L’Uomo che cadde sulla Terra

Per uno strano scherzo del destino, in questi giorni di crisi di governo sto rileggendo un vecchio libro di fantascienza: “L’uomo che cadde sulla Terra” di Walter Tevis. Forse ricorderete il bel film che ne fu tratto nel 1976, interpretato da David Bowie. Riletto in questo momento, il romanzo acquisisce una nota di attualità ancora maggiore di quella, già notevole, che gli appartiene normalmente. Sembra veramente di leggere una profezia o, quantomeno, una stringente allegoria del nostro mondo. C’è molto del nostro essere “razionalisti” e “progressisti” in questo malinconico romanzo. E c’è molto della nostra situazione politica di questi giorni. Credo che valga la pena parlarne.

L’Alieno che beveva troppo

Il protagonista di questo romanzo, Thomas Jerome Newton, non è un essere umano. E’ un alieno umanoide. Somiglia moltissimo ad un essere umano ma non lo è. E’ cresciuto su Anthea, un pianeta non molto distante dalla terra, molto più piccolo e caratterizzato da una gravita pari a circa un terzo di quella terrestre. Di conseguenza, il corpo di Thomas Jerome Newton è notevolmente più fragile del nostro. Nonostante il suo metro e novanta, pesa circa 45 kg ed ha la costituzione di un uccellino.

Thomas Jerome Newton non è arrivato sulla Terra per caso, e nemmeno per turismo. E’ venuto, da solo e con pochissimi mezzi, con l’incarico di costruire una astronave con cui andare a prendere i suoi simili e portarli qui. Anthea, il suo pianeta di provenienza, è ormai quasi completamente privo di acqua e di fonti di energia per cui al suo popolo non resta altra scelta che tentare di emigrare su un altro pianeta.

Sulla Terra, Thomas Jerome Newton si trova alle prese con una impresa quasi impossibile. Sarebbe più o meno come se uno di noi venisse paracadutato nel bel mezzo della foresta del Congo con l’incarico di familiarizzare con le scimmie locali, costruire un aeroplano ed andare a prendere il resto degli umani che vivono in USA. Per affrontare questa impresa titanica, Thomas Jerome Newton dispone di un solo strumento: un patrimonio di mirabolanti brevetti da far fruttare.

L’ostacolo maggiore che si frappone tra Thomas Jerome Newton e la sua astronave, tuttavia, non sono gli esseri umani e la loro limitata tecnologia. Curiosamente, è la stessa nostalgia, lo stesso senso di inutilità e di disperazione che caratterizza una parte significativa del genere umano. Thomas Jerome Newton, come molti umani, finisce per essere vittima dell’alcool.

Non sto a raccontarvi come finisce il romanzo nella speranza che decidiate di acquistarlo e leggerlo (è uno dei più geniali, delicati e commoventi romanzi che abbia mai letto. Ed io leggo parecchio…).

Razionalisti e Progressisti di fronte al Mondo

C’è molto della nostra esperienza di “progressisti” e di “razionalisti” in questo romanzo. Chi di voi non si è mai sentito solo, alle prese con una impresa titanica, in un mondo di scimmie superstiziose ed ignoranti? Non si tratta di elitarismo. Né voi né io siamo realmente migliori di queste “scimmie”. Si tratta solo di una ovvia, fisiologica ed umanissima difficoltà esistenziale. Quando ci si rende conto di essere (quasi) soli, quando ci si rende conto che chi ci sta di fronte vuole calpestare deliberatamente il dono più prezioso che l’Evoluzione gli ha dato (l’intelligenza) in nome di valori tribali come la fedeltà al gruppo, è normale che si venga presi dallo sconforto.

Perchè è proprio questa la situazione. Siamo tutti qui, letteralmente sulla stessa barca, una barca sempre più vicina ad affondare. Mentre una minoranza di noi si adopera per buttare fuori l’acqua, la maggioranza si dà ad assurde lotte per i posti migliori sulle panche o si mette a consultare l’oroscopo. Davvero l’orchestra del Titanic può essere eletta a metafora universale!

Ma questo Mondo è “salvabile”?

Ed alla fine, è inevitabile chiedersi se questo nostro povero mondo sia “salvabile”.

Staistiche, simulazioni e buon senso parlano chiaro: non lo è. Se tutto va bene, il nostro folle sistema economico è destinato a cancellare qualsiasi traccia di benessere nel giro di qualche decennio o qualche secolo, sprofondando l’intera umanità in un nuovo medioevo. Il motivo è semplice: una economia come la nostra richiede crescita e niente può crescere all’infinito in presenza di risorse primarie limitate e di un mercato di sbocco altrettanto limitato. Dovrebbe bastare l’esempio dell’Isola di Pasqua per capirlo.

Ma quasi certamente non andrà bene. Sappiamo da tempo che le guerre sono sostanzialmente inevitabili. La prossima guerra “seria” sarà combattuta a suon di bombe atomiche. Sarà quasi certamente l’ultima guerra che il genere umano avrà il piacere di combattere. Quella successiva sarà l’opera di qualche altra forma di vita intelligente, forse i procioni o forse i polipi.

E così, eccoci qui, anche noi con il nostro bel bicchiere di gin in mano a cercare disperatamente di non pensare al domani. Proprio come il nostro Thomas Jerome Newton…

Viene da chiedersi come deve sentirsi il povero Romano Prodi in questi giorni. Prodi non è né un santo né un genio, ma di certo è una persona seria e responsabile. Ha cercato in ogni modo di salvare questo paese dalle grinfie degli affaristi senza scrupoli ma, per la seconda volta, è costretto a tornarsene a casa con le pive nel sacco. Davvero lo si può considerare “L’Uomo che cadde in Italia”. Ha la stessa eroica statura, la stessa modestia, la stessa malinconia e la stessa sfortuna del nostro Alieno.

Personalmente, vorrei ringraziare di cuore Romano Prodi per averci provato. L’Italia, in fondo, nemmeno se lo meritava.

Alessandro Bottoni

alessandro.bottoni@infinito.it

alessandrobottoni@interfree.it

 

 

 

24 commenti

fra Pallino

Condivido il giudizio su prodi, credo abbia fatto il massimo… speriamo bene per il futuro, ma la vedo grigia..

Bruno Gualerzi

A aprte il giudizio su Prodi (che comunque condivido), riflessioni ‘filosofiche’ di questa natura sulla condizione umana – pure condivise – me ne suggeriscono sempre un’altra, in qualche modo più radicale. Sì, l’uomo, incapace di emanciparsi da tanti miti che lo stanno conducendo sempre più verso l’autodistruzione, forse potrebbe evitare di autocondannarsi se riuscisse a porre mente a quanto la conoscenza scientifica, si può dire ogni giorno sempre più, ci costringe a riscontrare: la assoluta precarietà, non solo della nostra esistenza individuale, ma dell’umanità intera su questo pianeta. Non occorre molto perché anche il più profano di noi (come me, ad esempio) si renda conto di quanto siano aleatorie, casuali, le condizioni che permettono la vita sulla terra. Basta un terremoto, un cambiamento del clima, un’eruzione vulcanica – tutti fenomeni di cui si conoscono sempre meglio le cause e parallelamente sempre di più anche l’impossibilità a porvi un rimedio duratuto – per renderci consapevoli di quanto assurde, insensate, alla fine pure ridicole, siano le controversie che ci stanno portando ad anticipare una fine che comunque prima o poi arriverà.
E così come ha sempre meno senso esorcizzare la precarietà della vita individuale proiettandola in una qualche trascendenza che non fa altro che portare al disprezzo dell’unica vita che ognuno ha a disposizione… allo stesso modo se si riflettesse con un minimo di razionalità sulla precarietà della presenza umana sul pianeta, la salvaguardia della ‘barca comune’ sulla quale tutti navighiamo diventerebbe l’unica vera priorità.
Questa, a mio parere, è la vera forza dell’ateismo, se e quando rende consapevoli che ogni esorcismo tendente a ‘nasconderci’ la precarietà della vita umana, in realtà non fa altro che accelerarne la fine.

Pietro2

In linea di massima potrei anche essere sulla stessa lunghezza d’onda tranne alcuni particolari e primo fra tutti il non aver leggiferato sul “conflitto di interesse”.
sarebbe bastata questa legge ha porre freno a tante porcherie che si sono sviluppate, molti politici sarebbero fuori del Parlamento, ma questa è stata una utopia immaginaria.

ora saranno “augelli senza zucchero” per noi poveri cittadini italici.

Francesco M.Palmieri

Caro Bottoni

su tante cose mi trovo d’accordo ma su Prodi no.

Io sono vicini ai settanta, ma mai avevo sentito parlare prima delle famiglie che non arrivano alla fine del mese.

Ne sento parlare solo da quando c’è Prodi.

Se il risultato finale della politica deve essere questo solo “per salvare il paese dalle grinfie degli affaristi senza scrupoli (tradotto: Berlusconi)”

mi domando se il gioco vale la candela

Nifft

x Francesco Palmieri
In realtà se ne parlava molto (delle famiglie che non arrivano a fine mese) anche sotto Berlusconi… Si ricorda la polemica sui consumi del latte che calavano a fine mese? Forse era solo propaganda, ma se ne parlava.

Vorrei spezzare un’latra lancia a favore di Prodi: il rigore nella lotta all’evasione fiscale. Sotto Berlusconi eravamo veramente diventati il paese dei cachi.

x Bottoni
grazie per la segnalazione del libro, che conoscevo ma che non ho ancora letto.

Lady Godiva

Prodi una persona seria? 🙄
Ma fatemi il piacere, e tal quale agli altri.
Però ai preti piace molto, su questo concordo.

Fiorella

Caro Alessandro
mi è piaciuta la tua lettera. Vorrei aggiungere una cosa alla tua considerazione:
…..una economia come la nostra richiede crescita e niente può crescere all’infinito in presenza di risorse primarie limitate e di un mercato di sbocco altrettanto limitato…
Io credo ci sia una cosa che può crescere all’infinito, anche nelle nostre condizioni: la conoscenza. Dobbiamo insistere perchè la sete di infinito che ha l’uomo si riversi nello studio, nella voglia di imparare.
Solo questo mi trattiene dalla tentazione di darmi alla bottiglia 😉 !

Ciao
Fiorella

Lady Godiva

Vorrei spezzare un’latra lancia a favore di Prodi: il rigore nella lotta all’evasione fiscale. Sotto Berlusconi eravamo veramente diventati il paese dei cachi.

Ma quale lotta all’evasione fiscale? Risulta forse a qualcuno che meccanici, idraulici, parrucchieri, commercianti, odontoiatri e odontotecnici ultimamente abbiano rilasciato sempre fatture e scontrini? A me NO.

Senza contare i prodotti fabbricati in Cina, che qui sono rivenduti con il marchio Made in Italy con un ricarico sul prezzo di 3 o quattro volte rispetto al loro prezzo di vendita all’origine.

Silesio

In un paese disgregato in migliaia di centri di privilegio e congreghe isteriche (cioè il vecchio stato corporativo fascista mai distrutto perché faceva comodo tenerlo) – partiti, partitini composti di due persone, enti, lobby, trenta tra indacati e sindacatini, la chiesa cattolica, la lega, mediaset con il suo proprietario, gli ordini professionali che succhiano essi pure contributi, infiniti centri di esazione di balzelli e tributi, le regioni, le province, i comuni, i quartieri ecc. – ossia in questa “poltiglia”, credo che Prodi abbia fatto il meglio di ciò che è possibile fare. In ogni caso non ha fatto il pagliaccio come i suoi avversari. Non dimentichiamo che con il governo precedente l’Italia è scesa di 30 posti nella graduatoria mondiale, entrando per la prima volta tra i paesi del terzo mondo.

Luciano

Vorrei far notare che Prodi era già senza maggioranza nel momento in cui Dini aveva tolto il suo appoggio (fine 2007). I motivi? Secondo me da quando il governo ha deciso (recependo le indicazioni della sinistra) di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie (da 12,5 a 20%), allineandole alla media europea (invero anche a quella nordamericana). Ma si sa, qua in Italia l’esempio straniero è buono e giusto solo quando si tratta di tagliare diritti e potere d’acquisto a quella categoria sociale riconoscibile col nome (anacronistico?) di proletariato. Certo l’uomo attuale, inteso come specie, assomiglia alla scimmia che sega il ramo su cui sta appollaiata. Che dire, la cosa è evidente, ma mi sembra che nessuno (tra i governi che contano) se ne preoccupi poi tanto…

charlYmingus

INVECE DI FARE TANTE CHIACCHERE perché NON SI CREA UNA FORZA POLITICA DI SCIENZIATI DA MANDARE IN PARLAMENTO

Grazie per la segnalazzione del libro, ho visto il film e mi è piaciuto moltissimo anche perchè David Bowie mi piace tuttora ricordiamoci di “diamond dog”, dovremmo essere come dei cani di valore, mere pu…e da compagnia di sconsiderati che distruggono tenendoci nella speranza che un giorno ci sia “ la nuova Atlantide”?
Non possiamo far meno alla nostra etica, se si può salvare il mondo è ora e adesso che si cominci in ITALIA
e poi scusa le cellule chimera? e noi cosa siamo? non siamo forse così e nessuno alza la voce per denunciare questo deficit mondiale

cartman666

Francamente su Prodi, non sono proprio d’accordo. Per prima cosa ha aumentato le tasse a dismisura, senza tagliare le spese, anzi aumentandole, con l’abolizione dello scalone, non ha fatto quasi nulla per ridurre la pletora di burocrati ed enti inutili, (uno per tutti le province), e i costi della politica. Per quanto riguarda la laicità dello stato e’ stato francamente un disastro, non sono stati introdotti, nè i Dico e neppure il testamento biologico, non sono state neppure variate le direttive del ministero della sanità sulla legge 40.
La spazzatura in campania ha invaso praticamente tutta la regione, nonostante ci sia Bassolino che in questi anni ha aumentato le sue clientele, sprecando soldi a dismisura ( e per questo e’ stato indagato)
Suoi ministri come Pecoraro Scanio, hanno contribuito a bloccare gli indispensabili termovalorizzatori. Visco e Padoa Schioppa ci hanno riempito di tasse aumentandole a dismisura e contribuendo a rendere il sistema fiscale ancora piu’ complicato di quello che era prima.
Onestamente non ne ho nessuna nostalgia, Prodi e’ solo uno dei tanti lacchè del Vaticano,
e purtroppo non ho nessuna speranza che il centro destra faccia molto di meglio.
E’ inutile rigirare la frittata, siamo fottuti qualunque partito vinca, perche’ nessuno riesce mai ad imporre la sua volontà al Vaticano, che ci costringe alla perenne recessione economica!
Se credete che il Vaticano non sia influente sulla nostra recessione, costringete a far pagare l’ici sugli immobili destinati ad uso commerciale, abrogategli le esenzioni Ires , anche sugli immobili posseduti direttamente dal vaticano, legalizzate i casino’ uno per ogni regione d’italia, legalizzate e tassate, prostituzione e droghe, se ci fosse un governo capace di fare queste misure, vedrete se staremo ancora in recessione.

Akrasias

Non entro direttamente nel discorso politico. Mi congratulo per l’essenzialità e la chiarezza del professor Bottoni, per la sua analisi stringente anche se drammatica, per il suo coraggio di proporre un tema che se pur attuale, non va mica tanto di moda. Mi discosto per quanto riguarda la fiducia, anche se ardua, nel genere umano. Penso che nell’uomo ci siano le risorse necessarie per lottare e vincere il suo “istinto di morte”, mi piace sognare,oltre le divisioni, un’umanità che combatta insieme per la vita sua e del pianeta con tutte le altre specie.Fortunatamente sono astemio.

Nifft

x Lady Godiva
“Ma quale lotta all’evasione fiscale?”

A me risulta che c’è stato un maremoto nella gestione delle piccole/medie imprese (comprese quelle che rivendono i vestiti made in china, che tra parentesi lo facevano anche prima) in seguito alle riforme fiscali messe in atto dal governo uscente. Sto parlando di aziende che prosperavano sul lassismo fiscale preesistente e sulle leggi fatte apposta per essere raggirate. Per quanto riguarda i liberi professionisti ti posso dare ragione, anche se anche in questo caso sono state emanate alcune leggi per rendere più difficile l’evasione. Ma non ho detto che “prodi ha risolto il problema dell’evasione fiscale”. Sicuramente non l’ha peggiorato.

Ernesto

Sì, qualcosa di buono Prodi l’ha fatto. Avrebbe fatto di più se non fosse stato tenuto per le palle costantemente da Mastella e la Binetti al senato.
Ma la colpa di questo è pure di Berlusconi che ha fatto la sua bella riforma della legge elettorale 3 mesi prima di levare le tende, tanto per rendere ingovernabile l’Italia al suo successore (e gli è riuscito benissimo).

El Puerco

Solo una constatazione “stranamente” diffusa e comunicata dopo la caduta…

Borsa Milano – 8, 3% in 20 mesi Prodi
E’ stato l’unico indice negativo in Europa
(ANSA) – MILANO, 27 GEN – Il bilancio dei mercati finanziari nei 20 mesi di durata del Governo Prodi non e’ dei piu’ rosei: turbolenze, super-euro, caro-petrolio. Eppure c’e’ un curioso dato negativo tutto italiano, e differente dal resto d’Europa, ed e’ quello di Borsa.Tra la data di insediamento e quella delle dimissioni di Prodi, si nota come l’indice Mibtel di Piazza Affari e’ l’unico in negativo in Europa, con una perdita dell’8,3%, seguito solo da Parigi, che lascia pero’ appena lo 0,1% del proprio valore.
2008-01-27 13:37

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2008-01-27_127171618.html

Angela

Non condivido affatto il favorevole giudizio su Prodi (per il quale avevo votato anch’io), in quanto si è rivelato un incapace e un inetto nel governo dell’Italia; lui, come tutti i suoi colleghi. Una delusione infinita che mi ha lasciata molto amareggiata. Hanno ridotto il Paese alla fame e nessuna riforma degna di uno Stato Laico è stata fatta. Si è piegato supinamente alle forti pressioni di preti e teo-dem, per cui la mia critica è dura ed inflessibile. Il centrosinistra non lo considero nemmeno il male minore (tra i due lschieramenti) ma un male altrettanto grave e pernicioso. Noi atei non siamo assolutamente rappresentati, perciò ho deciso che non andrò più a votare perchè non sono una “pecora” del gregge.

Ivano

Caro Alessandro,
non sono assolutamente d’accordo con te perchè Prodi si è dimostrato completamente servo del vaticano e incapace di apportare innovazioni ad una società ormai dominata dal potere clericale, nè più e nè meno di quanto abbia fatto il governo Berlusconi. Per noi atei non esiste alcuna alternativa, purtroppo, e nessun partito che ci rappresenti. Laicità è ormai una parola svuotata del suo reale significato e, anzi, sembra diventata una prerogativa dei cattolici. Siamo al fondo del fondo, per cui è necessario lottare con tutte le forze “sane” del Paese per ribellarsi a questo regime teocratico.

Marco Belletti @UAAR Bo

Ivano, non puoi seriamente pensare che dall’oggi al domani qualcuno se ne esca con un coniglio nel cappello, chiuda le porte in faccia al papa ed il giorno dopo non si veda abbandonato dalla maggioranza degli elettori!
In questo senso, se c’è qualche forza politica che può COL TEMPO, CON PAZIENZA, dirigerci verso un terreno di laicità, questa forza sta nel centro sinistra dove la pazienza è certamente di casa in compagnia di quell’assopita tradizione secolare a cui accenni tu con giusta ragione ed impeto.
E’ furbo e strategico pensare non se e chi possa rappresentarci ora (potrebbero non esserci le condizioni per rappresentare una minoranza piuttosto che un’altra), ma a dare fiducia e continuare a promuovere il proprio messaggio facendolo diventare rilevante a chi dimostri interesse ed apertura a sufficienza da lasciar presupporre cambiamenti in futuro.
Angela, cosa facciamo, smetiamo di decidere così diamo più chances ai cambiamenti?
Interessante posizione!
Economica se non altro.
Discerniamo tra condizioni, intenzione politica ed obiettivi ultimi.
Prodi è cattolico, non scordatelo.
La via verso la laicità che può disegnare uno come Prodi non è certamente (e per fortuna!) quella linea retta che immaginano tanti di noi non credenti: un cambiamento così, richiede tempo!
Tempo per armonizzare tutte le forze in gioco e le tenisoni sociali annesse.
Occorrono moderatezza e misura per innestare riforme lgislative ed ideologiche che non siano un fuoco di paglia.
La ribellione a cui accenni tu Ivano, di cosa è fatta se non di argomenti vasti e profondi da divulgare, da far digerire, da spiegare, da una storia lunghissima da riscoprire?
Puoi lottare come un leone, ma nel mondo delle idee devi saper essere paziente: anche la migliore idea non cambia il mondo di una virgola se una serie vastissima di variabili differentissime non si manifesta in quell’unica, magica, combinazione vincente.
Pazienza, Ivano ed Angela, pazienza e, certo, tenacia.

Lady Godiva

@ Nifft

ok, mi consolo.
Speriamo che la cosa persista, ossia che si controllino gli italiani che importano il made in China e per poi rivenderlo con margini stratosferici applicando semplicemente l’etichetta made in Italy.

Asatan

Prodi… mah con una non maggioranza come quella che aveva (ringraziando l’appositamente creata legge Porcellum) è riuscito a fare fin troppo. In condizioni come quelle dubito che chiunque sarebbe a realizzare di più.

Francamente non mi aspettavo miracoli in campo di laicità dal governo Prodi fin dal suo primo giorno. Con quella situazione, dove 1 singolo voto può fare saltare tutto, c’era poco da fare. Diciamo che per lo meno non ha fatto troppi danni.

Tremo al pensiero di un prossimo governo Berlusconi e di che danni possa fare al paese in ogni senso. Sopratutto visto che improvvisamentela Porcellum per lui è diventata un’ottima legge elettorale… immaginate cosa candiderà.

Carlo

Vero, purtroppo Prodi non poteva fare di piu’. Ho sempre pensato che fosse una persona seria, anche se cattolico. Penso anche che Prodi sia inviso alla sinistra stessa, che preferisce i Rutelli e i Veltroni. Temo che rivincera’ il berlusca con effetti disastrosi.

Per quanto riguarda la riflessione sulla crescita economica, concordo. In effetti nessun fenomeno naturale di lungo periodo manifesta crescite esponenziali, mentre gli attuali modelli economici prevedono tale tipo di comportamento. Sarebbe interessante capire se e’ possibile avere delle alternative.

Per quanto riguarda la conoscenza, cara Fiorella e’ vero che puo’ continuare a crescere in maniera indefinita, ma devi considerare anche il supporto fisico per tale conoscenza. E anche la sua utilita’ e la possibilita’ di applicazioni….

lorenzo a.

prodi per la SECONDA volta ci lascia una bella eredità di nuove tasse, che non ci verranno più tolte.

tanti bei propositi e tante promesse che si sono rivelate essere solo menzogne, è stato capace di far rimpiangere il berlusca in meno di due anni di governo ed ora a causa della sua incompetenza riconsegna l’italia al cavaliere per altri 5 anni !!

rapanui

Non sono daccordo con chi condanna Prodi. Ho votato per il centrosinistra e Prodi rappresentava la coalizione “salsiccia” e in queste condizioni ha fatto molto e di più avrebbe potuto fare, se gli avessero dato tempo. Perchè la fiducia non si è votata a camere riunite? Perchè 70/80 parlamentari non possono controbilanciare 3 senatori? Vorrei una risposta politica. Grazie.

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