Il dissenso di ben 67 docenti nei confronti della visita di Benedetto XVI sta mandando letteralmente in crisi i mezzi di informazione italiani, ormai completamente assuefatti dalla giaculatoria inneggiante a un papa “grande teologo e grande intellettuale”: opinione discutibile, se solo si leggesse cosa scrive. I docenti della Sapienza l’hanno fatto, cogliendolo in palese incompatibilità con uno spazio laico di cultura e scienza quale dovrebbe sempre essere un’università italiana: nel caso specifico, la più grande università italiana ed europea.
L’UAAR invia ai 67 docenti tutta la sua solidarietà , e spera di poter liberamente manifestare a loro sostegno giovedì, all’interno dell’ateneo. Purtroppo, al momento il rettore non ha ancora autorizzato la nostra presenza, richiesta “ai sensi della legge e della normativa vigente”. Troppa evidentemente è la paura di un confronto aperto, sia da parte delle gerarchie ecclesiastiche, sia da parte di una dirigenza della Sapienza a cui l’evento è probabilmente sfuggito di mano, sia ancora da parte di Walter Veltroni e Fabio Mussi, la cui presenza alla manifestazione si fa di ora in ora, di minuto in minuto più imbarazzante.
Invitiamo pertanto tutti coloro che hanno ancora a cuore la laicità del nostro paese a informare del proprio dissenso l’Università la Sapienza, inviando una e-mail a segreteriatecnicarettore@uniroma1.it. E’ invece possibile solidarizzare con i docenti di fisica inviando loro una e-mail (l’elenco è pubblicato sul sito del dipartimento).
Nel frattempo, informiamo tutti i nostri navigatori che sul sito del Corriere è in corso un sondaggio sulla vicenda.
Sono dei veri eroi! Ora chissà quante ritorsioni subiranno! W la scienza W la libertà!
E’ la prima volta che vedo una critica tanto forte ed una presa di posizione tanto determinata nell’opporsi alla cattiva tradizione clericale del nostro paese, che vuole inserire cardinali e papi in ogni manifestazione, per dare loro voce quando oramai non li ascolta più nessuno, perché non hanno più nulla di utile da dire.
E’ la prima volta che tante persone, che rivestono ruoli tanto importanti, dicono NO al tentativo dei dirigenti dell’ente pubblico per cui lavorano di farsi strumento della propaganda cattolica.
E ne sono estremamente felice !
Non vedo perchè Benedetto XVI non debbà andare in università. Vi ricordo che Ratzinger non odia la scienza in quanto tale ma chiede che essa sia al servizio dell’uomo dal suo concepimeto alla morte naturale di questa creatura creata ad immagine e somiglianza di Dio.
Questa sera, in apertura di Tg La7, Miriam Mafai ha detto che pensa tutto il male possibile di quanto detto dal rettore per giustificare l’invito e che la chiesa si è sempre opposta al progresso scientifico.
questo papa sarebbe stato un grande intellettuale a stento nel periodo compreso tra il VI e il XIII secolo d.C., al massimo lo si poteva invitare alla festa del dipartimento di studi medievali e di decadenza della cultura occidentale
67 su 4500…. se non sbaglio…
@Mifepristin
😆
forse m’illudo; ma non è ke dopo aver toccato il fondo si possa risalire?
darik
Ho visto sul sito della RAI il TG3 di stasera, hanno riferito che Luca Volontè (UDC) ha chiesto al governo la bocciatura della promozioe al CNR di uno dei fisici firmatari. Se fosse vero (è una notizia troppo sconvolgente per non meritare una conferma) saremmo al fascismo, all’espulsione dei docenti ebrei dalle università nel 1938. Voglio sperare che le dichiarazioni di Volontè siano state fraintese.
per quantoriguarda la storia di volente, spero di vedere gli sviluppi successivi
Comunque Gasparri è stato ben peggiore: HA PROPOSTO DI DENUNCIARE I FIRMATARI DELLA LETTERA!!!!
Se potessi esere presente al passoggio del papa che si reca all’universita’ o al discorso del papa, mi alzerei in piedi e gli volterei le spalle; spero che qualcuno lo faccia e che molti lo imitino. g
molto utile il sondaggio del corriere. Leggete in piccolo sotto! E’ scritto: “I sondaggi online di Corriere.it non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno l’unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. (…)” Insomma è un giochetto per far divertire i navigatori. Il problema è che anche fatto così molti tendono a considerarlo vero. (Nessuno legge mai i caratteri minuscoli.) Io ho votato diverse volte. Molto divertente, ma perchè chiamarlo sondaggio allora. Definirlo tale è una falsità!!!
Comunque la cosa incomincia a fare il giro del mondo. Ecco El Pais
http://www.elpais.com/articulo/sociedad/universidad/romana/rechaza/Papa/elpepusoc/20080114elpepusoc_7/Tes
Invitare il papa alla Sapienza è opportuno quanto invitare uno storico negazionista a tenere una conferenza in occasione del Giorno della Memoria. Ergo pieno sostegno alla protesta dei professori.
Dagli intellettuali i primi segni di rinascita !!
Votiamo in massa al sondaggio del Corriere !!!
FINALMENTE!!! Quando ho letto la notizia quasi non ci credevo. Che sia davvero l’inizio di UNA RISCOSSA LAICA?
ma se non va alla Sapienza ci perdiamo un’altra lezio magistralis come quella di Magonza…..
@dv64
Se quanto dici sarà confermato, risulterebbe questa, una presa di posizione GRAVISSIMA!!!!
Volontè frainteso?
Può darsi, dato che è uno di quei personaggi che vive in una totale confusione celebrale: a tal proposito, avete mai avuto la sfortuna di leggere un suo intervento di qualche mese fa su “italia oggi”, intitolato “Cesare non pretenda di farsi Dio”?
Roba da mettersi le mani nei capelli…
ecco quel che ha detto volontè:
http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/01_gennaio/14/papa_polemiche_e_mobilitazione_in_vista_della_visita_-2-,13817943.html
ma se non va alla Sapienza ci perdiamo un’altra lezio magistralis come quella di Magonza…..sarebbe un peccato
Azz, Gasparri addirittura vorrebbe denunciarli: scusa, ma per quale presunto reato? “Mancanza aggravata di ospitalità”?
Dove l’hai letta o vista questa notizia?
per i 67 firmatari un solo urlo “Forza paris”
Che vergogna di paese che siamo…me ne vergogno sempre di più. invitare uno che ha detto che è stato giusto il processo contro Galileo! l’essere tronfi della propria ignoranza: ecco cosa odio.
Finora, l’unica esponente della nostra politica che ha detto qualcosa di intelligente è l’on.Emma Bonino:
“Nessuno vuole imbavagliare il Papa o togliergli la parola. L’unico che ha la parola, mattina e sera, è appunto il Papa, con i suoi seguaci, e la morale cattolica”.
Mentre tutti gli altri affermano che questa presa di posizione dei 67 docenti della Sapienza rappresenta una “censura alla libertà di espressione” del Pontefice…
Giustamente, il “poveretto” non ha mai occasione di esprimersi…qui, si scade nel paradossale!
@xindi
L’ho letto!!!!
Volontè ha le sinapsi offuscate dal troppo incenso clericale!!!Ne sniffa troppo alle funzioni liturgiche…
Uno dei firmatari della lettera è il professor Giorgio Parisi uno dei più grandi fisici teorici viventi… Ma sul sito del Corriere della sera ho letto commenti di lettori che definiscono i firmatari come pseudoscienziati!!! Povera Italia…se si trattano così le migliori menti che abbiamo!!
@piersky
L’ho visto anch’io….sob! 🙁
Ma erano commenti da prete: c’era addirittura chi deprecava l’iniziativa di esimi docenti adducendo il fatto che anche essi avevano bisogno del sostegno spirituale e della parola del Pontefice…’a ri-sob!! 🙁
non abito a Roma, ma sono con i contestatori…e spero proprio che la cosa non finisca con una semplice polemica; spero se ne parli a lungo e produttivamente…
Mi unisco alla protesta dei coraggiosi docenti e dei coraggiosi studenti, con un lancio virtuale di verdura marcia sulla papamobile.
W LA LAICITA’
W LA SCIENZA
W LA LIBERTA’
w le scimmie
W I PRIMATI
W C.DARWIN
Quando sono andato sul Corriere per votare, ho spostato il risultato da 50%-50% a 51&-49% per noi…
E allora ho pensato di essere l’Unto del Signore… 😉
Un papa che va alla sapienza e’ come un serial killer che va a cena nelle case di quelli a cui ha ammazzato i parenti e guarda le foto sul como’ dicendo “che bella famiglia”.
L’esistenza del papa e’ la prova che non c’e’ nessun dio, al limite ci da un indizio sull’esistenza di troll, orchetti e poiane mannare.
Mi unisco con tutti i coraggiosi professori e studenti che rifiutano l ingresso del papa nell ateneo romano. W LA LIBERTA W LA LAICITA W LA LIBERTA DI RICERCA SCIENTIFICA W LA LIBERA CITTADINANZA DEGLI OMOSESSUALI E CURE PSICHIATRICHE PER CHI LI OLTRAGGIANO W L AUTODETERMINAZIONE DELLA PERSONA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ANTICLERICALE SEI FANTASTICO||||||||||||||||
Diversa storia; in Germania portano(100.000 mila) garofani sulla tomba della Luxemburg, noi portiamo Benedetto XVI il medioevo nel centro della cultura scientifica.Galileo,Galileo ancora oggi prevale il dogma cosmologico catolico.
Il TG di La 7 poneva ieri sera agli spettatori un quesito del tipo:
DOCENTI DELLA SAPIENZA NON VOGLIONO LA VISITA DEL PAPA. HANNO RAGIONE?
Risposte:
Sì 82%
No 18%
…
Ma è ancora possibile essere laici in italia?
Un giorno dopo l’altro mi rendo conto che non sembra esserci spazio per chi non accetta certe posizioni.
Provate a leggervi le risposte sul corriere della sera. Quelle di nostri concittadini, quelle del rettore della Sapienza, quelle del Della Loggia, le reazioni dei nostri parlamentari.
I 67 martiri sono una goccia di dissenso in un mare di cieca sottomissione.
La nave stà affondando…..
Proposta: perché non invitare Daniele Luttazzi a tenere una lezione magistrale alla Sapienza? Tema: politica, sesso, religione, morte (e poi satira, censura, libertà di espressione…)
Ma avete provato a leggere il livello dei commenti alla notizia sul Corriere? Ieri c’era un povero ignorante, tale “Vinbru”, che sosteneva che gli scienziati hanno bisogno delle Scritture che sarebbero la base delle loro scoperte scientifiche…
i tg ogni giorno ci propinano notizie sul papa, chiesa, feste religiose etc, a me non interessano. credo che la religione qualunque essa sia debba essere un fatto privato, se io voglio andare a vedere il papa vado a san pietro, se voglio incontrare un buddista vado nel suo tempio.Lo stato è laico fuori le ingerenze della chiesa nella NOstra vita pubblica e politica!!! che dica il rosario a casa sua no nel tempio della sapienza !!
Ecco la mail che ho scritto al Rettore della Sapienza 🙂
Buongiorno,
scrivo per protestare in quanto ritengo palesemente ingiusto
che abbiate invitato Ratzinger e invece non abbiate fatto lo
stesso con il Divino Otelma, che è il Primo Teurgo della Chiesa
dei Viventi.
Lo Spaghetti Flying Monster vi punirà per questo e maledirà per
sempre la vostra discendenza.
Mi sono perso l’inizio di partita. L’invito per la visita del papa è stato un prurito del papa o del rettore? Fa una certa differenza: non si possono chiedere le dimissioni del papa.
Veramente sconcertante ciò che risulta dalla rassegna stampa dei principali quotidiani di questa mattina! Lasciamo perdere ciò che sproloquiano i giornali di destra circa l’incommensurabile apporto della chiesa alla scianza, ma i grandi quotidiani nazionali riportano in prima pagine posizioni di noti personaggi (uno per tutti, Dario Fo) da ascrivere all’area anche atea che sostengono questa tesi: Il papa dice cose insostenibili, ma sarebbe un errore non lasciarlo parlare.
Domanda, semplice semplice; PERCHE’?
Risposta, un po’ meno semplice in quanto ha l’ambizione di cogliere un retropensiero di questi ‘oppositori della regina’: perchè è pur sempre il papa, un personaggio noto al grande pubblico! Insomma il solito ‘jus maiestatis’, adattato – e senza troppo sforzo – all’era delle dittature di massa.
A questo punto c’è da chiedersi davvero: ma l’illuminismo, è stato solo una parentesi illusoria?
Sono laureato in Fisica … sono orgoglioso del fatto che TUTTI i docenti di Fisica abbiano
firmato l’appello. E poi dicono che studiare fisica non serve a niente.
Per la prima volta dal ’94, anno in cui sono uscito dall’universita’, ho respirato il profumo
di quella brezza di liberta’ e trasgressione che solo in una facolta’ di Fisica si puo’
respirare, lontano da mode, grigiore aziendale, doppi petti leccapiedi.
Penso che il problema vada posto sulla scia di quello che ha scritto forzalube.
La questione non è che si vuole zittire il papa (come si potrebbe, considerando che ha la politica prona e la tv sempre disponibile?): invece se ci fate caso Ferrara è partito col vittimismo strumentale accusando i critici di Ratzinger di “conformismo neo-confessionale” e di attentato alla libertà di parola e di pensiero. E’ proprio quello che vogliono.
La questione andrebbe posta tipo: che c’entra e quale legittimità ha un personaggio del genere ad essere di fatto uno dei rappresentati della Sapienza durante l’inaugurazione? Un personaggio che si è sempre opposto alla visione scientifica moderna nel suo complesso, al libero pensiero e alla critica (basti considerare il suo appoggio al disegno “intelligente”), che di fatto non riconosce i diritti umani e che dice quel che dice (specie adesso sulla questione pena di morte-aborto) non è che c’entri molto con uno dei poli universitari d’Europa e con la cultura che la Sapienza dovrebbe promuovere.
Più che focalizzare su Galileo – che si presta a critiche strumentali, come ha dimostrato soprattutto il servizio di ieri sera del tg2 – avrei fatto un nutrito elenco di intellettuali colpiti o avrei puntato su altri (se pensiamo solo a Darwin!) e avrei posto la critica sull’idea che ha il papa di evoluzione, ricerca scientifica, ecc. più globalmente.
Inoltre, il papa andrà lì nel contesto della lotta contro la pena di morte: ma ricordargli cosa dice il catechismo in merito?
Andate a votare sul sito del Corriere, a proposito, che stanno vincendo i favorevoli al papa: http://www.corriere.it/appsSondaggi/votazioneDispatch.do?method=risultati&idSondaggio=1794
(cavolo, quasi 8.500 votanti…)
Speriamo sia l’alba di una nuova era!
Solidarietà agli insorti.
Vabbé, che male c’è? Magari tra 500 anni chiederà scusa per quello che avrà detto.
E tutto torna a posto.
ciao
SEMBRA UNA FAVOLA:
67 Nanetti contro UN GIGANTE DEL PENSIERO, DELLA CULTURA, DELLA FEDE, DELLA SPERANZA, DELLA CARITA’.
W IL PAPA
Vescovo di Roma
Vicario di Gesù Cristo
Successore del Principe degli Apostoli
Sommo Pontefice della Chiesa Universale
Patriarca dell’Occidente
Primate d’Italia
Arcivescovo e Metropolita della Provincia Romana
Sovrano dello Stato della Città del Vaticano
Servus servorum Dei
Per noi Laici la libertà di espressione di chiunque è sacra, qualsiasi sia il suo credo religioso o politico. Per questo siamo diversi dalle gerarchie ecclesiastiche.
L’argomento maggiore addotto circa la non opportunità dell’invito del papa a La Sapienza sia che egli abbia sostenuto posizioni contro Galileo.
Allora io ho speso un po’ del mio tempo a leggermi cosa Ratzinger abbia detto sul padre del metodo scientifico ed ho concluso questo: il papa è a favore della Scienza (d’altronde chi è contro di essa al giorno d’oggi non ha capito sostanzialmente cosa essa sia), ovviamente con accezioni particolari proprie del cristianesimo cattolico. In rete ho trovato un sacco di documenti disponibili a quelli che vogliono documentarsi meglio.
Allora la posizione dei 67 firmatari della lettera di protesta, secondo me, è forse un po’ superficiale, perché non voglio pensare sia in malafede:
“Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un’affermazione di Feyerabend: All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto“.
Ma se si va a leggere il discorso citato nella lettera, si capisce che il riferimento a Feyerabend serve a Ratzinger come argomentazione “sconcertante” a supporto della tesi espressa in quella occasione: egli sostiene che la domanda sui limiti che il pensiero moderno si pone è un elemento nuovo. Per questo cita Feyerabend, Bloch e Weizsacker . Infine conclude così il discorso:
“Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica.”
Quindi il fatto è che Ratzinger non ha fatto sue quelle parole, non ha “ripreso” quelle parole, come detto dai 67 firmatari, ma ha citato all’interno di un ragionamento.
Come ho già detto, spero non ci sia stata malafede da parte di coloro che tra i 67 docenti hanno composto la lettera, ma sicuramente c’è stata una scarsa conoscenza del pensiero di Ratzinger o, quantomeno, del discorso parmense citato.
Con questo vorrei invitare i più accesi a moderare i toni ed, eventualmente, controllare le fonti.
Boicottare la visita del papa alla Sapienza non è un atto censorio, e sarebbe da stupidi ritenerlo, visto che il papa può dire quello che vuole, ogni giorno, da qualunque testata giornalistica.
E’ invece l’unica possibilità di poter comunicare il proprio dissenso da parte di chi (scienziati, intellettuali, studenti) è di fatto già schiacciato da un regime oscurantista e censorio.
L’università cambiasse almeno il nome, da La Sapienza a La Superstizione.
A Vico, che c’entra Magonza?. E Maiani ha già smentito la sua adesione alla coraggiosissima lettera dei 67, che doveva restare segreta, perchè i baroni mafiosi tengono famiglia.
Ieri sera il TG1 delle venti dava come prima notizia ” contestata la visita del papa alla Sapienza “. Non riuscivo a credere ai miei occhi . Se non fosse stato per le parole scritte in italiano, avrei detto che stavo assistendo ad un telegiornale di un altro Paese. Anche il servizio è stato sufficientemente corretto, per chi ha voluto ascoltare, con una breve ma chiara intervista al docente di fisica che ha gettato il macigno nello stagno.Che sia l’inizio di una qualche “reconquista” di razionale laicità in questo Paese ? Me lo auguro con tutto il cervello ! Tutta la mia gratitudine agli scienziati dell’ateneo romano!
Sì signor Andrea Pontalti, però Feyerabend scrisse “contro il metodo” e quindi il suo scopo era quello di dimostrare che molte scoperte scientifiche sono state frutto di persone che sono andate controtendenza, cioé che non sono state sempr efedeli alla ragione (così come intesa all’epoca, e non alla ragione così come la intendiamo noi), ad esempio all’epoca di Galileo si era convinti che una biglia caduta dall’albero maestro di una nave in movimento dovesse per forza cadere in mare, perché mentre la biglia cadeva la nave si spostata, il concetto di relatività non esisteva, e questa era, ad esempio, la ragione dell’epoca.
secondo me il papa dovrebbero invitarlo ogni due mesi alla Sapienza…
almeno – come hanno fatto svelti svelti in questi giorni – riasfaltano le strade della cittadella universitaria e ripuliscono un po’ i muri e gli ambienti…
chiedetelo ai ragazzi della Sapienza..
contestare, contestare. ma con grande sapere, poichè quelli lì sono già pronti a fare le vittime.
sarebbero capaci di montare di tutto per farlo sembrare una povera vittima, mentre invece occorre smascherarlo per quello che è: un monarca sul trono che non accetta contestazioni nè satira, nemmeno un pernacchio.
Sono assolutamente vicino ai docenti universitari della “Sapienza”. Inopportuno e assolutamente fuori luogo invitare in un luogo di cultura e scienza l’ultimo erede di una serie di tirannici monarchi che da duemila anni continuano a rappresentare una forza dichiaratamente ostile sia alla cultura che alla scienza e che ha sparso a piene mani in tutto il mondo il veleno dell’oscurantismo e dell’ignoranza, avvalendosi di ogni e qualunque mezzo. E’ intollerabile la servile ossequienza di politici e media nei riguardi di un potere che ha mezzi economici e mediatici tali da far impallidire anche lo stato più potente.
In un momento in cui il papa dice che i diritti fondamentali vengono direttamentr da dio e non da leggi che ci siamo conquistate e ci vuole imporre la crocifissione della vita e la celebrazione del nulla,mi sembra il minimo contestare la visita alla Sapienza.Perchè invece non invitare Margherita Hacks ad inaugurare l’anno accademico?
Secondo me qui c’è la messa in discussione di ciò che significa stato laico e istruzione in uno stato laico.
In una università statale si fa cultura, non prediche. Male ha fatto chi ha invitato il Papa a parlare di pena di morte, perché in una università statale, la pena di morte si può affrontare da un punto di vista antropologico, storico, legale, etico (ovvero filosofico), psicologico persino, ma non teologico. La teologia non rientra nelle materie di uno stato laico perché riguarda solo e unicamente il cittadino credente e per studiarla ci sono i seminari e le università pontificie.
Oltretutto, il Papa è un capo di stato straniero che si permette di dare lezioni al sindaco della capitale italiana dicendo frasi come “i _nostri_ concittadini” (ma lui non vive e non governa nella Città del Vaticano???) , quindi ancora si sente Papa re quando non lo è più da un pezzo. Ci dobbiamo sorbire la sua opinione su tutto, a tutte le ore, su tutti i mezzi di stampa, i canali radiofonici e televisivi (anche statali), come se riguardasse e interessasse tutti i cittadini e non unicamente quelli che gli riconoscono una qualche legittimità. Questo protagonismo è insopportabile, se proprio vuole aprire un anno accademico apra quello delle università pontificie, luoghi dove è legittima la sua presenza.
Al momento il sondaggio sul “corriere della sera” esprime una maggioranza (53%) che giudica sbagliata l’iniziativa dei docenti che disapprovano la visita del papa. Invito tutti a votare per dare una maggiore visibilità al punto di vista laico.
non ho parole, finalmente qualcuno che si è alzato e ha detto: questo invito è incongruo, invitare all’inaugurazione dell’anno accademico di una delle più importanti università europee , una persona che è stata sempre palesemente contro la libertà di ricerca scientifica e che vuole assoggettare la scienza alla fede, è stata una provocazione bella e buona.
Sembra che a qualcuno sia sfuggita una certa interferenza della chiesa cattolica, in particolare con l’attuale papa, negli affari interni dello stato italiano. Questa è la fondamentale ragione per considerarlo persona non grata. Per paradosso, è come se il rettore invitasse, all’inaugurazione dell’anno accademico, Osama Bin Laden: e questo indipendentemente dalla sua posizione nei confronti di Galileo. Anche perché non si vedono segni di reciprocità: o forse Raffaele Carcano è stato invitato a tenere una lezione in San Piatro?
bravi! non credevo foste laici fino a questo punto…complimenti…ma tanto
@flavia
“La teologia non rientra nelle materie di uno stato laico perché riguarda solo e unicamente il cittadino credente e per studiarla ci sono i seminari e le università pontificie”.
Germania e Inghilterra non sono forse stati laici? Beh, lì le università statali hanno facoltà di teologia… guarda un po’…
fra Pallino scrive:
Germania e Inghilterra non sono forse stati laici? Beh, lì le università statali hanno facoltà di teologia… guarda un po’…
Errore. Nel Regno Unito il capo dello Stato, ovvero la Regina, è anche capo della Chiesa, quindi tecnicamente è uno stato a laicità limitata. Eppure, nonostante questo, la presenza delle opinioni religiose sui media è di gran lunga minore rispetto a quanto avviene da noi, dove al contrario è preponderante.
Per quanto riguarda la Germania, bisogna distinguere fra ex Germania dell’est e ex Germania dell’ovest e ricordare che i cattolici non sono la maggioranza, ci sono anche i protestanti, che hanno verso la cultura e la scienza un approccio ben diverso dai cattolici. Le loro facoltà di teologia non sono come quelle presenti nelle università pontificie, ma hanno un approccio scientifico al tema. Bisogna anche dire che in Germania sono i fedeli a finanziare la Chiesa, contribuendo con una parte del loro salario. Quindi, le facoltà di teologia vengono finanziate dai credenti, non da tutti i cittadini indistintamente.
E La rai perde la TESTA!!!
Ieri sera (14 Gennaio 2008) su Rai Due, dopo il servizio sulla lettera dei 67 professori della sapienza e le “dovute” opinioni dei parlamentari, è andato in onda un “servizio di commento”.
Lo descrivo a memoria.
La strategia è stata quella di difendere Ratzinger che il 15 marzo 1990, a Parma, disse: “All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto”.
Il tono del servizio era strafottente, in apertura ringraziava i 67 professori, perché la loro lettera dà un’importante occasione per spiegare agli italiani, ignoranti, che Galileo non è mai stato né torturato, né arso (come molti credono). La chiesa non ha mai commesso atti di violenza nei suoi confronti, ma seguendo il moderno ragionamento scientifico, non ha accettato le prove di Galileo, perché false!
Il servizio termina proprio così, giustificando il tribunale dell’inquisizione.
Non hanno detto che Galielo è stato condannato per eresia, e che ha avuto salva la vita abiurando. Ma ancor più subdolo e deprimente (spero l’abbiano fatto di proposito, altrimenti sono totalmente idioti) è la volontà di giustificare la sentenza di condanna, perché Galileo presentò prove “false”! Anche fossero state false, le sue prove, lo stesso obbligo di dare prove “vere” non è anche della chiesa? E che prove vere avrebbe fornito la chiesa? Nessuna, perché non ci sono. L’unica giustificazione data dalla chiesa non poteva essere altro:
“Che il Sole sia centro del mondo e imobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura”.
Che disonestà intellettuale. In un paese serio non avrebbero mai potuto mandare in onda un servizio del genere.
A parte che l’invito lo ritengo piu’ che improvvido dato che ormai, i “poverini” straripano ogni giorno sui media e sono praticamente parcheggiati sui nostri cocones senza manco dare una grattatina per la sosta, spero solo che quando aprira’ bocca, se avra’ il pelo….vorra’ annunciare al volgo, magari a reti unificate o in mondovisione gestito come sempre da mamma RAI, (tanto avemo gia’ sbracato), la sua enciclica “Spe salvi facti sumus”, avendo dubbi fondati che il gregge l’abbia fatto, e nello specifico, il passaggio chiarificatore sull’inutilita’ del Cristianesimo sulla terra alla stregua di un diversivo, un palliativo, un effetto placebo (un tale diceva oppio dei popoli) in quanto la condizione terrena del povero e dell’oppresso, deve rimanere immutata levandosi dalla testa l’illusione della liberazione da questa condizione, ne’ in modo autonomo, ne’ con l’aiuto di qualcuno, della Chiesa e men che meno dello Stato avendo recitato il de profundis al marxismo, per lui morto e sepolto, per i teologi della liberazione meno, anzi, confidando (sperando) solo di un cambio di status ultraterreno.
Sinceramente, nei fatti non vedo difformita’ dato che mi sembra che la Chiesa sia sempre stata afflitta da atarassia ed in quantita’ celesti-sconfinate, essendo stata sempre con gli oppressori e non con gli oppressi, ma il sentirselo dire in faccia penso che alla fine qualche neurone vagante superstite si eccitera’, anche se il fatto di aver ascoltato per la prima volta l’altra sera in tv da Matrix, Ravasi che ammette che Gesu’ non e’ nato nell’anno in cui e’ iniziata la datazione senza aver letto commenti in giro, mi fa dubitare sulle capacita’ percettive, magari anche delle mie stesse…. me saro’ distratto???
Concludo con un’ode…
O’ Zapatero, O’ Zapatero..
Tu che puoi, liberaci dal clero…
ahahahahahahahahah
@ faidate
Accostare il papa a Osama Bin Laden è fazioso.
La provocazione (Invito del segretario Carcano ad una lezione a S. Pietro) non funziona bene. Se volevi essere ironico sostituisci “lezione” con “preghiera”.
Così secondo me fa più ridere :D.
Un esempio di reciprocità?
http://www.internetbookshop.it/code/9788831787833/habermas-juumlrgen/ragione-fede-dialogo.html
Lì mi pare una partita ad armi pari.
Buona lettura.
@ faidate:
Dimenticavo. Una curiosità: il dott. Carcano è professore?
Il Papa dovrebbe essere segno di unione e invece provoca scissione,vuole il dialogo e provoca l’intolleranza.è un integralista cristiano che fa il paio con Bin-Laden musulmano,e certi rabbini ebraici.
Predichi in chiesa e nelle scuole pontificie cioè a casa sua,parli pure delle Scritture ma con la metodologia corretta
L’università si occupi di cultura e scienza invitando quelli che a queste si dedicano e non quelli che le avversano!
Andrò controcorrente ma non ritengo giusto impedire al Papa, se l’invito è stato correttamente deciso dal rettore e dal senato accademico a maggioranza qualificata, di intervenire alla Sapienza. Dall’altro lato chi non è d’accordo ha tutto il diritto di contestare civilmente e/o boicottare la visita, nessuno, nemmeno (o forse sarebbe meglio dire tantomeno) il Papa dev’essere immune da critiche. Sarebbe però antidemocratico e intollerante impedirla.
Il tutto ferma restando la mia opposizione alla crescente e arrogante intromissione della chiesa negli affari di stato italiani.
Ho appena letto un editoriale di Giulio Anselmi su “LaStampa.it” che mi sembra corretto ed equilibrato, in linea con quanto ho appena scritto.
Il gesto dei docenti mi piace, ma e’ ben difficile curare un paese che e’ malato di vaticancro. Una simile contestazione in altri tempi sarebbe costata molto cara ai docenti. Tortura, abiura e rogo, con tanto di papa-pieno-di-cultura e amorevoli cristiani in prima fila a godersi lo spettacolo e le urla.
Oggi invece questi docenti rischiano solo che persone meno intelligenti ma piu’ potenti facciano loro intorno il vuoto, ostacolandone o compromettendone la carriara con trasferimenti, concorsi negati e impedimenti di ogni sorta.
Certo non tutti, ma l’ingiusta vendetta degli amorevoli cattolici colpira’ qualcuno di essi.
Ma poi li rivedremo felicemente in Spagna, Germania, UK, Francia, Giappone, Canada e USA, a dare il loro contributo alla crescita di questi paesi, mentre in Italia uomini indegni, allevati a credere fiabe, continueranno a pendere ordini da ignorantissimi uomini primitivi vestiti di bianco.
Habermas resta d’ispirazione idealista è normale si trovi a proprio agio nel discutere con Ratzinger, se t’interessa l’argomento acquista il numero di MicroMega “Una riscossa laica” dove d’Arcais smonta il testo di Habermas
La prima grande contestazione a paparatzinger avvenne nel luglio del 2006 in Spagna. Nè la televisione nè nessun giornale italiano ne parlò. Durante il V° incontro mondiale delle famiglie, l’8 ed il 9 luglio 2006, papa Ratzinger andò a Valencia. Subito l’amministrazione comunale riempì la città di manifesti che recitavano testualmente: “Papa, qui tutti ti aspetttiamo”.
http://www.korazym.org/images/ph_famiglie-valencia-2006-manifesto_gr.jpg
Ebbene, subitò partì una manifestazione spontanea quando da molte finestre spuntarono lenzuola che recitavano: “Io non ti aspetto”. Da lì la protesta dilagò e si origino la piattaforma “Io no t’espere” che organizzò poi delle manifestazioni più articolate.
http://www.korazym.org/images/ph_jonotespere-manifestazione_gr.jpg
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In ocasione della visita alla Sapienza non sarebbe male recuperare il simbolo del triangolo di divieto con la tiara papale nel centro…
@ Andrea Pontalti
No, Carcano è il segretario di una associazione filosofica non confessionale (italiana e democratica, i cui organi direttivi vengono eletti).
Ratzinger andrà alla Sapienza in giacca e cravatta o in abito talare? Allora con quale qualifica parla? Di capo di un ente di culto finanziato dallo stato (non) laico e sovrano di uno stato estero teocratico.
W LA SAPIENZA LIBERA, W L’ILLUMINISMO, W GALILEO…
L’editoriale cdi Anselmi itato da Antonio_C mi sembra davvero avere una buona lucidità.
Mi sento di aggiungere che la tendenza ad irrigidirsi della Chiesa cattolica emersao soprattutto in questi ultimi anni sia il risultato di un errore compiuto: il mancato potenziamento del ruolo dei laici (nel senso cattolico di credenti non religiosi) al suo interno auspicata dal Concilio Vaticano II.
Le ingerenze e l’abuso di autorevolezza da parte di esponenti del clero, secondo me, sono il risultato di questo errore. Da questi segue inevitabilmente un aumento dell’intolleranza che emerge anche da molti dei commenti qui presenti.
Bisognerebbe, da entrambe le parti, invertire la tendenza.
Vorrei solo far notare che nessuno vuole “impedire” al papa di parlare, tanto meno i 67 del dip. di Fisica (che non hanno nessun potere per farlo). I docenti hanno semplicemente protestato contro la visita, cosa normale in democrazia (vd. per esempio la visita, contestatissima, del presidente iraniano alla Columbia university) ed hanno addotto motivi, secondo me validissimi, per dire che far parlare il papa all’inaugurazione dell’anno accademico e’ sbagliato e inutile. Le reazioni scomposte di media e politici sono indicative di quanto poco si capisca la democrazia in Italia. Ora che la visita si fara’, spero in una contestazione civile ma ferma.
Che il papa vada alla Sapienza, che lo ascoltino e che poi non lo appaludano, sarebbe la soluzione migliore. Che le sue parole cadano nel vuoto di un cortese ma glaciale silenzio; questo è quello che sogno. Che i 67 professori, che hanno la mia stima, abbiano ogni giorno almeno due ore di trasmissione autogestita a Radio Vaticana per spiegare le loro idee ed almeno due pagine sull’Osservatore Romano dove scrivere il loro pensiero… altrimenti potrebbe sembrare che l’emittente vaticana ed il suo giornale censurino qualcuno, questo è quello che vorrei.
Totale solidarietà ai 67 Professori e a tutti gli studenti che manifesteranno contro la visita del pastore tedesco.
Senti senti chi frigna e pesta i piedi per la presunta censura, credendo che questo basti automaticamente ad avere ragione… si’, proprio loro che monopolizzano stampa e tv, che possono dire la loro 24 ore al giorno senza temere di essere contraddetti… ci vuole una bella faccia di bronzo!
E quella contro Luttazzi, allontanato dalla tv con una scusa balorda perché voleva commentare l’enciclica del papa, quella non è censura, vero?
Piena solidarietà ai docenti firmatari dell’appello!!!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!
Ho letto l’articolo di Anselmi su La Stampa e mi permetto di dissentire. Già dalla prima frase il tono fa accapponare la pelle:
“Lasciamo parlare il Papa alla Sapienza e ascoltiamo con civile rispetto quello che dirà, liberi, subito dopo, di approvare o criticare le sue affermazioni”.
Il Papa lo ascolta con civile rispetto chi lo vuole ascoltare, un suo intervento non può essere imposto a tutti indistintamente e meno che mai in una università di uno stato laico. Partire dal presupposto che TUTTI siano interessati ad ascoltare ciò che ha da dire il Papa e che il Papa abbia titolarità per parlare sempre e ovunque è assurdo e pretestuoso.
“Joseph Ratzinger ha tutti i titoli per intervenire in una cattedrale della cultura”.
Anche qui, mi permetto di dissentire: intanto, paragonare una università di uno stato laico a una cattedrale è del tutto fuori luogo. In una università ci va chi vuole studiare e acculturarsi, in una cattedrale ci va chi vuole pregare e ascoltare sermoni. Direi che sono due cose ben diverse.
Poi, il Papa non è né un docente né uno scienziato, ma un teologo, quindi si attenesse alla funzione che ha e andasse a inaugurare i luoghi in cui la sua presenza non è incongrua e del tutto fuori luogo.
Ai Professori e agli studenti che contestano la visita del “pappa” tedesco va tutta la mia ammirazione e la mia solidarieta.
Però visto che oramai non sembra piu possibile evitare questa incursione, si potrebbe
ascoltare in silenzio quello che ha da dire (anche se penso che ce lo immaginiamo gia tutti visto che ripete ossessivamente sempre le stesse cose in ogni discorso), e poi con calma salutarlo con un bel pernacchio (non pernacchia) reso celebre dal grande Eduardo nel film “l’oro di Napoli”.
Dopo aver letto gli innumerevoli commenti, mi sembra di capire che ci si trovi di tutto.
Alla fine se fossi in Ratzinger ringrazierei per la gratuita pubblicità che da qualche giorno sta ricompattando il mondo cattolico: “L’importante è che se ne parli”.