Molecole organiche interstellari

In un disco di polvere rossa che circonda un astro della costellazione del Centauro, a 220 anni luce da noi, è stata rilevata la presenza di toline, complesse strutture organiche che potrebbero essere state alla base dell’origine della vita sul nostro pianeta.La stella, che ha appena otto milioni di anni (il Sole ne 5 miliardi), si chiama HR 4796A e il disco che la circonda, osservato per la prima volta nel 1991, ha le stesse caratteristiche di quello che potrebbe aver circondato il proto-Sole durante la formazione del nostro sistema. Si tratterebbe pertanto di un sistema planetario ai primi stadi della sua nascita.

Tramite lo spettrometro a infrarossi a bordo del telescopio spaziale Hubble, gli astronomi del Carnegie Institution for Science di Washington hanno analizzato il disco intorno ad HR 4796A e vi hanno rilevato una notevole presenza di strutture organiche complesse che hanno la proprietà di formare amminoacidi e piccole catene di bio-molecole (oligomeri biologici) se messe a contatto con l’acqua. Le toline, spiegano gli autori, non si formano attualmente sulla Terra perché l’ossigeno le distrugge, ma sono presenti in molte altre parti del Sistema Solare (per esempio su Titano, la luna di Saturno). Si suppone che queste sostanze fossero presenti nei primi stadi di formazione del nostro pianeta e che possano essere i precursori delle molecole organiche che costituiscono gli esseri viventi. Il colore rosso della nube discoidale del lontano sistema stellare nascente sarebbe conferito proprio da questi aggregati organici. “Gli astronomi hanno appena iniziato a cercare pianeti intorno a stelle molto diverse dal Sole”, afferma John Debes, uno degli autori dello studio pubblicato su Astrophysical Journal: “Studiando il sistema di HR 4796A potremmo comprendere meglio la formazione dei sistemi e quelle in cui, forse, si origina la vita”.

Fonte: Galileo

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21 commenti

DF1989

Ma gli scienziati non capiscono che queste molecole sono state messe lì da Dio per confonderli?
:-))))))))))

Seriamente, è una notizia molto interessante.

Bruna Tadolini

Cito da “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” testo in cui si ripercorre in modo semplice il lungo viaggio dell’evoluzione dell’universo e che è liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti

“E’ quasi inconcepibile che la vita abbia fatto i primi passi del suo lungo cammino in quelle primordiali atmosfere sature di gas velenosi, squassate da tremendi fulmini, bersagliate dai terribili raggi cosmici a temperature elevatissime!
Questa ipotesi di sintesi pre-biotica di composti organici è rafforzata dai dati ottenuti dall’analisi chimica compiuta su meteoriti cadute sulla terra provenendo da altre parti del sistema solare. Anche in esse sono state trovate le stesse molecole organiche che consideriamo i mattoni fondamentali per la costruzione della vita. Secondo i soliti esterofili per i quali “l’erba del vicino è sempre la più verde” questa sarebbe la prova che i mattoni della vita e la vita stessa sono nati altrove e da lì sono arrivati a colonizzare la terra. Per chi non soffre di complessi di inferiorità questa è invece la conferma che anche in altri luoghi del sistema solare l’evoluzione dell’universo ha prodotto non solo gli stessi composti chimici semplici (ossido di ferro, carbonato di calcio ecc..) ma anche le stesse semplici molecole inorganiche ed organiche (anidride carbonica, acqua, amminoacidi, zuccheri ecc..). Se sulla Terra oggi c’è la vita e su Marte no questo è probabilmente legato al fatto che sul nostro pianeta le condizioni ambientali hanno permesso alla vita non solo di fare il primo passo ma anche i successivi. Su Marte, invece, la mancanza di qualcosa ha impedito di procedere ulteriormente nel processo evolutivo.”

I risultati riportati confermano che le stesse condizioni fisico chimiche (dovunque si verifichino) producono gli stessi prodotti chimici che sono alla base della vita ………

BX

Come sempre di fronte a queste notizie non riesco a capire perché vengano sbattute in faccia ai creazionisti.
C’è un paradosso che mi frulla in testa: gli scienziati potranno anche arrivare a ‘dimostrare senza ombra di dubbio’ che ‘dio non esiste’, ma ci sarà sempre qualche creazionista che spiegherà come questa dimostrazione si è resa possibile perché dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza…

Aldo Grano

Nel caso vi interessasse anche la versione di Dio, potete comodamente andare sul sito http://www.med-bz.it e nella prima pagina, in basso a sinistra, scaricare il libro di Don Guido Bortoluzzi (cliccare su: Nuova luce su Genesi e peccato originale.) Sono 370 pagine, ma scritte in grande: circa 160 fogli A4. Don Guido è uno dei tanti profeti cui è stata data la visione della Creazione. Vide anche la tragedia del Vajont, 18 anni prima, ma, ovviamente, non fu ascoltato. In primis dal suo Vescovo.

Bruna Tadolini

X BX

“… perché dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza…”

allora anche lui, come l’uomo, si è evoluto fino alla forma attuale passando per una antenato scimmiesco?

BX

X Peppe.
Al di là del paradosso, volevo solo dire che un creazionista convinto troverà sempre motivi per sostenere che all’origine di qualsiasi cosa sia accaduta o possa accadere nell’universo, formazione della vita compresa, c’è comunque l’atto creatore di dio. Come per altro è sempre stato fatto e si continua fare, trovando paradossalmente proprio in Galileo lo formula, di volta in volta adattata alle nuove scoperte, per sostenerlo quando afferma (citazione a memoria): “La bibbia non ci dice come ‘vadia il cielo’, ma come ‘si vadia al cielo'”.

X Bruna
Spingendo ancora appena un po’ avanti il paradosso, si finirebbe nella concezione spinoziana: “Deus sive natura”.

Giuseppe Murante

@bruna:
sono fuori campo… ma ho disciplinatamente letto “il racconto dell’antenato” di Dawkins, e la sezione “Canterbury” e’ molto stimolante.. che ne pensi?

@bx:
nessuno dimostrera’ mai che dio non esiste.
Dio (?) (appunto) buono (??), E’ QUASI IMPOSSIBILE DIMOSTRARE CHE QUALCOSA **NON** ESISTE.
Napoleone chiese a Laplace (positivista.. “datemi posizione e velocita’ di tutte le particelle dell’universo e potro’ prevedere la sua evoluzione futura”..) che ruolo avesse Dio nella sua teoria.
Lui rispose, sdegnato:
“Signore, io non ho bisogno di questa ipotesi”.
E’ il massimo che possa fare la ragione, e per quanto io sia un neo-illuminista E scientista, NON sono positivista.

Deus sive natura e’ un’altra roba.
Mai alzato gli occhi al cielo?
Mai guardato, davvero, le montagne mentre scii?
Mai sbirciato la foto del fossile dell’opabinia?

QUELLO e’ “deus sive natura”.

Giuseppe Murante

“Non posso immaginare un dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri – un dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana. Ne posso credere che un individuo sopravviva alla morte del suo corpo, sebbene gli animi deboli nutrano tali opinioni per paura o per ridicolo egoismo.”

scusate la prolissita’.. questa cosa la ha detta Einstein, altro che “dio non gioca a dadi”.
Lui avrebbe adorato poter guardare la foto del fossile dell’opabinia.

BX

X Giuseppe Murante
“Dimostrare che dio non esiste” l’ho detto proprio per assurdo (per paradosso, per gioco), in quanto, anche in questo caso estremo – ripeto, puramente ipotetico, assurdo – un creazionista direbbe, incurante del circolo vizioso, che questa è la dimostrazione che dio esiste… perché, da dove deriverebbe tanta ‘intelligenza’?
In quanto al ‘deus sive natura’ faceva parte anch’esso del gioco, o paradosso, in relazione a ciò che diceva Bruna Tadolini: immaginare un uomo tanto ‘potente intellettualmente’ da poter dimostrare che ‘dio non esiste’ è quasi lo stesso che identificarlo con dio. Un dio che si manifesterebbe e si realizzerebbe tutto e soltanto come natura.

opinione

Il punto di riferimento che conferma la concepibilità, si trova nella consapevolezza coscente intrinseca; la quale non può che constatare la certezza di ciò che noi chiamiamo Vita all’Universalità dell’Io; il quale consente al presente; la consistenza della nostra identità individuale; perciò dalla conferma concettuale è compresa la condizione eventuale umana; consentita all’affermazione del divenire all’essere, nella versione Universale della Vita.
La Vita per questa opinione è quindi l’inconcepibile certezza dell’uguaglianza assoluta che consente Universalmente la concepibilità incerta della condizione eventuale relativa all’esistenza, in cui è attuata la conoscenza, nell’elaborazione concettuale; perciò constatata all’Etenità dell’Infinito nell’affermazione che definisce la Vita: “Ciò che è in ciò che c’è”.

Holy Ghost

Dio esiste perché lo dice la Bibbia, e la bibbia è vera, in quanto dettata da dio.
I creazionisti ancora girano a vuoto (come gli ignavi danteschi) entro questo diallelo.

Nifft

x opinione
???
Ah, ora mi è tutto più chiaro!

p.s. Ma… se la “consapevolezza cosc(i)ente intrinseca” non esistesse…?

opinione

*Nifft
Non badare troppo agli errori di ortografia; non sono un letterato.
Scusami come hai fatto a rispondermi.

opinione

*Rocco
Penso che non ti accontenterò perchè se non ritieni di confrontarti non cè bisogno leggermi, ogn’uno esprime la propria concezione della Vita.
Spiace che tu consideri le mie idee non degne di confronto perchè non cè nessuna intenzione di cambiare il modo di pensare altrui.
Per questo ritengo ciò che penso solo un’opinione.
Non ce lò con te per la masturbazione ho un’età che me lo impedisce; quand’ero ragazzo la praticavo volentieri.
Non arrabbiarti ancora.

Bruna Tadolini

X Giuseppe

Non ho letto quel libro di Dawkins (mi piace molto di più imparare ciò cher non conosco piuttosto che “ripassare” la lezione che già so!) ma se me lo consigli potrei anche leggerlo!

Carlo

Tutti i deisti hanno da sempre mitizzato la vita. Mi sembra importante notare che la scienza, invece, consideri la vita come un processo chimico molto complesso. Questa contrapposizione dovrebbe far riflettere, soprattutto riguardo a questioni come aborto e contraccezione.

BX

X Carlo.
Soprattutto porterebbe ad usare un’espressione comunemente accettata da tutti (“la vita è sacra”) almeno in due modi. Se si parla della ‘sacralità’ della vita in quanto, per un ateo, non ce n’è un’altra, il termine ha un significato, se invece per ‘sacro’, come puntualizzi giustamente tu, si intende mitizzare la vita… beh, questo è proprio ciò che spesso porta a ‘sacrificarla’ (cfr. – ma non solo – i talebani).

Giuseppe Murante

@bruna:
anche a me piace imparare cose nuove, per questo leggo Dawkins.. l’ho trovato un ottimo testo di divulgazione, e’ piu’ sull’evoluzione che sulla biochimica e l’origine della vita comunque. In ogni caso per il mio “futuro” di astrobiologo fa background 🙂

@carlo, bx:
assolutamente d’accordo. personalmente, come penso sia chiaro dai miei post precedenti, provo ammirazione ed un profondo rispetto quasi reverenziale (“awe”) per la natura.. e piu’ la studio piu’ la ammiro, senza per questo bisogno di alcun ente sovrannaturale (“deus sive natura” nel senso di Einstein pero’…)

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