Nasa: scoperta lava sulla superficie di Mercurio

L’analisi delle prime immagini trasmesse dalla sonda Messenger della Nasa che ha sorvolato Mercurio inizia ad offrire interessanti frutti. Proprio il primo fotogramma trasmesso il 14 gennaio e ripreso da un’altezza di 27 mila chilometri mostra delle zone scure vicino alla sommità del globo interpretate come lava solidificata. «Se la natura della zona fosse confermata – dice Jeffrey Gilles-Davis del team di planetologi impegnati nella ricognizione – bisognerebbe riscrivere la storia del pianeta più vicino al Sole». Questa lava, spiegano, dovrebbe essere fluita in superficie dopo la formazione dei crateri di cui è disseminata l’intero suolo e quindi dopo i primi 500 milioni di anni della sua esistenza. Ciò dimostrerebbe una doppia natura della superficie stessa e consentirebbe di spiegare meglio alcuni processi di formazione. Il medesimo metodo di valutazione era stato usato nello studio della superficie della Luna, corpo dalle caratteristiche superficiali molto simili: i “mari” lunari sono creati dalla lava fuoriuscita dalle profondità. […]

L’articolo completo è raggiungibile sul Corriere 

Archiviato in: Generale

4 commenti

Stefano Bottoni

Notizia interessante, specialmente per me che sono da circa trent’anni un appassionato di astronomia. Del resto la scienza serve a questo: a scoprire nuove cose e rimettere costantemente in discussione le conoscenze che si ritenevano acquisite. Dunque qual’è il problema nel riscrivere la storia di Mercurio? Al contrario, è una nuova opportunità! Soltanto i dogmatici entrano in crisi quando le loro tesi vengono discusse.
Di scienziati dogmatici non ne conosco nessuno. Di credenti, purtroppo, parecchi…

Aldo Grano

In effetti non è facile da commentare questa notizia. C’ è qualche astrofisico tra i frequentatori? Potrebbe dirci se dimostra meglio la non esistenza, o l’ esistenza, di Dio.

paolo di palma

Mi è parso di capire che anche Aldo Grano insinua qualche dubbio sull’esistenza di dio. Visto che il tono m’è parso ironico, non riesco a cogliere la seconda affermazione, “o l’esistenza”
senza che questa non icluda qualche dubbio.

chiericoperduto

“bisognerebbe riscrivere la storia del pianeta più vicino al Sole”
Ma se sulla terra è difficile schiodarci dalle storie della genesi vi pare facile riscrivere la storia di Mercurio?? Forse il ratzinger può farlo, lui sa tutta la verità…ci fa spendere milioni in sonde spaziali quando lui sa già tutto!

Commenti chiusi.