta desolato, anche se la Hack considera possibile rendere abitabile Marte. Che resta comunque lontanissimo e non credo ci si potrebbero poi trasportare milioni o addirittura centinaia di milioni di esseri umani (quante astronavi ci vorrebbero?).
Quanto ai viaggi intragalattici (nella nostra galassia) non ne parliamo: le distanze sono enormi, e anche alla velocità della luce non si arriva lontano.
Aggiungo che se lo studio delle stelle e del cosmo è affascinante mi lascia anche sgomento: noi non siamo assolutamente nulla (a rigore un quasi nulla, ma è poi praticamente lo stesso).
Nella sola Via Lattea ci sarebbero, secondo la Hack, da 300 a 400 miliardi di stelle. Ancora non ci credo, forse ho letto male. E quanti miliardi di pianeti pianetini e asteroidi micidiali ci saranno? Tenerne il conto sarà difficile anche con un supercomputer.
Se poi moltiplichiamo per il numero di galassie oggi stimato (cento miliardi) c’è da impazzire o da rassegnarsi alla nostra assoluta irrilevanza.
E tuttavia resta molto da fare anche quaggiù su questo granel di sabbia, che resta per noi (del ventunesimo secolo e dei prossimi secoli) l’unica dimora possibile. Come detto, non ci sarà presto più petrolio e non si può sostituire con nulla (attualmente). La fine della civiltà del petrolio rischia di risolversi in una tragedia per centinaia di milioni di uomini, forse miliardi (esagero? Mah!).
E non c’è nemmeno più molta acqua, un bene anche questo scarso oltre che insostituibile. La dissalazione dei mari in grande stile per i bisogni di presto sette miliardi di umani non è possibile (ci vorrebbe di nuovo tantisssima energia che non c’è – la fusione nucleare è di là da venire, forse non ci si arriverà mai).
E poi ci si mettono, santa Madonna, anche i fondamentalisti religiosi a complicare le cose. Sì, decisamente non sono ottimista, e il simpatico neonato non mi tira molto su il morale.
Ovviamente non sono contro la scienza, figurarsi. Se Ratzinger frequentasse di più la specola di Castel Gandolfo direbbe sicuremente meno scemenze. Perché di fronte alla grandezza e bellezza dell’universo, ma anche alla sua violenza (cosa succederà quando Andromeda e la Via Lattea si scontreranno e forse fonderanno – fra milioni di anni ?) non si può che tacere.
Cordialità.
Rieccomi a commentare (e criticare) alcuni commenti.
In sintesi, amici di UAAR, ma perché usare queste meravigliose scoperte ancora una volta per ‘dimostrare’ che il ‘dio creatore’, ‘il disegno intelligente’ o quant’altro sono solo farneticazioni senza senso? Credetemi, se lo fate per riuscire a convincere un credente a ricredersi, perdete il vostro tempo: tutto quel che è successo e continua a succedere nell’universo, quali che siano le nuove conoscenze in merito a questo succedere, verrà sempre attribuito a dio, e ci sarà sempre qualche scienziato-credente pronto a manipolare le carte in modo dafare uscire la solita giocata. Copernico, Galileo, hanno dimostrato che non è il sole a girare intorno alla terra ma il contrario, ‘dimostrando’ quanto fossero erronee la posizioni della chiesa, e, prima ancora, quelle della bibbia?… Ebbene, sono forse diminuiti da allora i credenti e la chiesa ha perso il suo potere su tante coscienza? Non mi pare proprio.
Credo debbano essere altre le strade da percorrere per contrapporsi al fanatismo religioso.
a me l idea di una grande Entità che abbia progettato il cosmo la posso accettare. ma quello che non accetto come giustamente dice anche bx è che nel suo nome si sia sviluppato sul pianeta terra tutto questo fanatismo intolleranza e odio che ha portato e porta solo guai e basta.
BX:
“Credo debbano essere altre le strade da percorrere per contrapporsi al fanatismo religioso.”
Per esempio?
Grazie
X Sergio.
Capisci bene che il discorso in un blog può essere solo accennato (personalmente mi sono dedicato alla questione istituendo un sito di cui, giustamente come da regolamento, mi è stato chiesto di non fare pubblicità indebita).
Ad ogni modo l’indicazione di fondo è questa: per contrastare il fanatismo religioso credo sia più efficace puntare sui problemi esistenziali, quelli che da sempre le religioni considerano loro monopolio esclusivo… Quelli insomma che vengono un po’ snobbati da certo pensiero scientifico in quanto non passibili di ‘verifica sperimentale’.
Questo in generale. In particolare ho puntato sulla psicanalisi… ma non da esperto professionista (per il quale ovviamente la psicanalisi è una scienza, per quanto ‘umana’), che certamente non sono, quanto riferendomi a quei temi esistenziali che, da Freud in poi, aiutano a comprendere più a fondo la condizione umana. Come tale, come condizione umana, oggetto in ogni caso di riflessione per chiunque intenda esercitare la facoltà di pensare con la propria testa. Questo, tra l’altro, intendo per ‘filosofia’.
Sergio,che ne dici di una nuova crociata a canone inverso ?
BX:
“Ad ogni modo l’indicazione di fondo è questa: per contrastare il fanatismo religioso credo sia più efficace puntare sui problemi esistenziali,..”
Ottima osservazione: è solo nella scoperta di bisogni e interessi comuni veri e profondi che si riesce a far breccia o a dimenticare almeno per un attimo l’ideologia I ragionamenti servono poco, anzi sono magari controproducenti. Gli attacchi diretti poi provocano necessariamente una reazione di pari intensità, ci si chiude a riccio, non si può più comunicare.
@ Elettra
“che ne dici di una nuova crociata a canone inverso?”
Non capisco cosa vuoi dire.
Negli anni Settanta la religione, almeno da noi, non contava più niente per la grande massa. Paolo VI era profondamente depresso e intravedeva addirittura la fine del cristianesimo per il generale disinteresse. Il diffuso benessere aveva avuto la meglio sulle tristezze della religione. Ancora negli anni Cinquanta la pratica religiosa era ancora viva col suo corollario di messe quotidiane, rosari, litanie, processioni, esercizi spirituali, fioretti, confessione, comunione, immaginette sacre, pellegrinaggi ecc. Poi più niente, la gente aveva scoperto com’era bella la vita senza queste eterne lagne.
E cos’è successo poi che siamo tornati così indietro? E’ che il futuro si è fatto di nuovo incerto, non sappiamo più cosa ci aspetta: una manna per i preti, che ci riprongono “la verità sull’uomo” che loro conoscono.
Non sappiamo se tornerà l’età dell’oro del boom economico del dopoguerra.
Sergio
L’economia tirava e c’era aria di serenità ed allegria in quel tempo.
Oggi la vita,vista o sentita come sofferenza fatica dolore , scrivi essere terreno fertile per i preti; considera però che la maggior parte delle persone è troppo presa dalle difficoltà quotidiane per farsi catturare in toto dai medesimi.
Quanto alla crociata,era soltanto una battuta per dire che se un tempo i cristiani combattevano contro i mussulmani,oggi al contrario ” la terra santa” ovvero gli spazi di laicità richiedeno una conquista ad opera dei laici sui clericali e sul fanatismo religioso, non armi in pugno ovviamente.
La riflessione profonda sulla condizione umana ,cui sopra ha fatto cenno BX ,potrebbe aiutare.