La stessa variante genetica collega malattie cardiovascolari comuni, come l’infarto, gli aneurismi dell’addome e gli aneurismi intracranici. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Genetics si deve a un vasto gruppo internazionale guidato dall’islandese Kari Stefansson. Decisivo il contributo italiano (in particolare Roberto Pola e Andrea Flex della Cattolica di Roma). E’ un nuovo passo nella costruzione della banca dati che in futuro permettera’ di calibrare su misura prevenzione e cura.
Stesso gene per infarto e aneurismi
2 commenti
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Ecco le notizie che mi piacciono.
Evviva tutte le ricerce sulla genetica !