Da Londra, un commento mordace e sarcastico sulla mancata visita di Benedetto XVI all’Università La Sapienza.
Il papa avrebbe dovuto visitare l’università La Sapienza di Roma. Ma non l’ha fatto, avendo avuto sentore di una protesta che avrebbe messo in ombra la coraggiosa sfida al regime dei monaci birmani. La punizione per questa sfida sarebbe stata un’eternità da passare tra i tormenti dell’inferno. Il bersaglio della manifestazione, Benedetto XVI, è considerato da studenti e professori dell’università un nemico della scienza. I capi delle Chiese contemporanee, in genere, negano di esserlo e provano a trovare spiegazioni scientifiche per le idee bibliche, come la teoria dell’ Intelligent Design (alcune caratteristiche dell’universo e delle cose viventi sono spiegabili meglio attraverso una causa intelligente, ndt). In questo modo, possono fare affermazioni del tipo: “I recenti studi sui fossili suggeriscono che un tempo c’era una specie di balena nella zona della Galilea che aveva la gola delle dimensioni di una villetta odierna e avrebbe potuto essere arredata come un appartamentino con riscaldamento centralizzato, il che prova che è tranquillamente possibile che Giona abbia potuto vivere confortevolmente al suo interno per vari mesi!”. Il papa deve rispondere ad una critica specifica: cioè quella di aver citato, quando era ancora un semplice cardinale, l’affermazione che il processo a Galileo da parte dell’inquisizione nel 1633 fu “ragionevole e giusto”. Il risultato del processo, per il crimine di aver ribadito che la Terra gira intorno al sole, fu una condanna a morte, poi ridotta agli arresti domiciliari a vita. Potrebbe sembrare una sentenza troppo dura, cosicché un tipico difensore moderno della sentenza, lo scrittore Vittorio Messori, l’ha giustificata spiegando che “Galileo non fu condannato per ciò che disse ma per la maniera in cui lo fece”. Questo è il problema, allora: al Vaticano non davano fastidio le teorie sull’universo di Galileo ma il fatto che le difendesse a bocca piena. Il problema di questa spiegazione è che la sentenza di Galileo era conforme alla mentalità della Chiesa dell’epoca. Essa sosteneva che la ragione fosse “corrotta”, il che suggerisce che una lezione di scienza tenuta dai cardinali del XVII secolo non prevedesse degli esperimenti particolarmente convincenti. Un insegnante chiedeva, “Chi sa dirmi perché il rame tende a diventare verde?”. E se un bambino avesse alzato la mano e detto “È la reazione degli atomi che si combinano con l’ossigeno in un processo noto come ossidazione, signor professore”, questi avrebbe gridato “No, ragazzino. Diventa verde perché è un miracolo!”. In effetti, quando il filosofo Vanini cercò di trovare la prova dell’esistenza dei miracoli, l’iniziativa venne considerata dal Vaticano un’interferenza con la volontà di Dio e quindi gli tagliarono la lingua, lo strangolarono e lo bruciarono. Ragionevole e giusto, in effetti, perché avreste dovuto sentire la maniera in cui lo diceva! Le scoperte scientifiche dell’epoca di Galileo portarono al dissenso nei confronti della Chiesa. Per esempio, c’era questo prete ricco e radicale, Picot. A quanto sembra, in punto di morte, offrì una fortuna a quel prete che gli avesse amministrato l’estrema unzione senza formule, litanie o incensi. Un prete accettò e, poco dopo, Picot entrò in coma. Dopo tre giorni, il prete al capezzale di Picot non poté più trattenersi e cominciò a salmodiare, al che Picot si alzò a sedere sul letto e disse: “Posso ancora toglierti i soldi, sai?”. Ma forse, l’aspetto più interessante della difesa da parte di Benedetto XVI dei suoi predecessori del XVII secolo è immaginare lo scandalo che scoppierebbe se un simile atteggiamento fosse tenuto dall’Islam. Se un leader del mondo musulmano dichiarasse che fu ragionevole e giusto mandare a morte una delle menti più brillanti della storia, decine di commentatori ci direbbero che questa è la prova che l’Islam è un credo medievale, ignorante e incompatibile con i valori occidentali. Ci si chiede perché allora Martin Amis (scrittore inglese contemporaneo, ndt) non abbia scritto un libretto pieno di pompose insulsaggini sul genere: “Nell’orbita degli studi di Galileo ci siamo io, te, la nostra sapientizzazione e la nostra trionfante astuzità. Quindi, ponderando questo catechistico affronto del papa alla cerebralità, sento un impeto dell’anima a schiacciare tutti i redentoristi in un enorme confessionale e dare fuoco a tutti loro. Voi no?”. Perché non ci sono articoli di persone che rivendicano il proprio femminismo, e spiegano che “i cattolici devono capire che, se vogliono lasciare la Polonia o l’Irlanda per venire qui, devono adottare i nostri valori tolleranti verso i gay e l’aborto”? Perché non ci sono politici che annunciano che non parleranno con i loro elettori a meno che non si mettano il preservativo? Christopher Hitchens (scrittore e commentatore politico inglese, ndt) ha lamentato che l’Islam è incapace di passare attraverso una Riforma. Ma allora neanche il cattolicesimo, visto che la ragion d’essere della Riforma era quella di prendere il suo posto. Quindi perché non chiede di bombardare l’Italia? Presumibilmente, avremo presto degli intellettuali che ci spiegheranno che il rifiuto di Galileo evidenzia che ci troviamo in mezzo a uno scontro di civiltà, e la prova è il fatto che i sandinisti, l’Ira e Guy Fawkes erano tutti terroristi e cattolici. I manifestanti di Roma avevano progettato di rovinare la visita del papa mettendo “musica rock ad alto volume”, dato che una volta aveva detto che il rock è “opera del demonio”. A volte mi sembra una scelta difficile: ateismo o satanismo… non riesco proprio a decidermi.
Questo articolo di Mark Steel è stato pubblicato sul quotidiano inglese “The Independent” (16/01/2008).
Titolo Originale: “IF YOU THINK ISLAM IS”
Giustissimo!!!!!!!!!!!!1
Non è giusto un bel niente. Lo “scontro di civiltà” è fra razionalisti-liberali da una parte e religiosi-illiberali dall’altra. Penso che ce ne rendiamo conto tutti almeno qui.
Il punto è che fra gli islamici i secondi sono più numerosi che non fra i cristiani. MA, d’altra parte, lo scontro c’è e riguarda anche gli irrazionalisti cristiani (cattolici o evangelici che siano). Quindi: sì, anche contro il papa dovrebbero essere scritti articoli dello stesso tenore di quelli anti-islamici. E SUCCEDE, infatti. Hitchens è un noto fustigatore di tutte le religioni.
Mi domando perciò il caro Mark dove voglia andare a parare.
bisognerebbe fare chiarezza a livello globale sul mistero Galileo. sembra sia stato condannato per le sue teorie atomistiche, la pena prevista era il rogo. consigliato da più parti scelse e ottenne di essere condannato per la teoria eliocentrica, che non prevedeva la morte ma una pena più mite. interessanti i libri “Galileo Eretico” e due righe in “Trattato di Ateologia”. ancora c’è gente convinta che Galileo abbia detto la frase “Eppur si muove”, tratta da “Vita di Galileo” Berthold Brecht, o forse da Giuseppe Baretti che, si dice, l’abbia coniata. non è facile fare chiarezza, tra documenti contraffatti e distrutti o nascosti o perduti, soprattutto quando, quelli rimasti, sono passati a più riprese sotto le mani dell’attuale kapo mistico romano.
La santa inquisizione non è scomparsa, contiuna per opera del grande banchiere.
l’articolo mi sembra interessante, sostenere che la religione cattolica e la religione islamica, sono entrambe retrogade e nemiche della modernità è oramai un dato di fatto, lo possiamo vedere con gli interventi della chiesa, con le discriminazione contro i gay, una posizione antiscientifica, per non parlare gli anatemi contro la contraccezione e le donne.
Vittorio Messori, l’ha giustificata spiegando che “Galileo non fu condannato per ciò che disse ma per la maniera in cui lo fece”
verissimo: Galilei non voleva relegarsi nella comoda torre d’avorio, Galilei diffuse i risultati delle sue osservazioni e le sue teorie scrivendo e pubblicando molti testi.
Galilei viene condannato dall’inquisizione nel vano tenativo di fermare il libero pensiero, non mandano Galilei al rogo perchè la meritata fama era universalmente riconosciuta, e all’inquisizione serviva umiliare. Messori non fa che riportare un goiudizio che è di molti autori più autorevoli di lui negli studi galileani.
Vanini, il filosofo e scrittore massacrato dall’inquisizione, fece una fine anche piu’ orrenda. Siccome non volle porgere la lingua perche’ gliela tagliassero, il boia gliela afferro’ con le pinze e gliela STRAPPO’.
Al suo terrificante urlo di indicibile dolore, chi volle la sua morte ebbe a dire che le sue grida erano la prova della sua incoerenza.
Vanini e’ ora dimenticato in Italia, e’ piu’ noto negli ambienti atei all’estero. Raccomando di recuperare il suo pensiero, glielo dobbiamo.
Come atei, ma soprattutto come razionalisti, possiamo andare appresso al Magdi?
Allam: «anche se è alquanto probabile che la magistratura non perseguirà i docenti che hanno istigato all’intolleranza e gli studenti che hanno intimidito con la violenza, noi non possiamo sottrarci alla condanna netta e assoluta del loro operato».
In altre parole, secondo Allam la magistratura avrebbe dovuto indagare e forse punire con il carcere un gruppo di 67 docenti per aver osato scrivere una lettera al proprio Rettore sollevando perplessità sull’invito rivolto ad una figura religiosa per l’inaugurazione di un anno accademico.
Sembra evidente che Allam non ce l’ha solo con i musulmani e con le loro moschee, ma con lo stesso concetto di democrazia, che garantisce a chiunque il diritto di protestare e di contestare.
a me quest’articolo sembra piu’ un monologo che ridicolizza l’italia praticamente qualcosa da dire in un teatrino di periferia per attirare l’attenzione dei presenti svogliati utilizzando un pò di satira e una strizzatina d’occhi… poteva far di meglio, suppongo, per lui…
Magdi Allam parla a proposito.
I docenti hanno espresso un’opinione. Fine.
Il fatto che Ratzinger abbia DECISO di non andare, non significa che i docenti siano intolleranti.
Anzi: i docenti avevano espresso perplessità proprio perchè Ratzinger stesso è intollerante… alla scienza e alla Conoscenza in generale.
“A volte mi sembra una scelta difficile: ateismo o satanismo… non riesco proprio a decidermi.”
Come finale non fa certo onore all’ateismo perchè messo allo stesso livello del satanismo. Mi sembra nell’insieme un umorismo tipico della decadente Inghilterra di oggi
@Akrasias
Se l’Inghilterra, o meglio il Regno Unito, e’ decadente l’Italia allorra che cosa e’? Il fatto che per uno del nord Europa capire l’Italia del papa, della mafia, della corruzione inpunita, di berlusconi risulta molto difficile…. Ora che si paventa un ritorno di Berlusconi, i quotidiani britannici hanno ripreso a prenderci di nuovo per i fondelli!