Il Vaticano sceglie gli ambasciatori (altrui)

Rimbalza dall’Argentina (cfr. il sito del Clarin) la notizia che in Vaticano non sarebbe per nulla gradito il nome del nuovo ambasciatore del paese sudamericano, Alberto Iribarne, già ministro della giustizia nel precedente governo. Pare infatti che a Benedetto XVI non piacciano gli ambasciatori divorziati: è vero che quelli di Cuba, Messico e Svizzera si trovano nella stessa situazione di Iribarne, ma erano arrivati a Roma all’epoca di Giovanni Paolo II, evidentemente più flessibile su certi argomenti.

La vicenda suscita alcuni interrogativi: il papa preferisce ricevere ex ministri della giustizia indagati, piuttosto che divorziati? E come la mette con gli ambasciatori poligami? E soprattutto: se è così attento a rimarcare la natura di ‘stato’ della Città del Vaticano, perché le autorità civili e universitarie dello stato limitrofo non lo considerano per quello che è, il sovrano di uno stato estero (che, tra l’altro, governa con leggi illiberali)?

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7 commenti

lorenzo a.

“il papa preferisce ricevere ex ministri della giustizia indagati, piuttosto che divorziati” cosi come preferisce preti pedofili ai preti sposati

caludio r.

Per quello il papa preferisce anche presidenti del consiglio italiani divorziati con moglie
abortista: basta che sgancino quattrini, quattrini, quattrini………..

rossotoscano

la solita ipocrisia del vaticano.A quanto vedo anche loro sono sfilacciati, solo pochi giorni fa un vescovo( comunque un prelato, non ricordo bene) aveva detto che i divorziati non sono credenti di serie b…. molto bello anche il discorso di coso 16 ieri sulla proprietà: bisogna proprio avere il cervello fuso per ascoltarlo e ancor meno credergli. Quando i politici fanno leggi ad hoc o ad personam allora il vat non scende in campo però quando si tratta di intromettersi nelle nostre vite private allora mobilita tutti i devotissimi della castissima… l’italietta è diventata un baraccone e il vat ne è il capo: meglio islamici poligami che ammazzano omosessuali e lapidano donne che un ambasciatore divorziato, allora non dovrebbe neanche accogliere nelle sue stanze quasi tutti i politici italiani… ma si sa se si dicono queste cose siamo terroristi, però loro che le fanno sono santi in nome del loro dio

anteo

fossi nei panni del governo argentino ritirerei l’ambasciatore e gli restituirei il loro nunzio apostolio, così tanto per gradire.
Visto gli squallidi figuri che finora hanno coperto il ruolo di nunzio apostolico a Buenos Aires (per esempio monsignor Pio Laghi) c’è tutto da guadagnare.

Wilde

Però ricevere anche i presidenti della repubblica, due volte divorziati, come Sarkozy non sembra creargli problemi. Che strano….

Aldo Grano

Siete proprio sicuri che il Vaticano non gradisca Iribarne? E altrettanto sicuri che non lo gradisca in quanto divorziato? Potreste anche aver ragione, ma questi commenti così veloci sui “si dice” mi ricordano un po’ Budella 3000, Oggi e altri periodici di gossip.

chiericoperduto

Il vaticano ha ricevuto nei suoi saloni la peggior feccia del pianeta…non deve essere questo il motivo per non gradire Iribarne, ci deve esser qualcos’altro.
Se è solo perchè è divorziato allora si sono proprio fritti il cervello.

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