La Conferenza Episcopale Spagnola (Cee) irrompe nella campagna elettorale. La commissione permanente dell’organo ecclesiastico iberico si è riunita in questi giorni per rinnovare alcune cariche all’interno dell’organizzazione e per fornire, come da tradizione, l’orientamento al voto agli elettori cattolici e a chi «desidera» ascoltare l’opinione della Chiesa spagnola per un voto «responsabile» in vista delle elezioni politiche del prossimo marzo 2008. Perchè «non tutti i programmi- si legge in una nota diffusa dalla Cee -sono compatibili con la fede e le esigenze della vita cristiana».
In particolare nel mirino della Commissione sembra esserci il dialogo per una soluzione pacifica del conflitto basco che ha intrapreso il governo socialista del premier Jose Luis Rodriguez Zapatero con l’organizzazione terroristica separatista basca dell’Eta durante la legislatura che volge al termine. «Una società che intende essere libera e giusta- afferma la Chiesa spagnola -non può riconoscere nè esplicitamente, nè implicitamente, un’organizzazione terroristica come rappresentante politico di nessun settore della popolazione, nè può considerarla un interlocutore politico».
I suggerimenti della Chiesa spagnola riguardano anche la legalizzazione del matrimonio omosessuale avvenuta in Spagna ad opera dei socialisti, anche se, come nel caso del processo di pace, non si cita apertamente la normativa ’incriminatà. La commissione della Cee sottolinea che Benedetto XVI «difende una famiglia fondata nel matrimonio» e avversa unioni di altro genere che «contribuirebbero a destabilizzarla, oscurando il suo carattere peculiare e la sua insostituibile funzione sociale».
Infine i consigli dei prelati spagnoli riguardano la materia di Educazione alla Cittadinanza (una sorta di educazione civica) introdotta dal governo Zapatero nei programmi scolastici. La Chiesa spagnola crede che la nuova disciplina sia lesiva del «diritto dei genitori» ad impartire un’educazione affine alle proprie «convinzioni religiose e morali». Un ostacolo che si aggiunge, conclude la Cee, alle «crescenti difficoltà per inserire lo studio libero della religione cattolica nei curriculum scolastici».
I Vescovi spagnoli contro Zapatero: “Non votate chi tratta con l’Eta”
39 commenti
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Dopo aver sostenuto il regime di Franco e non essersene mai pentita, la chiesa spagnola viene poi dare lezioni di democrazia a chi lo è più di loro . Ma che cosa vogliono ? Che il governo vada ad ammazzare tutti gli membri dell’ ETA ???
Probabilmente la Chiesa spagnola è amica dei membri dell’Eta o viceversa, ma non ha importanza. Il fatto è che si appigliano a qualunque cosa per far pressione sulla popolazione ed orientare il voto. Zapatero con l’Eta ha fatto quello che chiunque con un po’ di buon senso avrebbe tentato di fare visto che la lotta di forza fino a quel momento non aveva dato frutti.
Io leggo le stesse posizioni su l’Avvenire.
Illuminante la pagina delle lettere al giornale, sarebbero da riportare qui qualche volta.
Un clima di guerra civile, di tensione, di paura, di aspettative di morte (bombe, attentati…) è perfetto per far crescere il potere falsamente consolatorio delle religioni. Qui il cattolicesimo.
Ma dietro questo attentato alla logica (se parlando con l’ETA Zapatero ha ridotto il numero dei morti, il risultato dovrebbe essere considerato positivo) c’è una vendetta cattolica: Zapatero ha permesso il matrimonio gay e se non sbaglio proposto le adozioni a famiglie omosessuali. Ultimamente ha anche fato capire ai preti di non mettere il naso nella politica spagnola.
Quale punizione per un simile eretico? Fino ai primi del XIX secolo il rogo.
Oggi boicottarne la rielezione.
Ecco allora la chiamata alle armi elettorali per i cattolici spagnoli.
Certo che sono proprio meschini: mai una volta che affrontino l’avversario su base razionale e faccia a faccia.
E infatti sussiste la possibilità ( e la speranza ) che vengano sconfitti.
Ulteriore segno che le gerarchie clericali possono maramaldeggiare solo da noi…
Forza Zapatero
mandali affà………in c…… un’ altra volta !!!!!!!!
Ogni altro commento a me sembra superfluo.
Zapatero NON ha permesso il matrimonio gay e NON ha proposto le adozioni a famiglie omosessuali. Ha parificato i matrimonio gay a quello eterosessuale semplicemente modificando il codice civile togliendo il vincolo maschio+ femmina.
Ne è conseguito il diritto di adozione per tutte le coppie sposate, etero e omo.
Tra parentesi, la società spagnola non è andata in rovina, anzi è quella tra le nazioni economicamente e culturalmente più vivaci.
Veltroni, andare un mesetto in Spagna a capire come si fa? No, eh?
oh ma questi se non spaccano le palle un giorno si e uno no non sono contenti.
Per madama la marchesa tempi duri in Spagna (invece da noi, cuccagna).
Leggo che, secondo un sondaggio dell’Instituto Opina,
possono starnazzare quanto gli pare, per loro sfortuna la Spagna non è l’Italia…
Per madama la marchesa tempi duri in Spagna (invece da noi, la solita cuccagna).
Leggo che, secondo l’ultimo sondaggio dell’Instituto Opina, quasi il 75% degli spagnoli approva il matrimonio gay e non vorrebbe che la legge fosse abrogata, contro un 18% che vorrebbe tornare all’antico.
Dal canto suo, il PP (dopo aver fatto fuoco e fiamme all’indomani della promulgazione della legge), ora non ci pensa neanche ad abrogarla e Rajoy – il candidato premier – annuncia che “al massimo si potrà cambiarle nome”.
Un pugno in faccia a Nazinger, Ruina, Bagnasco, i vescovazzi spagnoli e i loro progetti di restaurazione teocratica.
Nel cortile del Vaticano, invece, ogni pretesa è prontamente accolta ed esaudita.
“Italiani vil razza dannata”….. chi è che lo diceva…? Mumble mumble… 🙂
tirano tutto ciò che hanno contro Zapatero, vero è che provocando l’eta la chiesa otterebbe un aumento di attentati e di destabilizzazione che la gioverebbe non poco
e’ una battaglia persa quella della CEE in Spagna
@Toptone: La dizione corretta è :”Cortigiani, vil razza dannata…” ed è dal Rigoletto di Giuseppe Verdi.
a seguito di un’ indagine statistica è risultato che quasi il 40% degli spagnoli ha paura del terrorismo e la mossa della cee è stata davvero bassa anche perchè Zapatero ha proposto due anni fa all’eta un dialogo( nè confronto nè negoziato ) dopo che questa aveva deposto le armi ma poi si vide che le intenzioni dell’eta erano ben altre che deporre le armi e allora lui ha chiuso tutte le porte del dialogo, queste cose le so perchè vado spesso in spagna e proprio in quel periodo ero lì… comunque il quotidiano el pais ha fatto un sondaggio se la chiesa debba o meno interferire nella vita politica e la risposta degli spagnoli è stata, finora, dell’83% per i NO…. Io ho sentito parlare Zapatero e ha attributi che qui in italia i nostri politici non potranno mai avere,comunque lui ha innalzato da 5% al 7% i contributi dello stato alla chiesa cattolica in spagna
😆
Notiziola recuperata da El Paìs:
http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Muere/87/anos/Marcial/Maciel/fundador/Legionarios/Cristo/elpepusoc/20080131elpepusoc_10/Tes
Un altro sacerdote pedofilo condannato ed esiliato dalla Chiesa (ma ben protetto dalla Giustizia Umana…) è deceduto per vecchiaia.
Si tratta nientepopodimenoche del fondatore dei Legionari di Cristo, una delle congregazioni più reazionarie e conservatrici dell’augusta entità teocratica.
Tipico caso di omosessuale represso e incattivito che si è fatto i cappperi suoi in privato, mentre in pubblico strillava crucifige. Spero che Volonté mi legga.
Quanto scommettiamo che la notizia NON passerà in Italia, oppure verrà “emendata” ad usum Delphini dei dettagli più scabrosi??
Scusate l’OT, ma visto che si parlava di Spagna non ho resistito….
Grazie Mulligan, ma io ricordo fosse un’esclamazione di Mussolini all’indomani della caduta del fascismo e della resa di Badoglio. O ricordo male? Mumble mumble….
Se (spero di no) Zapatero dovesse perdere le elezioni, si tratterà esclusivamente di un ricambio politico che non intaccherà molto la laicità della Spagna. Conosco alcuni amici spagnoli che sono diversamente polarizzati su chi votare per molte questioni, ma non sentono minimamente il problema della laicità. Per loro è un dato acquisito dove non occorre neanche perdere tempo in discussioni sterili.
Diversamente qui da noi in italia si da un risalto a queste problematiche e, nel caso di sconfitta di Zapatero, c’è da scommettere che le gerarchie vaticane incominceranno a strombazzare parlando di vittoria della “civiltà” cattolica. Ma si tratterà solo di campagna politica rivolta agli italiani. Li in Spagna i vescovi continuerano ad non essere cagati…
Immaginate cosa sarebbe successo in Gran Bretagna se la chiesa anglicana avesse detto: “non votate chi tratta con l’IRA”! A differenza degli italiani però, gli spagnoli queste cose le capiscono, e per la maggioranza di loro è chiaro che questo intervento è soprattutto una mossa disperata contro Zapatero.
Tanto più che i paesi baschi sono una delle regioni più cattoliche di Spagna, anche se molto indipendente da Roma, per via della guerra civile e del franchismo. Per cui per gli spagnoli è chiarissimo che ai vescovi Zapatero fa più paura non solo dell’Eta ma persino del terrorismo islamico, che in Europa continua a rappresentare la vera minaccia, e che il governo socialista ha dimostrato di poter combattere efficacemente.
L’uscita della CEE sul dialogo con l’ETA non è per niente cristiana.
Mi spiace osservare che la dichiarazione evidenzia quella che è solo una strategia politica contro Zapatero.
@ Toptone
Penso che Mussolini abbia detto direttamente “Italiani, siete un popolo di me**a”, o simile.
Il governo Zapatero è “illuminato”, fino a prova contraria ovviamente, è normale che agli oscurantisti tutta questa luce dia fastidio.
Vendiamo al vaticano un treno di occhiali da sole e lasciamoli bollire nella loro ombra, nelle loro convinzioni medioevali sperando che anche coloro che si professano cristiani si rendano pian piano conto che “l’età della pietra non è finita perchè son finite le pietre “.
VIVA ZAPATERO! VIVA ZAPATERO! VIVA ZAPATERO! VIVA ZAPATERO! VIVA ZAPATERO!!!!
Preferisco “cortigiani ” perchè sono italiano e i cortigiani li lascio fare a quelli seduti in parlamento sempre pronti a compiacere l’unico monarca assoluto d’Europa e cioè
Benny decimoSEXto.
Perchè in Spagna non ripristinano quella simpatica usanza, sostenuta dal clero cattolico finchè durava il Franchismo, ovverossia la ‘garrota’?
Barcellona il 13 novembre 1936, Rosselli pronuncia la frase che poi sarà il motto degli antifascisti italiani: “Oggi qui, domani in Italia”:
« È con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. Oggi qui, domani in Italia. Fratelli, compagni italiani, ascoltate. È un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona. Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta. »
viva Zapatero! viva il Partito socialista obrero espanol!
Il bello è che il governo ha risposto, in maniera franca, per le rime, come se la Chiesa fosse un qualsiasi altro interlocutore lobbistico e politico (cosa che è, in effetti). Un fatto impossibile qui nella tremante Italia…
Purtroppo è una mossa politicamente forte quella dei vescovi spagnoli perchè in Spagna oltre alla paura del terrorismo in generale, che è salita in prima posizione tra le preoccupazioni degli spagnoli, c’è un senso diffuso di condanna verso Zapatero per la sua decisione di dialogare con l’ETA. Se Zapatero è avanti di solo 2 punti sul PPE è proprio a causa di questa sua decisione. Sarebbe veramente una sfortuna se dovesse perdere le elezioni per questo…
@ pip_mil
non le perderà le elezioni, il sentimento comune tra gli spagnoli è riconfermare il suo governo che ha dato una forte spinta economica alla spagna e le ha fatto recuperare molti gap del dopo franchismo… gli spagnoli daranno fiducia a Zapatero di nuovo
Propongo un OT (si dice così?), che però collega la notizia relativa alle interferenze dei vescovi spagnoli nella politica di Zapatero e alla sua risposta a quella che è la quotidianità italiana.
Vivo in una provincia dove esistono due TV locali piuttosto seguite. Trovandomi dalle parti di Don Camillo e Peppone è quasi d’obbligo che le due emittenti si qualifichino come una di destra e una di sinistra. Ebbene l’emittente che dovrebbe essere di sinistra oggi ha riservato la parte nettamente maggiore del TG per parlare della convocazione fatta dal vescovo degli organi di informazione locale per dire la sua sulla situazione sociale, politica, economica, urbanistica, e, ma sì, perfino religiosa, della città. E pazianza… ma cio’ che fa cadere le braccia è che non si è trattato solo di dare la notizia, ma tutto si è tradotto in una lunga tirata del porporato ripreso mentre dettava, letteralmente dettava, ai giornalisti presenti (ovviamente metà di destra e metà di sinistra) che diligentemente prendevano nota senza interloquire, ciò che si doveva fare per risolvere al meglio ogni problema. Per non parlare del conduttore del Tg, debitamente ossequioso nell’introdurre e nel chiosare la notizia. Insomma, ad un ipotetico straniero sarebbe apparso senza ombra di dubbio che stava parlando il sindaco della città, in una sorta di ‘discorso sullo stato della nazione’ rapportato alla realtà provinciale.
Lascio immaginare cosa avrà messo, o metterà, in onda l’emittente ‘di destra’!
invece oggi il tg1, caso rarissimo, non ha parlato di coso 16 e non ha neanche dato la notizia della morte del fondatore dei legionari, ma quest’ultima era prevedibile
Rossotoscano, che vi avevo detto???
E’ notizia troppo scottante per le ‘candide manine’ dei nostri giornalisti lecchini, specie in TV.
X Bruno Gualerzi: “…Lascio immaginare cosa avrà messo, o metterà, in onda l’emittente ‘di destra’!”
esattamente le stesse identiche cose che ha messo in onda la tv di sinistra. ma c’è ancora qualcuno convinto che tra la destra e questa “sinistra” cambi davvero qualcosa???
tv di sinistra? e quale sarebbe?
@toptone
sono certo che la daranno negli altri tg ma mooooolto edulcorata, anche perchè gli italiani hanno memoria cortissima
Quale destra? Quale sinistra? Non chiedetelo a me che me lo chiedevo ancor prima di Giorgio Gaber, e che mi veniva sempre da dire – lapsus freudiano – Camillo e Don Peppone già ai loro tempi!
Certo che pensare che presto potremmo trovarci al governo ‘questa’ destra…
Se in Spagna i vescovi devono trovare la scusa del terrorismo per cercare di impedire la nuova vittoria di Zapatero è perchè sanno che non troverebbero consensi altrimenti. Ciò vuol dire che i vescovi spagnoli sono meno coraggiosi di quelli italiani. Al contrario i politici spagnoli rispondono per le rime ai religiosi mentre in Italia no. Ciò vuol dire che i politici italiani sono meno coraggiosi di quelli spagnoli. Propongo uno scambio equo e solidale: mandiamo in Spagna i nostri vescovi e vediamo se ci danno i loro politici. Avanti Zapatero!
i soliti manipolatori. Ai vescovi dell’eta non strabatte nulla. E’ solo che si attaccano a tutto pur di far cadere i governi di sinistra come hanno fatto con Prodi. Cercano scuse come la visita mancata del papa alla sapienza, di cui non sbatteva nulla a nessuno, per attaccare un governo che aveva osato pensare di concedere alcuni diritti ai gay. Anche se il clero è in larga parte gay, ma in the closet, come si suol dire ……..