Il Papa ha ringraziato «universitari, professor e quanti sono venuti oggi così numerosi in piazza San Pietro – ha detto Benedetto XVI – per partecipare alla preghiera dell’Angelus e per esprimermi la vostra solidarietà». Mentre il Papa ha iniziato l’Angelus domenicale continuavano ad affluire numerosi in piazza San Pietro da via della Conciliazione i gruppi e i rappresentanti del mondo cattolico per una giornata che era già stata ribattezzata come il Papa Day e che secondo le stime più accreditate ha fatto affluire per l’Angelus circa 150 mila mila persone. Centinaia gli attivisti di Comunione e Liberazione avevano intonato già dalla prima mattinata canti religiosi. Molti anche i politici presenti in piazza, tra i quali Andreotti, Mastella, Rutelli e la Binetti. […]
«Conosco bene questo Ateneo – ha osservato il Pontefice – lo stimo e sono affezionato agli studenti che lo frequentano: ogni anno in più occasioni molti di essi vengono ad incontrarmi in Vaticano, insieme ai colleghi delle altre Universitá. Purtroppo, com’è noto, il clima che si era creato ha reso inopportuna la mia presenza alla cerimonia. Ho soprasseduto mio malgrado, ma ho voluto comunque inviare il testo da me preparato per l’occasione».
«Come professore, per così dire, emerito, che ha incontrato tanti studenti nella sua vita – ha detto il Papa dopo l’Angelus – vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene». […]
Cristiano Massaccesi, attivista Cl, dichiara: «Siamo qui perché abbiamo risposto all’appello del cardinale Ruini. Solamente per una vicinanza al papa, per un sostegno umano. Non è mai successo che un papa non sia stato fatto parlare. La posizione dei 67 docenti e degli studenti della Sapìienza è stata assolutamente ideologica. Il papa è potuto andare a Cuba e a casa sua no». […]
Numerose persone si sono già raccolte in piazza Duomo davanti a un maxischermo, installato sulla facciata del Palazzo dell’Arengario, che trasmette in diretta l’Angelus di Papa Benedetto XVI da piazza San Pietro.
Il Papa agli studenti: «Rispettate le opinioni altrui» (ovvero, da quale pulpito…)
74 commenti
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Come prevedibile, il papa sta usando la protesta per allargare i suoi tentacoli ulteriormente attraverso il maxischermo in duomo.
Forse invece che papa dovremmo chiamarlo grande fratello (a rischio di confonderlo con i peccatori della trasmissione).
Maxischermi, diretta tv e stuolo di politici adoranti. Fortuna che la sua libertà di parola è limitata, altrimenti ci avrebbero somministrato la comunione tipo il trattamento in Arancia Meccanica.
Comunione e Liberazione..mi fanno impressione i suoi adepti. E purtroppo è vero, il papa e i suoi maligni consiglieri trasformano questo accaduto,grazie ad un atteggiamento da presunta vittima, in un ulteriore occasione di ricatto e prova di forza. Tanto il politicume nostro è sempre disposto a calare le braghe.
Ma bisogna “rispettare le opinioni” o “cercare la verità”? È lecito proteggere le opinioni da critiche spacciandole per verità? E in tal caso, come si può lamentare una violazione della libertà di opinione?
Chiunque sostenga che in Italia c’è un tentativo di togliere la parola al papa è un emerito demente.
Aveva ragione Odifreddi quendo ha detto che in Italia il papa è stato abituato troppo bene…
Papino poverino quei 4 professori di fisica e quegli studenti scansafatiche non ti hanno fatto parlare… Poverino, poverino.
Vorrei esprimere la mia opinione, forse non allineata con la Vostra, ma penso utile al dibattito e al confronto di idee.
Sono contento per l’enorme afflusso di gente in piazza s. Pietro. Sono soddisfatto del discorso del papa: non credo che esistano altre persone al mondo che, trovandosi davanti centinaia di migliaia di persone, usi il suo potere per invitarle all’ascolto e al confronto con chi la pensa diversamente.
Mi dispiace per l’incredibile effetto-boomerang che questa vicenda ha avuto su quelle poche persone dogmatiche de “la sapienza” che erano riusciti a impedire a un non-ateo di parlare nella loro università. Strano che non abbiano previsto che la loro mossa avrebbe avuto questo effetto, eppure avevano tutti gli elementi per capirlo. Evidentemente i razionalisti non sono molto razionali.
papa è potuto andare a Cuba e a casa sua no».
Casa sua???? non mi sembra che ne la sapienza ne l’Italia siano casa del papa..questi politici leccapantofole non si rendono nemmeno conto delle IDIOZIE che dicono!
Evidentemente mizar molte persone antepongono la lucidità mentale a qualunque “strategia”, per cui se a dire il giusto segue un effetto, come dici tu, boomerang il problema è ambientale.
La chiesa è abituata alle strategie che incrementino potere e soldi.
«Come professore, per così dire, emerito, che ha incontrato tanti studenti nella sua vita – ha detto il Papa dopo l’Angelus – vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene».
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W la modestia, eh, Ratzy?
@mizar
Il suo potere lo usa per obbligare (non invitare) le persone ad ascoltarlo..ma mai e poi mai accadrà che il papa dia possibilità di un confronto con chi la pensa diversamente..per favore Mizar..a dire stupidaggini sono sufficienti i politici..non ti ci mettere anche tu perchè nessuno ne sente la necessità
Ogni domenica questo Signore ci Offende definendo l’ateismo il male. Noi atei diventiamo, nei suoi discorsi, L’INCARNAZIONE DEL DEMONIO, cosa vuole?… Applausi, forse?
Cristiano Massaccesi, attivista Cl (e ruffiano cronico, aggiungo io)
dichiara: «Siamo qui perché abbiamo risposto all’appello del cardinale Ruini. (ovvero: siete pecore)
Solamente per una vicinanza al papa, per un sostegno umano. (poveretto, immagino quanto fosse prostrato)
Non è mai successo che un papa non sia stato fatto parlare. (infatti non è successo. E’ stato solo contestato, ma per i teocrati come te le 2 cose coincidono)
La posizione dei 67 docenti e degli studenti della Sapìienza è stata assolutamente ideologica. (è stata assolutamente legittima. La tua posizione invece non è affatto ideologica…)
Il papa è potuto andare a Cuba e a casa sua no». (punto primo: Roma non è la casa del papa; punto secondo: e cmq quello andato a Cuba era papa di ben altro spessore)
Evidentemente di solito la domenica hanno di meglio da fare…
L’intera Roma è diventata casa sua? O santo cielo, adesso basta la dichiarazione di un ciellino per spostare i confini nazionali!
Al papa non è stato “impedito” di andare alla Sapienza. Non ci è voluto andare perché non voleva essere fischiato. Siccome uno che si considera “figlio di dio” non può tollerare di essere fischiato, il suddetto non si è mosso. Cosa mai dovrebbe dire Berlusconi, o Prodi quando si spostano tra siepi di fischi? Tutto il resto sono pure falsità. Non è vero che l’Italia ha fatto “brutta figura”. Anzi all’estero si sono stupiti di vedere che l’immagine dell’Italia, sempre prona profondissimamente di fronte alla chiesa, china così profondamente che non si vede più la testa, ma solo il sedere, sia oggi mutata.
Due risposte:
1) Per Alessandro Bruzzone, una semplice precisazione: nel gergo accademico “emerito” significa semplicemente “in pensione”. Si dice “Professore emerito di…” per indicare l’ultima carica ricoperta dal docente prima di cessare dall’incarico. Per cui auto-attribuirsi l’aggettivo “emerito” non denota alcuna mancanza di umiltà.
2) Per Rabbiosa. Da come parli mi pare che non conosci bene il pensiero di Ratzinger. Io penso che uno che sia autore a quattro mani di un libro come questo non possa dirsi non propenso al dialogo e al confronto con chi la pensa all’opposto di lui!!
E chi legge da anni gli scritti di Ratzinger , tutti improntati sulla logica del confronto e del mettere in discussione le proprie convinzioni, lo sa bene. Ti consiglio di basarti di meno sul “sentito dire”, perché davvero da quello che dici mi pare che del pensiero di Ratzinger sai molto poco…
Ma dov’erano le opinioni altrui nei telegiornali?
Oggi la censura non esiste più perché si ritorcerebbe contro chi l’adotta.
Oggi esiste la visibilità, l’impatto mediatico: è inutile che ci sia la libertà di parola … tanto si agisce affinché le opinioni scomode abbiano poco spazio e pochi le ascoltino.
Oggi esiste la manipolazione e la strumentalizzazione dell’informazione: anche quel poco spazio concesso alle minoranze può essere sfruttato a vantaggio della cultura dominante … basta trovare il modo giusto per dare la notizia, screditando chi esprime la sua opinione diversa.
Personalmente ho visto il TG1: servizio filo cattolico di una decina di minuti poi 4 secondi per leggere la disapprovazione di un esponente “comunista” (… ed io insieme a tanti altri che comunisti non siamo mai stati non possiamo essere anti-cattolici?)
Davvero si può parlare di censura nei confronti del Papa in un paese in cui i suoi messaggi vengono trasmessi a reti unificate? E’ così facile confondersi tra contestazione (quella fatta da studenti e prof.) e censura (di cui si lamentano i cattolicisti senza ragione), tra comizio (quello che voleva fare il tedesco) e confronto/dialogo (prevede più interlocutori che interagiscono)?
Davvero il Papa ha bisogno di parlare anche alla Sapienza? A nessuno viene il dubbio che se la voce cattolica occupa tutti gli spazi rimane poco per le opinioni altrui? Magari opposte?
Nessuno si rende conto che ad essere oscurata e distorta è la voce di chi contesta Ratzinger?
Non è abbastanza evidente che il vittimismo dei teocon è ampliamente smentito dai fatti? E’ possibile che il filtro mediatico sulla realtà riesca a distorcere così tanto la sua percezione da parte dell’opinione pubblica? Ma soprattutto perché nessuno si ribella a questa situazione di regime culturale che s’impone attraverso una vera e propria propaganda? Se si continua a favorire questa situazione cosa ne sarà dell’Italia democratica liberale e laica? Comincio veramente ad essere preoccupato!
Vorrei anche far notare che gli “studi” di Ratzinger sono considerati di valore quasi nullo per gli storici del cristianesimo.
Infatti Silesio, a sentire i cattofascisti nostrani parlare di vergogna nazionale di fronte al mondo intero mi sarei aspetto che il miliardo (sulla carta…) di cattolici sparsi in tutto il mondo organizzasse su due piedi una crociata per liberare il santo padre tenuto in cattività sull’Aspromonte dagli intolleranti mangiaspaghetti.
Niente di tutto ciò (ma questo non viene detto al TG1, occorre girovagare nel www per sincerarsene), sono invece ben lieti che il vaticano ce lo becchiamo solo noi sul groppone e a tempo pieno, altro che una gita una tantum a Cuba o in Spagna…
Certo il papa è tollerante e la chiesa anche , sono tolleranti con gli omosessuali, li considerano malati da curare, deviati da convertire, ma questa per loro è tolleranza e soprattutto è rispetto, per non parlare degli atei considerati responsabili dei mali del mondo, o della scienza che se non tenuta sotto il giogo della fede porta devastazione e alla eliminazione dell’umanità. Ovviamente tutto ciò senza portare uno straccio di argomentazione logica e razionale, ma naturalmente al papa non serve perchè egli possiede la verità ed il bene.
L’aspetto più confortante è che con tutta la sovraesposizione mediatica, non una sola persona che conosco ha cambiato idea sul papa e sull’intera vicenda, gli intelettuali più attenti non si lasciano ingannare da metafore ambigue, il papa può infatti usare tutte le metafore che vuole (vanno di moda quelle botaniche), ma il nocciolo del suo pensiero è chiaro orami a tutti.
Franco Cordero ha letteralmente smontato pezzo per pezzo lo scritto che il papa ha inviato alla sapienza, ho ancora la repubblica di ieri.
comunque ragazzi, adesso non perdiamo di vista le battaglie dei diritti civili, pacs, legge sulla procreazione assistita, testamento biologico, etc. Invito l’uaar a fare campagna su questi temi, campagna e convegni.
Basta concetrarci sul papa e sui cattolici integralisti, a mio parere questa viceda è l’inizio di qualcosa d’importante, bisogna lottare per avere un paese moderno e laico, se la gestiamo bene, se ci focalizziamo sui problemi delle persone in carne ed ossa, possiamo vinecere questa battaglia.
Le osservazioni di Mizar sono tutt’altro che peregrine.
Non ci voleva Pico della Mirandola per capire che una contestazione organizzata COSI’ sarebbe stata un boomerang.
Un vescovo emerito delle mie parti, molto in vista, ha scritto un articolo per il giornale regionale, definendo il risultato della “gazzarra” della Sapienza “una vittoria di Pirro”.
Le esatte parole che mi son venute in mente quando ho letto della rinuncia del Papa.
Ora, siccome la situazione dei media italiana è (quasi) TUTTA dalla parte del Papa e dei politici che gli leccano le pantofole, era chiaro come il Sole che tutto il chiasso si sarebbe ritorto contro i “fracassoni”.
Bisognava esprimere il dissenso in ben altri modi e metodi, non far apparire il tutto come una “gazzarra” di “pochi facinorosi” il cui punto di vista – badate bene – è stato o oscurato o abilmente DISTORTO.
La frittata è fatta, l’ho detto e l’ho ripeto.
Per Toptone.
Sono d’accordo con ciò che dici. Ma: non è troppo facile dire a posteriori che il dissenso doveva essere espresso “in ben altri modi e metodi”? Il problema è che quel tipo di dissenso costituisce la forma normale di manifestazione di idee degli atei militanti.
Se tu vuoi dire che gli atei militanti dovrebbero cambiare radicalmente e definitivamente il loro modo di porsi e di proporsi, semplicemente mostrandosi un po’ più tolleranti (ehm, scusate, forse ho detto una parolaccia…), e disponibili al confronto, allora sono d’accordo con te su tutto.
Ah, nessuno mi ha risposto sul libro che prima ho citato, scritto in tempi non sospetti, in cui Ratzinger si confronta con Flores d’Arcais (un ateo vero, un anticlericale vero). Credo che sia venuto meno ogni argomento a favore della tesi (falsa) per cui Ratzinger non è aperto al confronto libero.
@Toptone
Riguardo l’atteggiamento zerbinesco di politici e mass media nei confronti del vaticano non è cambiato assolutamente nulla, è oggi lo stesso di quello che era prima della vicenda.
Tanto vale averlo espresso questo dissenso alla milionesima ingerenza, era doveroso, non porterà forse vantaggi eclatanti ma cosa c’era da perdere nella situazione unica al mondo in cui ci troviamo?
@mizar
Non fare il finto ingenuo, un conto è un libro per fini intellettuali, una minoranza numericamente insignificante, un altro è un confronto pubblico, ovviamente debitamente riportato dai mass media accessibili a tutti, tv e quotidiani.
L’università La Sapienza è un importante istituzione della città di cui il papa è vescovo e trovo grave che una piccola minoranza metta il veto ad una sua visita.
Ritengo sbagliato definire la Sapienza casa del papa.
Il Papa a 4 mani ha scritto un libro ma non era papa bensi cardinale ed insegnava
e come tale aveva il contraddittorio perlomeno con gli studenti.
Come Papa parla della fede che è questione genuinamente metafisica quindi inconteestabile dalla scienza….
Fisica e metafisica non possono camminare a braccetto;la prima parla di verità rivelate la seconda…lo sapete già tutti!
Personalmente quello di cui blatera il Papa non mi interesso viceversa mi piacerebbe oltremodo capire come fanno i nostri politici a mettere in sieme l’attività legislativa
e quella fideistica o forse per loro il conflitto non c’è…traducono in legge ciò che dice il Papa e voilà il gioco è fatto!!!con buona pace per chi si professa non credente
x Mizar
E’ così difficile per voi concepire che esistono persone (e la grande maggioranza degli scienziati lo sono) che dissentono e criticano l’ideologia del papa e della vostra religione? E’ così difficile concepire che ci possono essere manifestazioni pubbliche contro il papa? (Oh povero papetto, come osano quegli ateacci brutti a criticarti…)
In pratica il messaggio che la Chiesa sta dando in questo momento è questo: dissentire contro il papa è contro la laicità e la libertà di parola! Ma non siete ridicoli? Purtroppo, con questo vittimismo stiamo anche facendo la figura degli idioti all’estero (dove già sono imbarazzati per noi per lo spazio surreale che i nostri mass media dedicano alla chiesa e alle parole del papa, senza mai veri contraddittori)…
“E chi legge da anni gli scritti di Ratzinger , tutti improntati sulla logica del confronto e del mettere in discussione le proprie convinzioni, lo sa bene.”
Puoi realmente credere a questa frase? Non basta dire di essere aperti al confronto solo a parole! Essere aperti al confronto vuol dire considerare potenzialmente errate le proprie convinzioni. Può una persona dotata di “infallibilità” per diritto divino fare queste considerazioni? Tu ragioneresti mai con una persona così?
forse la mia è una delle poche voci fuori dal coro ma sento il dovere di esprimere tale opinione per indurre quantomeno una riflessione.Sono un ateo convinto e perciò ritengo di essere legittimato ad affermare che i collettivi universitari(e i docenti che vi si sono associati)che hanno protestato per la visita del papa conseguentemente annullata hanno commesso lo stesso esecrabile errore perpetrato dalla chiesa durante la sua secolare esistenza:è ovvio e scontato che le posizioni del cattolicesimo e di tutte le confessioni religiose sono in assoluta antinomia con la prospettiva scientifica ma non per tale motivo sarebbe stato lecito impedire ad un capo di stato estero(siffatta veste si sarebbe infatti potuta riconoscere al papa da parte della nostra comunità)di manifestare il proprio pensiero.Una caduta di stile difficilmente recuperabile:l’integralismo ideologico,cosi’come è stato per secoli criticato al dogmatismo religioso,potrà,d’ora in avanti,essere rinfacciato anche ai razionalisti sedicenti tolleranti.Grazie.
Per Rudy: scusa, non avevo ancora risposto al tuo post di prima quando asserivi: Evidentemente mizar molte persone antepongono la lucidità mentale a qualunque “strategia” .
Io non parlavo di nessuna strategia (lungi da me), ma del calcolare le possibili conseguenze di ciò che si fa o si dice: questa non è strategia ma semplice razionalità. Ovvero il pensare prima di agire. In questa accezione, il contrario del termine “razionalità” può essere “irrazionalità” o, ancora meglio “impulsività”. I razionalisti che si sono opposti alla visita del papa alla sapienza sono stati, banalmente, impulsivi. E ciò non ha giovato a loro né all’intera comunità atea in Italia.
Per Pino: il tuo tentativo di argomentare a tutti i costi contro il libro Ratzinger-Flore d’Arcais appare solo come un’arrampicata sugli specchi (scusa l’espressione un po’ spinta) . Era Joseph Ratzinger prima ed è Joseph Ratzinger adesso. Il fatto di avere nel suo passato (peraltro molto recente) pubblicazioni di questo tipo, in libero contradditorio con gli atei, molto semplicemente, gli giova. Facciamo così: io mi impegno a non respingere a priori e a valutare con obiettività le critiche che voi argomentate contro Ratzinger, (caspita, mica accetto indiscriminatamente tutto di lui!!!), ma da parte vostra, voi dovreste accettare i punti a suo favore. E riconoscere, per esempio, che quel libro è degno di essere apprezzato. O che nel ritirare la sua visita alla “Sapienza” ha semplicemente agito bene. O che le parole dette stamattina a favore dell’accettazione dell pensiero altrui devono essere sottoscritte a prescindere dalle proprie convinzioni religiose o ateo/agnostiche.
Ci state?
vergogna di fronte al mondo intero? ma se all’estero tipo il guardian ha scritto «The controversy was unparalleled in a country where criticism of the Roman Catholic church is normally muted.» ovvero “la controversia è senza precedenti in un Paese dove normalmente le critiche alla Chiesa cattolica romana vengono zittite”.
Peccato che la traduzione fatta girare in Italia sia stata “la controversia è senza precedenti in un Paese dove normalmente NON VENGONO FATTE CRITICHE critiche alla Chiesa cattolica romana.”
giovanni leone: il papa partecipava in quanto vescovo di roma, non come capo di stato estero
caro mizar,
quando agli atei sará concesso spazio mediatico paragonabile a quelo dato alla santa (santa?) chiesa forse potremmo intavolare un dialogo in bem altri modi e metodi.
Finché gli atei saranno trattati come animali stupidi non dovresti meravigliarti delle reazioni.
Ma dimmi un pó, una lettera come querlla degli “stupidi professori” non é il modo corretto di esprimerre le proprie opinioni?
Saluti
per mizar sul micromega:
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=GTAOB
per toptone,
a mio modesto parere, oggi è esattamente come ieri, i politici e le persone che sono andati in piazza oggi, sono gli stessi che erano al family day, e a qualche altro corteo, il loro atteggiamento non è che cambiato. Nei giorni scorsi è successo qualcosa di straordinario, delle persone si sono esposte e hanno detto questo invito è inopportuno, professori di un’ università, persone che hanno posizione e autorità per parlare, hanno prodotto una lettera ufficiale e l’hanno inviata al rettore, manifestando in modo chiaro il loro dissenso. A mia (corta) memoria, questo è qualcosa che era mai successo negli ultimi anni per lo meno, di solito in questi ultimi anni i laici o stavano semplicemente zitti o si lamentavano con deferenza, quella che è successo in questi giorni è una novità culturale importante.
Un’ultima cosa, quando si fa indigestione di qualcosa, poi si ha il rigetto di quella stessa cosa, e la cosa più divertente è che mio cognato, cattolico praticante, sta letteralmente prendendo in forte antipatia il papa e le gerarchie cattoliche. Dovreste ascoltarlo, è da ridere.
Da cardinale ha scritto quel libro con d’arcais, e le sue posizioni sono rimaste sempre reazionarie e conservatrici, era dogmatico e antiscientifico da cardinale e lo è tutt’ora, lo stanno a dimostrare i suoi numerosi documenti ed interventi. Sarà stato dialogante ma evidentemente non gli ha fatto bene.
per mizar,
potresti iniziare firmando l’appello di solidarietà a favore dei professori della Sapienza, leggilo e firmalo.
Per quanto riguarda il libro, io l’ho letto e sinceramente non mi è piaciuto quello che ha detto ratzinger, per nulla.
Per quanto riguarda “l’accettazione del pensiero altrui, il rispetto e la tolleranza”, lui è il primo a non praticarle, soprattutto il rispetto, per non parlere della tolleranza.
Per quanto mi riguarda, io rispetto e tollero mia madre e mio cognato, che sono cattolici e miei amici cattolici, non rispetto chi vuole impormi la sua morale e i suoi precetti, tramite leggi dello stato.
mizar, e voi cattolici fondamentalisti
dovete mettervi in testa que difendendo il papa o il papato state difendendo un potere che sempre si é opposto all´Italia, alla sua unitá. Non ha ancora digerido Porta Pia e tenta con tutti i mezzi la riconquista. Col vostro aiuto e con quello della casta credo che ci riuscirá. Vedrete allora come le idee si apriranno al confronto!
Ricordatevi che quel territorio dove ora siede le sante chiappe, que questa cittá che dice sua furono usurpati con l´impostura e l´inganno. Tu che sei tanto colto ti sei scordato della “donazione di Costantino”?
Vergognatevi di essere antiitaliani.
Saluti
Gino Pieri
Tra l’altro: afferma che si debbano rispettare le opinioni degli altri; proviamo ad interpellare le diecine di teologi che ha “esaminato” quand’era prefetto!
x G Leone
Nessuno ha chiesto una censura ideologica del papa. I professori hanno parlato “di occasione inopportuna per l’invito del papa”. Non hanno mai detto di non volere un confronto od un dibattito in atre occasioni più adatte. Gli studenti, hanno solo chiesto di poter “dire la loro”. Hanno “occupato” il rettorato solo per rivendicare questo diritto. Appena il rettore della Sapienza ha concesso agli studenti uno spazio dedicato per la loro “frocessione” il papa si è tirato indietro.
Direi che parlare in questa vicenda di “censura” è una grande menzogna mediatica tutta italiana. Tale parola, “censura”, risulta poi ancora più grottesca, proprio per l’enorme risonanza mediatica che la chiesa e le parole del papa hanno qui in Italia. I commenti sui giornali esteri che hanno parlato di questa vicenda sono sicuramente adatti per tornare su una prospettiva più equilibrata.
Come ho già detto, stiamo facendo la figura degli idioti. E i cattolici sono pure contenti di farla… (evidentemente aveva ragione Odifreddi a sottolineare l’etimologia dei “cretini”)…
x mizar,
Direi che l’osservazione di merula è quanto mai appropriata… Hai idea di quanti teologi siano stati scomunicati, se non proprio censurati, (da ratzinger) solo perché esprimevano idee potenzialmente dannose alla Chiesa Romana? Fatti un giro su google… Oppure nella biblioteca di una università… LAICA mi raccomando! 😉
Ho scritto delle considerazioni in difesa della laicità dello stato e della società, che vorrei divulgare in tutta Italia tramite email…. chi fosse interessato mi può scrivere a alessio_mameli@yahoo.it
Adesso invio questo annuncio, poi proverò a vedere se riesco a inserire il testo (30 pagine di word) in questo spazio…
Tante buone cose a tutti.
Alessio
x Mizar:
Io ci sto, accetto le parole del papa a favore del dialogo. Però che cosa mi dici di tutta la discriminazione che predica nei confronti degli atei e dgli omosessuali?
Nel discorso che non ha pronunciato alla Sapienza (che ho letto) così come in molte altre occasioni in cui parla in pubblico, trapela, più o meno esplicitamente, il concetto che senza religione non esiste morale.
Vorrei che la smettesse di pronunciare tali falsità, perché in quanto ateo ma portatore di una morale mi sento estremamente offeso. Non è vero che gli atei sono più criminali dei credenti, non sono più assassini e neanche più disonesti.
Va bene il confronto, ma le posizioni devono essere argomentate. E’ difficilissimo dialogare con qualcuno che crede di possedere la verità rivelata.
@ cullasakka
a me risulta che la chiesa dice che le pratiche omosessuali sono peccato (come l’adulterio, ecc.) dove stà la doscriminazione degli omosessuali?
per giovanni leone,
ci sono tempi e modi appropriati per invitare personalità a manifestare il proprio pensiero, non certo era appropriato invitare un capo religioso e capo di stato estero all’inaugurazione della pìù grande università laica europea, allora perchè non invitare anche un islamico o altro ancora. Il rettore ha sbagliato e di brutto, e non confondiamo questo, cioè una leggittima richiesta di docenti e studenti, con ciò che la chiesa ha fatto nei secoli scorsi, processi, uccisioni, torture, roghi, davvero non c’è paragone.
La chiesa ha libertà di parola, mezzi d’informazione propri e altrui, dove può esprimere le proprie opinioni.
Comunque puoi leggerti questo per avere le idee più chiare: http://bioetiche.blogspot.com/2008/01/il-papa-victoria-beckham-e-la-libert-di.html
Vorrei solo sapere in che veste è stato invitato il papa, visto che anche Ratzinger, come il suo Dio, pare essere uno e trino. Infatti è il 1-capo spirituale e materiale di una religione 2-capo di stato estero e 3-professore emerito e “grande intellettuale”. Allora, in qualsiasi veste sia stato invitato, la contestazione ci sta tutta! Infatti:
1 invitare il capo spirituale di una religione è quantomeno inopportuno nell’inaugurazione dell’anno accademico di una università pubblica e laica, e non ci si può meravigliare di scatenare qualche protesta
2-secondo voi, se fosse stato invitato, non so G. W. Bush o Fidel Castro, non si poteva contestare?
3-in veste di accademico non può permettersi di parlare senza contraddittorio come sarebbe successo, ma accettare una discussione aperta e pubblica con i suoi colleghi.
Ditemi voi ora dove sta lo scandalo nella vicenda, se non nell’assurdo vittimismo e nell’ovvio risalto che è stato dato sui nostri media pietosi al papa “censurato”; ma a questo ormai ci siamo abituati.
A coloro che dicono che la contestazione è stata sbagliata, perchè si è prestato il fianco al vittimismo vaticano, domando: cosa bisognava fare? subire anche questa in silenzio?
Un aspetto della vicenda non mi sembra sia stato finora considerato: come mai il rettore della Sapienza ha avuto quella brillante idea? In proposito trovo in un articolo di Ida Magli queste interessanti osservazioni (non so se siano giuste, ma meriterebbero sicuramente almeno una verifica). Si ha l’impressione netta che molti fossero interessati a dare la parola al papa nella circostanza, non solo il rettore (a cui magari qualcuno ha anche dato l’imbeccata).
Boomerang o non boomerang? Il dissenso era legittimo, personalmente me ne sono rallegrato. C’è ancora qualcuno in Italia che ha avuto il coraggio di dire, adesso basta. Il papa ci insulta praticamente ad ogni intervento, ci considera traviati, depravati, disperati, terroristi (chi attenta al matrimonio e alla famiglia mette persino in pericolo la pace mondiale: un crescendo di affermazioni assurde). Avesse almeno il coraggio di dirlo a Berlusconi, Casini e Sarkozy. Con questi solo salamelecchi e scambi di doni.
Ma ecco il parere della Magli (forse qualche esperto dell’UAAR può confermare).
«Vogliamo provare ad analizzare con un minimo di obiettività quello che è successo in questi giorni? Prima di tutto l’ipocrisia e le menzogne del Governo. Nessuno può invitare il Capo di un altro Stato (il Papa è il Capo dello Stato del Vaticano) senza essersi consultato ed aver avuto il consenso del Governo; il Governo a sua volta non può aver dato il suo consenso senza essersi consultato con il Ministro degli Esteri e con quello degli Interni sulla opportunità e sulla fattibilità della visita e senza averne informato il Presidente della Repubblica. Tutto questo è normale e obbligatorio riguardo alla visita di qualsiasi Capo di Stato. Se poi questo Capo di Stato è anche il Capo della Chiesa Cattolica, la prassi diventa ancor più delicata a causa dei rapporti di difficile equilibrio fra lo Stato del Vaticano e l’Italia, della ipersensibilità storica e psicologica delle varie componenti politiche che animano il Parlamento e le Istituzioni italiane nei confronti del Papato e, certamente non ultima, la preoccupazione per garantire la sicurezza del Visitatore. Dunque le menzogne del Governo, che si è rifugiato dietro le spalle del Rettore dell’Ateneo, manifestando la propria sorpresa e il proprio dispiacere per quanto è avvenuto, non si contano.
L’idea di invitare il Papa a tenere la Lezione inaugurale – una lezione sulla pena di morte – in occasione dell’apertura dell’anno accademico dell’Università romana “ La Sapienza”, è stata sicuramente suggerita al Rettore dai più importanti uomini politici oggi al governo, uomini che si fanno un vanto di aver presentato all’ONU la famosa moratoria, ben sapendo che dalla bocca di un Papa la pena di morte non può non scivolare sull’aborto. Del resto la stampa aveva già orchestrato, senza alcun riferimento al Papa, tale “passaggio”, con la proposta di una analoga moratoria sull’aborto, ben vista, come è ovvio, dalla maggior parte dei cattolici e tuttavia molto difficile da gestire apertamente a causa dei diversi comportamenti sessuali di alcuni degli attuali membri della maggioranza politica e delle proposte di legge presentate dal Governo in questo campo (legalizzazione del matrimonio di coppie omosessuali, registro di matrimoni di fatto, diritto all’adozione di bambini per le coppie omosessuali); proposte accantonate di volta in volta a causa del disaccordo e delle polemiche negative che hanno suscitato.»
@ GIANNI
Dire che gli omosessuali commettono peccato in quanto omosessuali, e che pertanto finiranno all’inferno, mi sembra già una forma di discriminazione.
Se poi aggiungiamo che agli omosessuali viene consigliato di sottoporsi a lunghe e dannose cure per “diventare normali”, penso che siamo rimasti abbastanza al Medioevo. Dire che è la “disgregazione della famiglia” uno dei principali pericoli del nostro secolo (e non le guerre, l’inquinamento o altre cose ben più gravi), suona come una presa in giro.
permettetemi di osservare che razinger ha fatto retromarcia per non trovarsi faccia a faccia con gli studenti che gli facevano delle pernacchie. (punto)
questo avrebbe leso la sua immagine pubblica in modo irreparabile. Il predecessore era il “papa dei giovani” questo sarebbe diventato il papa della contestazione.
la ritirata dell’angelus con i fedelissimi: molti meno dei 200K dichiarati, infatti la tv non mostrava la piazza per intero, è stato l’unico modo per mostrare il solito pubblico che pendeva dalle sue labbra e applaudiva.
vorrei concludere che essendo ateo, adoro razinger e gli auguro lunga vita, perchè nessuno come lui riesce a scristianizzare tutti gli indecisi.
per gianni,
ti risulta solo questo? E che per la chiesa gli omosessuali siano deviati e malati da curare ti risulta, e che la chiesa sia contro le unioni di fatto ti risulta? Facendo così la chiesa sta dispensando pace e amore?
beh anche rodotà martedì a ballarò ha parlato dei possibili motivi per cui il rettore ha chiamato ratzinger, per primo il fatto che avrebbe avuto una grande esposizione mediatica, giusto per chi dice che il papa non ha libertà di parola
200 mila erano tutti per lui, 58 milioni che non sono andati sono contro di lui, chi ha ragione? (loro i calcoli li fanno cosi’ perche io non potrei?)
Luigi
«Come professore, per così dire, emerito …EMERITO ?????????? W la modestia, eh, Ratzy?”
(DA ALESSANDRO BUZZONE).
Faccio osservare che nel linguaggio accademico , come in quello ecclesiastico e politico (con riferimento a chi ha ricoperto alte cariche), “emerito” significa semplicemente “pensionato”, “ex”.
Trovo singolare che s’impanchi a discutere di qualcosa che non sia l’esercizio pratico della pastorizia chi ignora una cosa del genere.
Saluti.
Julius.
ex ministro di grazie e giustizia mastella ha detto intvRAI3 che gli studenti che hanno contestato il papa sono degli IMBECILLI lore le decisioni degli altri le rispettano, anzi le fanno rispettare,ATTENZIONE INCOMICIA L’INQUISIZIONE!!!!!!!!!!!!!
ke meraviglia…eravamo 200.000 oggi in piazza!è stato il nostro trionfo!sarà difficile ammetere ke siete la minoranza ma purtroppo per voi per il momento è così! e non solo…ma ho la continu testimonianza ke qualcuno ci assiste sempre….come sicuramente avete potuto vedere la prima bella giornata di sole è stata (guarda caso) oggi… la serenità ke quell’uomo trasmette con la sua presenza ha u che di paradisiaco…
a questo punto è giusto ricordarvi k il Papa non obbliga nessuno a credere…parla di tolleranza e mi pare k nn abbia mai obblifato nessuno a credere…e la testimonianza della libertà k lui per primo lascia all’uomo è il suo rifiuto di andare alla Sapienza…e no è stata codardia ma rispetto!anke se questo è significato privare molti cattolici della sua presenza
58 milioni è la popolazione italiana…ke brutta figura…complimenti!
suppenendo che i cattolici in italia siano il 70% della popolazione, e che la popolazione italiana sia di 60 milioni di abitanti, i 200.000 che hanno dato il loro apppoggio al papa so il 0,47% dei cattolici italiani, e ho approssimato per eccesso, perchè comunque c’erano molti stranieri all’angelus.
certo, per mastella c’è la libertà di parola a senso unico. che schifo…
scusate, volevo dire sono lo 0,47% .
per watchdogs,
i vari mastella, cuffaro, berlusconi, casini, volontè sono i campioni del cattelicesimo italiano, personaggi alquanto grotteschi e pittoreschi, nonchè alcuni di questi con numerosi problemi giudiziari, non so se c’è da ridere o da piangere.
oltretutto saranno stati anche molti di meno, il dato dei 200.000 è stato calcolato dalla gendarmeria vaticana come ha detto Ciro Benedettini vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, evidentemente hanno contato anche i turisti e i passanti, tutto fa brodo.
oltretutto saranno stati anche molti di meno, il dato dei 200.000 è stato calcolato dalla gendarmeria vaticana come ha detto Ciro Benedettini vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, evidentemente hanno contato anche i turisti e i passanti, tutto fa brodo.
Per mizar: ma scusa, cosa avrebbero dovuto fare dei professori contrari alla visita del papa? Andare alla lectio magistralis e tirargli le uova? Fischiarlo??
E gli studenti?
Come faresti tu ad esprimere dissenso? O ti pare che avrebbero semplicemente dovuto non andare all’inaugurazione? Facile parlare di tolleranza e rispetto, quando tutti i media italiani sono a tuo favore e tramutano anche una normalissima lettera di dissenso in una specie di offesa e insulto alla democrazia e al pluralismo.
@catholic
Se voi cattolici vi sentite così nel giusto e così in maggioranza traetene le conclusioni ed agite di conseguenza.
Non vi piace l’aborto? Raccogliete le firme ed indite un referendum per abolirlo.
Stavolta non potrete accodarvi alla massa degli astensionisti, stavolta dovrete contare solo sulle vostre forze.
Che ne dici, raccogliete la sfida? O il ricordo del divorzio vi toglie molte certezze?
Brutti tempi si avvicinano per chi non è cattolico (e non mi riferisco solo ai non credenti, ma anche ai credenti di altre fedi o declinazioni cristiane).
In alcuni commenti di mesi fa scrivevo che era in atto una offensiva per ristabilire il potere temporale del papa sull’italia (minuscolo: non ci meritiamo la maiuscola). In libreria c’è ancora “Non lasciamoci ingannare dalle sante ragioni” di Castellacci e Pievani, per approfondire la conoscenza dei tentacoli clericali sulla nostra vita.
Ebbene, i tempi sono maturi per un ritorno all’irrazionalità fanatica del concilio di Trento: Angelo Amato, segretario della Congregazione vaticana della Fede scriveva nel 2007 “Purtroppo … non possiamo chiudere le biblioteche del male, nè distruggere le sue cineteche che si riproducono come virus letali”
NON ANCORA…
Questa è stata una settimana terribile. Ho visto inscenarsi una enorme mistificazione mediatica, l’isteria di tutti gli opinionisti, anche di quelli ritenuti più distanti dalle convinzioni religiose (vedi le dichiarazioni di Paolo Mieli o il fondo di Ezio Mauro)… tutta questa gente ha perso la testa e si è strappata le vesti di fronte a un evento che si è verifivato tutto al contrario di come lo hanno raccontato loro. Io ho visto un gruppo di professori e di studenti contestare il Papa. E per questo fatto il Papa ha deciso di non andare. Ma che cosa pretende, di avere l’appoggio della totalità delle platee? Non sopporta di non essere cotestato? GPII si prese i suoi fischi proprio alla Sapienza. Ma lui non ne ha avuto il coraggio. E il buon Ruini, l’unico che in questa esplosione di isteria collettiva non ha perso la testa, ci ha visto la possibilita di potere sfruttare l’evento a proprio favore. E si danno le direttive. Non di rinuncia per vigliaccheria si deve parlare, ma di atto di rifiuto da parte dell’Università controllata da una modesta minoranza.
Sono esterefatto e molto preoccupato.
Le comiche, ovvero: il gregge dei fedeli, che sotto lo sguardo attento e compiaciuto del pastore tedesco, gridava:”Libertà! Libertà!” all’indirizzo (sbagliato) di chi non vuole esser né gregge, né pastore (e hanno fatto pure la conta).
vorrei solo aggiungere una cosa, forse insignificante e minima, ma mi pare un po’ la storia dei preti pedofili e la proposta di Cantalamessa di fare un giorno di digiuno e penitenza per chiedere perdono per gli abusi sessuali che hanno visto coinvolti alcuni rappresentanti della chiesa….ma quando questo papa parla di rispetto delle opinioni altrui come mai non riesce a superare realmente egocentrismo e vanita’ dichiarando pubblicamente di rispettare il dissenso dei non credenti? Non sarebbe un cattivo gesto, ma ovviamente appare fantascientifico :))
io credo che serva insistere nel delineare le proprie ragioni, al momento c’e’ un’atmosfera chimerica di “tutti per uno, uno per tutti” che si discosta dalla democrazia e dalla liberta’ di pensiero
“vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene”
Che uomo rivoltante. Non parlarmi di rispetto nella stessa frase in cui cerchi di impormi la tua versione di verità e bene.
Oh, e non so se ridere o piangere all’idea che un cattolico fondamentalista mi trovi irrazionale perchè non scuoto la testa tristemente per la censura del povero papa perseguitato. La razionalità non è il populismo, anche se visto che già la confondete col feticcio dell’autorità non mi stupisco che la si confonda col livello di popolarità.
Definire te stesso tollerante non ti rende tale. Chiunque sia a caccia di consensi dice di essere interessato al dialogo, si chiama marketing.
Comunione e Liberazione è come Scientology, ma di Scientology si può ridere perchè non è una religione di maggioranza.
vi invito a ricercare la verità???????????
ma se la sai tutta te la verità!! dilla a tutti! così la facciamo finita con i ricercatori universitari, scienziati, laboratori, ecc..
Ah..Massaccesi, guarda che al resto del miliardo di cattolici non è fregato niente se il papa non è VOLUTO (non potuto) andare alla Sapienza!
E poi chiariamo il fatto che Roma non è casa sua e che quello che è andato a Cuba era un altro papa, di tutt’altra tempra politica.
“a me risulta che la chiesa dice che le pratiche omosessuali sono peccato (come l’adulterio, ecc.) dove stà la doscriminazione degli omosessuali?”
Io non posso credere che le persone facciano queste domande in buona fede.
l’articolo postato di Ida Magli ripete il solito ritornello: tutta colpa del governo, ho qualche dubbio che ogni atto di un’università sia sottoposto al vaglio del consiglio dei ministri, se così fosse ci sarebbe da preoccuparsi per la libertà di insegnamento garantita dalla costituzione. Ma Ida Magli di questo non si preoccupa, le sue sono solo variazioni sul tema “Prodi a casa”, articolo tutto sommato inutile.
ma il finale è decisamente disgustoso, rileggere il paragrafo
“…molto difficile da gestire apertamente a causa dei diversi comportamenti sessuali di alcuni degli attuali membri della maggioranza politica…”
son tornato da poco dalla Germania, anche in casa del buon pastore tedesco se ne sò fregati del fatto che è stato conestato e non voluto alla SAPIENZA.
Pensano più alla monnezza di Napoli dalla quale stanno ricavando un vero business,se pijano 500€ a tonnellata per portarcela via fino a Lipsia dove li la separano, ricavandoci materie prime ed energia elettrica, che poi naturalmente ci rivendono…
che geni i nostri politici!!!!
Cari benpensanti filo-benedettini …
forse che Cristo si sarebbe arreso di fronte alle contestazioni di un manipolo di studenti ?
forse che Cristo avrebbe usato una PapaMobile corazzata ed antiproiettile?
forse che Cristo avrebbe temuto per la propria incolumità ?
forse che Benedetto XVI non è il vicario di Cristo ?
ma fatemi il piacere …..
gli unici che hanno limitata libertà di parola e chi non la pensa come lui