Si è chiusa con ben 20.304 sottoscrizioni la petizione online a sostegno dei docenti di fisica. Un gran bel risultato, considerato che nessun mezzo d’informazione ha segnalata l’iniziativa, che ha dunque potuto contare unicamente sul tam-tam dei navigatori. C’è un significativo fermento in rete (anche il sito UAAR ha conosciuto dei bei picchi di visite in questo periodo): non è escluso che, un po’ come il fenomeno-Grillo, da internet non emerga improvvisamente un fenomeno-laicità cresciuto carsicamente. L’UAAR sta mettendo il proprio impegno perché questo possa accadere: restate collegati!
Chiusa la petizione online a sostegno dei fisici della Sapienza
20 commenti
Commenti chiusi.
Speriamlo che del fenomeno Grillo, questo movimento laico, mantenga solamente la prorompenza e non lo imiti nei suoi aspetti deteriori!!!
Ottimo lavoro!
Contento di avervi partecipato, ringrazio chi me ne ha dato la possibilità, e quanti come me hanno partecipato.
Ora dobbiamo proseguire.
Io sono verso il 16900, hanno firmato anche mio fratello e i miei, una collega di mia madre e un mio amico dell’Università.
Una sola persona può coinvolgerne molte e innescare un effetto a catena, questa è la forza del passaparola.
UAAR, inutile dire che attendo con impazienza notizie su qualche iniziativa in merito.
Grandi!
anche io ho firmato e sono disgustato che ancora oggi giletti a domenica in abbia affermato che non è stato concesso al papa di parlare alla sapienza tra un applauso generale… ma non c’è un modo per non pagare il canone?
@ rossotoscano.
Sì, c’è un modo: devi autocertificare che in casa non hai alcun apparecchio in grado di riprodurre un segnale TV, quindi nemmeno un monitor per computer. Fatto ciò, la RAI ti manderà delle lettere minatorie (o quasi) in cui ti avvisano di possibili controlli ecc ecc. Sono tutte caz**te. Nessun controllore RAI è autorizzato ad entrarti in casa. E non lo faranno mai. Non gli converrebbe economicamente.
@rossotoscano: da tempo non pago il canone. Da tempo non ho la TV. E vivo benissimo.
Giletti non si è limitato a riparlare del papa in termini totalmente fuori dalla realtà ma ha mescolato sapientemente il tutto con la giornata della memoria facendo un pastone indigeribile. Anche io ho avuto un senso di schifo quasi incontenibile. E da adesso in avanti, visto l’imminente ritorno dei lanzichenecchi al potere la disinformazione sarà anche peggio.
Comunque preferirei Grillo e liste civiche di cittadini nuovi, anche inesperti piuttosto che Mastella e Dini al potere.
scusate il pragmatismo ma posso sapere adesso come andra’ avanti questa iniziativa delle firme (la mia è la 1811)?? Voglio dire, adesso cosa ci si fa? E soprattutto:perchè è stata chiusa? Mi sembrava che la crescita non fosse rallentata, anzi.
Eppoi, nsomma, ora, sulla base di questo risultato, cosa ci si propone di fare?
Sono profondamente orgoglioso di aver partecipato alla petizione con nome e cognome.
Peccato che non c’era spazio per il codice fiscale.
Già infatti, peccato.
In realtà la petizione in questione ha trovato spazio su Repubblica sia martedì che mercoledì quando era anche segnalato l’indirizzo http://www.petitiononline.com.
anche io sono orgogliosa di aver firmato con nome e cognome 963 🙂
HO firmato io, ha firmato mia madre e l’ho fatta girare anche fra tutti i miei contatti.
La cosa più ironica è che alcuni miei conoscenti Testimoni di Geova hanno firmato perchè ritengono intollerabile l’idea di imporre ad altri la volontà di una singola confessione a scapito di tutti e la della laicita…. mentre un mio conoscente cattolico “non praticante” mi ha scritto consigliandomi di suicidarmi altrimenti “vengo a prenderti io”.
E poi i cattolici hanno il coraggio di criticare i TdG (conoscendo una di quei Tdg avrà fatto firmare minimo tutta la sua congregazione 🙂 )
Scusate ma come si fa a leggere i nomi dei firmatari? Provo a cliccare su uno qualsiasi dei numeri, ma la pagina si limita a ricaricarsi tale e quale senza mostrarmi nessun nominativo.
io dico che è arrivato il momento per l’uaar di incontrare anche i partiti politici, quelli che vorranno incontrarci, di poter parlare di diritti e di laicità, di essere propositivi, di parlare di unioni di fatto, di divorzio breve, di pillola del giorno dopo. L’uaar può chiedere di essere ricevuta dai vari segretari e di poter esporre le loro idee.
Bisogna bloccare l’avanzata dei cattolici fondamentalisti, ma avete visto Ferrara sul tg1 di ieri sera? Ha promesso il voto a chi appoggierà la moratoria sull’aborto. E ora di muoverci e di fare proposte politiche, non si può lasciar dettare l’agenda politica da dei fondamentalisti pazzi, non ce lo possiamo permettere.
Una rete commerciale come La7, ieri ha trasmesso a ora di pranzo il programma “Anni Luce” il quale ieri specificatamente si è occupato dei tabu dell’educazione e della rivoluzione nel costume dal punto di vista sessuale in Italia dal dopoguerra fino agli anni 70 mostrando tra l’altro un Del Noce d’annata che in una intervista si dichiarava contrario al divorzio; verso sera la stessa rete ha mandato in onda “Altra Storia” riguardante la censura, la sessualità ed i tabù in Tv; inutile dire che le due trasmissioni si sono rivelate estremamente interessanti ed affatto noiose, un bell’esempio di quel servizio pubblico che la Rai in questi ultimi tempi ha svolto raramente.
Per quanto riguarda Giletti, che di solito si occupa di poveracci caduti nell’oblio reduci da isole piuttosto che di tette vere o finte, mi viene da chiedere che cosa c’entra quello che (non) è successo alla Sapienza con la Shoah? Ed il pubblico che ha applaudito, non c’è stato un contraddittorio, e questo lo si chiama servizio pubblico?
Rinnovo la mia solidarietà ai docenti firmatari del documento i quali in questi giorni sono stati massacrati da quasi tutte le tv e sono stati perfino definiti degli imbecilli da uno come Mastella.
Anch’io sono orgoglioso di aver firmato la petizione. Ma adesso che è stata raggiunta quota 20.304 che succede?
Si spera che Napolitano porga pubbliche scuse…
Visto che per porre le scuse al papa non ha avuto bisogno di una richiesta scritta, non vedo perché dovrebbe negarle a degli scienziati a cui migliaia e migliaia di persone hanno dimostrato solidarietà sulla carta (anche se virtuale).