A Genova un registro per le coppie di fatto?

Anche a Genova un registro delle coppie di fatto che sancisca, al di là della mera certificazione anagrafica della comune residenza, una “convivenza affettiva” come spiega Cristina Morelli, presidente dei Verdi liguri; e soprattutto, un´apertura del Comune al tema delle famiglie, e non di un solo modello. Il progetto ricalca quello già avviato dal comune di Padova, e in parte dalle amministrazioni di Bari, Venezia, Bologna, spiega Luca Dallorto, consigliere verde che, insieme all´ulivista Michela Tassistro, presidente della commissione pari opportunità, ha ieri mattina incontrato la sindaco Vincenzi, […] Cosa ne dice la Vincenzi? Apertura politica al progetto («era già nel mio programma, in cui ricordavo l´esistenza di ventuno tipi diversi di famiglie a Genova») e rinvio al consiglio comunale perché approfondisca e decida, «con un dibattito molto laico, in commissione e poi in consiglio». Il tema, ha ricordato, è stato sollevato dal Forum delle famiglie. «Mi è stato chiesto ed io ho risposto di sì purché si faccia una consulta solo con le famiglie cattoliche, perché l´approccio del Comune deve essere quello dei servizi allargati all´intera popolazione. E mi riferisco a servizi che cancellino le sofferenze di persone legate da un rapporto affettivo che oggi per la normativa vigente non possono andare in un ospedale a trovare il loro compagno, per esempio. Come Comune non si può fare molto se non dare un segnale». Ma attenzione, dice Vincenzi a margine del consiglio comunale, «questo dibattito non ha niente a che fare con posizioni ideologiche o col riconoscimento, ma come differenziare i servizi tenendo conto delle diversità che ci sono nella nostra società e laicamente affrontandole». […] L´opposizione alza gli scudi. «Stupore e preoccupazione» esprime Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia. E in una nota firmata anche dal consigliere Nicola Pizio, annunciando battaglia per la difesa del valore della famiglia, accusa: «attendevamo iniziative a sostegno dei bisogni delle famiglie e ci troviamo davanti a iniziative che vanno in senso contrario».

Il testo integrale dell’articolo di Donatella Alfonso è stato pubblicato ieri su Repubblica.it

Tensione nel Pd a Genova – città dov´è vescovo il presidente della Cei Angelo Bagnasco – per la disponibilità del sindaco Marta Vincenzi a istituire un´anagrafe delle coppie di fatto «legate da vincoli affettivi». La proposta, avanzata da una consigliera del Pd e dai Verdi, è stata ha provocato una reazione durissima da parte del vicepresidente della Regione Massimiliano Costa, esponente cattolico del Pd, che ha parlato di «sparate di sapore ideologico» aggiungendo che «l´unica che si può chiamare famiglia è quella fondata sul matrimonio». Contro di lui gli strali della sinistra radicale che lo ha definito «fondamentalista degno di una repubblica islamica».

Da “Repubblica” di oggi

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7 commenti

FaberIptius

«Mi è stato chiesto ed io ho risposto di sì purché si faccia una consulta solo con le famiglie cattoliche, perché l´approccio del Comune deve essere quello dei servizi allargati all´intera popolazione. […]»

SOLO CON LE FAMIGLIE CATTOLICHE? Credo che manchi un “non”: …purché NON si faccia una consulta solo con le famiglie cattoliche.

Magar

“L’unica che si può chiamare famiglia è quella fondata sul matrimonio.”
Pazzesco, un sedicente politico di sinistra insulta spudoratamente migliaia di nuclei familiari che non sono “fondati sul matrimonio”, bollandoli come “false famiglie” o “non-famiglie”. Si vede a Costa non sono bastati i casi delle compagne di soldati italiani morti all’estero escluse dai funerali perché non sposate: dal suo punto di vista, anzi, ciò è perfettamente giusto, in fondo quelle non erano famiglie degne di questo nome…
Spero tanto che le sue dichiarazioni siano state riportate male, altrimenti deve dimettersi subito.

non possumus

per Magar
costa non è di sinistra, ma margherita, ed è una riprova di come il PD nasca male, non sarà certo il partito che porterà l’italia fuori dallo stato pontificio, mi sa che ci aspettano tempi bui, tra PD da una parte e centro destra dall’altra, i radicali e i socialisti all’angolo e a rischio estinzione se cambia la legge elettorale, prepariamoci ad una prossima inquisizione con Ferrara al posto di Torquemada e gli sbattezzati nel ghetto sempre a rischio di finire al rogo se non si riconvertono. Comunque da genovese plaudo la Vincenzi che ha più coraggio di Veltroni.

lugachov

La Vincenzi ha mostrato attributi che Veltroni si sogna !!

… e a casa di Bagnasco, poi !!

🙂

rossotoscano

è solo un progetto per far funzionare meglio l’anagrafe ma niente equiparazione nè benefici per le coppie di fatto: un’altra occasione persa per il pd, se ce ne fosse stato bosogno…

gioled

in vaticano esistono già le coppie di fatto riconosciute a tutti gli effetti (credo…) quando b16 avrà bisogn di cure, chi andrà a trovarlo in ospedale? ….
ma padre georg, come faceva in precedenza navarro vals con wojtyla….

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