Il papa ancora contro gli atei

Nel corso dell’udienza concessa “ai Dirigenti e gli Agenti dell’Ispettorato Generale di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano”, Bendetto XVI ha oggi affermato: “senza il fondamento trascendente, che è Dio, la società rischia di diventare una mera aggregazione di vicini, cessa di essere una comunità di fratelli e sorelle, chiamati a formare una grande famiglia”.
Vorrebbe essere l’ennesimo attacco all’ateismo, ma sono solo parole vecchie, banali e retoriche: un linguaggio per iniziati che gli stessi iniziati non comprendono ormai più. 

Testo integrale sul sito del Vaticano

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27 commenti

charlYmingus

La società non è mai stata un unione di fratelli e sorelle, e comunque con Caino e Abele secondo loro dovrebbero aver formato uno dei primi nuclei sociali, e cosa dire delle continue lotte intestine della chiesa cattolica.
La diversità e la critica sociale e politica contribuiscono a rafforzare la società, dichiarazioni del papa sono fuorvianti e suonano come integraliste

davide

sottoscrivo charlYmingus. La stessa storia dimostra che quando c’è stato un fondamento trascendente le minoranze sono state sempre perseguitate, a meno che Ratzy sogni un mondo dove domina la sua teocrazia

Paolo P.

Quante sorelle e quanti fratelli ha bruciato la Chiesa?
“Libertè, egalitè, FRATERNITE'” l’ha detto quale Papa?

Paolo P.

quale Papa l’ ha detto? Non ricordo !
Quante sorelle e quanti fratelli ha bruciato la Chiesa?

Bruno Gualerzi

Il guaio è che tutti questi ‘frateli e sorele’ che si sono riconosciuti, e continuano a riconoscersi, in qualche ‘riferimento trascendente’ se ne sono sempre disputati, e continuano a disputarsene, la filgliolanza e quindi l’eredità… e purtroppo non solo a parole.
D’altra parte il dna in grado di stabilire quale sia il vero Padre Trascendente non è stato ancora rintracciato.

darik

ke il papa si scagli contro l’ateismo è perfettamente normale; così come
il topo, del gatto, non può parlarne ke male!
ma b16 con le sue uscite estemporanee al difuori della normale realtà
sembra non rendersene conto; come questa:
“…comunità di fratelli e sorelle, chiamati a formare una grande famiglia….”.
dovrebbe dirla, senza andare troppo lontano, nel tempo e nel luogo, ai romani sfrattati dalle case di proprietà della c.c.
ma possibile ke nessuno riesca a dirgliele queste cose?!

darik

Sua Beatitudine Marcinkus IV Patriarca di Ciaparat in Gattonia

Se non la pensiamo come lui, ci accusa di “relativismo”
Gradirei conoscere il numero di Polizai Italiani pagati da noi che gli fanno dormire sonni tranquilli.
Se ha paura che lo bastonino aumenti le guardie svizzere ed assuma guardioni privati,
MA A SUE SPESE ! E’ assurdo che dopo l’8×1000, acqua e spurgo fogne puzzolenti gratis, esenzione dall’Ici dove c’è un babaccio di padre pio con lumino acceso dobbiamo garantirgli l’incolumità!
Adesso che non c’è più mussolini rivolgersi
“ai Dirigenti e gli Agenti dell’Ispettorato Generale di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano” mi sembra un’ingerenza intollerabile da Stato Canaglia.
I capi di stato(?) non eletti dai cittadini ma da entità ornitologiche extraterrestri tipo spiriti santi o monarchi assoluti privi di sangue blu non dovrebbero avere relazioni diplomatiche con una Repubblica fondata sul lavoro! Capitto mi hai?

Vash

Veramente se ipoteticamente non esistessero le relgioni, la quasi totalità delle guerre attualmente in corso o avvenuta di recente non avrebbero mai avuto luogo!

aleG

“senza il fondamento trascendente, che è Dio, la società rischia di diventare una mera aggregazione di vicini, cessa di essere una comunità di fratelli e sorelle, chiamati a formare una grande famiglia”

….perchè?

Dico davvero, qualcuno mi sa dire qual’è o dovrebbe essere il nesso causale tra la premessa (“senza il fondamento ecc”) e la conclusione (la società cessa di essere ecc ecc) ? Mi ricorda la frase “l’aborto è una minaccia per la pace”….perchè???
La sensazione è che siamo semplicemente di fronte a parole combinate insieme a caso….ma riferite con sussiego dai media e dai politici e citate come frasi profonde.

tadeuz

In questo modo tu grande capo di un mondo entrato nello abisso d’morte dove possiamo tentare un avvicinamento?, oggi quella speranza e’simbolica, contrafigura che la vita conosce l’ateo “con il fondamento trascendente,si’: senza dio, senza promiscuita’, con tolleranza umana, con misura ai valori dell’arte,dell’intelligenza, della giustizia sociale che tanto manca oggi in Italia, parole,parole, parole……

Giovanni

Le le religioni infatti che sono fratelli e sorelle e una grande famiglia si sgozzano da duemila anni per sostenere ed imporre la propria fede religiosa.

opinione

Esprimo la mia opinione a proposito del confronto “Teisti- Ateisti”, speriamo poi che le critiche siano serene.
Ho l’abitudine di constatare ciò che avviene in natura e al mio concetto risulta per esempio che idelmente le piante quando crescono nel loro divenire creano un bosco o una foresta ecc. così idealmente è per l’umanità, che nel proprio divenire crea lo stato; (assolutista, imperialista, democratico ecc.)
La constatazione è che dall’inferiorità del ruolo individuale di ciascun cittadino è creata la funzione superiore del potere statale la quale viene estinta dalla continua manifestazione concettuale espressa dall’inferiorità individuale.
In questo trovo che anche Dio in quanto superiorità ( onnipotente, onnisciente, e chi più ne ha più ne metta) rientri nella categoria dei creati; cioè chi crea la sua superiorità è la nostra inferiorità concettuale, per cui un giorno verrà che l’umanità relativizzerà il suo potere e lo estinguerà attraverso la conoscenza.

Bruno Gualerzi

X opinione.
Le critiche ‘poco serene’ che ti erano state rivolte (non da me) in precedenza forse erano dovute alla difficoltà oggettiva di capire quanto intendevi, mentre questo intervento mi sembra più accessibile… e, per quanto mi riguarda, se ho inteso bene, in gran parte condivisibile.
Tu – ripeto, se ho inteso bene – in sostanza affermi che la precarietà propria di ogni individuo in quanto individuo, lo porta a riconoscersi, come per una sorta di difesa, in un potere superiore, che può essere lo stato o, in modo esistenzialmente ancor più radicale, la divinità. Poteri superiori che poi si ritorcono su chi li ha ‘creati’, cioè l’uomo. D’altra parte, proprio perchè è stato l’uomo a ‘crearli’, nel momento in cui ne riconosce la pericolosità, ha tutti i mezzi, concettuali e pratici, per eliminarne gli aspetti negativi e conservarne – nel caso delle istituzioni – quelli positivi perché utili. E, per quanto riguarda dio, non riconoscendone alcuna utilità, sarà rimosso completamente. Questo e, sarebbe, il vero progresso.
Ciò che condivido meno è il ricavare questo, sia pure per analogia, dalla osservazione di ciò che avviene in natura e, di conseguenza, nel ritenere in qualche modo inevitabile questo ‘progresso’. Il ‘giorno verrà’, in altre parole, mi suona un pò troppo fideistico.

opinione

*Bruno Gualerzi
Ti ringrazio per la tua disponibilità a confrontarti.
Devo partire dalla premessa che l’esposizione concettuale seguente non è ritenuta risolutiva di qualsivoglia problema esistenziale e non riguarda alcunche di concreto.
E’ soltanto il desiderio individuale di proporre alla coscienza consapevole intrinseca (cioè mia) un’interpretazione diversa di ciò che chiamiamo Vita e di metterla al confronto critico di altre proposizioni.
In ogni individuo consapevole del coscente ciò che è alla base della conoscenza riguarda l’affermazione della certezza, confermata dalla confrontabilità del proprio concetto con il concetto altrui, perciò ciò che viene confrontato riguarda il credo che ogn’uno espone.
Appunto: si crede in ciò che non è certo perchè la comprensione recepita nel concetto è soggetta al confronto propositivo che porta a disgregare il precedente dall’elaborazione del successivo, mentre ciò che viene constatato è l’uguaglianza che presiede la condizione concettuale in cui è reso certo ogni confronto; perciò è certo ciò che è manifestato al presente.
Poiché la certezza non può essere risolta nell’incertezza, è immune dal dubbio; perciò ne constato l’inconfrontabilità all’inconcepibilità; per questo la considero “Ciò che consente la concepibilità”
Con questo riconosco l’incertezza del mio concetto e confermo i miei dubbi su ciò che credo, perciò ritengo che la conoscenza scaturisca da ogni espressione concettuale umana dimostrata dalla propria identità individuale.
“Il giorno verrà”; é il divenire che estingue l’essere, affermando la conoscenza al presente della consistenza.

marcolfo

Ma stara’ bene ratzy? Le ultime immagini che ho visto di lui sembra uno zombie, gli occhi erano cerchiati di blu

Leo55

Penso che il problema risieda tutto nella “coscienza consapevole intrinseca”………..ahinoi…..

opinione

*Leo55
Non penso che sia vero ciò che concepisco perché la verità non la concepisco.
per quello che riguarda la coscenza posso solo dire che finchè non interviene un fatto che la impedisce, esempio la morte o un coma o semplicemente il sonno io mi sento coscente, la consapevolezza mi deriva dalla conoscenza diella mia identità, cioè da come sono fatto fino al concepimento dei miei sentimenti; infine l’intrinsecità riguarda il confronto che faccio con me stesso riconoscendo l’unicità della mia individualità.
E’ importante la diversità delle opinioni. Solo cosi ci possiamo conoscere.

ren

Ormai è un disco rotto, le persone di buon senso percepiscono i suoi discorsi come il ronzio di una zanzara. Il guaio è che le persone di buon senso sono nemmeno il 40% degli Italiani.

Aldo

Ho letto i vostri commenti, e ci premo a mettere in evidenza l’espressione “l’udienza concessa [da Benedetto XVI] ‘ai Dirigenti e gli Agenti dell’Ispettorato Generale di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano'”. Parrebbe di poterne dedurre che quei dirigenti ed agenti hanno chiesto, quasi implorato di essere graziosamente e magnanimamente ricevuti. Benedetto, bontà sua, si è degnato di “concedere” quell’udienza, così che dirigenti ed agenti della pubblica sicurezza dello Stato italiano potessero essero istruiti da un capo (assoluto) di governo straniero sulle linee di principio che è più opportuno seguire nell’esercizio delle loro mansioni. “Consigli”, per la carità, mica “ordini”. Ma da gente che ha “chiesto udienza” cosa vi aspettate se non una schiena curva e un atteggiamento servilmente prono?

Può essere che io abbia interpretato in modo errato basandomi su una frase estrapolata dal contesto. Ad esempio, può essere che i Dirigenti e gli Agenti dell’Ispettorato Generale di Pubblica Sicurezza ai quali si fa cenno nella notizia siano quelli dell’Ispettorato di Generale di Pubblica Sicurezza del Vaticano stesso. O può essere che dovrei essere meno attento alle sfumature, per evitare di farmi sopraffare dalla paranoia. Ma sì, dai che è così.

Massimo

Storicamente, dove ci sono preti ci sono sempre stati militari: perchè quando c’è stato ritrosia verso le “libere” conversioni, il lavoro sporco qualcuno ha dovuto pur farlo.

opinione

La Vita non la risolvo nel mio concetto perchè non ho potuto sceglierla, quindi non la concepisco, per questo la considero ciò che consente la condizione di concepibilita da cui è tratto il comportamento individuale in cui ogn’uno fa ciò che gli pare.

strangerinworld

la storia umana è un susseguirsi di violenze nate per la stessa natura della condizione umana . la scienza, il libero pensiero, le arti hanno fatto sì che le cose migliorassero nel corso della storia non certo per tutti, anzi. la religione, indi la chiesa cattolica, è uno dei maggiori responsabili dello stato delle cose. mi domando quale persone senzienti abbiano la visione di questo falso mondo affratellato. pochi hanno il coraggio di guardare la realtà per quel che è.
quanto al solito attacco papalino, personalmente non mi tocca.
mi preoccupo per mio figlio e per i bambini di un futuro che si presenta assai penoso.

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