Elezioni no, Cosa bianca forse, Marini chissà. Monsignor Giuseppe Betori, segretario CEI, esprime le proprie opinioni politiche con la perizia di un navigatore di lungo corso dei palazzi del potere. Ovviamente richiama all’ordine i politici cattolici («Non è lecito immettere nella legislazione qualcosa di negativo ancorché giudicato meno negativo di altre ipotesi») in un modo che sembra un altolà anche nei confronti dei teodem, ‘rei’ di dover trovare un accordo nel PD. Betori non si astiene nemmeno dal sostenere Totò “Vasa-Vasa” Cuffaro: non basta, ci dice, una sentenza di primo grado per escludere un condannato dalle candidature al Parlamento. L’esclusione deve valere solo alla fine dell’iter processuale, dopo l’appello e la Cassazione, e fino a quel momento «ognuno ha diritto alla presunzione di innocenza». [I virgolettati sono tratti dall’articolo di Fulvio Fania pubblicato su Liberazione).
Nota politica settimanale della CEI
17 commenti
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ma la chiesa non dovrebbe occuparsi di anime ?
siamo alle solite…la chiesa che si intromette negli affari di uno stato sovrano e laico e quel che è peggio nessun politico o rappresentante delle istituzioni (tra i quali mi tocca annoverare con grande dolore il Presidente della Repubblica), che alzi la testa e dica finalmente al Vaticano di farsi gli affari suoi !!!!!
Betori è sempre più invadente e cretino. Però lui è un uomo libero e ha il diritto di dire quello che vuole. A far schifo sono i giornalisti che lo intervistano.
Ma “dare a dio quel che è dio e dare a cesare qual che è di cesare” no?
il monsignore è consapevole che non esiste altra giustizia che quella terrena, perciò si assicura che funzioni poco e male per far dilagare i corrotti e i delinquenti. A chi ci crede, dice che saranno sottoposti al giudizio universale, ma intanto…. si assicurano privilegi e potere al clero..
Betori for President!
i poverelli di cristo non fanno politica, figuriamoci…
cuffaro nella lista di marini… questa la dice lunga anche sulla chiesa e criminalità organizzata…. bella mossa davvero!!! Complimenti per la chiesa che continua a colpevolizzare le donne e gli omosessuali e a sindacare nelle nostre vite private e poi va a braccetto con i delinquenti
Forse sarò tonto per davvero, o forse saranno solo i primi sintomi della sclero….ma scusate…continuo a non capire.
Ma perchè continuate a scandalizzarvi tanto se la cei continua a parlare di politica italiana…sono nostri concittadini…sono italianucci come noi.
Continuo a ribadire: liberi i vescovi italiani di parlare quanto vogliono. Non sono loro i nostri interlocutori, bensì i parlamentari che eleggiamo.
E’ ai politici italiani che dobbiamo far riferimento. Qualcuno di loro o molti di loro si fanno abbagliare dalle parole dei vesovi o del vaticano? Bene, basta non votarli e votare per altri.
Perchè si deve mettere sempre in dubbio la maturità del corpo elettorale?
A me non dà fastidio nessuno, che parlino pure tutti anche il Tonino Cannuffaro (cannolizzazione del più famoso omonimo), che per inciso deve essere considerato innocente fino a sentenza definitiva.
Sono tollerante, fiducioso e ottimista….che sia la vecchiaia? 🙂
ma colui che risiede nell’alto dei celi, anzichè prendersela con i poveracci (nel senso buono e non offensivo) del sud est asiatico e tutti i popoli oppressi per colpa degli evangelizzatori, (vedi terremoti, tsunami, inondazioni, ecc.), non ha nessuna arma contro gli usurpatori del suo potere in terra???
@valerio:
“innocente fino a sentenza definitiva”, senza dubbio. Candidato per il parlamento, no grazie. Ma perche’ negli altri paesi d’Europa un politico che venga anche solo sospettato di atti infinitamente meno gravi di quelli di Cuffaro si dimette e raramente si fa rivedere, mentre in italia abbiamo diversi condannati in via definitiva in Parlamento?? La logica della separazione dei poteri direbbe che una persona con procedimenti giudiziari in corso NON dovrebbe fare politica. Che la cei difenda un mafioso o presunto tale (che si difende benissimo da solo) e’ scandaloso.
Di partiti cattolici in Italia non ne abbiamo già abbastanza, che sta nascendo la “Rosa Bianca”. I fondatori, Tabacci e Baccini, godono della benedizione dell’ avv., dott., ing., pres., Eccellentissimo, Magnifico Luca Cordero di Montezemolo del Ciuffo Moscio, e rivendicano la loro autonomia da San Pietro…
…dato che il loro protettore è S.Giovanni Decollato 🙂
Valerio…sono d’ accordo con te…ma c’ è un problema…
Che non c’ è politico italiano o rappresentante delle istituzioni (compreso…ribadisco…il presidente della Repubblica) che non si inchini e pieghi la testa di fronte a papa e cardinali…
Quindi…che si fa ??
Quoto carlo totalmente… nel mio ufficio, una persona è stata denunciata per aver approfittato della sua posizione per falsificare le proprie timbrature in entrata e uscita… beh, il collega è stato (giustissimamente) sospeso dal servizio fin dalla prima sentenza, e qui non si è più visto. Ora, non capisco come un reato infinitamente più grave commesso da una persona infinitamente più incisiva nella vita della nazione non soltanto non senta il dovere di dimettersi, ma sicuramente lo ritroveremo candidato per le prossime elezioni parlamentari… inutile dire che la chiesa cattolica, come sempre, difende i banditi e non la legalità…
Eugenio scrive:
Che si fa?
Dato che non mi viene data la possibilità di esprimere direttamente un nome e cognome che mi stia bene, ma me lo vogliono imporre con una lista decisa dal vertice di un partito, purtroppo, ho poco da fare.
Le “truppe” vaticane sono scese in politica e non da oggi, conquistando spazi nei maggiori partiti dei due opposti schieramenti, hanno svolto egregiamente il “compitino” a loro assegnato. Il loro pensiero è di fatto dominante nei “media” e rischia di diventarlo anche nella società ipocrita e bacchettona che pensa solo a proibire “all’altro” e mai ad estendere ” a tutti”. Una politica capace solo di piantare paletti, di spartirsi sottobanco posti, una politica fatta da accattoni mentecatti avidi di potere e di denaro lascia molto spazio ad una chiesa che con la sua benedizione legittima questi “fedeli del proprio tornaconto” ma che dimostra anche, qualora ve ne fosse ancora bisogno, quanto essa sia distante, insensibile ed intollerante alle necessità e alle richieste delle minoranze.
In poche parole: mi fanno veramente schifo!
@valerio
Ma come fai a non capire?
I vescovi NON SONO italiani come gli altri, ricevono ogni anno miliardi di euro dallo Stato mentre i normali cittadini versano le loro tasse allo Stato, mi pare evidente la differenza.
Dall’alto quindi della loro strapotenza economica acquisita per grazia divina non avrebbero diritto di condizionare il dibattito politico, punto. Credi forse che i politici siano insensibili ai richiami di chi ha alle spalle degli imperi?
Sarebbe come se il comandante dei carabinieri dicesse la sua sull’opportunità o meno di fare qualche legge. Non ne ha diritto, lo Stato gli ha delegato un potere (militare in questo caso, economico nel caso della chiesa cattolica) e questo non deve però condizionare l’azione politica e parlamentare.
@ Carlo
Siamo tutti d’accordo che uno come Cuffaro non lo voteremmo nemmeno sotto tortura…ma c’è un “però” di civiltà giuridica.
E’ chiaro che la correttezza politica imporrebbe moralmente che chiunque fosse sottoposto a procedimento giudiziario si dovesse dimettere o non presentarsi come candidato in una qualsiasi lista elettorale, ma sappiamo anche molto bene come sia in crisi in Italia l’istituto della rappresentanza nel suo complesso e non solo quella politica.
E’ quindi naturale che in un contesto simile diventino partecipi della scena politica soggetti che politici non sono, come magistratura, associazioni imprenditoriali, sindacali e religiose.
Io credo che in un contesto simile l’unica via d’uscita sia quella di tenere ben saldi i principi del nostro ordinamento costituzionale perchè altrimenti si rischierebbe di far prevalere i poteri forti del momento a discapito della logica democratica.
Insomma, se si dovesse impedire per legge la non candidatura di una persona che ha un procedimento in corso è evidente che si affiderebbe alla magistratura un potere enorme di intervento politico.
E qui rispondo a Eugenio…vedi…il fatto è che i nostri politici non chinano il capo solo di fronte ai religiosi, ma anche a molte altre istituzioni.
Far intervenire i sindacati alle consultazioni per la formazione di un nuovo governo io lo trovo profondamente sbagliato, o almeno è indice di una profonda crisi del sistema politico incapace di trovare soluzioni autonome.
Kattochè…ci dimentichiamo forse un po’ troppo spesso che l’enorme potere assegnato ai partiti di scegliere i candidati non lasciando spazio ai cittadini è il frutto non solo di questa ultima legge elettorale, ma viene da quel famoso referendum, che ha eliminato di fatto le preferenze, e che è stata applaudita dalla stragrande maggioranza del popolo italiano (vi siete già dimenticati come anche la sinistra ad eccezione di rifondazione seguiva come un cagnolino il profeta Segni?) e, guarda caso, anche allora si giustificava questa operazione come un efficace modo di contrasto alla mafia.
Un po’ di memoria storica a volte non guasta.
Poi per carità, posso pure sbagliarmi, non lo metto in dubbio.
@dv64
In parte concordo con te, ma non c’è bisogno di andare oltretevere per scovare quali imperi economici hanno determinato la politica italiana…credo che concordiamo se ricordiamo solo Fiat e Mediaset per fare un paio di esempi piccini piccini 😉