A Pisa il primo centro di quantistica che studierà i computer del futuro

Un premio che guarda al futuro e un progetto unico nel suo genere in Italia, che punta a creare un centro di ricerca europeo per studiare le potenzialità e l’impatto dei computer quantistici sullo sviluppo dei software e hardware di domani. Nascerà a Pisa, coordinato dalla Scuola Normale, che ha vinto l’IBM faculty award per il progetto Quantum Information Competence Center, che consiste nella creazione di una collaborazione di lungo periodo su tematiche relative all’informatica quantistica.
Il premio, annunciato oggi, viene assegnato a livello mondiale agli atenei che sviluppano progetti di ricerca d’avanguardia per l’informatica, ed è andato alla Normale insieme al Politecnico di Milano, uniche università italiane a ricevere il riconoscimento, su 246 progetti presentati in tutto il mondo.
Il centro che nascerà sarà coordinato dalla Normale, ma coinvolgerà aziende, centri di ricerca ed istituti universitari. Lo scopo è studiare lo sviluppo di software e hardware associati ai calcolatori quantistici, in pratica i computer del futuro, che saranno protagonisti della prossima rivoluzione informatica. […]

Fonte: Repubblica 

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8 commenti

Kull

Ecco magari facciamo in modo che tutti quelli che ci studieranno e faranno ricerca poi non vadano a lavorare a Helsinki o a Bangalore…

Kull.

Francesco M.Palmieri

Quanto ci vorrà per un computer in grado di pensare ?

Non credo tantissimo.

Il mio primo computer lo comprai nel 1987.

La differenza che passa tra quello, e i computer di oggi, è la stessa che passa tra il motore a vapore e quello a benzina, e sono passati solo 21 anni.

Che sarà fra 200 o 500 anni e oltre?

E che fine avrà fatto, per allora, il concetto di “anima?”

Mi dispiace solo che non ci sarò, a vedere la faccia dei preti !!!

Manuel

Salve,
Volevo precisare che anche la Bocconi a vinto il premo in questione.
Quindi sono 3 le università italiane vincitrici…non è un numero molto alto 🙁

Manuel

Salve,
Volevo precisare che anche la Bocconi ha vinto il premo in questione.
Quindi sono 3 le università italiane vincitrici…non è un numero molto alto 🙁

Lorenzo G.

Indubbiamente l’informatica, e tutto quanto vi é connesso come Internet e la telefonia, é il settore tecnologico in più rapido sviluppo. Difficile prevedere cosa ci sarà al riguardo fra qualche secolo, visto che, come diceva Francesco, i computer di 20 anni fa oggi sono archeologia pura. E per allora cosa saranno…..?

Bruno Gualerzi

Scrive Francesco M. Palmieri, rapito in una visione del futuro che gli sviluppi dell’informatica fanno presagire strepitoso: “Mi dispiace solo che non ci sarò a vedere la faccia dei preti!”.
Non per frenarne gli entusiasmi, ma non teme che, orwellianamente, alla attuale casta sacerdotale se ne sostituisca semplicemente un’altra, magari anche più potente proprio perché non si limiterà ad agire su quell’entità immaginaria che è l’anima, me proprio sui corpi?
Personalmente penso solo alla fatica che ho dovuto fare per liberarmi dall’influenza dei preti attuali, e se penso alla fatica che potrei dovermi sobbarcare per liberarmi di questi altri eventuali prossimi futuri… beh, non mi dispiace poi tanto di non esserci.
PS. Per non essere frainteso: benissimo sviluppare tutte le potenzialità dei computer, anzi, auspicabile e doveroso… solo, attenzione a non creare, appunto, nuove caste sacerdotali.

Francesco M.Palmieri

Caro Bruno Gualerzi

tutto può succedere, certo.

Io intendevo dire a chi ci crede che prima di parlare di Dio, l’uomo deve ancora capire e scoprire montagne di cose.

E allo stato attuale, le spiegazioni che si danno dell’esistenza dell’Altissimo, non vanno oltre il: ” Siccome non si spiega, allore vuol dire che c’è Dio” !

Un po’ pochino, per me.

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