«Lunedì abbiamo dovuto mandare due donne a interrompere la gravidanza a Savona. A Genova le liste di attesa arrivano ormai a febbraio» avverte allarmata Mercedes Bo, presidente dell´Aied. A San Martino, Mario Ramondini, l´unico ginecologo che pratica l´Ivg, e in questi giorni praticamente l´unico di Genova e di buona parte della Liguria, stufo di una situazione pesantissima, prepara la lettera di obiezione di coscienza: «L´ho già messa sulla scrivania del primario, il professor Ragni, e ho avvertito la direzione sanitaria. Non è pensabile che resti io da solo a garantire un servizio previsto dalla legge. E a sentirmi considerare come un Erode», sbotta. Nei giorni in cui l´attenzione sale intorno alla legge 194 e alle ipotesi di una sua “moratoria”, a Genova è black out sulla possibilità di interrompere una gravidanza secondo la legge. Cos´è successo? La lista è lunga. Al Gaslini, come istituto scientifico, non è prevista la pratica dell´Ivg. Il Galliera, ospedale presieduto dal cardinale arcivescovo, i medici sono obiettori; e il servizio, visto che in ogni caso si tratta di una realtà pubblica con finanziamento regionale, viene svolto in convenzione con l´Evangelico, quindi presso la sala del Day surgery di quest´ultimo, che però a metà dicembre ha chiuso per lavori (e non risulta che la convenzione preveda l´utilizzo dei locali del Galliera per i medici dell´Evangelico). Villa Scassi pratica l´Ivg, ma solo in anestesia locale, perché la totale è su richiesta: «non possiamo certo mandarci una ragazzina» spiega Mercedes Bo. E Voltri, che pure ha ancora un reparto maternità, sposta il servizio a Sestri Ponente: ma durante le feste natalizie, non c´è nessuno che lo copra. Resta solo il San Martino, ma non basta. Ed ecco il primo “dirottamento” a Savona. Con almeno cinquanta donne in lista d´attesa al San Martino. […] Ramondini non è l´unico ginecologo non obiettore del reparto (sono sei su 25) ma l´organizzazione del lavoro e la poca disponibilità dei colleghi a un lavoro del genere, gli ha assegnato quasi la totalità delle interruzioni di gravidanza, da 12 a 16 la settimana, in due giornate di intervento, il lunedì e il giovedì. «Senza contare che tra gli obiettori non manca chi cerca di impedire la prassi, chiedono nuovi accertamenti e nuovi documenti sulla donna che deve abortire», denuncia Ramondini. […]
Il testo integrale dell’articolo di Donatella Alfonso è stato pubblicato sul sito dell’Espresso
Che c’entra un cardinale arcivescovo presidente di un ospedale di notevole valenza come il Galliera? Agostino Gemelli è morto da 50 anni!
Secondo me ha ragione Ruini: la 194 ha bisogno di una revisione, se accadono queste cose.
La legge 194 va cambiata perché non assicura l’effettuazione del servizio.
Dovrebbe essere obbligatorio per ogni struttura ospedaliera avere sempre in servizio medici non obiettori.
Purtroppo per far catriera moltissimi medici preferuiscono non inimicarsi i monsignori e praticare aborti clandestini in privato.
L’obiezione di coscienza andrebbe abolita. Chi non è in grado di fare il proprio lavoro di medico (o non lo vuole fare), con tutto ciò che esso comporta, si scelga un altro lavoro.
Quello raccontato nell’articolo è uno spettacolo indegno, da Terzo Mondo. Ma molti politici e giornalisti baciapile preferiscono dibattiti ideologici e paroloni astratti, fregandosene altamente della drammatica realtà di tante donne…Che vergogna !
quoto steve al 100%
Bisognerebbe eliminare l’obiezione di coscienza oppure fare in modo che tutte le spese di mantenimento del figlio nato perchè alla donna è stato impedito di abortire ricadano sullo stato!
@San Gennaro
L’ospedale fu costruito con dei fondi che concesse la duchessa di Galliera, pero’ pretese che fosse presieduto dagli ecclesiastici, ‘sta infame.
San Gennaro:
Credo che la Duchessa di Galliera abbia lasciato l’omonimo ospedale in dono alla Chiesa, da lì il fatto che il presidente è l’Arcivescovo di Genova (che peraltro credo, per analoghi motivi, sia a capo anche del Gaslini).
C’è da dire che se la Chiesa vuole gestire un ospedale come più le aggrada dovrebbe finanziarlo con soldi propri, mentre il Galliera gode di finanziamento pubblico.
L’art. 9 della legge 194 tratta dell’obiezione di coscienza e, tra le altre cose, dice: “…Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo espletamento delle procedure previste dall’articolo 7 e l’effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8. La regione ne controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale.”
Dal che pare di capire che, ove esistano problemi, l’ente deputato a risolverli esiste ed é la regione, nel nostro caso la Regione Liguria, a cui non fanno neppure difetto i mezzi, visto che può spostare ad altra sede gli obiettori.
Qualcuno ha provato a toccare il sedere alla regione Liguria?
I medici che si oppongono andrebbero denunciati per interuzione di pubblico servizio!!!!
altro che obiezione!!!! Magari gli stessi lo fanno a pagamento fuori struttura.
L’Italia è una vergogna e la vera fotografia di questo paese la potete trovare fra i cumuli di immondizia in Campania. Ha abortito anche lo Stato!!!!
Mi chiedo.
Visto che la Regione Lombardia (amministrata dal centro destra) si permette autonomamente di portare il limite dell’interruzione TERAPEUTICA di gravidanza da 24 settimane a 21.5, non potrebbe la Regione Liguria (amministrata dal centro sinistra) altrettanto autonomamente decidere che gli obiettori non possono dirigere un reparto di Ostetricia e Ginecologia?
Insomma che gli obiettori non possono diventare primari di questi reparti?
Scommetto che una norma del genere, facile, giustissima e coerente con l’obiezione, farebbe scendere il numero dei ginecologi obiettori alla metà degli attuali nel giro di un mese.
A parte che io sarei contrario a una norma regionale in tal senso come sono contrario alla norma regionale antiabortista lombarda, il problema è che il centrosinistra fa di tutto per essere non meno clericale del centrodestra… 🙄
molti medici ginecologi e medici di pronto soccorso rifiutano persino la somministrazione(ricetta) della pillola del giorno dopo opponendo l’obiezione di coscenza. Cio è illegale in quanto non è opponibile l’obiezione di coscenza alla prescrizione di pillola post-coitale.
Invito chi si trovasse nelle condizioni suddette a rivolgesi alla magistartura, come si dovrebbe procedere legalmente contro le regioni che non assicurano il rispetto della legge 194. Rassegnarsi alla peregrinazione tra ospedali è una resa del diritto soggettivo che va combattuta. Spero si possano muovere gruppi come il nostro (uaar) al fine di ottenere
i diritti fino ad oggi negati.
l’italia e’ un vero schifo, l’obiezione deve sparire e basta! Se la tua coscienza ti vieta di praticare aborti, nulla ti obbliga a mantenere il posto pubblico.
non è possibile che a genova ci sia un solo medico disponibile per l’ivg, questo è davvero un paese barbaro, dopoo trent’anni dalla legge acora con sta storia dell’obiezione.
Mi chiedo se una buona parte di medici diventassero un giorno testimoni di Geova cosa mai accadrebbe. Anzi spero che un bel cardinalone abbia bisogno un giorno di una trasfusione urgente e si imbatta in un medico testimone di Geova obiettore di coscienza.
Sì, l’obiezione di coscienza dovrebbe essere abolita. I medici cattocredentistrisciantidavantialcardinalediturno che non svolgono il loro lavoro dovrebbero essere cacciati per interruzione di pubblico servizio. Vergogna Italia, Vergogna!
Non solo l’obiezione di coscienza contro la legge 194 andrebbe abolita.
Proporrei un’altra cosa: i medici obiettori, secondo quanto da loro stessi dichiarato per iscritto, considerano l’interrogazione di gravidanza un omicidio.
Bene, in questo caso, se vengono pescati a praticare aborti clandestini a pagamento, dovrebbero essere processati per omicidio volontario.
Altrimenti non si capisce che valore abbiano le dichiarazioni di obiezione, scritte, firmate, e si presume provenienti da convinzioni profonde e meditate.
scusate il refuso nel commento precedente, volevo scrivere interruzione, non interrogazione.
Spero che il senso sia comunque chiaro.
Basterebbe che l’intenzione di obiezione fosse già manifestata sulla domanda per il concorso di posto di ginecologo presso le USL.
Poi la commissione di concorso dovrebbe tener conto di una quota di legge, da stabilirsi, minima per lo svolgimento corretto dell’IVG.
In pratica un pò come avviene nei concorsi quando si dice: 5 posti fissi di cui 2 riservati a..(invalidi, personale a tempo determinato, ecc.)
Calerebbero drasticamente le domande di obiezione pur di lavorare! facile fare l’obiezione quando hai ottenuto il posto!
Sottoscrivo.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se le madri di coloro che scrivono questi illuminati pensieri avessero optato per l’aborto che qua si definisce asetticamente e burocraticamente ivg.
Questo blog sarebbe vuoto.Ma bisogna conformarsi sempre al pensiero della maggioranza, vero?Allora sbagliò il fratello di mio nonno che venne licenziato perchè nel ’33 non voleva la tessera del PNF (Partito Nazionale Fascista, visto che vi piacciono le siglette)? Che idiota lo zio peppino, doveva diventare fascista! Oggi a sentire voi illuminati bisognerebbe licenziare i medici non allineati, per motivi di coscienza, con il pensiero vero, ovvero il vostro.
Ah che bella aria fresca di democrazia! Complimenti. Ah, e di TdG (Testimoni di Geova, visto che vi piacciono le siglette) medici ce ne sono pochi visto che i TdG fondamentalisti interpretano alla lettera la Scrittura e ciò contrasta non poco con le elementari basi della Scienza moderna e contemporanea. L’interpretazione fondamentalistica della Scrittura non è cattolica. Ricordo che uno dei primi fondatori della genetica è MONSIGNOR MENDEL, scienziato e credente, mai scomunicato nè smentito.
Cosa ne pensereste di uno che guarda OGGI con odio i medici, i camici bianchi, perchè alla fine del 1800 e anche oltre a dire il vero, gli stessi medici camici bianchi facevano cose orrende sui malati di mente nel nome della Scienza e della ricerca? Il cammino dell’uomo è lungo complesso e pieno di sbagli.
Mi chiedo se gli stessi “obbiettori” pratichino aborti a pagamento nelle cliniche private
inoltre dato che fino a prova contraria l’aborto è un diritto .
Se poi si facesse un bel pò di educazione sessuale a scuola o presso le cattolicissime
comunita di ecuadoriani dove ci sono ragazze che ricorrono all’aborto anche 4 volte l’anno
la cosa migliorerebbe parecchio.
Per Ignigo.
“L’interpretazione fondamentalistica della Scrittura non è cattolica. ”
EEH?? Cosa? Scusa? Papa Urbano VIII da dove attinse le sue “assolute e inoppugnabili” argomentazioni contro Galileo? Dal Corriere dei Piccoli o dalla Bibbia?
Come mai il Levitico viene citato contro gli omosessuali parola-per-parola e non contro i consumatori (ed i pescatori) di molluschi bivalvi, anch’essi in abominio a Dio?
Siamo alla selezione dei passi che fanno comodo e all’oscuramento di altri più imbarazzanti, nevvero??
Come mai ad ogni svolta scientifica (esempio: origine della Terra) le scempiaggini della Bibbia vengono degradati a “metafora” ed “allegoria”, quando fino al giorno prima erano “verità assolute”? Oppure è vero che il mondo sia stato creato dal nulla in 6 giorni circa 6.000 – 8.000 anni fa??
Tornando all’aborto, qui si vuole evidenziare la doppiezza e l’ipocrisia di strutture pubbliche che dovrebbero assicurare una prestazione prevista per legge e invece non lo fanno usando i soliti mezzucci all’italiana.
Si parla anche di strutture sanitarie rette da ecclesiastici che fanno i propri comodi, ma con soldi pubblici (cioè nostri).
Se le nostre madri avessero voluto l’aborto (per qualsiasi motivo), TU saresti stato il primo a non esistere. Solo che ti avrebbe abortito una MAMMANA con uno spillone o con qualche altro ferro da troglodita.
E io avrei preferito 10.000 volte non vivere piuttosto che essere scodellato a questo mondo da una madre che mi odia o mi ignora o che mi scarica per incuria o povertà in orfanotrofi infestati da preti (spesso dalle mani MOLTO lunghe) o da suore con i baffi in attesa di un’adozione-via-crucis!
Ricordati che sono sempre le madri a decidere, e se il figlio non lo vogliono il metodo per non averlo lo trovano sempre.
Il fatto è che non avete il coraggio di confessare che volete l’aborto clandestino, che nn si vede e, quindi, “non esiste”.
Peccato ammantato, mezzo perdonato. Oggi come ieri, sempre il solito cattolicume.
Mah… non è nemmeno velato il RAZZISMO di Diva Avid che è esperta onniscente di antropologia sudamericana. Vediamo se qualcuno ha il coraggio di portare le PROVE statistiche che le immigrate sudamericane fanno più aborti delle sedicenni atee-laiche-anticlericali della periferia di milano ovvero oltre l’80% delle giovani milanesi visto che i cattolici praticanti sono attorno al 15%. Ma di che cosa state parlando? Ma da quale realtà proviene la prospettiva di una Avid che (s)ragiona così? Sai una cosa: io ho trent’anni e ho frequentato solo scuole pubbliche di estrema sinistra: mai un minuto dedicato all’educazione sessuale, nemmeno nelle celebratissime autogestioni ultrasettimanali. Educazione sessuale, con inviti espliciti alla procreazione responsabile (chi vuole capire capisca) li faceva – nelle aule di una centralissima parrocchia milanese – in affollatissime adunate pomeridiane una suora medico chirurgo in centr’africa. Ah già, ma siccome è suora e non è di Emergency per voi è na povera scema superstiziosa. Complimenti, adesso sono razzista io: siete i ciellini dell’ateismo, ascoltate solo voi stessi, cambiate la realtà, ve la contate su tra voi.
“almeno cinquanta donne in lista d´attesa al San Martino”
sono troppi 50 bambini non nati… posso credere che siano tutte irresponsabili o ignoranti riguardo al sesso?
come è possibile che si ricorra all’aborto come anticoncezionale? perchè le cifre parlano chiaro
Per Ignigo.
Spiacente, ma chi se la canta e se la suona è, da secoli e secoli, la madama Chiesa Cattolica.
Che mai però non è chiamata a pagare le risultanze delle sue scellerate politiche (vedi l’epidemia devastante – direi biblica – di AIDS in Africa).
Spieghino come mai nei Paesi in cui il diktat del Papa è stato usato come carta igienica, i malati di AIDS sono un decimo di quelli del Sudafrica (che ha addirittura un problema di sopravvivenza delle nuove generazioni).
I dati scientifici (e la pura realtà di cronaca) sono lì per chi li vuole vedere. Vedi ad esempio la svolta filo-teocratica e filo-Bushiana dell’Uganda, Paese che sta diventando una dittatura tuttofoba con i soldi dell’Occidente.
A novembre, proprio in Uganda, al Summit Mondiale dei Paesi del Commonwealth, le forze religiose (musulmane e cristiane – cattolici compresi), strillavano “a morte i gay” e hanno fatto cacciare via con le botte gli attivisti avversari che volevano parlare al People’s Point.
Come, non ti hanno informato della cosa l’Osservatore Romano o Avvenire?????
Per chi è inginocchiato davanti alla “dottrina”, infallibile-ineffabile-immutabile-immarcescibile in saecula saeculorum, anche la più inoppugnabile delle prove scientifiche diventa “menzogna” se non ha il placet del Papa Re.
per Toptone
in mozambico i cristiani sono una esigua minoranza, ma la piaga della SIDA come loro la chiamano è un flagello di proporzioni inimmaginabili.
alcuni anni fa ci fu una distribuzione massiccia di preservativi… tutti i bambini dei villaggi giocavano con palloncini colorati.
la maggior parte delle donne africane non hanno un ruolo in società se non quello di essere madri; sono proprio loro che spesso rifiutano il preservativo perchè non concepiscono un rapporto sessuale che non porti una eventuale maternità.
quindi madama chiesa cattolica non ha voce imperante
dimenticavo di dire che il sudafrica ha un enorme flusso immigratorio da paesi confinanti grandemente sottosviluppati che hanno provocato una epidemia di proporzioni giganti.
NON SI POSSONO AFFRONTARE QUESTI TEMI SE NON SI CONOSCE LA MATERIA CHE SI AFFRONTA.
Si può scrivere a questo medico per fargli avere la nostra solidarietà?
è scandaloso! poi dicono che non siamo uno Stato confessionale!! Oltre all’immondizia, un’altra emergenza nazionale è quella clericale, va emarginatà perché impedisce la realizzazione di diritti fondamentali come quello all’aborto!! chissà don Veltroni cosa ne pensa!! tutti al v-day il 25 aprile!!!!!!!!!!!!
Per Paola Manconi.
Purtroppo per te io non mi fermo a leggere i giornali italiani. Conosco inglese e francese, ergo la censura italiana la salto a piè pari.
….perchè nulla sanno gli italiani di quanto successo in Uganda due mesi fa, VERO???
Io lo seppi per caso da un giornale online ugandese cercando notizie sulla Regina d’Inghilterra, a novembre in Uganda per presenziare al summit.
Come mai sui giornali italiani non è passata una riga? Perchè il cappellino della Regina non era abbastanza ridicolo, stavolta? O forse per quel fattaccio da nascondere a tutti i costi??
Tornando a bomba, in Mozambico ci potranno essere anche l’1% di cattolici-cristiani, ma questo non cambia di una virgola i termini della questione.
La questione è che la Chiesa Cattolica NON ha nessuna intenzione di mollare sul preservativo, e lo dimostrano i commenti ABERRANTI, FALSI e FUORVIANTI del Monsignore in questione.
La sua sparata non contribuisce AFFATTO all’educazione sessuale del Paese, ANZI, e perciò alla prossima distribuzione di profilattici vedremo ancora i bambini giocare a palloncini.
Inutile gettare il sasso eppoi nascondere la mano facendo le Caste Susanne!
Le donne. Stavolta hai detto bene. Ma chi credi che abbia reso la donna istruita e responsabile, da noi? La Chiesa Cattolica? PUH! Ti ricordi quando i preti andavano dicendo che non avevate un’anima? E il diritto di famiglia che vi ha concesso l’uguaglianza SOLO NEGLI ANNI ’70 dopo battaglie campali? E lo stupro reato contro la MORALE?? E la legislazione contro i maltrattamenti domestici? Il divorzio? Farina del sacco cattolico, forse?
Perciò, se le donne africane sono ancora arretrate come mentalità cultura e istruzione a quando Berta filava, per piacere rivolgiti alle varie religioni – inclusa quella cattolica – che non hanno fatto progredire la società africana di un millimetro in decenni di nefasta influenza. Insieme ai quei Governi corrottissimi e guerrafondai, prostrati davanti a Dio e al Kalashnikov (esempio per tutti: NIGERIA)!
Sudafrica. Purtroppo per te le mie fonti sono proprio “locali”. E i “locali” dicono che, durante la dittatura razzista dei bianchi nulla si mosse per fronteggiare l’epidemia di AIDS “perchè è punizione di Dio per i viziosi”. Così il bubbone crebbe indisturbato e la faccenda è esplosa solo in questi ultimi anni, in mano al Governo democratico. L’immigrazione che dici tu non ha fatto altro che rendere i numeri della tragedia ancora più enormi.
Io resto fermo nella mia convinzione, più volte manifestata: se l’AIDS non fosse una malattia legata al sesso e alla droga (quindi legata al loro distorto concetto di peccato), la Chiesa sarebbe in prima fila nella campagna contro l’epidemia. E ci sarebbero distributori persino fuori le chiese.
Ormai tecnicamente l’obbiettore di coscienza è il medico che pratica l’abort, come chiunque dichiari la propria indipendenza dalle leggi (im)morali della Chiesa. Proprio per questioni di coscienza e carità umana.