Corte Strasburgo condanna Parigi per l’adozione negata a una lesbica

La Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato la Francia per aver rifiutato a una lesbica l’autorizzazione ad adottare un bambino. Con dieci voti contro sette la Corte ha decretato che Parigi ha violato l’articolo 14 (divietod id iscriminazione) e l’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Una sentenza che potrebbe avere riflessi per altre adozioni gay in Europa.
I giudici di Strasburgo hanno stabilito che le autorità francesi dovranno versare alla maestra elementare E.B., 45 anni, la somma di 10 mila euro per danni morali e dovranno impedire che simili discriminazioni si ripetano in futuro. […]
Il caso era finito a Strasburgo nel 2002, dopo che la Corte di Cassazione aveva respinto il ricorso della donna sostenendo che il no alla domanda di adozione presentata quattro anni prima era dettato dalla sua “scelta di vita” e non dalla sua omosessualità. Un no che il giudice di prima istanza aveva motivato con l’assenza di una figura paterna e con il ruolo poco chiaro della partner di E.B., una psicologa con cui convive dal 1990. Ma la Sezione allargata (Grand Chamber) della Corte europea ha valutato che il diniego era legato all’orientamento sessuale dell’aspirante madre adottiva, anche perché la Francia riconosce le adozioni per i single. […]

Fonte: Repubblica

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25 commenti

Daniela

questa è un’ottima notizia, forse l’europa può darci una spinta affinchè le cose miglliorino anche qui in italia, anche le coppie omosessuali italiane dovrebbero rivolgersi alla corte.

Nostalgico

Una grande notizia, finalmente. Non conosco bene il diritto, ma credo possa divenire un buon precedente per casi analoghi. Anche la motivazione addotta mi sembra limpida.
Solo, ho paura che, in seguito, altri dinieghi potrebbero essere “motivati” dall’ “assenza di figura paterna (o materna)” invece che dall’omosessualità, in paesi dove non si riconoscono le adozioni ai single. Ma, tanto, in Italia siamo lontani anni luce anche dalla possibilità che una coppia omosessuale chieda di adottare.
Aspettiamo frementi le dichiarazioni del Vaticano.: ora e sempre, tanto peggio, tanto meglio!

davide

ma anche se l’Europa dovesse fare pressioni sull’italia credo che la politica darebbe più ascolto al Vaticano. Ricordate infatti quando c’era l’inchiesta sui finanziamenti alla Chiesa?

Flavio

Messi come siamo in Italia, l’Europa è la nostra unica speranza.

Vash

Di sicuro è una grande notzia ma per l’Italia non vale un tubo, infatti a causa della ben nota sanzione europea, gli italiani che vogliono adire alla corte dei diritti umani, devono necessariamente affrontare prima i 3 gradi di giudizio, mettendoci una vita e giocandosi un patrimonio. La coseguenza sarà che a prescindere da questa pronuncia favorevole per i gay, questi verranno osteggiati da giudici bigotti e costi dei processi da salasso e fino a Strasburgo non ci arriveranno mai!

rossotoscano

Forse non ho capito bene: ma siamo anche noi in Europa???? A me non sembra…

Giorgio Schileo

No ragazzi, aspettate un attimo… Hanno ragione i francesi! Un conto è permettere a due persone di sposarsi anche se sono dello stesso sesso, che è GIUSTO per il principio che ognuno a casa sua deve essere libero di fare quello che vuole CON ALTRI ADULTI CONSENZIENTI senza chè nè lo stato nè qualche chiesa possa ficcare il naso. MA non si può permettere ai gay di adottare DEI BAMBINI! I bambini devono cresceRE con un padre e una madre, poi se vogliono, e questa è la loro naturale inclinazione, saranno quello che vorranno. MA RIPETO, per lo stesso motivo per cui non bisognerebbe indottrinare i bambini nella religione dei genitori, nè tantomeno bollarli come seguaci della stessa religione dei genitori, così non si può far crescere un bambino da due papà o da due mamme! Non c’entra la natura o la scienza o la religione, ma IL BUON SENSO!

sil

A Giorgio Schileo

Diceva Einstein che il BUON SENSO è solo una statificazione di pregiudizi.
Certo: un bambino con due mamme si troverà in difficoltà se la maestra gli chiederà un tema sul papà, ma in una società matura, senza pregiudizi, questo non dovebbe accadere!

sil

A Giorgio Schileo

Stiamo attenti: diceva Einstein che il BUON SENSO è la stratificazione di pregiudizi.
Certamente un bambino con due mamme si sentirà a disagio se la maestra gli chiederà un tema sul papà, ma in una società matura questo non dovrebbe accadere!

Holy Ghost

Si è creato un precedente giurdico, gli omosessuali italiani si potranno appellare al medesimo articolo 14 e in quanto cittadini europei la stessa condanna verrebbe sentenziata per lo stato italiano.

Andrea Pontalti

D’accordo con Giorgio Schileo.
La nostra società moderna attribuisce al rapporto tra genitore / figlio una connotazione di possesso che lo snatura e degrada molto, con le infauste conseguenze.
Si parla di diritto di avere un bambino
piuttosto che della scelta di accoglierlo.
Ritengo che ogni bambino abbia molti diritti non perfettamente difesi.
I bambini sono una categoria debole.
In quanti dei nostri ragionamenti assumiamo il loro punto di vista?

Silesio

In Italia questo non potrebbe mai accadere. Se i singles potessero adottare allora anche i preti e le suore potrebbero adottare un bambino che in tal caso erediterebbe i beni personali del gentore con danno per il vaticano

Kitsunegari

Dunque se si trovasse una coppia di omosessuali italiani disposti a subire tutti i gradi di giudizio italiani, magari patrocinati gratuitamente da un’associazione, appellandosi alla Corte Europea potremmo avere il matrimonio gay in Italia? Sarebbe fantastico, peccato tutto il tempo che ci vorrebbe…

Silvia

@Schileo e Pontalti

Ragionamento invero sopraffino il vostro… Il bambino ha diritto di essere cresciuto da padre e madre…
Allora – sempre per tutelare il bambino – togliamo la patria potestà a tutte le vedove/divorziate/madri single che allevano i figli con il solo aiuto delle nonne e delle amiche!
Un po’ meno probabile, ma togliamola anche ai padri solitari che in assenza di figure femminili tirano su i figli…
Aggiungiamo anche tutti i bambini il cui padre è sempre assente per lavoro e che, avendo solo maestre femmine all’asilo, non si confrontano con la figura maschile…

MA FATEMI IL PIACERE!!! Li avete almeno letti gli studi sui bambini cresciuti da genitori gay nel resto del mondo???

Gianni B.

@Schileo e Pontalti
Oltre alle cose giustissime che ha detto Silvia, vorrei aggiungere che crescere un bambino non è come costruire una centrale nucleare!
Il bambino nei primi anni di vita necessita solo di amore materno, di un nido caldo, e di giocare serenamente, tutte cose semplici che qualunque donna, gay o etero che sia, in coppia o da sola, può assicurare allo stesso livello di una famiglia “normale”.
Quando il bambino diventerà grandicello troverà senza dubbio nella cerchia familiare che lo circonda una figura maschile di riferimento: un nonno, o uno zio, ecc. ecc…
Non mi sembra la fine del mondo!!! Questi bambini anzi saranno amati e riveriti, e cresceranno e studieranno e ameranno a loro volta come tutti gli altri, perchè l’adozione è, per definizione, cultura di Vita e di Amore.
Chi siete voi per affermare il contrario? La vostra vendicativa, sessuofobica ed arcaica ideologia religiosa vi ottenebra la mente e non vi permette di capire che sarà sempre meglio la “peggiore” delle famiglie al migliore degli orfanotrofi!

Giorgio Schileo

@ Silvia

Beh non pensavo che esistessero tali studi, perchè non pensavo che fosse possibile in qualche parte del mondo! Sarei curioso di leggerli per trarne le mie conclusioni: mandameli! il mio indirizzo email è giorgio.scooter@libero.it

Tu se non sbaglio parti dal PREGIUDIUZIO che due genitori gay siano più amorevoli e premurosi di due genitori eterossessuali vero? QUESTA è LA MIA IMPRESSIONE, DIMMI SE SBAGLIO. QuestA CREDENZA è molto diffusa, purtroppo, ma è falsa, come molte cose che sono solo “politically correct”… credi forse che i gay non litighino mai come le persone etero? Sgombra la mente da queste idealizzazioni.

Certo, esistono anche padri emadri singoli per vari motivi, ma non è un ragionamento coerente! Sarebbe bello che ogni bambino crescesse in una famiglia felice e completa, ne so qualcosa perchè i miei sono divorziati da quando avevo 15 anni. Ma ALMENO il bambino sa che HA due genitori di sesso opposto e che questa è la base da cui eventualmente partire. LE PERSONE SI POSSONO RI-SPOSARE,

Giorgio Schileo

@ Gianni B.

Per Sua informazione sono ateo, sennò sarei anche contro il matrimonio gay e anzi, a voler essere precisi, a seguire la bibbia bisognerebbe metterli a morte per lapidazione, cosa che sia io che Lei consideriamo una stupidaggide assurda e crudele, frutto di quella cultura sessuofobica e totalitaria che è il cristianesimo. MA ribatto, chi è Lei per affermare invece che due genitori gay o etero sono pressochè la stessa cosa per il bambino? Pensa veramente che sarebbe cresciuto come è adesso se fosse stato allevato da due genitori gay? io non credo. Come ho detto a Silvia, c’è la tendenza, molto “politically correct” a idealizzare le coppie gay e a demonizzare quelle etero, ma ciò non ha alcun fondamento: ci sono coppie gay che litigano da mane a sera e coppie etero tranquillissime. No?

Giorgio Schileo

Ah non avevo capito! Quindi Lei (Gianni B.) permetterebbe alle lesbiche di adottare bambini, in coppia o da sole, ma non ai due uomini gay? Perchè? Non sarebbe discriminazione? O ho capito male?

Andrea Pontalti

@ Sivia

Ragionamento un po’ strano il tuo.
Tutelare integralmente il diritto del bambino di avere padre e madre mica significherebbe togliere a quelli che non hanno uno dei due quello che gli resta!
Semmai sarebbe, se fosse possibile, dargli quello che gli manca.

Il fatto che ci siano bravi educatori omosessuali che vogliono bene ai bambini che hanno adottato non cambia la mia opinione. Tra l’altro io non ho detto il contrario, sei tu che hai pensato che io pensassi…

Vorrei specificare allora meglio il mio pensiero.
Ognuno di noi, per nostra natura, ha due genitori, uno maschio e uno femmina.
Da questo non si può – per ora e per molto ancora, forse per sempre – scappare: siamo debitori dei nostri geni esattamente ad un essere umano di genere maschile e a uno di genere femminile.
Ora io ritengo che ognuno di noi esseri umani abbia diritto nella sua infanzia ad essere cresciuto dagli individui che gli hanno dato i geni.
Ora la morte prematura dei genitori può impedire che questo si realizzi. Possono esistere quindi diritti fondamentali che per cause di forza maggiore non possono essere tutelati. Un altro esempio simile può essere il diritto alla salute, sancito dalla nostra costituzione: a volte non è possibile tutelarlo.
Ritornando a noi, nasce quindi il problema di garantire la crescita e l’educazione del bambino orfano. Entra in gioco l’adozione. Ritengo che sia meglio se possibile ripristinare uno stato che sia il più simile a quello genetico, ovviamente sotto la condizione che là dove viene accolto siano soddisfatti i requisiti necessari alla sua crescita ed educazione.
In altre parole, tra una coppia eterosessuale, una omossessuale, una persona singola o un gruppo, ognuno dei quali sono in grado di accogliere in casa loro con lo stesso affetto un bambino orfano, io darei la priorità alla coppia eterosessuale.

Andrea Pontalti

@ Sivia

Ragionamento un po’ strano il tuo.
Tutelare integralmente il diritto del bambino di avere padre e madre mica significherebbe togliere a quelli che non hanno uno dei due quello che gli resta!
Semmai sarebbe, se fosse possibile, dargli quello che gli manca.

Il fatto che ci siano bravi educatori omosessuali che vogliono bene ai bambini che hanno adottato non cambia la mia opinione. Tra l’altro io non ho detto il contrario, sei tu che hai pensato che io pensassi…

Vorrei specificare allora meglio il mio pensiero.
Ognuno di noi, per nostra natura, ha due genitori, uno maschio e uno femmina.
Da questo non si può – per ora e per molto ancora, forse per sempre – scappare: siamo debitori dei nostri geni esattamente ad un essere umano di genere maschile e a uno di genere femminile.
Ora io ritengo che ognuno di noi esseri umani abbia diritto nella sua infanzia ad essere cresciuto dagli individui che gli hanno dato i geni.
Ora la morte prematura dei genitori può impedire che questo si realizzi. Possono esistere quindi diritti fondamentali che per cause di forza maggiore non possono essere tutelati. Un altro esempio simile può essere il diritto alla salute, sancito dalla nostra costituzione: a volte non è possibile tutelarlo.
Ritornando a noi, nasce quindi il problema di garantire la crescita e l’educazione del bambino orfano. Entra in gioco l’adozione. Ritengo che sia meglio se possibile ripristinare uno stato che sia il più simile a quello genetico, ovviamente sotto la condizione che là dove viene accolto siano soddisfatti i requisiti necessari alla sua crescita ed educazione.
In altre parole, tra una coppia eterosessuale, una omossessuale, una persona singola o un gruppo, ognuno dei quali sono in grado di accogliere in casa loro con lo stesso affetto un bambino orfano, io darei la priorità alla coppia eterosessuale.

Holy Ghost

Evidentemente a Strasburgo non chiedono la consulenza del sig. Schileo.

Gianni B.

@Giorgio Schileo
Nessun problema sul fatto che tu sia ateo… lo sono anche io! C’è stato un malinteso 🙂
Tu però hai scritto questo:
MA non si può permettere ai gay di adottare DEI BAMBINI! I bambini devono cresceRE con un padre e una madre, poi se vogliono, e questa è la loro naturale inclinazione, saranno quello che vorranno. MA RIPETO, per lo stesso motivo per cui non bisognerebbe indottrinare i bambini nella religione dei genitori, nè tantomeno bollarli come seguaci della stessa religione dei genitori, così non si può far crescere un bambino da due papà o da due mamme! Non c’entra la natura o la scienza o la religione, ma IL BUON SENSO!

La mia opinione in merito è la seguente:
Un bambino andrebbe sempre tirato fuori dagli orfanotrofi, sempre! Pur che cio avvenga sarei tranquillamente disposto ad affidarli anche a coppie di gay, o a gay, però con qualche distinguo.
Secondo me una lesbica single o una coppia di lesbiche possono tranquillamente adottare un bambino perchè sono DONNE, quindi dotate di senso materno, e visto che comunque già possono diventare MADRI naturali con la procreazione assistita, e senza maschi per casa.

Per quanto riguarda le coppie di gay MASCHI, qui il discorso si fa più complicato… sicuramente “loro” non hanno senso materno.
Posto che pur di tirare fuori i bambini dagli orfanotrofi secondo me si possono anche prendere in considerazione le coppie di gay maschi, però in questo caso, se fossi il legislatore, darei loro in affido un bambino solo ed esclusivamente se questi due gay avessero, nelle loro rispettive famiglie, anche molte figure femminili di riferimento, come mamme, zie, nonne, sorelle, ecc. ecc., a cui il bambino potesse rapportarsi in fase di crescita. Secondo me il bambino in questo modo crescerebbe sano e sereno come tutti gli altri bambini. Tutto qui, nessuna discriminazione, solo un po’ più di cautela per il bene del bambino.

Capisco che la classica coppia di genitori mamma-papà sia sempre l’ideale, ma quanti milioni di bambini sono stati allevati dai nonni o dagli zii perchè mamma e papà lavorano e stanno fuori dalla mattina alla sera?
Per cui secondo me una coppia di gay + una bella famiglia allargata che li aiuti, potrebbero tranquillamente adottare qualunque bambino sulla faccia delle terra, che starà sempre meglio con loro piuttosto che in un orfanotrofio!
Ciao! 🙂

Edoardo

Purtroppo essere immersi in una cultura religiosa sessuofobica fa perdere di vista la razionalità anche a molti che si considerano atei…c’è ancora molta strada da fare nel nostro paese prima di raggiungere il resto dei cittadini europei per quel che riguarda la sensibilità verso il rispetto (in toto) dei diritti umani.

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