Lo scorso 23 gennaio molti quotidiani italiani hanno attribuito a Rita Levi Montalcini l’intenzione di firmare la lettera dei docenti dell’Università “La Sapienza” contrari alla visita di Benedetto XVI.
In proposito il premio Nobel ha dichiarato: “Un’affermazione questa non veritiera; infatti dopo aver contattato diversi giornalisti che hanno scritto gli articoli è stato da loro riconosciuto di ‘aver dedotto’ dalle comunicazioni di Agenzia la frase suddetta senza che questa fosse stata da me pronunciata”.
“In qualità di membro della Pontificia Accademia delle Scienze e dell’ammirazione che nutro verso il Pontefice non avrei mai espresso quanto attribuitomi”, ha spiegato nella dichiarazione ripresa da “L’Osservatore Romano”.
“Preciso che sono stata discorde, sin dall’inizio, dai commenti che si sono sollevati attorno a questa incresciosa vicenda e ben lontana dall’assumere una posizione contro il Sommo Pontefice”, ha chiarito.
Rita Levi Montalcini: mai sognato di schierarmi contro il Papa
15 commenti
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La cosa che mi lascia perplesso (e speranzoso):
“ZENIT è una agenzia di informazione internazionale no-profit formata da una équipe di professionisti e volontari convinti della straordinaria ricchezza della Chiesa cattolica, e in particolare della sua Dottrina sociale, come luce attraverso la quale comprendere la realtà.”
(dal sito dell’agenzia Zenit)
Ora non resta che da sperare o in una smentita della smentita da parte della Montalcini o almeno in un chiarimento dell’ambiguissima frase a lei attribuita dalla Zenit: “sono stata discorde, sin dall’inizio, dai commenti che si sono sollevati attorno a questa incresciosa vicenda” …
Poi, non è che la posizione della Montalcini mi toglierà comunque il sonno …
Posssibile che dichiarazioni così nette e così virgolettate siano state ‘inventate’? Se così – come a me sembra – non è, sarei curioso di sapere su cosa si basa l”ammirazione che nutre verso il Pontefice’ della signora Levi Montalcini.
(Forse perché è membro della Pontificia Accademia delle Scienze? Cos’è di preciso? Che rilievo ha nel panorama scientifico?)
Che interesse hanno personaggi non credenti o persino dichiaratamente atei a farsi cooptare in organismi come la Pontificia Accademia delle Scienze? Penso alla stessa Montalcini (agnostica probabilmente), a Rubbia, a Kissinger ecc. Non credo che lo facciano per la remunerazione, ma a trarne prestigio è proprio la Chiesa che può vantare fra i suoi collaboratori personaggi così di spicco (che oltretutto sono ovviamente tenuti a mantenere un contegno di rispetto verso la Chiesa: non possono certo criticarla apertamente, sarebbe scorretto).
Si noti poi l’interesse e il comportamento della Chiesa verso questi atei devoti avanti lettera e la sua condanna dei cattolici critici. L’ateo che serve va benissimo.
Pontificia accademia delle scienze? E di che cosa discutono? Della sopravvivenza dell’anima? Del numero di gerarchie angeliche? Oppure essere iscritti a tale congrega è un passpartout per poter salire più facilmente su palcoscenici internazionali? Non dobbiamo dimenticare che non è la “bravura” che fa lo scienziato, ma i meccanismi sono gli stessi della politica. Sono sempre necessari “sponsors” e alte entrature.
forse la pontificia accademia delle scienze studia i miracoli, tra cui quello del parrucchiere della suddetta signora…
Su wikipedia, la Pontificia Accademia delle Scienze http://it.wikipedia.org/wiki/Pontificia_Accademia_delle_Scienze
L’ accademia pontificia della scienza accoglie nel suo elenco un bel mix di scienziati.
Alcuni di indubbio valore come la montalcini altri di valore un po’ discutibile come Zichicci.
non è vero che chi appartiene all’accademia non esprima opinioni in disaccordo con la chiesa (forse questo spererebbero le autorità ecclesiastiche).
Vi porto un esempio:
David Baltimore
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/own/documents/baltimor.html
http://www.americanscientist.org/template/BookReviewTypeDetail/assetid/54417
@ Silesio, rick-iun
Mmmm, ancora questi pregiudizi poco rispettosi (della pettinatura della Montalcini).
La Pontificia Accademia delle Scienze è un’istituzione molto importante, visto le testoline che vi partecipano (basta che seguiate il link di Antonio). A meno che, seguendo la provocazione odifreddiana, per la proprietà transitiva della cretinaggine, tutti quei premi Nobel abbiano perso la loro intelligenza di scienziati avendo avuto a che fare con qualcosa di cristiano. Poveretti.
(Va da sè, continuando il ragionamento, l’augurio al nostro Odifreddi è che non vinca mai il Nobel, sennò, rischiando di essere invitato alla suddetta accademia c’è l’effettivo pericolo che diventi quasi-cretino!)
Ovviamente si fa per scherzare, eh, con un po’ di sana vis polemica!
Ma siete ancora convinti che Scienza e Fede siano in antitesi?
Saluti
ancora sommo pontefice… signor Ratzinger non basta?
Che fede e scienza siano antitetici non c’è da essere convinti…..è nell’ordine delle cose.
Che poi esistano organismi come La Pontificia Accademia delle Scienze il cui ruolo economico è evidente mentre lo è molto meno il rapporto che intercorrerebbe tra le materie scientifiche ed il magistero della chiesa cattolica ,questo è un dato che non cambia di una virgola l’antiteticità tra scienza e fede; mentre emerge prepotentemente il ruolo di carattere istituzionale- statale rivestito dal vaticano il quale spesso troviamo inserito in una molteplicità di attività di stampo imprenditoriale (vedi Ior, o opus Dei) che con i contenuti religiosi hanno a che spartire unicamente i simbolismi e i riferimenti ossequiosi verso le gerarchie del clero romano.
Andrea Pontalti dice;
“Ma siete ancora convinti che Scienza e Fede siano in antitesi?”
Non è questione di esserne convinti (di crederci?) o meno. é nella definizione stessa del metodo scientifico. Non è l’oggetto di studio a determinare se qualcosa sia scienza o meno, ma bensì il metodo. Se viene a mancare il metodo non si può più parlare di scienza.
Se si opera una qualsiasi contaminazione del metodo scientifico con un atteggiamento filosofico di tipo fideistico si minano le basi stesse della scienza.
Gli scienziati bravi (anche i cattolici) hanno due compartimenti stagni nella loro testa: in uno mettono la scienza e nell’altro la fede. Dover forzatamente far finta di far parlare questi due scompartimenti, quando per definizione non sono comunicanti, è solo una necessità politica.
L’accademia ha ruolo informativo, non economico.
Leo55, correggimi se sbaglio: tra le righe insinui che quegli scienziati fanno parte dell’accademia perché ricevono soldi (per le loro ricerche). Cioè si venderebbero (per una buona causa)?
Ritieni questo oppure ho travisato?
Se è nell’ordine delle cose l’antitesi tra Scienza e Fede allora rigor di logica vuole che per coerenza gli scienziati non possano partecipare a iniziative di organizzazioni religiose che vogliono occuparsi di Scienza, magari in nome del “padre” (e credente) Galileo (la stessa logica che vede “incongrua” la presenza di un esponente religioso, pardon di un certo esponente religioso in particolare, all’apertura di un anno accademico). Ma non tutti usano questa logica.
Il rapporto fra sapere scientifico e convinzioni religiose può essere problematico, certamente, ma non necessariamente si configura come un’antitesti (www.disf.org).
Scienziati di fama e prestigio internazionale, premi Nobel, indipendentemente dalle loro convinzioni esistenziali (ovvero credenti e non), non hanno sentito ipocrisia nel dare il loro contributo a quella istituzione.
Chi sbaglia? Loro oppure chi ritiene impossibile un’incontro tra Scienza e Fede?
@Pontaldi
Chi è ateo e razionalista, per coerenza di pensiero, non dovrebbe crearsi dei miti, anche in quel campo, la scienza, che gli è più proprio.
Gli scienziati sono uomini, con le loro problematiche, le loro ambizioni ed i loro , molti, difetti……..non mitiziamoli.
Per il resto, hai ben compreso: l’aspetto economico e finanziario gioca un ruolo decisivo.
@Pontaldi
Inoltre non ho affermato che L’Accademia Pontificia elargisca fondi direttamente, ma che , senza dubbio, il farne parte consenta un approccio a situazioni di affermazione e fama , che facilitano finanziamenti e anche successo personale: è un’importantissimo tramite di promozione.
La pontificia accademia delle scienze è l’inquisizione versione moderna: deve decidere quali procedure scientifiche sono in linea con il dictatus papae del momento. Sottopone al papa le proprie riflessioni su singole questioni scientifiche e mediche, che però il papa NON è tenuto a rispettare. Pubblica quindi le linee guida derivate dalla volontà papale per gli scienziati cattolici (e anche per i non cattolici, che DEVONO obbedire alla verità superiore che solamente è conosciuta dal Vaticano)
Sulla vicenda, cito Cesare moribondo: TU QUOQUE, RITA?
Capisco i nostri politici, ma lei, lei?