Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un gruppo di associazioni, fra le quali Madre Provetta, Amica Cicogna e Warm, annullando per eccesso di potere le linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita, la legge 40. In particolare la parte contestata riguarda il divieto di diagnosi preimpianto agli embrioni contenuto nelle linee guida. Lo ha annunciato l’avvocato Gianni Baldini in rappresentanza dell’associazione Madre Provetta. Il tribunale amministrativo ha anche chiesto alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità della legge 40.
Procreazione, il Tar del Lazio rimette la legge 40 alla Consulta
16 commenti
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era anche ora, forse finlmente si potrà porre fine ad un’ingiustizia
ma siamo sicuri? sarà sfuggito a bagnasco: sono certo che stasera nei tg nazionali dirà che ormai l’italia è sprofondata nel baratro!!! Scherzi a parte è una bella notizia spero solo che i politici non gridino al rogoooooo
Più che per eccesso di potere, la linea riguardante il divieto della diagnosi preimpianto sarebbe da eliminare per la palese contraddizione, fuori dalla legge ma nel contesto del corpo legislativo, con la possibilità ex. legge 194 di aborto terapeutico, evitabile proprio consentendo la diagnosi vietata!
Che tristezza. Io consiglio sempre a chiunque, ma soprattutto ai politici, di fare un bel corso di Logica (magari tenuto dal Prof. Odifreddi!!!).
un altro magistrato da trasferire…..
io sono ottimista, la legge 40 è troppo assurda ed i nodi stanno venendo al pettine.
Speriamo che vada a finire bene…. la legge 40 è un’aberrazione logica oscena. Proibita l’analisi pre impianto perchè “tanto puoi sempre abortire”.
Ma credo che i catto-taliban contassero sul fatto che una madre che vuole così tanto un figlio da riccorrere alla provetta non abbia poi il coraggio di abortire.
Fra le amarezze di questi giorni, finalmente una buona notizia.
Legge 40 da abolire.
alla fine ci sono ancora dei giudici non proni ai cattotalebani del vaticano.
Finalmente un barlume di giustizia, speriamo che queste linee guida vengano rifatte seriamente questa volta!
Scusate il piccolo off topic ma ci sta bene visto l’argomento… qui in Italia hanno vietato ai minori di 18 anni il secondo capitolo di Alien vs Predator perchè uno dei mostri usa delle gestanti per riprodursi. La Binetti come Ripley??
E’ una buona notizia, speriamo che serva a far riflettere chi legifera con condizionamenti ideologici su questioni che riguardano il benessere delle donne!
FINALMENTE ERA ORA. Ma non bisogna fermarsi a questo primo piccolo successo. Bisogna lottare STRENUAMENTE oer leggi serie sull’eutanasia,sul testamento biologico,sui funerali civili,sulla dispersione delle ceneri in natura, sull abolizione dell’ora di religione,sull’abolizione del concordato,sul’abolizione dell’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici. FORZA E CORAGGIO!!!!!!!!!!!!!!!!
Piano piano si sta vedendo qualche segno di cedimento nella fortezza papalina: il NAZInger con la sua “talebanitudine” sta facendo aprire gli occhi a tante persone…
Finalmente viene posto un limite e speriamo il successivo abbattimento per incostituzionalità, al più grottesco prodotto del passato governo teo-con.
Alle donne domando: dove eravate quando, due eanni fa, si poteva votare per modificare questa legge? Perché, nel frattempo, hanno dovuto soffrire altre coppie, prima di arrivare a questa sentenza?
VERGOGNATEVI.
Lo chiedo a voi, donne, perché siamo il 52% della popolazione italiana. Quindi, tutto questo assenteismo dal voto che poteva cambiare le cose già allora, perché
Non ho più pena per quelle che, cercando la cicogna, piangono scrivendo lettere disperate sui giornali femminili, a causa dei problemi che patiscono a causa dei limiti di questa legge.
Se la sono voluta, perché due anni fa è stato consentito il referendum. E quasi nessuno è andato a votare. E sull’indifferenza, la disinformazione, l’ignoranza, la Chiesa ci naviga alla grande, colorando tutto con una frase che a me sa di presa in giro: ‘italiani popolo maturo’!
E già, lo si fa passare per maturo fintanto che Ratzinger riesce ad imporre quello che vuole!
L’embrioneèla parte più debole, ma non si può, per proteggerlo, andare a discapito dei diritti della futura madre!!! La verità, piaccia o no, è che non esiste solo l’embrione.
Non so se è stato già scritto, ma c’è un sondaggio sul corriere.it (http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_1852.jsp) “E’ giusto permettere la diagnosi pre-impianto degli embrioni?” dove i voti a favore sono la strarande maggioranza.