Gli Scout denunciati: il motto discrimina gli atei

La commissione per le pari opportunità britannica ha denunciato l’associazione Scout per discriminazione nei confronti degli atei. La Humanist Association e la National Secular Society sono indignate poichè gli Scout si rifiutano di cancellare dal loro motto la frase “fare il mio dovere al cospetto di Dio”. Un membro degli Scout, Stephen Peck, ha subito replicato al Daily telegraph che i giovani Scout vengono aiutati a comprendere la loro spiritualità. Ma il presidente della National Secular Society ha risposto dicendo che due terzi degli adolescenti si definisce non religioso, e l’unico modo per entrare negli Scout è mentire. Il motto degli Scout recita: sul mio onore prometto che farò del mio meglio, il mio dovere al cospetto di Dio e della Regina, per aiutare altre persone e rispettare la legge degli Scout.

Fonte: Peace Reporter

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42 commenti

Antonio

E che dire dell’inno nazionale italiano ?
Viene fatto un esplicito riferimento a ” Dio ” in quanto creatore dell’Italia.

Quando ho fatto il militare e ho dovuto prestare giuramento, non ho cantato l’inno.

Jeeezuz

almeno in Italia, credo che esistano anche gli scout “laici” (che credo siano quelli vestiti di verde)…

Manuel

Io di tutti gli scout che conosco non c’è n’è nemmeno uno credente. E ne conosco tanti…
(paradossi della vita)

Giuliano l'Apostata

in effetti anche nel giuramento italiano scuot si dice: “prometto sul mio onore di compiere il mio dovere verso Dio, la Patria e la famiglia…”
quando lo feci io da esploratore dissi solo: “verso la Patria e la famiglia..”
ma l’UAAR o qualche altro organo se ne dovrebbe occupare in senso giuridico, non pensate? cosa possiamo fare?

Valentino Salvatore

Ricordo il mese scorso un articolo infuocato del “Mucchio” contro gli scout.
Pensandoci bene però, gli scout sono storicamente un’associazione di esplicita derivazione religiosa. Il problema si risolve o non mandando i propri figli negli scout quando non si è credenti, o creando delle organizzazioni di scout laici, senza preghierine a Gesù, giuramenti in cui si cita Dio e altre amenità. Forse l’UAAR potrebbe muoversi in questo senso, più che fare azioni giuridiche simili a quella fatta in Inghilterra.
Altra questione è l’inno nazionale: lì chiaramente, il riferimento a Dio andrebbe semplicemente tolto – dato che ci sono anche cittadini italiani non credenti e il tempo dell’autorità che discende da Dio è finita da un pezzo.

Anticlericale

All’interno dell’inno italiano ci sono le frasi:

– Iddio la creò
– Le vie del Signore
– Uniti, per Dio

Si potrebbe:
– Far notare la cosa ai non credenti e consigliarli di non pronunciare tali frasi quando cantano.
– Fare una petizione per cambiare il testo.

Magar

Non capisco: le associazioni scoutistiche sono associazioni private, giusto? Sono nate con una chiara impostazione religiosa. Non capisco quindi perché un ateo debba aver diritto ad entrarci. Sarebbe come se un ciellino volesse iscriversi all’UAAR, o al Circolo dei Cinefili Atei.

Toptone

Per Magar.

Sì, le associazioni scoutistiche sono private, ma percepiscono anche finanziamenti statali e, spesso, usufruiscono (per es. in America) di locali o proprietà del Governo o di Enti pubblici.

Ergo, devono rispettare le leggi antidiscriminazione MA spesso (per es. nei confronti dei gay) non hanno nessuna intenzione di farlo.

Sono un po’ come la Chiesa, che becca soldi dal Comune per ristrutturare cineforum di sua proprietà e gestione, per poi rifiutare la proiezione di film come “Le fate ignoranti” o “Irina Palm”.

Sempre il solito discorso: interessi privati con i soldi di tutti (compresi quelli degli atei).

xindi

Allora in Italia ci sono 3 associazioni scout:
-AGESCI (cattolico)
-FSE (cattolico)
-CNGEI (laico)

Per quel che sò l’AGESCI è quella più capillare sul territtorio, spesso legata con le parrocchie e Azione Giovani, mi han detto che quelli FSE son più integralisti.
Inoltre per fare il cammino (ultimo livello degli scout AGESCI) occorre dichiarare di essere credenti, ma molti miei amici han mentito…

Mentre la CNGEI non conosco nessuno…

Be 85

mah… da ateo incallito anticlericale devo dire che a me questa sembra davvero lana caprina… rompere tanto per rompere

Silesio

Tutte le parole dell’inno nazionale andrebbe tolte più o meno tute. “… dell’elmo di Scipio si è cinta la testa…” C’è da scoppiare dal ridere a pronunciare queste parole.

pdp

Non me ne vogliano gli scout se concordo con una definizione che Wiston Churcill ha coniato per loro:
“Bambini vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini.”

HCE

sono stato nell’AGESCI da bambino e nella prima adolescenza, non per mia scelta.
nel complesso l’esperienza ha avuto anche grandi lati positivi.
anche volendo, nel mio territorio non era presente il CNGEI. poi sono uscito più o meno contemporaneamente dalla chiesa e da li, anche se la religione non è stato il primo motivo per uscire dall’AGESCI. in entrambi gli ambiti, non mi piaceva l’ambiente, in particolare una certa deriva “militarista” e “nonnista” nell’AGESCI.

ciascuna unità dell’AGESCI fa storia a sé anno per anno: è piuttosto autonoma, e i suo carattere dipende molto dalle scelte dellla “comunità capi”, fatta di ragazzi intorno ai 20 anni che tipicamente rimangono attivi per pochi anni. quindi le cose possono cambiare molto da un anno all’altro.

è vero che l’AGESCI si presenta come organizzazione cattolica, ma anche nella mia esperienza diretta ha accettato anche bambini non religiosi, senza obbligarli a seguire i culti. molti altri sono entrati formalmente come cattolici (o meglio, figli di cattolici), ma crescendo hanno “abbandonato la fede” (o più spesso si sono resi conto di non averne una), ma hanno preferito restare negli scout anche per non perdere le amicizie forti che si sviluppano li dentro.

tutti questi, arrivati al momento di entrare in comunità capi (17-18 anni, se non sbaglio), si sono trovati di fronte alla “partenza”, un rito di passaggio in cui si “diventa adulti” per la comunità scout, e si può iniziare a fare servizio, ovvero a fare il capo di un branco (bambini) o di un reparto (adolescenti), e quindi a prendere decisioni ed assumersi responsabilità per il funzionamento dell’associazione. tra le condizioni per la partenza c’era anche la “scelta di fede”, che per molti è stata una sorpresa.

ovvero: finché sei un ragazzino fai un pò come vuoi, ma se vuoi diventare quello che di fatto è un educatore, devi rientrare in carreggiata.

chi ci è stato senza problemi, chi ha mentito, chi ci ha girando intorno cavandosela con una generica spiritualità e dichiarandosi “in cerca della fede” o roba del genere, chi non ha accettato il compromesso e se ne è andato. anche la flessibilità nell’imporre la scelta di fede in modo più o meno rigido cambiava sensibilmente di anno in anno.

‘nzomma… una organizzazione religiosa non delle peggiori, che segue molto intensamente i ragazzi nel momento della definizione della propria identità.
fin qui nulla di male, o quantomeno c’è molto di peggio.
ma quando viene/venisse riconosciuta dallo stato come agenzia educativa, come di fatto è, e magari sovvenzionata, queste limitazioni non sarebbero accettabili.

in generale, c’è una grave mancanza di spazi e organizzazioni di aggregazione non cattolici, percui per molti genitori l’oratorio o gli scout cattolici sono una scelta obbligata.

Bruno Gualerzi

Ma, a parte l’aspetto religioso, lo scautismo non ha anche una struttura paramilitare? Lo chiedo perchè, date le mie tendenze anarchiche, è sempre bastato anche solo vederli in divisa – magari in questo vittima di un pregiudizio – per togliermi ogni desiderio di farne parte.

Pessimista Cosmica

Posso essere sincera? Nonostante le mie convinzioni trovo più ridicolo il riferimento alla regina.
Ad ogni modo non condivido questa denuncia, è inutile cancellare dei riferimenti religiosi da un motto quando in tutto il mono gli scout sono un’associazione filo-clericale. Non sarebbe più intelligente offrire un’alternativa dando vita ad un progetto giovanile con gli stessi scopi: salute, rispetto civico, rispetto della natura ed aggregazione giovanile, ma i stampo laico, dove non si giuri su dio (ma vi scongiuro men che meno su uno qualsiasi di quei relitti regali) e dove non esistano discriminazioni sessuali?

Comunque, in generale, trovo ridicola la smania i dover cancellare ogni riferimento a dio, persino nell’inno. I problemi son altri.

AnderA.ntichrist

..io sn stato per lungo tempo negli scout, nell’AGESCI, tanto per intenderci..9 anni, tra lupetti, reparto, noviziato e clan..
Alla fine, ho deciso di uscire ancor prima di scegliere se prender “la partenza” (vedi commento sopra, by HCE) cosa che ovviamente non avrei fatto..

Alla vita scout sono legati momenti importantissimi della mia vita, e considero quell’esperienza una delle piú formative che io abbia avuto l’occasione di fare..

Quoto Be85.. é una protesta sciocca..
..e mi fa ridere chi vede “militarismo” o “indottrinamento” in un’organizzazione a misura di ragazzo..chi pensa cose del genere, non l’ha mai vissuto da vicino..non sa di che parla..quindi, farebbe meglio a tacere.

Tanti ragazzi restano nell’associazione perché vige una ampia libertá di fondo. In associazione, é curato ANCHE l’aspetto spirituale dei ragazzi, in chiave romano-cattolica, chiaro..in ogni caso, rimane spesso un aspetto accessorio..mica sono l’ACR o l’ACG..
E in ogni caso, é un fatto che io ritengo positivo.. Al tempo io non ero non credente, ma c’erano dei miei compagni che si professavan atei.. ci son stati bellissimi momenti di condivisione, confronto e riflessione..

Quanto alla frase di Churchill, beh, che dire… magari ci fossero piú adulti capaci di “ritornar bambini” anche solo per un pomeriggio alla settimana..

paolino

Io sapevo che la definizione degli scout come “Bambini vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini” fosse di George Bernard Shaw. Di chiunque sia sono d’accordo. La settimana scorsa ho visto un gruppo AGESCI (erano blu) e al vederli mi è ritornata in mente la frase… :mrgreen:

gianfranco

Domanda agli esperti: Ma perchè gli scout vanno in giro con i calzoncini corti per i boschi, rischiando graffi, escoriazioni, punture di insetti e morsi di vipere nonchè il congelamento invernale?
Va contro ogni logica funzionale di un uniforme. ( Sono un ex istruttore militare )
Non dicono nulla i genitori?
O fa parte della strategia della (inutile) sofferenza cristiana?

lacrime e sangue

Il fondatore degli scout R. Baden-Powell era un ex-militare e spia (intelligence service), ecco spiegato il perchè delle divise e dei gradi progressivi di carriera del movimento scoutistico.
Inoltre, si sospetta che utilizzasse gli sforzi fisici per diminuire il ‘prurito’ notturno degli adolescenti. Sembra che fosse omosessuale, ma al proposito, la mogliettina, quando si sposarono era 23enne lui 55enne.

HCE

sui calzoni corti, devo spezzare una lancia: quando si prende pioggia i pantaloni lunghi si inzuppano, ostacolano i movimenti e rimangono bagnati a lungo, facendo prendere più freddo. le gambe asciugano prima dei tessuti, almeno di quelli tradizionali.

Crudo Goriziano

Gli scout..si si…un’ottima anticamera prima della neuro….basta guardare i loro “anziani”…se non ci fossero bisognerebbe inventarli piuttosto e anzichenò…

Kull

Veramente…io sapevo che la definizione degli scout era di Bertrand Russell…comqune dovremmo informarci!!!!!

Kull.

gianfranco

i calzoni corti come rimedio contro la pioggia? solo gli inglesi potevano arrivare a tanto.

Federico

Sinceramente, non capisco.
Allora noi dello UAAR dovremmo chiamarci Unione degli Atei, Agnostici, Razionalisti e Cattolici per non discriminarli? 🙂

Suvvia, una cosa è lo stato -che sia laico e non guardi in faccia a dei e loro ministri- altra sono le libere associazioni di cittadini.

Asatan

Io sono stata nei CNGEI ed è stata una bella esperienza.
Di religione nemmeno l’ombra, anche nella promessa, nei motti e via discorrendo.
Un gruppo che insegna ai ragazzi:
1) a realizzare cose con le propie forze
2) a lavorare bene in squadra
3) tiene corsi utili come pronto soccorso o salvataggio
4) sostiene valori di rispetto, gentilezza, aiuto reciproco, ecc…

Sia sostanzialmente qualcosa di positivo.

A proposito la divisa coi calzoni corti da noi era quella estiva, in inverno erano lunghi. Poi ti voglio a girare per i boschi con gli eleganti pantaloni lunghi che s’impigliano, si infangano e quant’altro.

Quanto al trovare ridicoli gli anziani…. cosa c’è di ridicolo nel voler creare un ambiente sano e stimolante per i ragazzi? Meglio ingorarli per andare il sabato a impasticcarsi, perchè tanto possono tenersi occupati con il grande fratello e le baby gang?

monicavita

@ Silesio

Quasi sempre mi rubi i commenti, però in generi mi precedi e, quindi, non ho mezzi per dimostrarlo. Complimenti per lo scatto.
Comunque, volevo dire, che si capisce dal primo verso che l’inno di Mameli è ironico; per questo vi invito a non prenderlo come una discriminazione verso gli atei ma solo a riderci un po’ su (e magari a piangerci quando vince la nazionale)

Stefano Grassino

Un socio uaar può fare un atto di fede cantando Dio mandi all’inferno Ruini? (visto che gli Inglesi cantano Dio salvi la Regina…..).

beppe

per hce… infatti i militari stanno tutti in calzoni corti… (a caprera specialmente.. un saluto ai cnsbn ) questa della pioggia è forte… se pensi che ci sono i calzettoni di lana che si inzuppano poi trasferiscono l’acqua nelle scarpe…
quella dei calzoni corti è solo una tradizione dei bambini usata perchè stanno sempre in ginocchio e i pantaloni si rovinerebbero, difatti anche in Italia ancora esiste l’affermazione “quando avevo i calzoni corti”.
Per quanto riguarda gli scout io ne sono uscito (ero lupetto) quando cominciarono a fare 2 messe al giorno ai campi… già a 10 anni mi non le sopportavo.
Comunque per finire devo dire che mi hanno talmente inculcato le preghiere che ancora adesso, quando vado in chiesa (funerali e matrimoni..) le ricordo…. potenza del lavaggio mentale…

beppe

aggiungo per asatan… credi che l’unica alternativa al GF alle baby gang e alle pillole siano gli scout ?
e lo sport ? e la famiglia ?

Paguro

anche io sono entrato da poco nel cngei, da ateo, e certo, magari c’è anche lo sport e il llegame familiare aiutano il ragazzo (questo si che è un motto cattolico!) ma lo scoutismo è una via non alterniva molto seria. nella promessa del cngei si dice Dio, patria e famiglia, ma viene anche spiegato cosa rappresentano
DIO è qualsiasi cosa o ideale in cui credi
LA PATRIA è qualsiasi cosa tu voglia difendere su questa terra
LA FAMIGLIA sono gli affetti (anche amici).
inoltre c’è da dire che il cngei sarà pure una struttura paramilitare, ma “l’alto” da cui arrivano gli ordini è una specie di parlamento eletto dai capi (ossia i membri di almeno 20 anni) e che le associazioni scautistiche sono associazioni di libero pensiero, tanto che sono state sciolte durante il fascismo

HCE

i militari probabilmente hanno a disposizione materiali di questo secolo, e rifiutano i pantaloni corti anche per motivi di immagine, o forse per proteggersi da agenti più pericolosi della pioggia.
penso che i pantaloni corti fossero una buona scelta funzionale all’epoca, poi sono diventati anche tradizione ed elemento di identificazione.
comunque penso che tuttora, se non si usano materiali tecnici, i pantaloni corti siano la soluzione migliore con la pioggia.

gianfranco

Anche i militari, tra le varie opzioni hanno i calzoni corti. Ma a nessun militare, neanche per punizione, si indicherebbe di attraversare un bosco con i calzoni corti.
Sinceramente preferisco infangarmi o strapparmi i calzoni piuttosto k far fuori le tenere carni di un bambino con spine, rocce o peggio con insetti e vipere.
La vedo poco convincente la pioggia, soprattutto in inverno, sui calzoni corti.
sono vietati pure gli impermeabili?
Per me resta na fesseria retaggio di logiche poco ben chiare.

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