“Il vice premier Rutelli? Condivide in pieno il nostro appello per l’Angelus”. Cristina De Luca, sottosegretario alla Solidarietà sociale, è molto soddisfatta del documento con cui molti cattolici del Partito democratico (rutelliani, teodem, ex Popolari) esprimono la loro solidarietà al Papa e rassicurano il cardinale Camillo Ruini sulla loro presenza all’Angelus: ci saranno. “Abbiamo battuto un colpo, non si poteva tacere”, rincara Renzo Lusetti, tra i 44 democratici che hanno sottoscritto l’appello. Hanno appuntamento, domattina alle 11,15 in piazza Pio XII. Anche con Francesco Rutelli, oltre che con il ministro Beppe Fioroni. Prima la Messa, poi l’Angelus. […] La presenza all’Angelus, spiega Ruini, sarà “per esprimere vicinanza al Papa, affetto per lui e anche un momento di serenità collettiva e di preghiera com’è sempre”. Appunto, replicano i “cattolici adulti”, perché “trasformarlo in un mini Family day?”. S’indigna Gianclaudio Bressa, cattolico: “Un conto è dire “no all’intolleranza”, un altro trasformare l’Angelus in una manifestazione politica. Non si possono fare prove muscolari, la fede è una roba seria e i primi a tradirla sono certi cardinali che lanciano appelli”. Dal fronte laico, Vincenzo Vita si sfoga: “Stiamo facendo passi indietro rispetto a una cultura laica. Non vedo perché accorrere a una convocazione in piazza San Pietro. Se uno va, perché è uso andare, non ha bisogno di dichiararlo. L’Angelus a San Pietro non può trasformarsi in una celebrazione mediatica”. Per una cattolica, e prodiana come Marina Magistrelli, “l’errore è stato di Ruini, ha lanciato l’appello a una manifestazione politica e i politici rispondono”. Albertina Soliani è netta: “Questo modo di fare elenchi e mettere in luce se stessi, per evidenziare chi non è compreso, è l’ultima cosa che mi aspetterei dai credenti”. […]
Il testo integrale dell’articolo di Giovanna Casadio è stato pubblicato sul sito di Repubblica
Già che ci siamo, segnaliamo che il comune di Milano, su iniziativa di un assessore ciellino, ha deciso di trasmettere su maxischermo il discorso papale.
I nodi del PD stanno arrivando al pettine. E, a quanto pare, non necessariamente i più baciapile sono o sono solo i suoi esponenti esplicitamente etichettabili come “cattolici”.
Rosi Bindi su una (sia pur timida) legge sui DICO il suo nome ha avuto il coraggio di mettercelo, lei cattolica dichiarata da sempre, dimostrando di avere uno spirito laico.
L’ex comunista Veltroni, invece, non perde giorno per dimostrare di non avere alcun principio veramente laico al fondo della sua cultura, oltre ovviamente ad una retorica e ormai palese vacuità di pensiero.
Stupisce, però, la timidezza e il ritardo delle forze laiche della sinistra (radicali a parte) nel prendere decisamente in mano la bandiera della laicità.
Davvero si pensa che l’elettorato italiano sia così filoclericale da punire chi lo facesse? E anche se ci fosse il rischio, che hanno da perdere Mussi e Boselli, se non un pugno di possibili voti a fronte invece della concreta possibilità di farsi identificare come difensori dello Stato laico? E non è che poi da Rifondazione e dagli altri si stiano erigendo molte barriere all’offensiva del Vaticano!
Cosa accadrà quando la Chiesa continuerà nella sua offensiva? Qualcuno a sinistra pensa forse già che se si andrà a toccare la legge sull’aborto (o addirittura sul divorzio) i filoclericali l’avranno vinta? Dovremo allora assistere ad una ritirata generalizzata delle forze laiche? Torniamo indietro di trent’anni?
Non capisco come tante persone laiche e di sinistra dei DS e ancor più del vecchio PCI, possano stare nello stesso partito con questo branco di cialtronio baciapile di rutelli binetti & C. . Forse il pd si dovrebbe chiamare pt cioè partito teocratico.
spero che almeno per quest’occasione qualche statuetta votiva diventi rossa per la vergogna: non ci rimane che questo miracolo, al cospetto di tanto asservimento
in questa storia quel che trovo più deprimente e rivoltante è la piaggeria di molte figure pubbliche nei confronti del vaticano
Grazie ai nostri agenti del glorioso Kgb, riceviamo e, volentieri, pubblichiamo un comunicato della Cisl:
“A tutte le strutture.
Oggetto: Domenica 20 gennaio delegazione Cisl a Piazza San Pietro.
Care amiche ed amici,
per esprimere la nostra convinta solidarietà nei confronti di Papa Benedetto XVI, abbiamo acolto l’invito del Cardinale Vicario Camilllo Ruini a partecipare domenica 20 gennaio 2008 alle ore 12.00 alla cerimonia dell’Angelus in Piazza San Pietro (da “partecipare” a “San Pietro” è tutto scritto in grassetto). La presenza di una delegazione della Cisl vuole essere un segnale fermo contro chi ha voluto mettere in discussione non solo l’alto e prezioso magistero spirituale e pastorale del Pontefice, ma soprattutto la libertà di pensiero e di espressione.
Sono questi principi e valori universali fondamentali che una organizzazione come la Cisl, laica, pluralista e aconfessionale, ma ispirata ai valori sociali e alla dottrina sociale cattolica, intende difendere e diffondere tra le giovani generazioni e nel mondo del lavoro, contro ogni tentativo di riportare indietro l’orologio della storia, attraverso l’intolleranza e l’ostracismo religioso. Ecco perché vi chiedo di partecipare numerosi, con le nostre bandiere, all’Angelus di domenica prossima, per esprimere la nostra vicinanza al Santo Padre, alle autorità ecclesiastiche e al mondo cattolico.
Cordiali saluti,
il Segretario Generale
Raffaele Bonanni.”
Peraltro, “difendere e diffondere” è copiato dallo storico slogan del glorioso “Calendario del Popolo” che dice “Il giornale che difende e diffonde la memoria storica”. L’espressione “riportare indietro l’orologio della storia”, inoltre, era usata da Lenin.
A parte questo, con comunicati del genere, ci meravigliamo ancora di quanti siano i morti sul lavoro??? Di Vittorio si rivolterà nella tomba!
L’ex comunista Veltroni per potere diventare leader del PD à dovuto promettere al clericale Rutelli di mandare gli ex comunisti ora iscritti al nuovo PD alla santa messa una domenica si e una no e lui stesso si è impegnato d’andare a leccare l’anello di Ratzinger almeno una volta al mese. Il parlamento e ormai diventato una sede distaccata del Vaticano. Per noi si profilano tempi bui molto oscurantisti
Scusate se scrivo ancora. Opus Mei mette a confronto Rosy Bindi e Veltroni. Al di là delle mie posizioni politiche (e spero la mia autoironia sia chiara già dal mio nome) che, certo, si richiamano ad un mondo che, purtroppo o per fortuna, non esiste più, né in Italia né all’Est, apprezzo molto più una cattolica dignitosa, intelligente, moderata e, generalmente coerente, come la Bindi, che ritengo appartenente ad un modo di fare politica ormai praticamente scomparso, piuttosto che un Veltroni, tanto per fare un nome, vile, vacuo, ipocrita, dalle mille casacche, che ha preso, a mio avviso, il peggio del vecchio Pci (l’autoritarismo, che, in quel caso, almeno, era sorretto da una ideologia, giusta o sbagliata, “forte”) e della Dc, condendoli con una salsa di spettacolarità e retorica statunitense.
Preferisco e rispetto molto più lo stile e le posizioni di Rosy Bindi, senza esitazione (e, poi, la trovo anche affascinante, se devo essere sincero).
Domani sarò a S. Pietro per poter vedere quei poveri studenti di comunione e liberazione, censurati da un immondo straccio bianco sulla bocca, durante la cerimonia alla Sapienza. Finalmente liberi!?!
@Nostalgico
Hai centrato in pieno il mio pensiero. Non è a caso che ho fatto quel confronto e su Rosi Bindi la penso esattamente come te.
Da ex-PCI, ex-PDS ed ex-DS non ho trovato alcun motivo per andare a votare alle primarie del PD, ma se ci fossi andato avrei votato per la Bindi.
Purtroppo si stanno avverando appieno i timori che avevo sul PD, ovvero che sarebbe stato un “papocchio” (ormai lo è in tutti i sensi, soprattutto è molto “PAP” …) costruito artificialmente da un piccolo gruppo di irresponsabili (tra i DS, Fassino in primis) senza reale controllo da parte dei militanti di base (ai congressi pre-cotti ormai partecipano le persone di apparato, la base dei DS ha totalmente subito la cosa e credo che per la Margherita sia stato lo stesso) che sui temi “etici” e “laici” si sarebbe trovato privo di identità condivisa al suo interno, nel “migliore” dei casi immobilista e nel peggiore a traino del conformismo mediatico filoclericale.
L’opera di questo gruppo di irresponsabili (perchè portare tale confusione nella propria area politica, ma anche più in generale nella politica italiana, è da irresponsabili, non da “innovatori”) ha trovato “legittimazione popolare” nell’esito delle primarie, che sono state vissute in realtà da grandissima parte del popolo del centrosinistra come “visti i problemi del governo Prodi, proviamo anche quest’ultima carta, come ultimo disperato tentativo di evitare il prossimo ritorno di Berlusconi”. Un “auto-ricatto” anche comprensibile, ma al quale mi sono volutamente sottratto e mi sottrarrò in futuro (se devo vedere il PD fare politiche di destra, allora preferisco vedere la Destra farle essa direttamente!).
A questo punto, interpretando a modo suo cotante speranze, Veltroni sembra convinto di poter e dover andare fino in fondo seguendo senza alcuna mediazione (ovvero con modalità autoritarie che tu hai ben colto) la sua idea, che a quanto pare ormai è quella di un partito catto-americanista moderato alla continua rincorsa delle idee della Destra: una vera mostruosità, insomma.
Evito di andare OT parlando anche delle deprimenti vicende sulla sicurezza (vedi la “caccia ai rumeni” scandalosamente innescata dallo stesso Veltroni e fortunatamente stoppata da decisi interventi in sede di Unione Europea) e torno alla questione della laicità.
Tale questione non è affatto secondaria per una forza politica. Anzi, oggi è ancora più di ieri una discriminante.
Intanto perchè il posizionarsi su di essa ha immediati riflessi non solo su scelte a medio/lungo termine (es.: la libertà della ricerca scientifica in Italia) ma pure su scelte che toccano direttamente, in questi anni, la gente: aborto, divorzio, contraccezione, coppie di fatto, omosessualità, salute, ecc. ecc., per non dimenticare la questione della giustizia fiscale e lo scandalo delle esenzioni vaticane!
Ma è una discriminante anche perchè, a differenza di quanto poteva accadere ancora qualche decennio fa, in un mondo oggi economicamente interconnesso e con l’Italia nell’Unione Europea, su molti temi economici le scelte sono non dico obbligate ma incanalate e confinate da vincoli oggettivi, legislativi, di alleanza, ecc. ecc.
Non a caso, da un anno e mezzo anche la cosiddetta “sinistra estrema” al governo non ha fatto alcuna vera barricata sui temi economici e Bertinotti se ne sta orgogliosamente tranquillo in un ruolo istituzionale super-partes.
Cosa rimane, allora, a distinguere veramente le diverse visioni dell’Italia che si vuole?
Rimangono i temi cosiddetti “etici” e quelli dei diritti civili e individuali: l’integralismo o la laicità, la ricerca dello stato “etico”, assolutista, confessionale e autoritario oppure il suo rifiuto a favore di una visione laica, pluralista e (ebbene si …) “relativista” della società.
E’ proprio per questo che attendo che qualcuno tra i politici “laici” si renda conto del vuoto enorme che sta nascendo, della ormai palese mancanza di rappresentanza di una fetta enorme della società, quella che rifiuta la vaticanizzazione dell’Italia e che, sospetto, politici poco accorti come i Veltroni di turno pensano invece essere molto più “marginale” di quanto non sia.
Signori la penso esattamente come voi. Con un’eccezione: non si tratta di irresponsabili, si tratta di gente che andrebbe appesa per i pollici.
sono assolutamente d’accordo sui giudizi espressi per il PD,Veltroni,Rutelli,etc
neanche io sono andato ad esprimere voti in occasione delle primarie.
Ma un dubbio mi sorge:chi votare alle prossime? Pannella?oltre la laicità ci sono anche altri problemi:guerra e pace,il lavoro,l’economia…non mi sembra credibile in tutto il PR!
Resta solo il partito di Boselli che ha posizioni di Sinistra ed è decisamente laico ma il seguito è decisamente scarso…almenochè tutti noi laici convinti,democratici,atei,razionalisti
non facciamo un bel passaparola alle prossime politiche,regionali,comunali ed ovunque ci sia da votare scegliamo il programma più laico ed il partito che lo esprime
mi sono candidata recentemente alle regionali del PD in campania. ll motivo era il mio interesse per la salvaguardia della laicità dello stato a difesa delle libertà democratiche e la speranza di avvicinare la politica ai cittadini, nonchè il rispetto per le persone che me l’anno chiesto (della lista del ministro Nicolais), non sono stata eletta, ma ugualmente capisco che mi sarebbe stato impossibile far emergere questi temi, dal momento che sono stati tutti molto più concentrati su spartizioni di potere e responsabilità. Sono dunque, alla luce del vergognoso comportamento dei politici di sinistra sulla questione della Sapienza, una candidata molto pentita (chi ha visto la Turco a “primo piano” e ha letto il commento per esempio di Cacciari su “repubblica” sarà come me sinceramente sdegnata e offesa per aver pensato minimamente di avere qualcosa in comune, per lo meno un pò di storia personale con loro)
io credo che ormai l’emergenza laicità sia diventata così urgente, che non mi farò problemi a votare partiti che magari rimpiangono Craxi pur di far sentire la voce dei laici.
PD= papa dominus… l’unico partito veramente laico e scevro da tante sovrastrutture clientelari mi sembra quello socialista… il resto è solo schifo…
Per quel che mi riguarda, stante che ormai non credo ad un “ravvedimento” del PD (tranne clamorosi rivolgimenti nel gruppo dirigente) o alle prossime elezioni si presenta una forza di sinistra credibilmente tale (ovvero razionale e non estremista, io non ho mai votato più “a sinistra” del vecchio e certamente non estremista PCI), con la speranza che da Giordano a Mussi si mettano d’accordo, oppure ho deciso che ANNULLERO’ LA SCHEDA, scrivendoci sopra qualcosa a proposito della laicità dello Stato o della difesa dei diritti civili o come protesta contro il PD.
Come ho già detto, al ricatto (o auto-ricatto) del “ma se non voto per il PD allora vince Berlusconi” non cedo. Non ho più intenzione di votare per il “meno peggio”.
E se ci fossero milioni di italiani che fanno lo stesso, che annullano la scheda esprimendo la loro protesta, magari “mirata”, la cosa difficilmente potrebbe essere fatta passare sotto silenzio.
Immaginate se ci fossero due o tre milioni di italiani che scrivono sulla scheda “Votavo DS, ridateci una vera sinistra democratica”. Sarebbe un messaggio fortissimo e chiarissimo per i Veltroni e i Rutelli.
Adunata sediziosa in piazza san pietro: prove tecniche di colpo di stato?
Anche io ho praticamente maturato l’annullamento della scheda…
chi vota pd è un prete
e pure chi vota sinistra arcobaleno
Gia’… Non so proprio chi votare. Tra l’altro, nelle liste degli italiani all’estero non sono presenti tutti i partiti… Il PD non lo voglio proprio votare, francamente.
Spero le mie PERSONALI posizioni non alienino all’Uaar le simpatie e la collaborazione di radicali, boselliani, ecc. : come detto, non credo proprio voterò. Ripensando al Pci, mi sentirei in colpa, votando i suoi figli degeneri, nessuno escluso. Ma non accetto neanche di votare un partito solo perché affermi di essere per la laicità, come RNP o radicali (con tutta la stima per loro e le loro battaglie civili, c’ero anch’io a gridare “Viva il Papa Re”, con la bandiera vaticana, al Campidoglio, a dicembre).
Altrimenti dovrei votare Italia dei Valori, perché ero contro l’indulto. Spiacente, un partito non è a compartimenti stagni, e neanch’io: Di Pietro è comunque un reazionario, razzista e guerrafondaio (vabbè, esagero, ma ci siamo capiti) .
Idem, i radicali sono ultraliberisti e filoamericani. RNP? Stamattina ho visto un loro manifesto per commemorare Craxi (foto di lui ad Hammamet, avvolto in un mantello).
Oggi, molti (credo anche Michele Serra e De Gregori) dicono che fosse un politico migliore degli attuali. Posso anche concordare, su questo (non è che ci voglia molto), eppure, li ricordo bene, gli anni Ottanta, la Scala mobile, ecc. E poi, chi ha fatto il Concordato con Casaroli, mio nonno??
Del Pd stimo la Bindi, a prescindere dalle sue posizioni, e una ragazza di Roma, giovane e in gamba, che crede (non so per quanto ancora) possa divenire qualcosa di decente.
Scusate, non mi basta più.
Come diceva uno slogan anarchico: “Il tuo voto è prezioso, non darlo a nessuno”.