Decalogo Cei dalla A di aborto alla U di unioni di fatto

Aborto. Sul tema dell’aborto non va escluso «almeno l’aggiornamento di qualche punto della legge», non ignorando «il portato delle nuove conoscenze e i progressi della scienza e della medicina» e tenendo conto «che oltre le 22 settimane di gestazione c’è già qualche possibilità di sopravvivenza» del feto.
Italia. Dopo che si sono bloccati «lo slancio e la crescita anche economica», ci sono in giro «piuttosto paura del futuro e un senso di fatalistico declino». Il cardinale sottolinea che «sembra davvero che, bloccato lo slancio e la crescita anche economica, ci sia in giro piuttosto paura del futuro e un senso di fatalistico declino» e che «sembra circolare una sfiducia diffusa e pericolosa».
Politici cattolici.
«Assecondare una logica meramente politica, ossequiente cioè le strategie o le convenienze dei singoli partiti, è chiaramente inadeguato». Pertanto, quando le proposte legislative sono «intrinsecamente inique» e in contraddizione con i dettami cristiani, i politici cattolici «non possono in coscienza concorrervi».
Potere. «La Chiesa non vuole e non cerca il potere», ma con la sua «testimonianza pubblica» e la sua presenza capillare «vicino alla gente», vuole aiutare il Paese a riprendere il cammino, a recuperare fiducia nelle proprie possibilità».
Rifiuti. Nella vicenda dei rifiuti in Campania sono «vistosamente in gioco» l’«affidabilità e credibilità» delle istituzioni. I dubbi riguardano «fino a dove c’entra la malavita organizzata e le complicità di cui essa gode, e dove comincia la malapolitica, la latitanza amministrativa, il palleggiamento delle responsabilità, l’ignavia delle istituzioni».
Sapienza. «Il clima di ostilità, creato da una minoranza assolutamente esigua di docenti e studenti, ha suggerito questa amara soluzione. Una rinuncia che si è fatta carico dei suggerimenti dell’autorità italiana. (…) Questi d’altra parte sono gli esiti del settarismo illiberale, antagonista per partito preso, che assumendo per pretesto la nota e ormai ben indagata vicenda di Galileo, hanno superficialmente manipolato la posizione a suo tempo espressa da Joseph Ratzinger, facendone una bandiera impropria per imporre la loro chiassosa volontà».
Unioni di fatto. La Chiesa sostiene «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna» ed è per questo che «si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto, o all’introduzione di registri che surrogano lo stato civile». Anche iniziative come il divorzio breve «avrebbero la forza di incidere sulla mentalità e il costume, inducendo atteggiamenti di deresponsabilizzazione».

Fonte: il Manifesto, parte a e parte b

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26 commenti

Mifepristin

Io non credo che la CEI si voglia limitare alla riduzione del termine per l’aborto terapeutico, l’espressione rivedere “qualche punto della legge” nella sua vaghezza sembra preannuciare la richiesta di vere e proprie modifiche alle condizioni di accesso alla IVG in quanto tale. Nei mesi scorsi mi è capitato di leggere, sul sito del MPV e di altri movimenti cattolici , un’allucinante programma di riforma legislativa i cui punti cardine,in sintesi, sono :
a)obbligare la donna a coinvolgere l’inseminatore nella decisione riguardante l’aborto
b)obbligare il medico che rilascia il certificato di IVG ad informare il consultorio territorialmente compente
c)il consultorio si deve trasformare in un centro di tutela della vita fin dal primo istante del concepimento, nel quale devono essere assunte solo persone culturalmente qualificate per questo compito, le quali devono mettere in atto tutte le procedure possibili per far recedere la donna dalla decisione abortiva
d)il medico dovrebbe inoltre iniviare una lettera a domicilio della donna che ha richiesto la IVG invitandola in pratica a soprassedere e ricordandole di avere il dovere di fare tutto il possibile per eliminare le condizioni che possono portare all’aborto!!!!!
Secondo me la CEI vuole tentare un colpo di mano sull’aborto come ha fatto a suo tempo con la fecondazione assistita.

Vassilissa

Scusate ma manca l’opinione dei santi padri sulle questioni:
D- Dal Molin: costruire una mega base atomica per far partire quei simpatici cacciabombardieri che vanno a sterminare gli infedeli, o darla vinta a quei benedetti bigottoni dei veronesi (che sganciano tanti bei schei)?
M- Malpensa: tenere lo scalo del ciellino Formigoni o puntare su quello più vicino a S.Pietro?
T- TAV: forare la montagna, opera dell’altissimo, o impiegare più tempo magari utilizzandolo per recitare il rosario?

Vassilissa

Ma certo che è così, Mife (ex-marja? o sbaglio)
Sanno che sarebbe dura abolire la 194 e allora cercheranno di distruggerla dall’interno con tutte quelle norme che hai citato tu.
A quel punto le donne (immigrate, minorenni, non autonome) preferiranno rivolgersi alle mammane o alla svizzera pur di non essere schedate e ossessionate dai movimentini…

Mifepristin

Io credo che la CEI, quando parla di rivedere qualche punto della 194, abbia in mente ben di più che ridurre il termine per l’aborto terapeutico, il suo obiettivo è quello di istituzionalizzare ostacoli vari all’attuazione della scelta abortiva anche per quanto riguarda la IVG entro i primi 90 giorni. La CEI sta tentando sull’aborto un colpo di mano simile a quello della legge sulla fecondazione assistita e del resto consequenziale a quello.

Mifepristin

E chi meglio del centrodestra si potrebbe prestare a questo colpo di mano? Nel centrosinistra non sono disposti ad avallare nuovi diritti civili, però, almeno, mi sembra che neppure sono disposti a rivedere quelli già acquisiti. Invece nel centrodestra, fatta eccezione per il partito delle libertà(a carico del quale però pesa la mozione di Bondi), tutti i partiti(UDC, LaDestra, Alleanza Nazionale, Lega) si sono dichiarati favorevoli alla moratoria sull’aborto, e non mi sembra impossibile che, all’atto pratico, anche il pdl si allinei, per motivi opportunistici, come è accaduto con la legge 40, se poi a questo si aggiunge la disponibilità dei teodem del centrosinistra a convergere su questa iniziativa, è chiaro che il pericolo revisione restrittiva della 194 è più che una ipotesi teorica

rossotoscano

la cei non si prende nemmeno il disturbo di fondare un partito, detta legge a pieno titolo e merito a pieno demerito della sovranità del popolo italiano, della sua costituzione e poi E’ ASSOLUTAMENTE GRAVISSIMO AFFERMARE CHE I POLITICI DEVONO USARE IL VOTO DI FIDUCIA IN CASO DI VOTAZIONE DI UNA LEGGE CHE VA CONTRO I DETTAMI DELLA CHIESA CATTOLICA… ALLA FACCIA DEL MANDATO POLITICO DEGLI ELETTORI, ALLA FACCIA DEL GIURAMENTO SULLA COSTITUZIONE, ALLA FACCIA DELLA SOVRANITA’ DEL POPOLO ITALIANO CHE EVIDENTEMENTE CONTA SOLO QUANDO SI GENUFLETTE!!!!
VERGOGNA ALLA CLASSE POLITICA CHE ASSOLUTAMENTE NON MERITIAMO !!!!!

rossotoscano

correggo: non è voto di fiducia ma voto di coscienza che volevo dire

anteo

sembra un programma di governo: che la CEI si presenti alle prossime elezioni, così chiarisce una volta per tutte il suo ruolo, conta i suoi voti e poi si vedrà.
Si facciano partito oppure si diano una regolata, che di sermoni tutti i giorni ne ho colma la misura.

Alle prossime imminenti elezioni mi auguro che tutti si tenga nella giusta considerazione quelle forze politiche che si prostrano davanti al papa , non è difficile individuarle, e magari evitarle oppure mandarle in convento….

monicavita

Individuare le forze politiche che si prostrano davanti al papa mi sembra molto più difficile di quanto possa sembrare; la posizione di un gruppo politico, talvolta, sembra chiara e delineata, per esempio, nel senso della laicità, ma di fronte alle situzioni reali ci sono singoli esponenti che rilasciano dichiarazioni aberranti oppure fingono di non capire quale sia il reale problema: prendiamo ad esempio Mussi e le sue dichiarazioni sul caso Sapienza. Il suo gruppo, però, Sinistra Democratica, pare che faccia della laicità una delle priorità del suo impegno politico. Cosa fare di fronte a tali casi di ambiguità? E se evitiamo di votare chi è ambiguo credete che ci resti molta scelta?

ren

Mi chiedo, come mai non si arrischiano a dettare un simile programma in paesi come la francia o in germania da dove viene il papa. Verrebbero invitati a star zitti. Si arrischiano solo qui perchè sanno che la nostra democrazia è fragile e se ne aprofittano in modo vergognoso. Povera Italia, non merita tanto degrado culturale e civile.

Mifepristin

se almeno la destra xenofaba italiana fosse come quella di Pim Fortuyn vero martire della libertà e della difesa della cultura occidentale fondata sul valore dell’individuo e delle sue libere scelte, contro l’invadenza delle ideologie teocratiche…

Asatan

Se si và alle elezioni la vedo nera…. con l’aria che tira coi partiti di destra ci troveremmo a rivivere i gloriosi tempi del ventennio?
Secondo voi di che colore lo faranno il triangolo per gli atei?

cartman666

Giusto Mifepristin, avercene in italia di uomini di destra come Fortuyn, che lottava contro l’invadenza religiosa dei musulmani. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà con la vittoria del centro destra, fin dove si vorranno spingere. Una modifica della 194, approvata con il referendum pero’ mi sembra dura anche per loro.

non possumus

la vera preoccupazione di bagnasco (da buon ligure) è il declino economico, si abbassa il pil, diminuisce di conseguenza il gettito fiscale e si riduce l’introito dell’otto per mille.

Silesio

Vedo che, alla chiesa, dei veri problemi dell’umanità e del mondo contemporaneo, degli arsenali nucleari, dell’inquinamento, della sovrappopolazione, dell’esaurimento delle risorse, delle speculazioni sui costi dei farmaci e delle terapie che impediscono ai poveri di curarsi, delle mafie e della economia “canaglia” ecc. si interessa solo a tempo perso. Ciò che conta per i rappresentati del padreterno è la “corretta” gestione di quella cosa là (e dintorni).

faidate

Alla lettera P si legge:
P per PARASSITI: insetti voraci, con manto in genere nero, salvo qualche mutante albino o con una macchia porpora sul capo, solo apparentemente sterili, si infilano dappertutto e parassitano l’ospite. Sono resistenti ai più potenti insetticidi (anche in concentrazioni pari all’8 per mille). Chi riceve la loro puntura da piccolo può restare rintronato per tutta la vita.

paolo di palma

x Mifepristin
La lettura che fai sull’intervento della cei è molto probabilmente corretta, la possibilità che porti ad un annullamento della 194 credo sia impossibile anche con berlusconi capo del governo e ferrara al dicastero della salute.

“Il portato delle nuove conoscenze e i progressi della scienza e della medicina” , ma come diavolo fanno a tirare in ballo i progressi della scieza e della medicina se le loro verità rivelate hanno sempre tentato di impedire qualsiasi ricerca, ed hanno sempre inizialmente contrastato l’utilizzo di nuovi farmaci per migliorare la salute. Peste, vaiolo, tifo, poliomielite, aids, ed ogni altra malattia preferibilmente contagiosa, tutti giusti castighi divini, la cui cura era un affronto a dio.

Mifepristin

COMUNQUE A CONFERMA DELLA MIA TESI SECONDO CUI I SOSTENITORI DEL DIVIETO DI ABORTO SONO SOLO DEI PRONATALISTI INTENZIONATI AD OBBLIGARE LE PERSONE A PROCREARE CONTRO LA LORO VOLONTA’ C’E’ QUEST’ALTRA USCITA DI FERRARA

Giuliano Ferrara inventore della “moratoria dell’aborto che tanta eco ha avuto nei mezzi di informazione, nel “Foglio” del 22/01/2008 rispondendo al teologo Vito Mancuso(favorevole alla contraccezione come mezzo per prevenire l’aborto) ha ribadito il suo no alla contraccezione:
“L’amore contraccettivo è la sanzione dell’irresponsabilità personale, il fallimento della compiutezza e significatività dell’amore, un cedimento irrazionale a un’identità umana amputata del suo senso del bene”.

http://www.rientrodolce.org/index.php?option=com_content&task=view&id=586&Itemid=49
QUESTO E’ FASCISMO PURO.

GIANNI

@mifepristin
vai a leggere cosa diceva Norbeto Bobbio in merito di aborto….altro che obbligo di procreare…quì è in ballo il diritto di nascere…

Mifepristin

Nessuno ha il diritto di nascere. I diritti appartengono alle persone che già sono nate. Chi ancora non esiste, non ha diritti. E in ogni caso tutti queste anime non nate che hanno perso la possibilità di incarnarsi dovrebbero prendersela prima di tutto con suore, frati e sacerdoti della chiesa cattolica che astenendosi perpetuamente dai rapporti sessuali hanno anche loro impedito di nascere a chissà quante persone che dio aveva predisposto. Se uno vuole seguire questa logica allucinata deve poi andare fino in fondo.

Mifepristin

Quando si tocca il diritto di accedere ai mezzi contraccettivi è chiaro che si va ad incidere sulla libertà della persona di non prestare il proprio corpo alla procreazione e cosa più grave quando non c’è ancora neppure un abbozzo di vita da difendere, a meno di non voler personificare anche gli ovociti e gli spermatozoi… certo, in fondo, è in ballo il diritto di ogni spermatozoo di poter avere la chance di finire in un ovocita…mica vogliamo privare gli spermatozoi dei loro diritti umani fondamentali!

Mifepristin

ma forse ho capito, in ballo sono i diritti dello spermatozoo: come possiamo nella nostra empietà calpestare il diritto innato che ogni spermatozoo ha, per volere di dio e conformemente alla ragione divinamente ispirata, di avere una chance di entrare in un oocita femminile!

lacrime e sangue

@MIfepristin
Inutile parlare con chi crede che prima ancora di entrare nell’utero lo spermatozoo sia già un bambinello bell’è pronto a farsi quattro passi nel mondo.
Questa gente non intende ragioni: lo sperma maschile non si deve perdere, è già vivo, come voleva Aristotele. E’ un delitto, un omicidio buttare via lo sperma. Ecco perchè il rifiuto della donna alla gravidanza è una mutilazione della forza vitale maschile: come osa, questo contenitore – tubo digerente con utero (chiamato anche coperta elettrica del bambino dai fanatici!!!!) – rifiutare il miracoloso fluido maschile? Lo sperma-bambino viene visualizzato da costoro come un minuscolo angioletto pronto a incarnarsi nel contenitore femminile.
Il contenitore viene perciò privato di volontà propria e di diritti.

Red Passion

la 194 è già in parte resa inapplicabile dalla presenza dei presunti obiettori di coscienza, che stranamente popolano le corsie delle ginecologie di tutt’Italia. Se la CEI attacca la 194, noi dobbiamo attaccare il diritto ad esercitare la professione dell’obiettore contro il dovere di applicare una legge popolare difesa più volte dalle italiane e dagli italiani. Che gli obiettori vadano a casa!

GIANNI

@mifepristin

“nessuno ha diritto di nascere”…neanche Menghele parlava così….

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