Uomini e Stregoni

Una vasta comunità di scienziati non vuole che Papa Ratzinger vada alla Sapienza a promuovere il suo punto di vista. Non era mai successo prima. Per la prima volta, dopo Galileo, la comunità accademica italiana si ribella apertamente all’autorità ecclesiastica. Per la prima volta, dopo anni di connivenza dovuta ai concorsi a cattedre ed ai finanziamenti, la comunità accademica prende una posizione chiara su questo punto. E tra gli studenti si va oltre questo. Per la prima volta dopo secoli, viene detto apertamente che Scienza e Fede sono inconciliabili. Viene detto che la Fede rappresenta una seria minaccia per la Ragione e, di conseguenza, per l’intero genere umano. Viene detto che le Università sono il luogo di coltivazione della Ragione e, di conseguenza, chi predica la Fede deve restarne fuori. Che sia il segno di un cambiamento? Cosa ne dobbiamo pensare?

L’alba dell’Uomo

Riuscite ad immaginarvi l’Alba dell’Uomo? Qualche centinaio di migliaia di anni fa, nella Rift Valley, i primi esemplari di una nuova specie, Homo Sapiens Sapiens, hanno iniziato ad osservare il mondo attorno a loro ed a porsi le prime, fondamentali domande. Dev’essere stato uno spettacolo magnifico: le montagne che si innalzano verso il cielo, le nuvole in rapido movimento, le gazzelle nella pianura e, naturalmente, il Sole che tramonta dietro le nubi dando origne ad uno degli spettacoli più maestosi e suggestivi della Natura. Che cosa avranno pensato di tutto questo i nostri antenati, appena dotati del loro nuovo, brillante cervello? È facile immaginare il loro stupore davanti a questi fenomeni spettacolari ed incomprensibili. Devono essersi chiesti dove cavolo fossero “caduti”. Cos’era quel mondo che li accoglieva? Dove si trovavano? Da dove venivano? Cos’era quella cosa circolare, argentea che attraversava il cielo durante la notte. E, prima ancora di questo, cos’era la notte?

Devono anche essersi chiesti perchè, dopo alcuni anni di vita, i loro simili cadessero a terra esanimi e si trasformassero lentamente in concime per i fiori. Il loro corpo restava lì, sul terreno, come quello di leoni e gazzelle, ma che ne era della loro “parola”? Quell’essere misterioso che per anni aveva parlato attraverso le loro labbra, che aveva vissuto dentro di loro, dove era andato a finire? E prima ancora che succedesse tutto questo, perchè ad un certo punto, senza apparente motivo, una persona poteva stare male? Perchè poteva essere tormentata da un dolore che nessuno era in grado di “vedere” e di eliminare? Che senso aveva tutto questo? Cosa si poteva fare per questi disgraziati?

Risposte semplici(stiche) a problemi Complessi

Le persone più oneste, a quel tempo, potevano rispondere in un solo modo a queste domande: “No gnose.” “Non lo so”. Ma l’Uomo è nato per pensare, ed è in grado di farlo in modo molto creativo. Cosa sarebbe successo se uno di questi nostri antenati avesse iniziato a dare delle risposte a queste domande? Magari delle risposte che, pur non essendo “vere”, erano comunque “plausibili”?

“Vieni qui, che ti guarisco da quel dolore che ti tormenta lo stomaco.”

“Quella cosa lassù è viva! Ci guarda! E ci giudica! Se non fai quello che ti dice la mamma, sono guai!”

Un intero mondo di possibilità si deve essere aperto davanti agli occhi di questi “pensatori creativi”. Si chiama “potere”, il potere che deriva dall’autorevolezza e dalla persuasione. Se sostieni di avere delle soluzioni ai problemi più immediati dei tuoi simili, costoro avranno tutto l’interesse ad assecondarti. Se poi hai la fortuna di “prenderci”, per puro caso, un paio di volte, allora ti adoreranno. E se non funziona tutte le volte, meglio: potrai dire che dipende da loro, da quanto supinamente si attengono alle tue regole.

Le tue favole diventano le uniche spiegazioni disponibili. Quindi le uniche possibili. Quindi quelle vere. Se tu dici che quella cosa lassù nel cielo è viva, che ci guarda e che ci giudica, allora deve essere vero. Dopotutto, sei sempre lo stesso che ha guarito quel mal di stomaco alla ragazzina. Dopotutto, che altra spiegazione c’è? Meglio allora sdraiarsi al tuo cospetto.

L’erosione del potere

Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, c’è sempre qualche guastafeste. Qualcuno, mosso da semplice curiosità o da uno spirito più indipendente di altri, inizia a porsi le domande “giuste”. E comincia a dare delle risposte diverse dalle tue.

“No, non è vero che quella cosa lassù nel cielo è viva. Non ci sta osservando. Non gliene frega niente di quello che facciamo.”

“No, non è stata quella stupida litania a guarire quel dolore. Piuttosto, è stato l’effetto di questa erba. E te ne posso portare una carriola piena se mi dai un po’ di quell’avena fermentata che fa tua moglie.”

Improvvisamente, il tuo potere svanisce, eroso dal potere che proviene da altre risposte, da altre tecniche e da altre persone. Nasce una competizione. Devi lottare contro una nuova generazione di maghi. E questi maghi “ci prendono”. Eccome se ci prendono! Danno spiegazioni plausibili a fenomeni che non sei mai riuscito a spiegare. Curano malanni che avevi dichiarato inguaribili. Ti mettono in ombra. Ti portano via i clienti. Ti riducono alla fame. Ti fanno la guerra,

Il campo di battaglia

Ed allora, guerra sia! Loro sono arrivati dopo. Puoi ancora contare sull’appoggio di molti seguaci, istruiti sin da piccoli a difendere il tuo potere ed i tuoi privilegi. Devi solo aizzarli contro i tuoi nemici.

Ed eccoli lì, i tuoi avversari: in ginocchio di fronte a te, costretti a rinnegare ciò che hanno sempre sostenuto. Eccoli lì i Giordano Bruno ed i Galileo Galilei. Poco importa se il progresso dell’Uomo passa attraverso di loro e non possa compiersi senza di loro. La tua sopravvivenza dipende dal loro silenzio per cui loro dovranno tacere.

Questo lo chiameranno “mediovevo”, “caccia alle streghe”, “controriforma”, “restaurazione” o, in tempi più moderni, “accettazione del sentimento religioso che anima milioni di italiani e di cui il nuovo partito non può non tenere conto”. Per te si chiama solo sopravvivenza. Per gli altri è solo asservimento.

Il Mondo dell’Uomo

Questa è la nostra storia. Siamo stati ostaggio di una casta organizzata di squallidi ciarlatani per centinaia di migliaia di anni. Decine di religioni diverse, una più falsa ed intollerante dell’altra, ci hanno “concesso” le loro “cure” e le loro “spiegazioni” in cambio del nostro totale asservimento. Questi “eletti” si sono assicurati la loro sopravvivenza istruendo in modo opportuno i nostri figli. Li hanno istruiti all’obbedienza, all’ignoranza, al sacrificio. Ne hanno addirittura fatto un valore. E vogliono continuare ad istruire i nostri figli nel modo che serve loro. Vogliono mantenerli schiavi.

Ma sono solo stregoni. Stregoni organizzati e potenti ma soltanto stregoni.

Nulla di quello che ci hanno rifilato nel corso dei secoli ha resistito all’erosione prodotta dalla curiosità della mente umana e dalla sua capacità di indagine. Le loro spiegazioni sono crollate miseramente sotto il peso dei fatti. Le loro pseudo-cure sono state soppiantate da cure reali. I loro Dei invincibili sono svaniti di fronte alle indagini razionali come nebbia al sole. Sono solo gli ultimi spettri di un medioevo che non vuole cedere il passo alla Ragione.

Ora disponiamo di un “modello del Mondo” che ci permette di mandare uomini sulla Luna, di costruire telefoni cellulari e di indagare sull’origine dell’Universo. Ora disponiamo di farmaci che permettono di guarire efficacemente malattie che per millenni questi stregoni hanno bollato come inguaribili, come “frutto del nostro peccato”. Sappiamo che se qualche malattia non è “trattabile” non è per colpa nostra. È solo un limite tecnico, spesso solo momentaneo. Sarà trattabile in futuro, anche se sarà troppo tardi per noi. Soprattutto, sappiamo che questi “eletti” non parlano affatto per conto di un Dio onnipotente che siede nell’alto dei Cieli. Parlano solo per conto di sé stessi, della loro casta, e difendono solo i loro interessi. Interessi terreni, molto terreni.

Non abbiamo più bisogno di loro. È tempo che questi stregoni lascino il posto all’Uomo.

Alessandro Bottoni

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alessandrobottoni@interfree.it