Libertà e Giustizia: “moratoria sul divieto alla contraccezione”

Ottomila persone muoiono ogni giorno nel mondo per colpa dell’Aids. Molte potrebbero essere però salvate attraverso l’incremento nella diffusione e nell’utilizzo dei preservativi. Per questo motivo, se la Chiesa cattolica ha davvero a cuore la tutela della vita in tutte le sue forme, come ha ribadito il Pontefice chiedendo un giro di vite alle legislazioni sull’aborto, la Santa Sede deve consentire una moratoria del divieto all’uso del profilattico, contribuendo a salvare uomini, donne e bambini dal contagio. Ad avanzare la provocatoria proposta è il movimento Libertà e Giustizia presieduto da Sandra Bonsanti. “All’indomani dell’intervento del Papa che ha sottolineato il ‘carattere sacro della vita umana’, collegandolo alla moratoria Onu sulla pena di morte, LeG segue con interesse il dibattito sulla 194 – recita una nota sul sito dell’associazione – affidando agli uomini di scienza il compito di stabilire se la medicina abbia fatto progressi tali da aprire la discussione sullo spostamento dei limiti di tempo per effettuare aborti terapeutici”. “Ma – si legge ancora – sottolinea che l’aborto previsto dalla 194 non è un omicidio, trattandosi di una scelta sempre drammatica, spesso obbligata e che è inaccettabile l’equazione moratoria contro la pena di morte uguale a moratoria contro l’aborto”. […]

Testo integrale sul sito di Repubblica

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36 commenti

Giorgio Villella

Bella iniziativa.
Forse con il prossimo Poll si potrebbe chiedere ai visitatori del nostro sito di esprimere i vari gradi di accordo o disaccordo con questa moratoria. g

Carlo

Sarebbe il minimo, francamente. Tutte le persone razionali dovrebbero essere a favore dell’uso dei preservativi, sia per ridurre i rischi del contagio da AIDS, che per controllare la crescita demografica, esplosiva in alcuni paesi.

Il fatto che molti religiosi si oppongano a questa misura di semplice buonsenso con motivazioni pretestuose e ridicole dimostra la loro non-razionalita’

faidate

Propongo una moratoria al malcostume di sparare sciocchezze provocatorie, anche in cosiddetto alto loco, finalizzate solo a creare, nell’arena politica, schiamazzi amplificati dai media ma di scarsa utilità e ricaduta concreta per i cittadini.

Vash

La Chiesa Cattolica si basa su ragionamenti distorti basati a loro volta su intepretazioni altrettanto distorte dei dogmi scritti in un libro ed a volte su interpretazioni di interpretazioni. Pretendere che da essa derivino decisioni ponderate è quindi impossibile. L’unico modo per essere sicuri che vengano prese decisioni sensate in modo da salvare vite umane è scavalcarla a piè pari!

fra Pallino

sinceramente a me l’idea che la ccar sia responsabile per le morti di aids mi sembra veramente assurda, fuori dalla realtà, fatta da chi ragiona solo a tavolino.

Non c’è UN SOLO sacerdote che conosco, e poi tra l’altro è la stessa morale cattolica che lo prevede, che non consigli il “male minore”.

Mi spiego: il problema in riferimento all’aids non è il preservativo si o no, il problema sono i rapporti extraconiugali.
Mi sembra palese che un cattolico che non voglia seguire questo stile di vita coniugale basato sulla fedeltà al proprio partner si pone coscientemente in uno stato di “peccato”. A quel punto mi sembrebbe veramente pazzesco che possa invece venire in mente lo scrupolo di non usare il preservativo!! e infatti vorrei incontrarla per curiosità un persona così skizzata…

peccato x peccato fallo per bene no? NOn credi alla fedeltà? e allora non mettere il preservativo non ti serve a niente!! mettilo e così eviti di aggiungere un male peggiore anche fisico: l’aids!!

è un cosiglio ovviamente che non serve a nessuno sano di mente..

paul

hey, perchè dai per scontato che la gente abbia rapporti solo se sposata? e che le coppie durino per sempre? un po’ più di realtà non guasta..

BX

X fra Pallino.
Francamente non sapevo che esistessero – per la morale cattolica, ovviamente – ‘peccati fatti bene e peccati fatti male’! O forse ti riferivi (ricordi di catechismo) alla distinzione tra peccati veniali e peccati mortali, per cui mettere il preservativo è peccato veniale e non metterlo peccato mortale? Sarebbe un pò ‘relativistico’, un po’ laicista’… ma laicisticamente sta benissimo anche a me il ‘male minore’.

fra Pallino

sto parlando un po’ terra terra… per peccato “fatto bene” intendo una decisione di trasgressione senza tanti inutili tentennamenti… vuoi trombà? e almeno fallo in modo intelligente no? questo era il senso… D’altra parte Gesù stesso secondo Ap 3,15-16 dimostra di non sapersene che fare delle persone “tiepide”… che stanno “a mezzo”…

valerio

Caro fra pallino di persone schizzate è pieno il mondo.
Il mondo è pieno anche di cardinali che sostengono che è inutile mettersi il profilattico perché il virus passa tra i pori del lattice. Naturalmente anche fra i cardinali, non tutti sono d’accordo con questa visione un po’ bizzarra, ci sono per esempio quelli africani che esortano la popolazione a non usare il profilattico, non perché sia inutile ma perché dannoso in quando, sostengono che le famigerate lobby delle multinazionali infettano con il virus dall’hiv il lubrificante contenuto nel profilattico.

Nifft

x fra Pallino:
Rileggiti il catechismo ufficiale. In nessun caso è permesso l’uso del preservativo, Per la Chiesa non è concepibile combattere il “male” con un altro “male”, seppur minore…
Sinceramente, considerare il preservativo come un “male” (anche se “minore”), ti sembra da persone sane di mente?

Alessandro Bruzzone

“I preservativi non sono sicuri contro l’Aids e so che almeno in 2 paesi europei vengono infettati intenzionalmente con il virus […] Vogliono sterminare il popolo africano. Questo è il programma. Vogliono colonizzarci come hanno sempre tentato di fare finora. Se non facciamo attenzione finiremo presto per tornare alla situazione di un secolo fa”
Monsignor Francisco Chimoio, vescovo di Maputo, Mozambico (intervista alla Bbc, 26-09-2007)

“[L’Aids] è un castigo di Dio, evidentemente, perché prima non c’era. […] E’ una malattia terribile che colpisce il peccato direttamente. Purtroppo la malattia si espande da costoro agli altri, innocenti, e così li hanno sulla coscienza. […] Il mondo ha progredito soprattutto nei sette peccati capitali. Dio per risposta ci ha mandato l’Aids”
Cardinal Giuseppe Siri (intervistato da il Sabato, Ansa, 23-03-1987)

2 esempi di apertura mentale vaticana verso il “””male minore””” (cit. Pallino), presi dal bellissimo speciale MicroMega “Per una riscossa laica” (se non l’avete letto fatelo, merita assolutamente).

valerio

Caro fra pallino di dichiarazioni dal contenuto scioccante i cardinali ne hanno fatte veramente tante, solo uno mi pare fosse il cardinal martini,fece una minima apertura all’uso del preservativo all’interno di una coppia regolarmente sposata dove uno dei coniugi fosse affetto dall’hiv,ma fu subito messo a tacere. Che io sappia però non c’è mai stato nessun cardinale che abbia mai detto che si postesse utilizzare il profilattico come peccato minore così come lo chiami tu, visto che dici che questa è la posizione della chiesa perché non ci linki un documento una dichiarazione, non dico fatta da un cardinale o un vescovo, mi basta solo un prete, anche di campagna, che sostiene quello che dici.

Fausto Sanna

Vi ricordiamo che è possibile indicare il collegamento al proprio blog, ma non a pagine che pubblicizzano attività economiche o lavorative di qualsivoglia genere.
Grazie

la Redazione

Mifepristin

Ma è necessario anche indire una moratoria sull’aborto, cioè istigare quei pochi ginecologi disponibili a praticare l’ivg gratuitamente a fare obiezione di convenienza?
Comunque dall’estrema destra c’era da aspettarselo, loro che sono sempre stati decisamente simpatizzanti nei confronti della pena di morte adesso hanno pensato di strumentalizzare una conquista tipicamente illuminstica(quella della eliminazione della pena di morte come strumento irrazionale rispetto ai fini della repressione penale) per ritorcerla contro un diritto umano, quello di liberare il proprio corpo da un embrione indesiderato. In effetti l’iniziativa di Ferrara e dei suoi amici reazionari non mi stupisce, c’era da aspettarselo, da sempre sento fare dagli anti-abortisti questa assurda equiparazione tra pena di morte e aborto, ma è solo una provocazione sciocca e strumentale:
a)con la pena di morte si sopprime una persona, un essere umano provvisto di vita autonoma, di sensibilità, di tutte le normali funzioni corporee e vitali, con l’aborto(entro la fine del primo trimestre) si aspirano via dalla parete uterina i tessuti embrionali
b)l’esecuzione della pena di morte si fonda sulla volontà dello stato ed ha una finalità punitiva, l’aborto invece è un atto di disposizione del singolo individuo sul proprio corpo e sulla propria salute , non ha alcuna finalità né di vendetta, né di odio, perché sentimenti di questo genere non sono neppure concepibili in rapporto ad un agglomerato di tessuti qual è l’embrione, sarebbe come dire odio la mia appendice o le mie tonsille quindi me le faccio asportare…
c)l’aborto non è dunque una misura punitiva o di vendetta contro qualcuno(perché non c’è ancora nessun soggetto verso cui si possa dirigere) è un intervento sanitario che serve per liberare la donna dalla prosecuzione di una gravidanza per lei inaccettabile(dal punto di vista morale, esistenziale, fisico o psicologico) in cui sia incorsa contro la propria volontà, non di rado proprio a causa del fallimento di un mezzo contraccettivo(tipico caso quello del condom)…

Mifepristin

I contraccettivi non sono solo il condom, ce ne sono molti altri che in Italia subiscono quasi lo stesso ostruzionismo dell’aborto, basti pensare alla difficoltà che si incontra mediamente per ottenere la prescrizione di Norlevo o Levonelle o l’inserimento di un dispositivo intrauterino. Senza contare che in Italia non sono più venduti capsule cervicali e diaframmi che se usate correttamente, insieme allo spermicida hanno la stessa affidabilità del preservativo. Inoltre, in Italia è difficilissimo ottenere la vasectomia e la legatura delle tube, per chi desidera escludere in maniera assoluta l’ipotesi di una gravidanza…

Mifepristin

Insomma, a me sembra che il vero progetto di questi reazionari sia di forzare le persone a procreare contro la loro volontà, aprofittando del fatto che la maggior parte di loro, per ovvie esigenze psicofisiologiche non può evitare di avere rapporti sessuali

Daniela

per mifepristin,
guarda che una moratoria sull’aborto qui in italia non ci sarà mai, figuriamoci poi se in europa potrebbe mai accettare una cosa del genere, a parte che in occasione della moratoria sulla pena di morte qualcuno ci aveva già provato, ad equiparare le cose, fallendo miseramente.
Veniamo alla mossa di ferrara, ha fatto tutto ciò per mettere scompiglio nel pd, tutto qui, e veltroni ha abboccato come un allocco.
In sostanza la ru-486, tra poche settimane verrà commercializata anche in italia, senza che nessuno possa dire niente, e per quanto riguarda l’aborto terapeutico, cioè oltre i 90 giorni, la partita come si suol dire è ancora tutta da giocare.

fra Pallino

@nifft e valerio

penso di conoscere il CCC. Non si cita mai il “preservativo” ed inoltre il catechismo da dei principi generali non c’è un numero su “aids e contraccezione”.

Ora, il catechismo non dirà mai che si deve fare il male per raggiungere un bene. Dato un preciso concetto di alleanza matrimoniale il preservativo per il ccc non va nella direzione giusta. stop.

Non c’è bisogno di pronunciamenti cardinalizi per capire che il buonsenso e un minimo di logica (applicata anche ai principi morali) vuole che se tu decidi di peccare è meglio non farlo in modo da aggravare ulteriormente l’atto. Senza il preservativo infatti oltre alla fornicazione si aggiungerebbe il rischio di contrarre il virus o contagiare il parner con una malattia mortale.

Sarebbe come pretendere che il papa o qualche cardinale facesse un documento per dire che se proprio uno si deve fare saltare in aria come kamikaze sciegliesse un posto non troppo frequentato… suvvia non siamo ridicoli!

@phyton e valerio

trovo orrendo usare strumentalmente dati non accertati anche a “scopo di bene”. Ma da quel che ne so comuque è pure scientificamente disonesto presentare l’uso del preservativo come LA soluzione definitiva all’aids. Neppure la contraccezione è sicura al 100% con l’uso del preservativo. Certo magari l’Hiv non passerà dai pori, ma il fatto stesso che vengano sottoposti a controlli (casuali ho letto..eppoi se fossero sicuri non servirebbero manco i controlli no?) e che esistano qualità più o meno buone di preservativi oltre ad altri errori umani in actu non mi lascerebbe dormire sonni troppo tranquilli.

leggetevi la risposta alla domanda 2-3-4 http://hivinsite.ucsf.edu/insite?page=ask-01-08-03

fra Pallino

per me ferrara è solo un mestatore…e fa più danni che altro

Python

Insomma visto che il preservativo non è sicuro al 100%, meglio non usarlo e lasciar fare alla divina provvidenza, giusto ?

Carlo

Scusa fra Pallino, ma il controllo delle nascite dove lo metti? Quanto superiore sarebbe la popolazione umana senza l’uso del preservativo?? Non ho mai capito l’opposizione della chiesa al limitare la natalita’. Purtroppo mi pare che la chiesa cattolica usi un concetto completamente errato di “sacralita’ della vita”, che si puo’ riassumere in: “piu’ ggente c’e’, meglio e’ “. Personalmente non credo affatto che la vita sia sacra, ma che ogni nascita debba essere un atto di responsabilita’ verso il nascituro. E usare il preservativo per pianificare le gravidanze e’ la scelta piu’ logica, razionale ed efficace, al contrario delle proposte in questo senso della CCAR.

Poi che il presevativo sia un ottimo strumento per combattere il contagio da AIDS mi pare accertato e chi dice il contrario a mio parere persegue scopi poco puliti e onorabili. Non e’ uno strumento perfetto, ovviamente. Sorvolo sulle nausenati dichiarazioni di cardinali e affini (ma non potete sceglierli un po’ meglio??) riguardo a questo argomento.

Mifepristin

controllo delle nascite e prevenzione del contagio Hiv sono due questioni molto diverse che andrebbero affrontate in sede distinta, altrimenti si finisce per assorbire il primo nel secondo, con esiti disastrosi. basta infatti pensare che, fortunatamente, solo una piccola percentuale dei maschi circolanti sul territorio Italiano è portatore di virus Hiv, mentre sicuramente quasi tutti, eccetto quella piccola percentuale di sterili e vasectomizzati, sono portatori di spermatozoi in grado di fecondare, dal che si evince che la conseguenza più frequente e prevedibile di un rapporto sessuale non protetto è la gravidanza indesiderata. Inoltre, mentre l’Hiv si previene soprattutto con comportamenti atti a minimizzare l’occasione di avere contatti sessuali con persone infette, , non lo stesso si può dire delle gravidanze indesiderate, visto che tutti gli uomini sono potenziali fattori di rischio e come dimostrano le statistiche il tasso di ricorso alla IVg è maggiore tra le donne coniugate, perché la coabitazione e il concubito moltiplicano l’occasione di rapporti sessuali non pianificati rispetto ai quali si possono verificare molto facilmente omissioni o errori tecnici nell’uso del condom

Toptone

Per Fra’ Pallino.

Inutile tentare di nascondersi dietro un dito,

La Chiesa è preoccupata solo del suo orticello, che significa acquisire o mantenere il potere di controllare le persone attraverso le leggi (che devono conformarsi alla sua “dottrina”).

Sulla pena di morte la Chiesa – che si da arie da prima della classe – è arrivata con decenni e decenni di ritardo. Bisognerebbe che qualcuno meno arteriosclerotico di Ferrara se ne ricordasse.

Se poi la Chiesa volesse spiegare al mondo i veri e poco fulgidi motivi per i quali non firma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, si scrosterebbe almeno un po’ la maschera di perbenismo che porta addosso il Papa, insieme a tutto l’oro che gli circonda la testa.

E ho detto solo poche cose. Da quello che vedo in giro sui giornali stranieri la Chiesa dovrebbe solo correre a nascondersi.

L’importante è che gli italiani non sappiano cosa combina all’estero……..

fra Pallino

@carlo

sì la questione del controllo delle nascite è un’altro problema e meriterebbe una discussione a parte. Faccio solo notare che la parola che giustamente hai usato “responsabilità” fa parte di un concetto assodato nella ccar che si chiama “paternità responsabile” non significa assolutamente più figli fate e meglio è: cito il catechismo:

2367 Chiamati a donare la vita, gli sposi partecipano della potenza creatrice e della paternità di Dio. 250 « Nel compito di trasmettere la vita umana e di educarla, che deve essere considerato come la loro propria missione, i coniugi sanno di essere cooperatori dell’amore di Dio Creatore e come suoi interpreti. E perciò adempiranno il loro dovere con umana e cristiana responsabilità ». 251

2368 Un aspetto particolare di tale responsabilità riguarda la regolazione della procreazione. Per validi motivi 252 gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile. […]

Carlo

@fra pallino: ma non ti pare che il preservativo sia il modo piu’ efficace per raggiungere lo scopo da te giustamente delineato? Certo, a parte l’astinenza, ma poi si mette a rischio l’equilibrio della coppia.

Francesco Seresina

@ Fausto Sanna

Ho capito la reprimenda sui sito commerciali era diretta a me. Volevo scusarmi, ho solo compilato di fretta il form senza pensarci, anche il messaggio era zeppo di errori di digitazione frettolosa. Mi scuso. Cordialmente. Francesco

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